|
|
|
|
COMUNICATO STAMPA
DEL 29/06/2005 |
|
Riforma della Formazione professionale: l’assessore Scoma
deposita Disegno di legge in commissione «Lavoro»
Palermo 29/06/2005 - L’assessore regionale al Lavoro
Francesco Scoma ha depositato oggi nella V Commissione
Legislativa dell’Assemblea Regionale Siciliana, gli
emendamenti sostitutivi ad integrazione del disegno di legge
sulla riforma della formazione professionale.
Un testo – quello presentato da Scoma – che dovrebbe essere
esitato dalla commissione “Lavoro” presieduta da Antonello
Antinoro, già nei primi giorni della prossima settimana, ed
approdare così al vaglio di Sala d’Ercole (dopo un passaggio
in commissione Finanze).
«Il principio è quello di mettere il settore “formazione
professionale” – ha spiegato l’assessore Scoma - in
condizione di essere al passo con le nuove esigenze del
mercato del lavoro; una formazione professionale non più
anacronistica (in alcuni casi) ma degna del III millennio.
Ringrazio il presidente della Commissione che ha dimostrato
disponibilità e grande sensibilità. Il testo, se non ci
saranno intoppi, dovrebbe essere esitato dalla commissione,
come annunciato dal suo presidente, già nei primi giorni
della prossima settimana».
Ecco i punti salienti del testo di riforma, depositato oggi
in V Commissione.
Associazione mista Regione-Enti
«Il disegno di legge prevede l’istituzione dell’Ente
Regionale del sistema formativo integrato. E’
un’associazione costituita dalla Regione Siciliana in quota
maggioritaria – spiega Scoma – e dagli enti ed organismi che
hanno gestito, nel 2005, le attività e servizi formativi del
Piano Regionale dell’Offerta Formativa. La Regione –
prosegue l’asessore – esercita sull’Ente un controllo
analogo ai propri servizi. Le quote sociali dei soci di
minoranza vengono determinate in proporzione alle attività e
ai servizi formativi gestiti nel corso del 2005, fermi
restando i limiti degli standard minimi di accesso».
Formazione e coordinamento con la pubblica istruzione
La proposta depositata da Scoma prevede un concreto
raccordo tra il sistema dell’Istruzione e quello della
Formazione (in linea con quanto previsto dalla riforma
Moratti). Il disegno di legge prevede che il calendario
delle attività formative venga approvato il 31 luglio di
ogni anno con un decreto congiunto degli assessori regionali
al Lavoro e alla Pubblica Istruzione: «Ciò non vuol dire che
i due percorsi abbiano la stessa tempistica – spiega Scoma –
perché può essere utile che l’inizio dell’uno sia
temporalmente sfalsato rispetto all’altro, per consentire
all’allievo l’eventuale passaggio tra i due sistemi». Viene,
inoltre, definite – in raccordo sempre con l’assessorato
alla Pubblica Istruzione e con l’Ufficio Scolastico
Regionale – le procedure per la certificazione delle
competenze e per l’istituzione dell’Anagrafe degli studenti.
Rapporto con le parti sociali
La programmazione dell’Offerta formativa integrata viene
attuata tenendo conto dei fabbisongi formativi che saranno
segnalati dalle associazioni datoriali, dalle organizzazioni
sindacali e dagli enti bilaterali, entro il 31 gennaio di
ogni anno.
Apprendistato e coordinamento tra le attività formative
La disciplina dell’apprendistato viene semplificata.
Nelle more della regolamentazione dei profili formativi,
infatti – il testo proposto da Scoma – prevede che la
disciplina dell’apprendistato professionalizzante venga
rimessa ai vari contratti collettivi nazionali di lavoro o,
in assenza di questi, ad apposite direttive emanate
dall’Assessorato Regionale al Lavoro. Il disegno di legge
afferma anche la necessità di un maggiore coordinamento tra
tutte le attività formative, indipendentemente dalle fonti
di finanziamento e dal settore di intervento (ad esclusione
del settore relativo alle professioni sanitarie). Il
coordinamento verrebbe esercitato dall’Assessorato regionale
al Lavoro.
Il Portavoce - Wladimir Pantaleone |
|
|
|
|
|
|