REPUBBLICA ITALIANA

Regione Siciliana

ASSESSORATO DEL LAVORO, DELLA PREVIDENZA SOCIALE,

DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE E DELLA EMIGRAZIONE

DIREZIONE FORMAZIONE PROFESSIONALE ED ORIENTAMENTO

CIRCOLARE n.5/III/FP/99. GURS n.27 del 08/06/1999

Gruppo III/F.P. Prot. n. 1000/AA.GG. del 2/06/1999

  1. Ai sensi dell’art. 5 della legge regionale 06/03/1976 n. 24 e dell’ art. 17 della legge regionale 15/05/1991 n. 27, questa Amministrazione deve procedere, entro il mese di luglio 1999, all’elaborazione del piano regionale di formazione professionale per l’anno 1999/2000.
  2. A tal fine le azioni da inserire nella programmazione formativa dovranno tenere conto prioritariamente delle direttive e delle modifiche sotto specificate, che annullano, se in contrasto, le precedenti disposizioni di programmazione impartite con la circolare assessoriale 04/06/98 n.2/FP.
  3. Le direttive 1999-2000 di programmazione della attività formative ex L.R. 24/76 sono il risultato della consultazione con i soggetti coinvolti direttamente nelle attività di programmazione, di formazione e orientamento, in armonia con quanto previsto dalle recenti disposizioni normative nazionali.
  4. E’ di tutta evidenza che il ruolo della formazione professionale nell'ambito delle politiche attive del lavoro, debba essere potenziato in un percorso che comprenda anche servizi di informazione e di orientamento, di incontro fra domanda e offerta di lavoro, e si ricolleghi in modo programmato, alle azioni di sostegno allo sviluppo economico che Enti locali, Istituzioni scolastiche e forze sociali promuovono sul territorio.
  5. La formazione, dunque, deve essere concepita ed utilizzata anche dagli organismi gestori, come una delle politiche strategiche per la crescita economica e sociale del proprio territorio.
  6. Il presente documento programmatico intende fornire con chiarezza le regole comuni all'insieme del sistema formativo regionale, garantendo a tutti la certezza del diritto in un rapporto dinamico ed innovativo tra "complessità" e "flessibilità" in grado di supportare le situazioni e i contesti specifici.

OBIETTIVI

  1. Atteso che la formazione occupa un posto centrale nella ridefinizione dei meccanismi di workfare, gli interventi formativi dovranno essere in grado di fornire agli utenti quelle conoscenze, competenze e capacità che siano indispensabili in un mercato del lavoro e in un sistema produttivo in progressiva trasformazione, garantendo, laddove necessario, opportunità di rapide riconversioni professionali in un sistema fortemente complesso.
  2. Il Piano formativo 1999/2000 dovrà pertanto rispondere ai seguenti obiettivi:
  1. Realizzare una riforma dell’offerta formativa, ovvero dell’intero sistema di istruzione e formazione, in grado di interpretare le nuove domande di formazione di qualità già presenti nelle nuove realtà del lavoro;
  2. Rispondere alle domande dei giovani per una formazione adeguatamente finalizzata al conseguimento di competenze professionali spendibili sul mercato del lavoro.
  3. Realizzare sinergie con il sistema scolastico al fine di contrastare e ridurre i fenomeni di abbandono e dispersione scolastica, di aumentare le opportunità formative per i giovani di ogni condizione sociale.
  4. Assicurare ai lavoratori adeguate opportunità di formazione ed elevazione professionale.
  5. Assicurare il superamento del deficit di opportunità per soggetti in condizioni di svantaggio individuale e sociale.

A. DIRETTIVE GENERALI

  1. Almeno il 25% del monte ore assegnato ad ogni Ente Gestore ex Lr. 24/76, dovrà essere destinato alla programmazione degli interventi formativi di cui alle seguenti lettere, fermo restando, comunque, il raggiungimento del 50% con l’attività formativa 2000-2001:
  1. Formazione con finalità orientativa (punto 1.1.), con particolare attenzione alle attività di informazione e consulenza;
  2. Qualificazione di base abbreviata (punto 2.2.);
  3. Specializzazione post-qualifica (punto 2.4);
  4. Tutte le tipologie previste dalla "formazione integrata" (punto 3.);
  5. Tutte le tipologie previste dalla "formazione continua e permanente" (punto 5.).
  1. La percentuale del monte ore assegnato a ciascun Ente Gestore ex L.R. 24/76, che residua dalla programmazione degli interventi formativi cui al punto 1, dovrà essere indirizzata ai percorsi formativi non ripetitivi ma attualizzati alle esigenze del mercato del lavoro.
  2. La programmazione formativa proposta dagli Enti Gestori dovrà tenere conto degli indirizzi contenuti nelle analisi, nelle indagini e negli studi sui fabbisogni formativi a vario titolo promossi, con particolare riferimento agli Organismi bilaterali nazionali per la formazione che hanno individuato i profili professionali maggiormente rispondenti ai mercati di riferimento. (vedi "Indagine nazionale sui fabbisogni formativi – le figure di riferimento dell’industria italiana" elaborata dall’Organismo Bilaterale nazione per la formazione; "Le professioni nel settore turismo" elaborato dall’ente bilaterale nazionale per il turismo, "Indagine nazionale sui fabbisogni formativi nell’Artigianato" elaborato dall’Ente Bilaterale Nazionale Artigianato"), purché non in contrasto con le direttive impartite con la presente circolare.
  3. I progetti formativi proposti di durata pari o superiore a 900 ore annuali dovranno prevedere, tra le competenze specifiche di base, le seguenti discipline:

Lingua inglese

Almeno 40 ore

Informatica di base

Almeno 40 ore

Nozioni di organizzazione aziendale

20 ore

Nozioni di diritto del lavoro e sindacale

Almeno 20 ore

Tecniche di ricerca attiva del lavoro

10 ore

Nozioni di economia di base

Almeno 20 ore

Nozioni sicurezza sul lavoro e norme antincendio ai sensi della D.L.626/94

Almeno 20 ore

Modulo HACCP ai sensi del D.L. 155/96 (solo per quelle figure professionali del settore turismo che prevedono la preparazione ed il trattamento di prodotti alimentari)

Almeno 20 ore

  1. I progetti formativi proposti di durata pari o superiore a 900 ore annuali dovranno prevedere le seguenti competenze trasversali:
  1. E’ fatto divieto:
  1. proporre qualifiche professionali per l’esercizio delle quali occorre una abilitazione professionale rilasciata da autorità istituzionali (esempio: "Guide turistiche", "Accompagnatore turistico", per ciò che concerne il settore turismo).
  2. e’ fatto altresì divieto proporre le seguenti figure professionali:
  1. Limitatamente all’anno formativo 1999-2000, atteso l’alto numero di corsi attivati nei Piani formativi pregressi, i percorsi formativi concernenti il primo anno delle seguenti figure, non dovranno essere proposti:
  1. Le qualifiche rientranti in piani di intervento programmati ed attuati in virtù di
  2. programmi comunitari, nazionali e regionali saranno finanziate se ed in quanto

    compatibili con le strategie di indirizzo unico delle risorse.

  3. Ai fini della salvaguardia dei livelli occupazionali, i formatori a tempo indeterminato impegnati nell’insegnamento di materie previste all’interno dei percorsi formativi soppressi al punto 6.C e al punto 7, ove non fossero utilizzati in interventi formativi rispondenti alle attuali esigenze del mdl, così come descritto al precedente punto B, dovranno essere posti in aggiornamento didattico.
  1. Ai fini della salvaguardia dei livelli occupazionali, è altresì consentito, per i formatori a tempo pieno ed indeterminato, che hanno conseguito la qualifica professionale a seguito della partecipazione ai percorsi formativi del P.O.M. - sottoprogramma formazione formatori – 1^ annualità, impegnati nell’insegnamento di materie previste all’interno dei percorsi formativi soppressi, dovranno essere utilizzati per la attivazione di servizi innovativi programmati di concerto tra Amministrazione regionale, EE.GG. e OO.SS..
  1. INTERVENTI PROGRAMMABILI
  1. Gli interventi programmabili da inserire nel piano formativo 1999/2000, dovranno essere ricondotti alle tipologie di attività, corsuali e non corsuali con finalità formative, orientative e di supporto all’inserimento lavorativo, così come di seguito individuati:

1. SERVIZI E ATTIVITA' DI INFORMAZIONE E ORIENTAMENTO

1.1. Formazione con finalità orientativa

2. FORMAZIONE INIZIALE

2.1. Qualificazione di base post-scuola dell'obbligo

2.2. Qualificazione di base abbreviata

2.3. Qualificazione post-biennio secondaria superiore

2.4. Specializzazione post-qualifica

2.5. Formazione iniziale per soggetti con deficit di opportunità

3. FORMAZIONE INTEGRATA

3.1. Moduli professionalizzanti integrati con la Scuola Secondaria Superiore

3.2. Corsi integrativi extra-curricolari

3.3. Percorsi di qualificazione in alternanza tra formazione e lavoro

3.4. Percorsi formativi in attuazione dei contratti di apprendistato e CFL

3.5. Percorsi di qualificazione per l’assolvimento dell’obbligo scolastico

3.6. Tirocini formativi e di orientamento

4. FORMAZIONE SUPERIORE

4.1. Qualificazione superiore post-diploma

4.2. Raccordo Formazione/Lavoro di livello superiore

4.3. Istruzione e formazione tecnica superiore

5. FORMAZIONE CONTINUA E PERMANENTE

5.1. Qualificazione sul lavoro

5.2. Aggiornamento

5.3. Perfezionamento/specializzazione

5.4. Riqualificazione professionale

5.5. Riconversione professionale

5.6. Moduli formativi in collaborazione con i Centri Territoriali Permanenti EDA

6. FOLLOW-UP

1. SERVIZI E ATTIVITA' DI ORIENTAMENTO

L'orientamento si esplica attraverso la realizzazione di iniziative volte a supportare le persone nella:

  1. individuazione, valutazione e scelta di opportunità formative, professionali e lavorative;
  2. valorizzazione delle competenze professionali;
  3. identificazione di opportunità di sviluppo professionale.

Le azioni di orientamento si riferiscono a tre aree specifiche: informazione, consulenza, formazione con finalità orientative e possono strutturarsi in percorsi complessi che integrano fra loro le tre aree dell'orientamento.

Le singole iniziative e i percorsi di orientamento sono progettati in funzione dei bisogni delle diverse tipologie di destinatari.

Le attività possono avere carattere individuale e/o essere rivolte a gruppi di persone in funzione della natura, della finalità dell'attività stessa ed in rapporto alla tipologia dei destinatari.

Le iniziative di orientamento dovranno essere concertate con le istituzioni e le parti sociali interessate, a livello locale, e prevedere la partecipazione delle istituzioni scolastiche, universitarie e dei servizi per l'impiego, in funzione del tipo di destinatari coinvolti.

In particolare per le azioni previste al punto seguente 1.1.A gli Enti dovranno assicurare un adeguato supporto alle Istituzioni scolastiche nello svolgimento di tali azioni.

A. Informazione

L'area della informazione per l'orientamento identifica un insieme strutturato di azioni e mezzi finalizzati a fornire le informazioni utili ai processi di scelta formativa professionale e lavorativa.

I Servizi di informazione si possono articolare in specifiche forme di azione:

  1. Accoglienza e prima informazione,
  2. consultazione autonoma,
  3. consultazione guidata,
  4. iniziative di informazione e di sensibilizzazione.

B. Consulenza

L'area della consulenza identifica un insieme strutturato di azioni e mezzi finalizzati a sostenere e facilitare i processi di scelta formativa, professionale e lavorativa, la identificazione delle opportunità di sviluppo professionale e lavorativo, la definizione di progetti e piani di azione.

Si realizza sia come intervento individuale e personalizzato sia attraverso piccoli gruppi.

I servizi di consulenza possono prevedere consulenza orientativa, counseling orientativo e bilanci di competenze.

1.1. Formazione con finalità orientativa

L'area della formazione orientativa comprende un insieme di moduli che possono essere svolti autonomamente o nell'ambito di percorsi articolati.

Nel caso di moduli di formazione orientativa, svolti autonomamente, questi potranno essere svolti in accordo con gli Enti locali, Associazioni e organismi di settore, secondo le tipologie previste ai successivi punti C-D-E.

Nel caso di moduli di formazione orientativa, nell’ambito di percorsi articolati, questi dovranno essere previsti all’interno della durata dell’intervento formativo programmato, secondo le tipologie previste ai successivi punti A e B.

Tale formazione si distingue dalle iniziative di selezione e di preparazione finalizzate a favorire l'inserimento dei partecipanti all'interno di uno specifico corso di formazione professionale, fornendo anche strumenti e tecniche per la ricerca del lavoro e l’orientamento alla imprenditorialità.

Tali moduli vengono così articolati:

  1. L'educazione alla scelta:
  2. rivolto sia a studenti dell'obbligo, della scuola secondaria superiore e della F.P., destinatari finali dell'azione, sia a soggetti intermediari significativi del processo di scelta, fra cui famiglia ed insegnanti. Tale tipologia comprende i moduli orientativi a supporto delle esperienze di studio/lavoro.

    Durata: di norma da 15 a 40 ore.

  3. Il mercato del lavoro e il sistema delle professioni:
  4. rivolto a tutti i potenziali destinatari delle azioni di orientamento.

    Durata: di norma da 15 a 40 ore.

  5. Prevenzione, recupero motivazionale e riorientamento:
  1. Reinserimento lavorativo: rivolto a lavoratori adulti ed in particolare a donne con caratteristiche non più rispondenti alle esigenze del mercato del lavoro.
  2. Durata: di norma da 50 a 150 ore.

  3. Inserimento o reinserimento lavorativo per persone con deficit di opportunità: rivolto a soggetti con disagio psichiatrico e psicologico, disabili fisici, mentali, sensoriali, ex-tossici e tossicodipendenti in fase di recupero, immigrati o emigrati rientranti dall'estero e/o loro familiari, giovani con gravi disagi sociali e/o a rischio di provvedimenti giudiziari, ristretti e nomadi.

2. FORMAZIONE INIZIALE

2.1. Qualificazione di base post-scuola dell'obbligo. (QA- Q1 - Q2 – S.M.I.)

Finalità: preparare i giovani e le giovani orientati a non proseguire gli studi ad un inserimento lavorativo qualificato, in continuità con la scuola media.

Requisiti di accesso: licenza media inferiore o compimento 15^ anno di età

Durata: da 900 ad 2100 ore in funzione del profilo professionale di riferimento.

Attestato rilasciato: attestato di qualifica professionale per chi supera l'esame finale.

I percorsi formativi dovranno prevedere moduli orientativi iniziali e/o finali secondo le tipologie individuate al punto 1.1. A e B.

2.2. Qualificazione di base abbreviata. (QBA)

Finalità: consentire a chi è già in possesso di una preparazione scolastica superiore alla scuola media, o a chi ha già acquisito una esperienza lavorativa pertinente, di acquisire una qualifica di base secondo un percorso abbreviato che tiene conto delle competenze e conoscenze già acquisite, o di crediti formativi formalizzati già acquisiti.

Requisiti di accesso:

Durata: Da 450 a 600 ore in funzione del profilo professionale di riferimento e delle caratteristiche del "gruppo classe". Per l'acquisizione di qualifiche semplici relative a lavori stagionali, la durata potrà anche essere inferiore a 450 ore. Attestato rilasciato: come per i corsi di qualifica di base (punto 2.1).

2.3. Qualificazione post biennio di Scuola Secondaria Superiore. (QPB)

Tipologia finalizzata al conseguimento di una qualifica professionale con maggiore contenuto culturale rispetto alla qualifica di base.

I percorsi formativi dovranno prevedere moduli orientativi iniziali e/o finali secondo le tipologie individuate al punto 1.1. A e B.

Requisiti di accesso: avere frequentato il biennio di Scuola Secondaria Superiore.

Durata: da 900 a 2100 ore in funzione del profilo professionale di riferimento. Attestato rilasciato: attestato di qualifica professionale valido come credito formativo per il proseguimento degli studi.

2.4. Specializzazione post-qualifica (SPEC)

Finalità: completare e specializzare la preparazione professionale dei qualificati dalla Formazione Professionale su aspetti innovativi di particolare rilevanza per le imprese e per l'economia locale.

Requisiti di accesso: essere titolare di una qualifica professionale di base pertinente rispetto all'area di specializzazione (qualifica ottenuta nell'ambito del sistema regionale o degli istituti professionali).

Durata: da 300 a 400 ore secondo il settore di riferimento.

Attestato rilasciato: attestato di specializzazione valido come credito formativo per il proseguimento degli studi.

2.5. Formazione iniziale per soggetti con deficit di opportunità. (HDC-DAD-DIS-DMI)

Finalità: le iniziative formative, a cui si accede dopo la frequenza ad un intervento di formazione orientativa, vogliono preparare i soggetti all'integrazione sociale e lavorativa.

Tali iniziative vanno progettate ad hoc, tenendo conto dell'utenza, dei vincoli legati alle condizioni oggettive e soggettive.

I percorsi formativi orientativi iniziali e/o finali dovranno essere svolti anche dagli operatori riqualificati in "Esperto in attività di integrazione" a seguito della partecipazione ai percorsi previsti dal P.O.M.- Sottoprogramma formazione formatori – 1^ annualità.

Requisiti di accesso: disabili, disadattati sociali, detenuti adulti, detenuti minori,

Durata:

DAD

Da 350 a 1000 ore

DIS

Da 750 a 1000 ore

DMI

Da 900 a 2100 ore se di durata biennale

HDC

Da 900 a 1800 ore (Orientamento 900 ore e Preformazione 900 ore) nel biennio

Attestato rilasciato: cfr circolare 26/04/99 n. 4

  1. FORMAZIONE INTEGRATA.
  2. 3.1. Moduli di formazione professionale integrati con la Scuola Secondaria Superiore (FIS)

    Percorsi che dovranno programmarsi in collaborazione tra istituti scolastici ed enti di formazione, al fine di portare a termine, in orario scolastico, percorsi integrati che abbiano una valenza secondo i casi, orientativa e formativa e/o professionalizzante.

    Destinatari: studenti frequentanti gli Istituti Secondari Superiori.

    Durata: fino a 400 ore nell'arco di 2 anni.

    Attestato rilasciato: certificato di competenze così come previsto dalle parti (cfp-istituzione scolastica).

    Il connesso progetto concordato tra la scuola e il cfp, dovrà indicare: finalità, ambiti e settori prioritari, modalità, criteri, durata e tempi.

    L’intervento sarà regolamentato da apposita convenzione operativa secondo lo schema allegato "D" della presente circolare.

    Nell'ambito della presente tipologia, è possibile attivare anche progetti di sostegno ai portatori di handicap nei percorsi di Scuola Secondaria Superiore.

    In tale caso il succitato progetto dovrà altresì indicare il livello di integrazione tra le due istituzioni per il singolo partecipante.

    3.2. Corsi integrativi extra-curricolari (FIEC)

    La formazione professionale integrativa extracurricolare si rivolge agli studenti di 3°, 4° e 5° anno degli Istituti secondari (di norma non professionali) in orario extra-scolastico, offrendo moduli professionalizzanti di interesse generale. (Informatica, tecniche della comunicazione, economia aziendale, ecc...). Tali iniziative vanno programmate in collaborazione con gli Istituti scolastici e i cfp.

    L’intervento sarà regolamentato da apposita convenzione operativa secondo lo schema allegato "D" della presente circolare.

    I percorsi formativi dovranno prevedere interventi orientativi svolti presso l’Istituzione scolastica, per un massimo di 12 ore.

    Durata: da 60 a 600 ore con possibilità di articolazione su un triennio.

    Titolo rilasciato: certificato di competenze secondo le tipologie degli accordi tra le parti.

    3.3. Percorsi di qualificazione in alternanza tra formazione e lavoro (AFL)

    Tipologia di grande rilevanza che può rappresentare una alternativa rispetto ai percorsi tradizionali di qualificazione iniziale. Tali percorsi sono caratterizzati da una successione alternata ed interdipendente di fasi presso un centro di formazione e fasi in azienda, per il raggiungimento di obiettivi formativi comuni. Nell'ambito di tale tipologia, il lavoro deve essere strutturato in modo tale da poter avere una valenza formativa e l'impresa deve assumere una responsabilità diretta nel raggiungimento degli obiettivi formativi, a fianco dell'organismo di formazione. Modalità particolarmente rivolta ai giovani che hanno bisogno di rimotivazione allo studio tramite una esperienza positiva inizialmente centrata sulla pratica operativa e la responsabilizzazione individuale, per "riscoprire" in modo induttivo il valore della preparazione teorica.

    Tali iniziative vanno programmate in collaborazione con le aziende e i cfp.

    L’intervento sarà regolamentato da apposita convenzione operativa secondo lo schema allegato "D" della presente circolare.

    Requisiti di accesso: Diploma di scuola media inferiore ed età superiore a 16 anni più frequenza di un corso di orientamento o colloquio individuale di orientamento.

    Durata: da 900 ore a 2100 ore in funzione del profilo professionale di riferimento. Di norma il percorso è biennale.

    Attestato rilasciato: attestato di qualifica professionale per chi supera l'esame finale.

    3.4. Percorsi formativi in attuazione dei contratti di apprendistato e dei contratti di formazione e lavoro

    Tenuto conto delle esigenze prevalenti di piccole e medie imprese con livelli elevati di dispersione dei giovani apprendisti e contrattisti, i progetti dovranno di norma ricoprire una valenza territoriale e comprendere anche significative iniziative di promozione e di formazione aziendale. Progetti aziendali potranno tuttavia essere attivati in presenza di un numero sufficiente di partecipanti non inferiori a 10. Oltre alle azioni di promozione e di accompagnamento sopra richiamate ogni progetto dovrà comportare una formulazione del contratto individuale di formazione, sottoscritto dal giovane, dall'impresa e dal centro di formazione.

    Tali iniziative vanno programmate in collaborazione con le aziende e i cfp.

    L’intervento sarà regolamentato da apposita convenzione operativa secondo lo schema allegato "D" della presente circolare.

    A. Percorsi formativi rivolti a giovani apprendisti (FGA)

    Il percorso formativo dovrà essere costruito sulla base delle indicazioni contenute nel Decreto Ministero del Lavoro del 19/05/99 e dovrà tenere conto dei livelli di competenza posseduti dai giovani apprendisti e dei fabbisogni formativi individuali a tale riguardo.

    Durata: 120 ore annue.

    Destinatari: lavoratori impegnati in contratti di apprendistato

    Attestato rilasciato: attestato di frequenza

    B. Percorsi formativi rivolti a lavoratori impegnati in CFL (FCFL)

    Il percorso formativo dovrà essere costruito sulla base delle indicazioni normative in materia e dovrà tenere conto dei livelli di competenza posseduti dai contrattisti e dei fabbisogni formativi individuali a tale riguardo.

    Durata: 160 ore annue.

    Destinatari: lavoratori impegnati in CFL

    Attestato rilasciato: attestato di frequenza

    3.5. Percorsi di qualificazione per l’assolvimento dell’obbligo formativo (QOF)

    Nelle more dell’emanazione del regolamento previsto dalla recente normativa nazionale che ha elevato al compimento del 18^ anno di età l’assolvimento dell’obbligo formativo, oltre che nel sistema di istruzione scolastica anche nel sistema della formazione professionale, gli Enti attiveranno percorsi di qualificazione d’intesa con le istituzioni scolastiche e i cfp.

    L’intervento sarà regolamentato da apposita convenzione operativa secondo lo schema allegato "D" della presente circolare.

    I percorsi di qualificazione rivolti a giovani già a partire dai 15 anni di età, finalizzati all’acquisizione di un credito formativo per il passaggio dal sistema formativo al mercato del lavoro, saranno attivati secondo le modalità descritte al punto 2.1.

    La durata dei percorsi aggiuntivi varierà in funzioni delle specifiche esigenze del giovane e della età anagrafica fino al compimento del 18^ anno di età.

    Attestato rilasciato: attestato di qualifica.

    Durata: 900 ore per ogni anno utile all’assolvimento dell’obbligo formativo.

    3.6. Tirocini formativi e di orientamento (TFO)

    Al fine di realizzare momenti di alternanza studio-lavoro e per agevolare le scelte professionali mediante la conoscenza diretta del mondo del lavoro potranno promuoversi tirocini formativi e di orientamento destinati a soggetti che abbiano già assolto l’obbligo scolastico.

    Modalità di realizzazione

    Le attività si svolgeranno direttamente in azienda sulla base di apposite convenzioni tra i cfp e le aziende stesse (come da schema allegato al D.M. 142/98).

    Durata: minimo 80 ore; la durata dell’intervento potrà aumentare sulla base delle disponibilità e/o delle esigenze della azienda.

    Lo svolgimento delle attività di tirocinio potrà avvenire durante lo svolgimento di attività corsuale di qualificazione ai fini del raggiungimento della percentuale di attività pratica.

  3. FORMAZIONE SUPERIORE.

La formazione superiore raggruppa l'insieme delle iniziative formative professionalizzanti riservate alle persone in possesso di un diploma di Scuola Media Superiore o di un titolo equivalente a fini lavorativi ottenuto associando una qualificazione professionale regionale.

4.1. Qualificazione superiore post-diploma (Q A – Q1- Q2- S.S.S.)

Tipologia finalizzata al conseguimento di una qualifica professionale superiore per un inserimento lavorativo.

I percorsi formativi dovranno prevedere moduli orientativi iniziali e/o finali secondo le tipologie individuate al punto 1.1. A e B.

Requisiti di accesso: essere in possesso di un diploma di Scuola Secondaria Superiore;

Durata: da 600 a 2100 ore (se biennale) secondo il settore di riferimento.

Attestato rilasciato: Attestato di qualifica per chi supera l'esame finale.

4.2.Raccordo formazione/lavoro di livello superiore. (FLS)

Tali iniziative sono rivolte a giovani diplomati in cerca di prima occupazione, disoccupati, e sono finalizzate a prepararli ad un inserimento lavorativo mirato dipendente o autonomo su un profilo professionale superiore specifico corrispondente a sbocchi occupazionali già identificati da parte di una o più imprese.

I percorsi formativi dovranno prevedere moduli orientativi iniziali e/o finali secondo le tipologie individuate al punto 1.1. A e B.

In funzione del tipo di sbocco occupazionale previsto, le iniziative possono articolarsi come segue:

Requisiti di accesso: giovani disoccupati ed inoccupati;

Durata: sino a 450 ore;

Attestato rilasciato: attestato di qualifica, valido quale credito formativo per chi supera l’esame finale.

4.3. Istruzione e formazione tecnica superiore (IFTS)

Per ampliare l’offerta formativa destinata a giovani ed adulti, occupati e non occupati, dovranno essere istituiti corsi di formazione tecnica superiore che abbiano l’obiettivo di integrare metodi e contenuti formativi con attività curriculari scolastiche.

Per la definizione dei percorsi, loro contenuti, criteri di certificazione, si rinvia ad apposita norma nazionale in corso di emanazione.

5. FORMAZIONE CONTINUA E PERMANENTE

La formazione continua e permanente rappresenta una offerta formativa molto flessibile adattabile alle condizioni organizzative specifiche dei partecipanti e delle partecipanti.

Essa si rivolge:

Tale formazione, se rivolta a lavoratori occupati, non prevede alcuna indennità giornaliera di frequenza per i partecipanti.

5.1. Qualificazione sul lavoro (QL)

Tali corsi consentono ai lavoratori che ne sono sprovvisti di acquisire, sul lavoro tramite un percorso accelerato, una qualifica professionale pertinente rispetto al ruolo professionale esercitato.

Durata: da 90 ore per le qualifiche relative a lavori stagionali semplici a 400 ore da attuarsi anche su due anni per le qualifiche più complesse.

Per i lavoratori immigrati, tali corsi possono prevedere un modulo aggiuntivo di sostegno linguistico.

Attestato rilasciato: attestato di qualifica per chi supera l’esame finale.

Tali iniziative vanno programmate in collaborazione con le aziende e i cfp.

L’intervento sarà regolamentato da apposita convenzione operativa secondo lo schema allegato "D" della presente circolare.

5.2. Aggiornamento (AGG).

I moduli di aggiornamento sono rivolti a tutti i lavoratori e lavoratrici autonomi o dipendenti ai vari livelli di professionalità.

Tali moduli consentono ai partecipanti di aggiornare e mantenere le conoscenze o le abilità su uno o più argomenti direttamente legati alla professione svolta.

Durata: da 15 a 90 ore, con possibilità di combinare più moduli di aggiornamento in cicli ricorrenti sull'arco dell'anno.

Attestato rilasciato: attestato di frequenza.

5.3. Perfezionamento (PERF)

I corsi di perfezionamento si rivolgono ai disoccupati, ai lavoratori e lavoratrici, sia dipendenti che autonomi, già in possesso di qualifiche o di una professionalità riconosciuta, che si propongono autonomamente di ampliare o arricchire la propria professionalità con finalità di promozione professionale o di mobilità lavorativa.

Durata: da 100 a 400 ore secondo i settori.

Attestato rilasciato: attestato di perfezionamento.

5.4. Riqualificazione professionale (RIQ)

I corsi di riqualificazione si rivolgono ai lavoratori e lavoratrici di una o più aziende coinvolte in processi di innovazione aziendale che comportino l'introduzione di nuove tecnologie, modificazioni dell'organizzazione del lavoro o altre innovazioni di tipo strutturale che richiedono un adeguamento significativo della professionalità del personale.

Tali iniziative vanno programmate in collaborazione con le aziende ed i cfp.

L’intervento sarà regolamentato da apposita convenzione operativa secondo lo schema allegato alla presente circolare.

Requisiti: partecipanti con un livello di formazione e di esperienza professionale di partenza omogeneo.

Durata: definita di volta in volta sulla base degli obiettivi e delle condizioni specifiche dell’azienda individuate nella predetta convenzione

Attestato rilasciato: attestato di qualifica

5.5. Riconversione professionale. (RIPR)

I corsi di riconversione professionale comportano l'acquisizione di una professionalità completa, diversa da quella posseduta. Essi si rivolgono a disoccupati di lunga durata di età avanzata, ai lavoratori in C.I.G., a lavoratori intenzionati a reinserirsi nel mercato del lavoro dopo un periodo di abbandono dell'attività professionale, a lavoratori/trici alla ricerca di una diversa collocazione lavorativa.

Tali iniziative sono promosse dagli Enti di formazione in accordo con aziende o in relazione ad accordi o patti d’area o territoriali già siglati, associazioni di categoria, enti locali, parti sociali.

L’intervento sarà regolamentato da apposita convenzione operativa secondo lo schema allegato "D" della presente circolare.

Durata: definita di volta in volta sulla base della qualifica specifica da raggiungere e delle caratteristiche dei singoli candidati.

Attestato rilasciato: da valutare caso per caso secondo le caratteristiche delle persone e del percorso.

5.6. Moduli Centri Territoriali Permanenti (EDA)

Moduli di formazione professionale rivolti ad adulti anche senza titolo di studio iscritti presso i Centri Territoriali Permanenti, attivati previa intesa convenzione operativa con il Coordinatore del centro, secondo lo schema allegato alla presente circolare.

  1. FOLLOW UP (FOLL)

Le iniziative di follow-up possono essere programmate come "pacchetti" di iniziative relative agli ex partecipanti di più corsi, ed essere attuati in un anno formativo diverso da quello di attuazione dei corsi medesimi.

Durata: da 15 a 40 ore in uno o più moduli.

  1. PROCEDURE
  1. Per ogni qualifica professionale prevista, rientrante nelle tipologie individuate, dovrà essere indicato il codice di collocamento.
  2. Per ogni qualifica professionale individuata dovrà essere accertata la conformità ad eventuali leggi e normative nazionali o regionali di settore che ne definiscono le specificità, nonché la rispondenza a particolari esigenze territoriali che offrano concrete possibilità di sbocchi occupazionali. Per la durata degli interventi formativi si fa espresso rinvio alle tipologie di azioni programmabili sopra specificate.
  3. Per quegli interventi per i quali viene richiesta apposita convenzione operativa, si avverte che sarà sufficiente, in sede di presentazione del progetto, allegare una lettera di intenti tra gli organismi coinvolti.
  4. Nell’individuazione di interventi formativi, anche per l’anno formativo 1999/2000, viene fissato il numero massimo di allievi da ammettere al finanziamento delle attività corsuali dei seguenti settori:

Settore

N° allievi

Note

COMMERCIO E SERVIZI" - "TURISMO" - "OPERATORI SOCIALI"- "INDUSTRIA e ARTIGIANATO"

15

Nel caso di corsi di secondo anno (Q/2) è consentita l’elevazione del predetto limite se il numero degli allievi regolarmente frequentanti (alla data della presente circolare) sia superiore a n. 15, Tali dati dovranno risultare dal prospetto informativo sotto indicato.

SETTORE RECUPERO SOCIALE

  • n. 12: corsi per soggetti disabili (HDC)
  • n. 10: corsi per detenuti adulti e minori (DMI- DAD)
  • n. 10: corsi per disadattati sociali(DIS)

Limitatamente ai corsi ad "alto rischio" è ammessa la previsione da 21 a 25 allievi, ad eccezione degli stessi corsi rivolti ai detenuti ed ai disadattati sociali, per i quali è ammessa la previsione da 11 a 15 allievi. Tale specificità ("alto rischio") dovrà essere attestata dal R.S.P.P.(Responsabile del servizio di prevenzione e protezione) dell’Ente Gestore, ed i dati del doppio istruttore utilizzato dovranno essere indicati nel relativo formulario.

AGRICOLTURA
  • N. 15 allievi
 
  1. Il monte ore dei percorsi formativi, di cui ai punti 2.1. - 4.1 (Q1 – Q2- Q A- S.M.I. S.S.S.), rientranti nei seguenti settori dovranno rispettare i seguenti limiti:

settore

Tipologia corsuale

Ore

"COMMERCIO E SERVIZI" - "TURISMO" - "OPERATORI SOCIALI"
  • Corsi di qualificazione
  • Corsi di Specializzazione
  • Corsi di Aggiornamento
  • Corsi di Perfezionamento
  • 900 ore annuali
  • max 300 ORE(*)
  • max 300
  • max 300
"INDUSTRIA E ARTIGIANATO"
  • Corsi di qualificazione
  • Corsi di Specializzazione,
  • Corsi di Aggiornamento
  • Corsi di Perfezionamento
  • 1050 ore
  • max 400 ore
  • max 400 ore
  • max 400 ore
"AGRICOLTURA"
  • Prima formazione agricola
  • Corsi di qualificazione
  • Corsi di Specializzazione
  • Corsi di Aggiornamento
  • Corsi di riqualificazione
  • 600 ore
  • da 225 a 600 ore
  • 450 ore
  • 150 ore
  • 225 ore

(*) fatta eccezione per il corso di specializzazione della figura professionale "Estetista" della durata di 900 ore come previsto dalla Legge 4/01/90 n.1.

  1. Attesa la rilevanza dell’apprendimento pratico nel luogo dove l’attività professionale di riferimento viene svolta naturalmente, valutati i particolari fabbisogni formativi del profilo professionale di riferimento con esclusione per i corsi del settore Recupero Sociale, è necessario che l’Ente di F.P. nell’attività formativa pratica preveda "stage", preferibilmente di tipo aziendale ed in ambito provinciale. e/o tirocini e/o esercitazioni pratiche e/o "project work".
  2. Relativamente ai sotto elencati settori, l’attività formativa pratica è fissata nei seguenti valori minimi percentuali rispetto al monte ore complessivamente previsto per la durata del corso:
  3. Settore Agricoltura 60%;

    Settore Commercio e Servizi 50%;

    Settore Industria e Artigianato 60%(Q/A - Q/2) - 50%(Q/1) ;

    Settore Operatori Sociali 30%;

    Settore Recupero Sociale 50%;

    Settore Turismo 50%.

  4. Per favorire un efficace sviluppo dei processi formativi ed arricchire il contenuto metodologico e didattico è consentito il ricorso a personale esperto con contratto per prestazione specialistiche, secondo le modalità previste al punto 14-A.Personale, della Circolare n. 4 del 26/04/99.
  5. Limitatamente alle iniziative corsuali del settore TURISMO per le quali è richiesto come titolo di accesso il Diploma di istruzione secondaria di II grado, si ravvisa l’opportunità di prevedere nella programmazione didattica della lingua straniera l’intervento di un esperto di madre lingua, un esperto in materie altamente specialistiche. L’intervento di tali esperti è previsto come codocenza, che non potrà superare complessivamente il 6% del monte ore del corso, in aggiunta all’eventuale 6% già previsto al citato punto 14 della circolare n.4/99.
  6. Relativamente al settore "Operatori sociali" si rammenta che le proposte formative di qualifiche dovranno riguardare figure professionali di riferimento conformi a quelle previste dagli standard strutturali ed organizzativi dei servizi e degli interventi socio-assistenziali di cui alla R.L. 05/05/86 n. 22, individuati dal Decreto presidenziale del 29/06/88 modificato ed integrato dal Decreto presidenziale 04/06/96 (GURS n.40 del 10/08/96 parte I). Tali riferimenti normativi dovranno essere riportati nel formulario. Eventuali diverse esigenze formative manifestate da enti locali e/o organizzazioni di categoria dovranno essere opportunamente documentate ed allegate agli interventi formativi proposti.
  7. Non appare superfluo rammentate che non sono proponibili profili professionali del settore sanitario, la cui competenza è riservata all’Assessorato regionale Sanità.
  8. Relativamente agli interventi formativi di cui al punto 2.1., 4.1. percorsi formativi mai disciplinati da questa Amministrazione potranno avere durata esclusivamente annuale.
  9. Gli Enti gestori di F.P. proponenti, previsti dall’ art. 4 della L.R. 24/76 dovranno trasmettere entro il 30 giugno 1999 a questa Amministrazione Direzione F.P. - gruppo III F.P:
  1. Domanda, da compilare su carta intestata più bollo oppure su carta legale, per accedere al finanziamento per provincia (come da facsimile Allegato A) specificando il possesso dei requisiti previsti dal succitato art. 4 L.R. 24/76 commi b e c.
  2. Una copia del progetto formativo redatto secondo il formulario (Allegato B) completo in ogni suo punto e compilato con sistemi di video - scrittura o di dattilo - scrittura, Il formulario, contenente le informazioni riguardanti la figura professionale oggetto dell’intervento dovrà essere allegato, siglato dal legale rappresentante in ogni sua pagina e rilegato.
  3. Lettera di intenti, allegata al formulario, ove richiesta, come da allegato C.
  4. Elenco delle proposte presentate con indicazione della localizzazione degli interventi per provincia.
  5. Atto costitutivo - Statuto e sue eventuali modifiche, in copia autentica a norma di legge.
  6. Verbale di nomina e potere di firma del legale rappresentante in copia autentica a norma di legge.
  7. Delibera degli organi decisionali in copia autentica a norma di legge di autorizzazione al legale rappresentante in ordine alla posizione dell’istanza, o documentazione attestante la legittimazione della presentazione del progetto qualora venga presentato da soggetto diverso del legale rappresentante.
  1. Nel caso di Enti che presentano più proposte la documentazione di cui ai punti C - D - E - F potrà essere proposta in unica copia ed allegata al primo progetto presentato, specificando nelle ulteriori istanze con apposita dichiarazione, a firma del legale rappresentante che la documentazione di rito è stata allegata alla proposta inerente l’intervento formativo ______________________________ .
  2. Nell’ipotesi in cui la documentazione del punto D in copia autentica a norma di legge sia già in possesso del gruppo III F.P., questa non dovrà essere allegata, ma dovrà essere dichiarato nella domanda (Allegato A) che l’Atto Costitutivo e/o Statuto e le eventuali modifiche sono agli atti del gruppo III F.P. e che non sono subentrate ulteriori modifiche.
  3. Gli Enti dovranno attenersi specificamente alla descrizione progettuale secondo il formulario (Allegato B).
  4. Allo scopo di consentire una più sollecita informazione dei dati relativi alle proposte formative presentate, l’Ente Gestore ex L.R. 24/76 dovrà compilare, previo ritiro presso il gruppo III F.P., e trasmettere entro i termini previsti dalla presente circolare, il prospetto concernente elementi identificativi delle nuove proposte formative presentate, nonché l’indicazione del numero complessivo dei tutor impegnati ed il numero degli allievi convittuali e semiconvittuali.
  5. Il suddetto prospetto dovrà essere timbrato e firmato dal legale rappresentante.

  6. Le istanze saranno sottoposte ad istruttoria, volte a verificare la formale regolarità, ed a conseguente valutazione rispetto all’obiettivo dell’intervento formativo, alle motivazioni e finalità dello stesso, ai risultati attesi ed alle concrete prospettive occupazionali, unitamente alla chiara descrizione del programma didattico, delle metodologie impiegate e della articolazione degli stage e/o tirocini da svolgersi unicamente nel territorio regionale.
  7. Nel selezionare gli interventi formativi da ammettere a contributo quest’Amministrazione porrà la dovuta attenzione al rispetto del principio contenuto nel 1° comma dell’ art. 2 della L.R. 01/09/93 n. 25, sforzandosi di conciliare l’esigenza sociale posta dalla superiore disposizione con i prioritari fabbisogni formativi e con le attuali disponibilità finanziarie.
  8. Al riguardo, ai fini dell’inserimento nel piano formativo 1999/2000, sarà data priorità alle azioni formative regolarmente ammesse proposte dagli Enti di F.P. presso i quali svolge attività formativa il personale con incarico a tempo indeterminato di cui all’ art. 2 della citata L.R. n. 25/93.
  9. I Direttori degli UU.PP.L.M.O., dell’Isola provvederanno a rendere nota la presente circolare a tutti gli Enti di F.P. ed organismi in indirizzo operanti nel territorio competente, avendo cura di trasmettere i relativi verbali di incontro entro il 30 giugno 1999.
  10. Tutte le disposizioni impartite precedentemente in materia di programmazione delle attività formative ex L.R. 24/76, se in contrasto con la presente circolare, sono revocate.

f.to L’ASSESSORE REGIONALE (On.le Antonino PAPANIA)

Modelli Allegati e file


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