Uffici Ispettorati del lavoro: i dati del 2004. Scoma:
nel 2005, 300 nuovi ispettori
Palermo 23/01/2005 - Ispettorato regionale del
lavoro: nel 2004 i carabinieri hanno recuperato contributi
evasi pari a poco meno di 20 milioni di euro Scoma:
“Nel 2005 più ispettori e ancora più controlli”
‹‹Emersione del lavoro nero, rispetto delle norme di
sicurezza nei luoghi di lavoro e particolare attenzione allo
sfruttamento dei minori e degli immigrati clandestini: nel
2005 aumenteremo ancora di più i controlli grazie al lavoro
dei carabinieri del Servizio Ispettorato del lavoro. I
numeri dicono che le irregolarità sono numerose ma che le
verifiche ci sono e devono essere continue e a vasto
raggio››: lo afferma l’assessore regionale al Lavoro
Francesco Scoma, commentando i numeri contenuti nel
tradizionale “report” dell’attività del Nucleo Carabinieri
del Servizio Ispettorato Regionale del Lavoro, relativa al
2004. Di seguito, i dati relativi all’attività del “Servizio
Ispettorato Regionale del lavoro”, nell’ambito del 2004.
A questo proposito, giova ricordare il protocollo d’intesa
firmato dall’assessore Scoma e il Ministero del Lavoro nel
dicembre scorso che autorizza l’assessorato a “formare”
nuovi ispettori: ‹‹grazie a questo accordo – spiega Scoma -
entro l’anno saremo in grado di aumentare l’organico degli
ispettori in servizio in Sicilia, con circa 300 nuove unità
che contribuiranno ad incentivare i controlli e le verifiche
per la salvaguardia dei lavoratori e il rispetto delle norme
sulla sicurezza nei posti di lavoro››.
IL ‹‹REPORT›› DEI CARABINIERI
Lavoro nero e irregolare: i numeri. I carabinieri, nel corso
dell’anno appena trascorso, hanno verificato la posizione
contrattuale e i ritmi lavorativi dei dipendenti di 4580
aziende industriali e commerciali, imprese edilizie ed
agricole (4565 i controlli nel 2003). Di queste 2605 hanno
impiegato personale in maniera irregolare. Dei 39749
lavoratori controllati, 22406 sono risultati regolari e 9090
irregolari, di cui 8253 “in nero”. Gran parte dei lavoratori
“irregolari” – secondo il report – si concentra al Nord
dell’Isola (6993 suddivisi tra le province di Trapani,
Palermo e Messina), seguita dal centro (1399 tra le province
di Caltanissetta, Enna e Catania) e dal sud (698 tra le
province di Agrigento, Ragusa e Siracusa). Anche per quanto
riguarda i lavoratori “in nero”, presenza massiccia nella
zona nord della Sicilia (5185, pari al 62,83%), seguita dal
centro (2473, pari al 29,96%) e dal sud (595, pari al
7,21%).
Inoltre, nel corso delle operazioni di verifica ed
accertamento, i carabinieri hanno recuperato evasioni
contributive pari ad oltre € 19,5 milioni e avviate le
procedure per la riscossione di € 3.5 milioni pari a 8254
illeciti amministrativi. 579 Le irregolarità in agricoltura
per un importo pari a poco più di € 306.000.
Il dato più rilevante è caratterizzato dal riscontro di una
elevata area di lavoro trasversale, denominato “in grigio”:
una sottile forma di sommersione per abbattere i costi
aziendali di produzione e gli obblighi normativi.
In sostanza il personale dispone di regolare contratto di
assunzione ma senza godere del pieno rispetto delle norme
previdenziali e con corresponsione di retribuzione non
conforme. I settori più “colpiti” sono l’edilizia, strutture
ricettive ed esercizi pubblici, agricoltura, metalmeccanica,
trasporti, tessili ed abbigliamento. “Il fenomeno – è
scritto nel rapporto dei carabinieri – si conferma invasivo,
straripante, solidamente diffuso e radicato in tutta la
Regione”.
Nel corso del 2004 i carabinieri – riscontrando illeciti di
carattere penale – hanno denunciato ed arrestato 9 persone
(5 italiani e 4 stranieri), mentre sono 1369 i soggetti
denunciati in stato di libertà (1325 italiani e 44
stranieri).Contestualmente sono state scoperte 26 truffe per
un importo di quasi € 6 milioni.
Occupazione di cittadini immigrati. Nell’ambito della legge
“Bossi-Fini”, rilevante è la documentazione attestante
rapporti di lavoro mai posti in essere allo scopo di
permettere all’extracomunitario di ottenere (o rinovare) il
permesso di soggiorno. Dei cittadini extracomunitari
controllati, l’area di provenienza più numerosa è risultata
quella del Nord Africa e paesi Medio Orientali (367 uomini e
61 donne), seguiti da quelli dei paesi europei non
appartenenti all’UE, Estremo Oriente e Africa Nera. Su un
totale di 891 lavoratori trovati in attività, 242 sono
risultati “irregolari” e 79 “clandestini”.In seguito
dell’irregolare occupazione (e al mancato possesso del
permesso di soggiorno) sono stati segnalai 51
extracomunitari per il “provvedimento di espulsione”,
contestate 12 contravvenzioni ed inoltrate 957 informative
all’autorità giudiziaria.
Da sottolineare l’attività di polizia giudiziaria conclusa
con l’esecuzione 7 ordinanze di custodia cautelare in
carcere, emesse dal Tribunale di Caltagirone, nei confronti
di altrettante persone indagate per i reati di associazione
a delinquere finalizzata all’intrusione clandestina ed alla
permanenza di cittadini extracomunitari, di estorsione, di
falso in atto privato in concorso,. I provvedimenti sono
stati eseguiti dal “Nucleo ispettori del lavoro” dei
carabinieri di Catania in tutta Italia (4 in provincia di
Catania, 2 nella provincia di Salerno e 2 a Verona).
Lavoro minorile. Drammatici i numeri relativi allo
sfruttamento del lavoro dei minori. Su un totale di 843
controlli sono stati individuati 454 tra bambini (al di
sotto dei 15 anni) ed adolescenti occupati illecitamente,
con un tasso di irregolaritàà pari al 53,86%. I settori di
impiego sono in gran parte esercizi pubblici (138), il
commercio (175), l’artigianato (69), attività affini o
complementari.
Sicurezza nei luoghi di lavoro. Nell’ambito della “Campagna
europea per la sicurezza” a giugno e a settembre,
nell’ambito di 552 ispezioni effettuate nel settore
edilizio, sono state impartite 1086 prescrizioni, denunciati
alla magistratura 444 datori di lavoro, riscontrate 1849
violazioni (molte delle quali di carattere penale). Inoltre
sono state comminate 1093 ammende (pari a € 956.540,25) e
sottoposti a sequestro 174 cantieri edili a causa di
situazioni ambientali di grave pericolo per l’incolumità
delle maestranze. Su delega dell’autorità giudiziaria sono
anche state effettuate 29 inchieste per infortuni sul lavoro
nel campo dell’edilizia (25), industria (1), agricoltura
(3).
ISPETTORATI DEL LAVORO: ATTIVITÀ DEL 2004
Nel 2004 i nove ispettorati del lavoro della Sicilia hanno
effettuato 15.782 ispezioni recuperando complessivamente
contributi per € 21.753.940. A seguire il numero delle
ispezioni effettuate in ciascuna provincia (tra parentesi i
contributi recuperati): Agrigento 1442 (€ 1.048.043);
Caltanissetta 936 (€ 7.564.774); Catania 3711 (€ 4.398.560);
Enna 966 (€ 225.275); Messina 1951 (€ 1.391.557); Palermo
1396 (€ 121.416); Ragusa 1012 (€ 883.000); Siracusa 2325 (€
3.116.698); Trapani 2043 (€ 3.004.617).
Oltre 2500 le aziende irregolari in Sicilia (2749: il
primato spetta a Trapani, 570; seguita da Siracusa, 431 e
Catania 447). Mentre sono 7373 i lavoratori non in regola:
3289 quelli riscontrati a Messina, 1092 a Siracusa, 985 a
Trapani.
Il Portavoce - Wladimir Pantaleone |