FORMICA INCONTRA I VERTICI DELLE ASSOCIAZIONI ARTIGIANE SICILIANE

L’esponente di AN:”Una verifica  di fatti, situazioni e misure comunitarie, per rilanciare il settore”

 L’assessore regionale al Lavoro, Santi Formica, ha incontrato stamani  i vertici delle associazioni artigiane, per affrontare una serie di problemi che interessano l’intero settore.

Dall’incontro odierno sono emersi fatti confortanti, che hanno lasciato soddisfatta la rappresentanza di categoria, anche in prospettiva futura.

Innanzitutto Formica porterà in Aula un emendamento, si spera oggi stesso, con il quale si snelliscono le procedure burocratiche per l’erogazione dei contributi: con la nuova norma infatti, se approvata, basterebbe l’autocertificazione dell’impresa, fermo restando il criterio del controllo a campione, in adesione ai meccanismi di snellimento amministrativo previsti dalle normative comunitarie.

Altro punto affrontato da Formica: la verifica dello stato di attuazione delle somme relative al Fondo Sociale Europeo 2000/2006 ed eventuale proposta di riutilizzo delle risorse ancora disponibili nella misura 3.18 (ex 4.05) da canalizzare per i contributi all’apprendistato per gli anni 2004, 2005, 2006: tale misura comunitaria è indirizzata al “sostegno dell’occupazione per l’apprendistato e per la formazione professionale”.

Ma l’assicurazione più importante per gli artigiani viene dall’impegno di Formica a verificare nell’ambito del Fondo Sociale Europeo - Por 2007/2013, la previsione di un obiettivo specifico deputato al sostegno dell’occupazione e dell’apprendistato nelle imprese artigiane:”L’artigianato e le piccole imprese costituiscono il nucleo vitale del tessuto sociale europeo, esse giocano un ruolo decisivo nel raggiungimento degli obiettivi comunitari per la crescita e l’occupazione tesa allo sviluppo dell’Europa e anche della nostra regione, naturalmente – commenta Formica – La competitività  è un concetto nel quale le imprese artigiane ricoprono un ruolo cruciale e in tale contesto stimolano l’innovazione e la creatività”.

(Claudio Zarcone)