DECRETO 5 maggio 2000. GURS n.26 del 02/06/2000
Istituzione presso l'Assessorato del lavoro, della previdenza sociale, della formazione
professionale e dell'emigrazione della Commissione regionale di coordinamento
dell'attività ispettiva e di controllo degli adempimenti contributivi e di sicurezza nei
luoghi di lavoro.
L'ASSESSORE PER IL LAVORO, LA PREVIDENZA SOCIALE, LA FORMAZIONE PROFESSIONALE E
L'EMIGRAZIONE
Visto lo Statuto della Regione;
Vista la legge 28 febbraio 1987, n. 56;
Vista la legge regionale 21 settembre 1990, n. 36;
Vista la legge 23 dicembre 1998, n. 448, art. 79, comma 1, che testualmente recita «Al
fine di intensificare l'azione di controllo contro il fenomeno del lavoro non regolare, il
Ministero del lavoro e della previdenza sociale, il Ministero delle finanze, l'INPS,
l'INAIL e le Aziende unità sanitarie locali coordinano le loro attività in materia
ispettiva e di controllo degli adempimenti fiscali e contributivi, anche attraverso la
predisposizione di appositi programmi mirati, di specifiche iniziative formative comuni
del personale addetto ai predetti compiti, nonché l'istituzione di unità operative
integrate. Tali attività, assunte su iniziative del Ministero del lavoro e della
previdenza sociale in sede nazionale e dalla Regione, in raccordo con le direzioni
regionali e provinciali del medesimo Ministero, in sede locale, si espletano, in
particolare, nelle aree territoriali ovvero nei settori di attività in cui il fenomeno
risulta maggiormente diffuso, anche sulla base delle attività di analisi e di
coordinamento espletate dalle commissioni regionali e provinciali di cui al comma 4 del
medesimo articolo. Le attività predette si raccordano, ai fini della sicurezza e
dell'igiene nei luoghi di lavoro, con i comitati di coordinamento istituiti dalle regioni
ai sensi del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 5 dicembre 1997,
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 29 del 5 febbraio 1998»;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 25 giugno 1952, n. 1138, così come
modificato dal decreto del Presidente della Repubblica 16 febbraio 1979, n. 76, che
all'art. 1 dispone che «Le attribuzioni degli organi centrali e periferici dello Stato
nelle materie riflettenti i rapporti di lavoro, la previdenza e l'assistenza sociale sono
svolte, nel territorio della Regione siciliana, dall'Amministrazione regionale a norma
dell'art. 20, in relazione all'art. 17, lettera f), dello Statuto»;
Atteso che, ai sensi del combinato disposto dell'art. 79 della legge 23 dicembre 1998, n.
448 con l'art. 1 del decreto del Presidente della Repubblica 25 giugno 1952, n. 1138,
così come modificato dal decreto del Presidente della Repubblica 16 febbraio 1979, n. 76,
le attività in materia ispettiva del lavoro e di controllo degli adempimenti contributivi
devono essere svolte dall'Amministrazione regionale attraverso la predisposizione di
appositi programmi mirati;
Preso atto che l'art. 79, comma 1, della legge 23 dicembre 1998, n. 448, prevede che le
sopra dette attività ispettive e di controllo vanno raccordate, ai fini della sicurezza e
dell'igiene nei luoghi di lavoro, con le Aziende sanitarie locali tramite i comitati di
coordinamento istituiti dalle regioni ai sensi del decreto del Presidente del Consiglio
dei Ministri del 5 dicembre 1997;
Visto il decreto del Ministro del lavoro e della previdenza sociale 23 settembre 1999,
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana, serie generale, n.
250 del 23 ottobre 1999;
Considerata la necessità di assicurare una migliore funzionalità ed efficienza
dell'azione di vigilanza in relazione alla concreta attuazione degli obiettivi di cui alla
citata legge e per approntare mezzi idonei a perseguire l'inadempimento degli obblighi in
materia contributiva;
Ravvisata, pertanto, la necessità di procedere alla istituzione di una Commissione
regionale di coordinamento per la repressione dell'evasione contributiva e per la
sicurezza e l'igiene nei luoghi di lavoro, composta da rappresentanti delle
amministrazioni ed enti interessati, avente sede presso l'Assessorato regionale del
lavoro, della previdenza sociale, della formazione professionale e dell'emigrazione;
Decreta:
Art. 1
E' istituita la Commissione regionale di coordinamento dell'attività ispettiva e di
controllo degli adempimenti contributivi e di sicurezza nei luoghi di lavoro, presieduta
dall'Assessore regionale per il lavoro, la previdenza sociale, la formazione professionale
e l'emigrazione o dal Direttore regionale preposto alla Direzione regionale I lavoro,
dallo stesso delegato.
Art. 2
La Commissione è composta dai seguenti membri:
per l'Assessorato regionale del lavoro, della previdenza sociale, della formazione
professionale dell'emigrazione
- Direttore regionale del lavoro;
- Direttore, o vice direttore, dell'Agenzia regionale per l'impiego e la formazione
professionale;
- dirigente coordinatore del gruppo VII/L "rapporti di lavoro, previdenza e
assistenza";
- direttore dell'Ufficio regionale del lavoro e della massima occupazione;
- capo dell'Ispettorato regionale del lavoro;
- comandante nucleo regionale dei carabinieri presso l'Ispettorato del lavoro;
per l'INPS
- direttore della sede regionale dell'Istituto nazionale per la previdenza sociale;
per l'INAIL
- direttore della sede regionale dell'Istituto nazionale contro gli infortuni sul
lavoro;
per l'Assessorato regionale della sanità
- tre componenti in rappresentanza dell'Assessore regionale per la sanità;
- tre componenti in rappresentanza delle Aziende unità sanitarie locali
territoriali della regione.
Per determinate specifiche problematiche la Commissione potrà essere, di volta in volta,
integrata dai competenti dirigenti degli enti pubblici interessati o da un loro delegato.
La Commissione si riunisce presso l'Assessorato del lavoro, della previdenza sociale,
della formazione professionale e dell'emigrazione ed i compiti di segreteria sono svolti
da un dipendente del predetto Assessorato.
Art. 3
La Commissione regionale di coordinamento della vigilanza ha il compito di:
a) svolgere, in raccordo con le indicazioni della Commissione centrale,
attività di indirizzo e coordinamento attraverso l'individuazione di una linea
interpretativa uniforme in materia di legislazione del lavoro sociale e fiscale
direttamente connessa con l'attività di vigilanza, effettuando studi, ricerche e ogni
altro compito attinente il fenomeno dell'evasione contributiva;
b) predisporre, in raccordo con le indicazioni della Commissione centrale,
criteri generali di programmazione della vigilanza privilegiando l'indicazione degli
obiettivi da conseguire in tema di lotta all'evasione contributiva e al lavoro nero da
realizzarsi anche mediante gruppi ispettivi integrati;
c) analizzare ed acquisire i dati forniti dal Sistema statistico nazionale
(SISTAN), ivi comprese le Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, al
comitato di cui all'art. 78 della legge 23 dicembre 1998, n. 448;
d) individuare le aree territoriali ovvero i settori di attività in cui il
fenomeno risulta maggiormente diffuso, anche sulla base delle attività di analisi e di
coordinamento espletate dal comitato di cui al citato art. 78 della legge n. 448/98,
nonché delle attività espletate dalla Commissione centrale e dalle commissioni
provinciali di cui al comma 4 del medesimo articolo;
e) predisporre specifiche iniziative formative comuni del personale addetto
alla vigilanza in argomento.
Art. 4
La Commissione regionale può costituire comitati ristretti con il compito di predisporre
documenti di lavoro, di sintesi e di proposta sugli aspetti tecnici degli argomenti da
sottoporre all'esame della Commissione stessa e di formulare, sulla base dei criteri e
degli orientamenti di carattere generale fissati dalla commissione, ipotesi di soluzione
su questioni anche di interesse locale.
Art. 5
Per la partecipazione dei membri ai lavori della Commissione non sono previsti oneri a
carico dell'Amministrazione regionale.
Gli oneri derivanti dalle eventuali spese di missione sono posti a carico delle rispettive
amministrazioni di appartenenza.
Il presente decreto non è soggetto al controllo della Ragioneria centrale e della Corte
dei conti ai sensi della legge regionale 27 aprile 1999, n. 10 e del decreto legislativo
18 giugno 1999, n. 2000 e sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione
siciliana.
Palermo, 5 maggio 2000.
PAPANIA