Progetto ALFA: un voucher fino a € 400 per fornire
assistenza e servizi. Scoma: «Un aiuto per promuovere
l’occupazione, soprattutto delle donne» Palermo
06/02/2006 - Un “assegno” , il voucher , per fornire
assistenza e servizi (fino a € 400 mensili) alle persone, in
maggioranza donne, che partecipano a progetti di inserimento
lavorativo o creazione di impresa. E’ questo il fine del
progetto pilota ‘A.L.F.A.’ (Armonizzare Lavoro e Famiglia)
che prevede un rapporto funzionale tramite l’affidamento in
house providing tra la Regione e Italia Lavoro Sicilia e che
coinvolgerà in qualità di beneficiari diretti da un minimo
di 6.000 ad una massimo di 18.000 persone, per un massimo di
12 mesi.
‘ALFA’ - con una dotazione iniziale di € 6.000.000 - vuole
essere il “principio” di un nuovo modello di conciliazione
tra vita professionale e vita familiare, costituendo un
modello che diventa sistema per il futuro. Assistenza a
bambini, anziani, disabili; piccoli servizi domestici;
supporto nelle incombenze connesse alla gestione di una
famiglia: questo offre il “voucher di conciliazione e di
servizio” che, grazie al progetto ALFA sarà disponibile
prima dell’estate, successivamente all’esecuzione delle fasi
preparatorie del progetto.
«Si tratta di uno strumento previsto nelle misure del POR
3.12 e 3.19, con il quale, per promuovere l’occupazione, si
offre ad una donna - spiega l’assessore regionale al Lavoro
Francesco Scoma - la possibilità di migliorare la propria
condizione di occupabilità sul mercato del lavoro,
sgravandola di fatto di alcuni dei carichi quotidiani che
normalmente le sottraggono il tempo necessario a frequentare
un corso, a creare un’attività, a qualificarsi o
riqualificarsi».
Non solo. Secondo Scoma il ‘voucher’ può anche costituire
«un forte sostegno all’emersione – prosegue Scoma - ed alla
qualità del lavoro di servizio, creando anche sul fronte dei
prestatori di servizio, occasioni di lavoro e migliori
condizioni di occupabilità».
Il voucher di conciliazione (o di servizio) è una sorta di
“assegno” – fisico o virtuale - con il quale remunerare
tutti i servizi che sono relativi alla sfera della vita
privata, come la cura alla persona (minori, anziani non
autosufficienti, diversamente abili) o servizi generici a
supporto della gestione del proprio quotidiano privato
(pagamento di bollette, acquisto di generi di prima
necessità o di farmaci, piccoli lavori domestici e
manutenzione casalinga).
Infatti, conciliare la vita privata con la vita
professionale è uno degli obiettivi che l’Unione Europea ha
voluto porsi negli ultimi anni. E’ inoltre il risultato
primario da conseguire per il ‘V Programma di Azione per le
Pari Opportunità tra le donne e gli uomini (anche al fine
del raggiungimento dei traguardi occupazionali fissati per
il 2010 dal Trattato di Lisbona.)
Per aumentare l’occupabilità dei soggetti deboli sul Mercato
del Lavoro è dunque necessario fornire supporto pubblico a
coloro, in prevalenza donne, che sono gravati di carichi di
cura e di servizio (dall’accudimento dei bambini ai lavori
domestici) senza disporre del reddito necessario a
remunerare un aiuto esterno e senza più la disponibilità di
una famiglia allargata su cui contare.
In Sicilia il servizio Voucher verrà attuato utilizzando il
canale dei Centri per l’Impiego (CPI), convenzionati per lo
scopo con i Distretti Socio Sanitari ed eventualmente anche
con i Comuni. L’erogazione del “voucher” avverrà tramite una
sorta di carta di credito prepagata da spendere presso i
prestatori di servizio pre-selezionati con una “long list” .
L’uso del voucher, in dipendenza delle condizioni del
richiedente, potrà essere richiesto da uno a tre mesi
continuativi.
I Centri per l’impiego in sostanza fungeranno da Sportello
Centrale Voucher: avranno il compito di rilevare i bisogni
del territorio, selezionare i beneficiari/e (aventi diritto)
e utilizzano i soggetti pubblici e privati attivi nel
territorio distrettuale per l’erogazione dei servizi di cura
pagati dal voucher, monitorano la qualità del servizio ed il
soddisfacimento dell’utenza.
Le funzioni informative e di consulenza si troveranno presso
sportelli decentrati per i voucher, localizzati presso i
servizi pubblici per l’impiego (CPI), a livello centrale per
ognuno dei 15 territori “TEST”, e/o presso i comuni aderenti
al distretto socio-sanitario a livello decentrato; si vuole
così creare una rete di referenti di conciliazione e pari
opportunità decentrata sul territorio, anche in funzione
della creazione della rete territoriale di referenti di
parità, da consolidare nella programmazione 2007-2013.
Il Portavoce - Wladimir
Pantaleone |