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REGIONE SICILIANA
Assessorato Regionale del Lavoro, della Previdenza Sociale,
della Formazione Professionale e della Emigrazione

Bandiere

COMUNICATO DEL213/07/2004


 

  

     

IMMIGRATI CLANDESTINI ASSUNTI IN NERO. 40 DENUNCIATI IN SICILIA NEL 2004

Palermo, 23 luglio 2004. - Cittadini russi, polacchi, cinesi e indiani, immigrati clandestinamente nel nostro Paese e assunti in nero in imprese siciliane, per lo più ristoranti, cantieri edili o aziende agricole. Nei primi sei mesi del 2004, i funzionari e i carabinieri dei nuclei degli Ispettorati del Lavoro ne hanno scoperti 37 in tutta la Sicilia. È il frutto dell’intensificazione dei controlli disposta dall’assessore regionale al Lavoro, Raffaele Stancanelli, coordinata dal direttore dell’Ispettorato regionale, Antonio Vella, d’intesa con il comando Carabinieri Ispettorato Lavoro, guidato dal colonnello Giovanni Scialdone.
<<Si tratta di un fenomeno diffuso, dice l’assessore, che combina insieme due reati: l’agevolazione dell’immigrazione illegale di cittadini stranieri in Italia e lo sfruttamento del loro lavoro. Un fenomeno che va represso con decisione perché falsa il mercato del lavoro con lo sfruttamento spudorato di persone sconosciute allo Stato e, perciò, private di ogni diritto. Per questo ho disposto il rafforzamento dei controlli, in applicazione della legge, per ripristinare il rispetto delle regole e dei diritti degli stessi lavoratori. Con questa attività, va avanti l’opera di contrasto portata avanti da questo governo contro ogni forma di sfruttamento del lavoro>>.
I carabinieri hanno denunciato sono in tutto 40, quattro dei quali stranieri, i titolari o i legali rappresentanti delle aziende che utilizzavano i lavoratori immigrati clandestinamente.
Le imprese dove lavoravano i clandestini erano negozi, ristoranti, pub e pizzerie, stabilimenti balneari, cantieri edili, aziende agricole e vivai. Ai lavoratori stranieri, tra i quali un ragazzo, di nazionalità polacca, di soli 17 anni, impegnato in un bar pasticceria di Augusta (Sr), spesso veniva negato anche il giorno di riposo settimanale.
Nei sei mesi di attività sono stati scoperti 27 lavoratori in nero, tra i quali due minorenni. Ventuno di questi lavoravano all’imballaggio di prodotti ortofrutticoli, in un capannone di Partitico che ospitava ben 6 aziende.
Quattro persone, infine, sono state denunciate nelle province di Agrigento e Trapani, per aver favorito la presenza di sette extracomunitari (un albanese e sei tunisini) in Italia con false dichiarazioni di assunzioni come domestici o braccianti agricoli, per far ottenere loro il permesso di soggiorno.
 


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