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REGIONE SICILIANA
Assessorato Regionale del Lavoro, della Previdenza Sociale,
della Formazione Professionale e della Emigrazione

Bandiere

COMUNICATO DEL 29/07/2004


 

  

     

FORMAZIONE. APPROVATA IN GIUNTA LA RIFORMA - STANCANELLI: “RISULTATO IMPORTANTISSIMO. ORA L’ARS FACCIA PRESTO”

Palermo, 29 luglio 2004. – La Giunta regionale di governo ha approvato questa mattina il testo della riforma della Formazione professionale, presentato dall’assessore regionale al Lavoro, Raffaele Stancanelli. <<Il disegno di legge è pronto per l’esame del Parlamento>>, ha detto l’assessore. <<Il governo ha fatto la sua parte, mantenendo uno degli impegni più qualificanti del suo programma. Adesso tocca all’ARS esaminare al più presto il disegno di legge, per far sì che la riforma diventi operativa già in vista del piano formativo per il 2005. Ritengo che il testo non necessiti di particolari modifiche in sede di dibattito in commissione e in Aula, benché il Governo sia aperto al confronto con le forze parlamentari>>.

Il disegno di legge innova la formazione professionale in Sicilia, la cui legge di sistema risale al 1974, e istituisce il Sistema dell’offerta formativa integrata.

<<Il testo approvato dalla giunta, ha detto ancora Stancanelli, è quello che avevo presentato alla fine della fase di confronto con le parti sociali le quali, con le loro proposte, hanno arricchito il lavoro prodotto dall’Assessorato. La nuova legge, aggiunge l’assessore, rivoluzionerà il settore della formazione. L’obiettivo è quello di rendere, finalmente, anche la Formazione finanziata dalla Regione, uno strumento idoneo ad agevolare l’inserimento lavorativo degli allievi alla luce delle esigenze professionali delle aziende. La riforma renderà effettivi l’integrazione tra formazione e istruzione, e quel collegamento con il sistema delle imprese che finora è mancato. Non più, quindi, una formazione, per certi versi, autoreferenziale,  che, negli anni, è diventata una sorta di orticello per gli interessi di pochi>>.

Il testo del ddl prevede l’istituzione della “Società del sistema formativo integrato”; il 51% delle quote sociali sarà di proprietà della Regione, il resto, delle province, delle Università, degli enti formativi e delle associazioni datoriali. La Società prenderà in carico i dipendenti degli enti di cui alla legge 24/76, ne gestirà l’impiego e ne curerà l’aggiornamento e la riqualificazione. Il nuovo soggetto non potrà attivare nuovi rapporti di lavoro. Alla Regione resteranno le funzioni di programmazione, di valutazione e di vigilanza. È prevista la creazione di un catalogo delle professioni, uno strumento essenziale per la razionalizzazione delle qualifiche richieste dal mercato del lavoro, curato e aggiornato da un Comitato di cui faranno parte rappresentanti dell’Assessorato, dei sindacati e delle associazioni datoriali. È istituito l’albo degli enti di formazione. Sarà, inoltre, istituito il libretto formativo personale sul quale sarà registrato il curriculum degli allievi. Il nuovo Sistema prevede la realizzazione di Programmi triennali (che terranno conto del trend economico, dei settori produttivi prioritari, delle disponibilità economiche), attuati tramite dei piani annuali. Per favorire il collegamento con il sistema produttivo, sono previsti degli stage nelle aziende private e la modifica dell’art. 1 della L.r. 9/2002 sulla formazione iniziale in azienda.


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