Assessorato Regionale del Lavoro della Sicilia

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COMUNICATO STAMPA DEL 05/07/2005

Asu (ex circolare 331-99). Scoma incontra vertici aziende sanitarie

Palermo 05/07/2005 - «Al termine della riunione odierna, le aziende convocate hanno espresso, dati e numeri alla mano, la disponibilità ad utilizzare una trentina dei 150 lavoratori socialmente utili alle dipendenze di cooperative o di altri soggetti diversi dalla Regione o da altri Enti Pubblici»: lo ha dichiarato l’assessore regionale al Lavoro dopo l’incontro che si è svolto questa mattina negli uffici di via Imperatore Federico.

La riunione odierna è successiva al primo confronto, avvenuto il 27 giugno scorso, ed in cui i precari delle cooperative o di enti non pubblici, avevano chiesto l’intervento di Scoma per far sì che venissero ascoltate le loro richieste, tra cui quella di potere essere utilizzati presso Enti pubblici ed aziende sanitarie.

Alla riunione odierna erano presenti tutti i soggetti invitati al tavolo: oltre ad una delegazione dei lavoratori c’erano rappresentanti della “Task force regionale per l’occupazione”, della direzione generale dell’Ausl 6, della direzione generale del Policlinico “Paolo Giaccone” di Palermo, delle aziende ospedaliere “Cervello”, “Villa Sofia-Cto”, “Civico e Benfratelli” e della presidenza della società Biosfera.

Il prossimo incontro è stato fissato per il 18 luglio: «Questa è una vicenda che si trascina da troppo tempo. Nel prossimo incontro tireremo le somme. Stiamo risolvendo il problema. Questo è solo il primo step – conclude Scoma – di un percorso che porterà a risolvere la vicenda».

Sono 150 i lavoratori socialmente utili previsti dalla circolare 331/99, attualmente alle dipendenze di cooperative o presso altri soggetti, diversi dall’Amministrazione Regionale o Enti Pubblici.

La legge regionale 28/2004 (articolo 75) ha introdotto particolari disposizioni volte ad assicurare la prosecuzione nell’utilizzazione in attività socialmente utili di lavoratori destinatari del regime transitorio, per i quali gli Enti utilizzatori privati non provvedano ad adottare il programma di fuoriscita.

La posizione dell’assessorato regionale al Lavoro, in questo caso, è quella di promuovere iniziative finalizzate all’utilizzazione degli stessi lavoratori presso Enti legittimati dalla Regione, su richiesta dei soggetti interessati.
 

Il Portavoce - Wladimir Pantaleone
 
   
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