Apprendistato: l’assessore Scoma firma una circolare che
chiarisce le condizioni per l’applicazione del contratto
Palermo 08/06/2005 - Apprendistato: l’assessore Scoma firma
una circolare che chiarisce le condizioni per l’applicazione
del contratto
Apprendistato: disposizioni esplicative per “sbloccare” la
situazione di stallo in materia di applicazione del
contratto.
Il passaggio più importante riguarda l’apprendistato
professionalizzante: «In particolare con questa circolare –
afferma l’assessore Scoma - si chiarisce che, per quanto
riguarda l’apprendistato professionalizzante, si applica,
quanto previsto dal recente decreto sulla competitività
emesso dal Governo: la disciplina di questo istituto, cioè,
viene rimessa ai contratti collettivi nazionali di
categoria. Tuttavia, nel caso in cui i predetti contratti
non facciano alcun riferimento all’apprendistato
professionalizzante, allora – afferma l’assessore - si potrà
fare riferimento alle disposizioni previste dal decreto
regionale numero 84, del gennaio di quest’anno».
La circolare - firmata dall’assessore regionale al Lavoro
Francesco Scoma e consultabile sul sito
www.regione.sicilia.it/lavoro – spiega che:
«l’apprendistato, esteso adesso a tutti i settori economici,
è connotato dall’alternarsi di momenti formativi interni
all’azienda - spiega Scoma - e da momenti formativi da
svolgersi all’esterno dell’impresa. Inoltre le agevolazioni
contributive per i contratti di apprendistato non trovano
applicazione in caso di mancata partecipazione degli
apprendisti alle iniziative di formazione esterna
all’azienda prevista dai contratti collettivi nazionali di
lavoro, proposte formalmente – precisa Scoma - all’impresa
dall’amministrazione pubblica».
Il provvedimento che disciplina il contratto
dell’apprendistato, recepisce la legge 80 (conversione del
decreto sulla competitività) emanata dal Governo: infatti,
accanto alla formazione necessaria per diventare un
lavoratore qualificato e svolta sul luogo di lavoro,
l’imprenditore deve consentire all’apprendista di
frequentare corsi di formazione professionale all’esterno,
col fine di elevare il livello culturale e professionale,
conseguire l’obbligo formativo ed acquisire ulteriori
competenze.
La circolare prevede che, attraverso il progetto I.N.F.O.A.
(Informazione, formazione e apprendistato) sia il CIAPI di
Palermo (Centro interaziendale Addestramento Professionale
Integrato), ente strumentale dell’Assessorato Regionale al
Lavoro, a pubblicare un bando di selezione degli apprendisti
da ammettere agli interventi di formazione esterna, in modo
da agevolare le imprese nell’assolvimento degli obblighi di
legge.
Infatti i datori di lavoro che intrattengono rapporti di
apprendistato dovranno consentire la partecipazione ai corsi
- qualora informati formalmente - per potere usufruire delle
agevolazioni previste dalla legge.
Nel 2002 sono circa 12.000 le istanze di apprendistato (per
circa 17.000 apprendisti) presentate presso l’assessorato
regionale al Lavoro. Nel 2003 le istanze presentate sono
12.534 per circa 18.000 lavoratori.
Nel 2002 i fondi comunitari impegnati per l’apprendistato
ammontavano a € 40.547.068,89 (utilizzati per gli artigiani,
attraverso la misura 3.18) a cui occorre aggiungere i
13.500.000 milioni di euro inseriti nel bilancio regionale;
Nel 2003 i fondi comunitari ammontavano a circa 18 milioni e
mezzo di euro, quelli a carico della Regione circa 17
milioni.
L’apprendistato prevede, tra le altre cose, agevolazioni
contributive per i datori di lavoro che assumono “a tempo
determinato” (da un minimo di sei mesi ad un di sei anni):
il 70% degli oneri contrattuali per un apprendista, il 60%
per i dipendenti (ex apprendisti, assunti presso l’impresa o
azienda in cui hanno svolto l’apprendistato).
Il Portavoce - Wladimir Pantaleone |