Assessorato Regionale del Lavoro della Sicilia

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COMUNICATO STAMPA DEL 28/09/2005

Formazione, proseguono gli audit per l'accreditamento triennale. Scoma: «chi non sarà in regola non potrà ottenere finanziamenti»

Palermo 28/09/2005 - Conclusa dall'amministrazione regionale la prima tranche delle “verifiche” dei requisiti per l’accreditamento, presso gli enti di formazione professionale e/o orientamento siciliani.

L’accreditamento è uno strumento importante perché serve a garantire che gli Enti siano conformi alle disposizioni varate dall’assessorato regionale al Lavoro, in linea con gli standard europei.

Di fatto, l’accreditamento è l’atto con cui l’amministrazione regionale riconosce alle sedi operative di organismi pubblici o privati, in possesso di requisiti predeterminati, la possibilità di proporre e realizzare azioni di sviluppo delle risorse umane mediante interventi di formazione professionale e/o orientamento, finanziati con risorse pubbliche.
Un modo, insomma, per controllare “a monte” la qualità della Formazione.

Chi non dovesse essere in regola con quanto dichiarato attraverso l’autocertificazione in fase di accreditamento provvisorio – e comunque non in linea con i diversi parametri imposti, anche, dall’Unione Europea - non potrà usufruire dei contributi pubblici per l’organizzazione di corsi di formazione professionale e/o orientamento.

«La Sicilia si mette al passo con i dettami dell’Unione Europea – dice Francesco Scoma – ed anche con altre regioni italiane che, queste procedure, hanno già avviato ed affinato al fine di garantire uno standard di qualità nell’ambito dei servizi della formazione professionale e dell’orientamento, finanziati con i soldi pubblici».

Presso il dipartimento Formazione Professionale dell’assessorato regionale al Lavoro risultano “provvisoriamente” accreditati 2571 enti in attesa di essere esaminati dalla Regione. A giugno di quest’anno sono iniziati gli audit.

Fino a questo momento è stato “esaminato” circa il 10% dei richiedenti, ovvero poco meno di 250 enti.

Dal campione viene fuori che: il 60% di queste “visite” programmate non sono state effettuate per motivi dipendenti dagli Enti stessi. Tra le casistiche più ricorrenti: l’impossibilità di rintracciare la sede (raccomandata ritornata al mittente); non è stato trovato il responsabile dell’accreditamento al momento della “visita”; sede operativa inesistente; rinuncia dell’Ente all’accreditamento.

Per l’amministrazione regionale, comunque, in gran parte dei casi, si tratta di cause valide per determinare la revoca dell’accreditamento.

Degli Enti controllati il 30% è risultato “non conforme”.

In casi non particolarmente gravi, la Regione potrà chiedere l’adeguamento ai “parametri” previsti, tramite la prescrizione di azioni correttive. La mancanza, invece, di requisiti fondamentali porterà alla la revoca dell’accreditamento che, comunque, ricordiamo, è sempre di durata determinata e soggetto a monitoraggio.

«I 60 auditors che si occupano di verificare “dal vivo” quanto dichiarato mediante autocertificazione - spiega Scoma - sono funzionari degli Ispettorati provinciali del Lavoro che sono stati distaccati ad hoc per questo incarico, al termine di un corso di alta formazione terminato a maggio di quest’anno.

Da giugno sono cominciate le “verifiche” che proseguiranno a ritmo spedito. Contiamo che – prosegue l’assessore – questi controlli possano terminare tra la fine del 2005 e i primi mesi del 2006. Il fine di quest’operazione è chiaro: garantire elevati standard qualitativi di chi si accredita e desidera “formare” persone attraverso soldi erogati dalla pubblica amministrazione. Dall’altro lato evitare che ci siano corsi fantasma ed enti che esistono solo sulla carta. Per lo stesso periodo – conclude – è prevista la pubblicazione della nuova normativa di riferimento e la contestuale apertura di un nuovo bando».

Al fine di raccogliere le informazioni e le criticità fin qui emerse l’assessore ha indetto una riunione cui parteciperanno i 60 funzionari addetti all’auditing, i 3 dirigenti dell’assessorato (Lavoro, Formazione Professionale ed Agenzia per l’Impiego) e i dirigenti dell’Ufficio Regionale del Lavoro e dell’Ispettorato del lavoro. Un vertice – che si terrà IL 19 ottobre presso la sede del Ciapi di Palermo - organizzato per imprimere un’ulteriore accelerazione ad un processo ad alta valenza sociale.


Il Portavoce - Wladimir Pantaleone
 
   
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