FORMAZIONE. STANCANELLI PRESENTA LA RIFORMA
Palermo, 29 aprile 2004. - L’assessore regionale al Lavoro, Raffaele
Stancanelli, ha presentato, oggi, a sindacati e enti, il disegno di
legge che innova la formazione professionale in Sicilia e istituisce
il Sistema dell’offerta formativa integrata, insieme alla nuova
circolare sulla gestione del Piano regionale della formazione del
2004.
L’assessore ha delineato le tappe dell’iter per l’approvazione della
riforma. <<Il ddl, ha detto, sarà esaminato nelle prossime riunioni
della Giunta. Il Governo conta sull’approvazione da parte dell’ARS,
entro la sessione estiva>>. <<Questo disegno di legge, che costituisce
una delle priorità programmatiche del governo, ha poi aggiunto,
rivoluzionerà il settore, perché l’ottica nella quale è stato
concepito è quella di rendere effettivi l’integrazione tra formazione
e istruzione, e quel collegamento con il sistema delle imprese che
finora è mancato. Non più, quindi, una formazione, per certi versi,
autoreferenziale, ma strumento per agevolare l’inserimento lavorativo
degli allievi alla luce delle esigenze professionali delle aziende>>.
Il testo del ddl prevede (art. 19) l’istituzione della “Società del
sistema formativo integrato”; il 51% delle quote sociali saranno di
proprietà della Regione, il resto, delle province, delle Università,
degli enti formativi e delle associazioni datoriali. La Società
prenderà in carico i dipendenti degli enti di cui alla legge 24/76, ne
gestirà l’impiego e ne curerà l’aggiornamento e la riqualificazione.
Il nuovo soggetto (art. 20) non potrà attivare nuovi rapporti di
lavoro. Alla Regione (art. 3) resteranno le funzioni di
programmazione, di valutazione e di vigilanza. È prevista (art. 13) la
creazione di un catalogo delle professioni, uno strumento essenziale
per la razionalizzazione delle qualifiche richieste dal mercato del
lavoro, curato e aggiornato da un Comitato di cui faranno parte
rappresentanti dell’Assessorato, dei sindacati e delle associazioni
datoriali. L’art. 18 istituisce l’Albo degli enti di formazione. Sarà,
inoltre, istituito il libretto formativo personale (art. 9) sul quale
verrà registrato il curriculum degli allievi. Il nuovo Sistema prevede
(art. 4) la realizzazione di Programmi triennali (che terranno conto
del trend economico, dei settori produttivi prioritari, delle
disponibilità economiche), attuati tramite dei piani annuali (art. 5).
Per favorire il collegamento con il sistema produttivo, sono previsti
degli stage nelle aziende private (art. 15) e la modifica (art. 17)
dell’art. 1 della L.r. 9/2002 sulla formazione iniziale in azienda.
La circolare sulla gestione del Piano, che avrà valenza pluriennale,
rappresenta un testo unico delle norme in vigore, ai fini della
programmazione, della gestione e della rendicontazione degli
interventi formativi. <<E' la prima volta, dice Stancanelli, che gli
Enti gestori hanno a disposizione una guida per districarsi nel
groviglio di norme (spesso consuetudinarie) che regolano la formazione
professionale. E, per la prima volta, avremo un rendiconto reale degli
sbocchi in termini occupazionali dei corsi>>.
È previsto, infatti, l’obbligo, per tutti gli enti gestori, di
comunicare, entro il 30 giugno di ciascun anno, i risultati
occupazionali ottenuti dai corsi. Viene dato avvio alla
sperimentazione dell'integrazione tra persorsi di istruzione e
formazione professionale, in attuazione della riforma Moratti,
assicurando ai giovani, fino ai diciotto anni, la frequenza di corsi
di formazione triennali e qualificanti, tali da consentire eventuali
passaggi nel sistema scolastico e la prosecuzione degli studi fino
all’Università; vengono semplificate le procedure di erogazione dei
finanziamenti e di avvio delle attività, riducendo la documentazione
da presentare; la rendicontazione dei progetti viene decentrata agli
Uffici Provinciali del Lavoro. |