Assessorato Regionale del Lavoro della Sicilia

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COMUNICATO STAMPA DEL 07/12/2005

SCOMA: «IN VARIAZIONI BILANCIO NORMA CHE CONSENTE REGOLARE AVVIO DEL PIANO REGIONALE DELL’OFFERTA FORMATIVA 2006»

Palermo 07/12/2005 - «Quella approvata al termine di una lunga maratona è una manovra che consente di dare risposte serie e concrete all’universo della formazione professionale, che conferma la volontà di stabilizzare i precari in servizio nell’amministrazione regionale e di mantenere attivo il Fondo Unico per il precariato anche per il 2006». Lo afferma l'assessore regionale al lavoro e alla Formazione Professionale Francesco Scoma, in seguito all’approvazione delle variazioni di bilancio da parte dell’Assemblea Regionale Siciliana.

E’ stata infatti varata una norma che consente all’assessore di varare il Piano Regionale per l’Offerta Formativa per l’anno 2006: «ciò potrà avvenire immediatamente - spiega Scoma – anche se il finanziamento per il PROF 2006 sarà previsto nel bilancio 2006 della Regione per il monte ore relativo al 2005. Attraverso questa legge il PROF 2006 sarà approvato nella prossima riunione della Commissione Regionale per l’Impiego, prevista per il 15 dicembre. In questo modo i corsi potranno prendere il via regolarmente, l’1 gennaio 2006».

Il PROF 2005 è stato approvato nel febbraio scorso e prevedeva un monte di circa 1.600.000 ore per un finanziamento di circa 200 milioni di euro.

Tra le altre norme approvate da Sala d’Ercole anche quella che prevede, anche per il 2006, «l’operatività del Fondo Nazionale del Precariato che sarà utile – prosegue l’assessore – per la prosecuzione sia delle attività degli LSU sia per proseguire i processi di stabilizzazione. Per quanto riguarda i precari che prestano servizio presso l’amministrazione regionale, le variazioni di bilancio prevedono, a decorrere dall’1 gennaio del 2006, l’applicazione di contratti di durata quinquennale ancorati al contratto collettivo di lavoro dell’amministrazione regionale».

Le variazioni prevedono anche l’attuazione del Notiziario Regionale dell’Emigrazione, previsto dalla Legge Quadro sull’Emigrazione (n55/1980 e modificata dalla legge regionale 38/1984) ma mai avviato poiché il Comitato di
Redazione doveva essere costituito da membri della Consulta Regionale per L’Emigrazione, un organismo che non si è mai insediato. «Grazie alla norma approvata dall’aula – aggiunge Scoma – il cdr del Notiziario Regionale dell’Emigrazione potrà essere composto da esperti in materia di emigrazione che possono, anche, non essere membri della Consulta».

Da sottolineare anche la norma che snellirà le procedure di rendicontazione relativi ai corsi formativi (per gli anni pregressi) consentendo una razionalizzazione ed accelerazione delle procedure di pagamento.

Il Portavoce - Wladimir Pantaleone

 
   
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