La Corte dei Conti nel Mediterraneo: intervento di Scoma
Palermo 29/01/2005 - ‹‹La Corte dei Conti è un
istituto essenziale nella costruzione di un’organizzazione
pubblica che sappia coniugare i principi di legalità, di
efficacia e di efficienza. Ed il suo ruolo è insostituibile
soprattutto nell’impegno che tutte le nazioni mediterranee
stanno mettendo da tempo nel rinnovamento dei loro apparati
amministrativi e contabili››: lo ha detto stamattina
l’assessore regionale al Lavoro Francesco Scoma, in
rappresentanza del governatore della Sicilia Salvatore
Cuffaro, intervendo al convegno dal titolo “La Corte dei
Conti nei paesi del Mediterraneo: Funzioni giurisdizionali
in materia di contabilità pubblica”.
L’incontro è stato organizzato a Palazzo Steri dall’Istituto
Internazionale per le Relazioni Diplomatiche, per presentare
la pubblicazione degli atti di un convegno sul tema della
tutela del pubblico erario, tenutosi ad Agrigento
nell’aprile del 2004.
Qualche anno fa in Italia si prospettò il rischio
dell’eliminazione della Corte dei Conti ‹‹ma – ha proseguito
Scoma – quell’intendimento non andò a buon fine e la Corte
dei Conti ha saputo mantenere e accrescere la sua
autorevolezza. Inoltre è ampiamente riconosciuto che essa
costituisca uno dei pilastri della nostra amministrazione
giuridica e del sistema di contabilità pubblica››.
Erano presenti, tra gli altri: Antonino Sancetta, presidente
dell’Isel e presidente della sezione giurisdizionale della
Corte dei Conti per la Regione Sicilia; don Rosario
Poidimani di Sassonia Coburgo e bragança, presidente
dell’Istituto Internazionale per le Relazioni Diplomatiche;
Giuseppe Silvestri, rettore dell’Università degli Studi di
Palermo; Giovanni Pitruzzella, ordinario di Diritto
costituzionale a Palermo; Giorgio Clemente, presidente di
sezione della Corte dei Conti e decano della Corte dei Conti
dell’Unione Europea; Roberto Cavallaro, segretario generale
dell’Istituto Internazionale per le Relazioni Diplomatiche.
Il Portavoce - Wladimir Pantaleone |