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COMUNICATO STAMPA
DEL 09/10/2005 |
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Scoma: Il reportage dell’Espresso su Lampedusa: verifiche
immediate
Palermo 09/10/2005 - «Fare chiarezza: presto e bene.
Sulla vicenda del Cpt di Lampedusa e sul reportage de
L’Espresso non devono restare punti oscuri. Per il bene
dell’Italia e della Sicilia stessa».
A chiedere chiarezza e controlli «rapidi ed immediati» è
l’assessore regionale al Lavoro e all’Emigrazione della
Regione Sicilia, Francesco Scoma, in seguito alle polemiche
scatenate dal “reportage” del giornalista Francesco Gatti -
infiltrato nel Cpt di Lampedusa fingendosi un curdo
iracheno, denunciando i disservizi, i maltrattamenti da
parte delle forze dell’ordine.
«Se diamo per assodato che un giornalista scriva sempre per
dovere di cronaca, raccontando la verità – e su questo mi
auguro che chi di competenza adotti subito tutti i
provvedimenti del caso – allora ciò che Gatti ha scritto è
terribile. Per questo – prosegue Scoma - mi auguro che, così
come annunciato, al più presto il Ministero dell’Interno
adotti tutte le misure e le decisioni necessarie a
verificare la situazione del Centro di permanenza temporanea
di Lampedusa, isola della Sicilia che rappresenta anche
l’ultimo lembo d’Italia nel Mediterraneo e per questo
scoglio di salvezza per tanti disperati».
Secondo Scoma infatti i siciliani sono da sempre un popolo
accogliente. «Che ha sempre, nell’arco della sua storia
millenaria, allargato le braccia a chiunque sia approdato
nei suoi porti: sia esso dominatore o derelitto. Il
reportage dell’Espresso sul Cpt di Lampedusa racconta fatti
che ci auguriamo non siano veri. La nostra cultura -
conclude l’assessore – della sofferenza, della sopportazione
e dell’accoglienza non ci consente di sbarrare le porte a
nessuno. Tanto meno – afferma – maltrattare chicchessia e
chi, dopo mille disavventure e rischiando la vita, arriva
stremato in Sicilia dopo avere affrontato il deserto e il
mare in burrasca su una carretta del mare».
Il Portavoce - Wladimir Pantaleone |
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