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Lemigrazione italiana negli USA ha cambiato volto: Andrea Mantineo, direttore di "America Oggi", spiega chi è il nuovo immigrato e cosa cerca, soprattutto nella Grande Mela.
Giovani e illegali
Chi è litaliano che oggi emigra negli Stati Uniti? Andrea Mantineo, direttore dellunico quotidiano estero del mondo ad essere stampato interamente in lingua italiana (laltro è il Corriere Canadese, ma esce cinque volte la settimana) racconta a Qui Sicilia come sta cambiando il volto dellemigrazione italiana negli USA.
Ellis Island, chiusa definitivamente negli anni 70, è ormai un ricordo. Oggi lisoletta a un passo da Manhattan, approdo e centro di smistamento di milioni di stranieri in cerca di benessere o in fuga da guerre e persecuzioni, è soltanto una meta turistica. Eppure, finita lera eroica delle emigrazioni di massa, ancora oggi, anche dallItalia, il flusso di emigrazione continua. Lemigrato di fine millennio ha motivazioni e spinte diverse: pensa di tornare prima o poi in patria e probabilmente, oltre a cercare lavoro, è spinto anche da curiosità intellettuale, perché gli USA, e New York specialmente, sono oggi il cuore pulsante del mondo occidentale.
Così Mantineo descrive la nuova ondata che, dai primi anni 90, popola gli States di giovani italiani in cerca di esperienze, oltre che di occupazione. Un emigrato ancora legato allItalia, che compra il giornale italiano e tuttavia cerca anche le notizie che possano aiutarlo ad inserirsi nella nuova realtà.
"America Oggi nasce a novembre del 1988 con venti soci fondatori, - racconta il direttore - in concorrenza con il preesistente quotidiano Progresso che al tempo ci aveva licenziati tutti. Oggi lazienda, che ha sede nel New Jersey, ha quaranta addetti, di cui diciotto giornalisti.
Stampiamo 65mila copie, diffuse nel Nord Est degli States, dal Massachusetts al Maryland con 1200 abbonati. Raggiungiamo, con un numero limitato di copie, anche la zona di Chicago e parte della Florida. Pensiamo di ampliare la nostra zona di diffusione e arrivare in California ma, date le distanze, dovremmo teletrasmettere il giornale per stamparlo sul posto, e i costi sarebbero eccessivi".
Dal suo osservatorio privilegiato, Mantineo registra il cambiamento dellemigrazione italiana negli Stati Uniti negli ultimi anni e il modo in cui si riflette nelle mutate esigenze del lettore, sempre più attento e consapevole, interessato a conoscere lItalia comè oggi, quinta potenza mondiale, lontana da vecchi modelli e pregiudizi duri a morire.
Qual è il profilo del lettore di lingua italiana ?
"Da un sondaggio di alcuni anni fa è emerso che il compratore del quotidiano italiano ha unetà media di 44 anni ed è di prima generazione. Ci sono anche lettori di seconda ma con questi sorge il problema della lingua. Quando abbiamo tentato il bilinguismo lesperienza si è rivelata negativa per i costi enormi di un inserto in lingua inglese che comporta più pagine e le traduzioni e quindi il raddoppio del personale. È accaduto inoltre che i lettori di lingua italiana non abbiano gradito il cambiamento: casomai avrebbero preferito più pagine in italiano; daltra parte non abbiamo catturato più lettori di lingua inglese perché nessuno compra un giornale per leggere quattro pagine tradotte. Ciò non vuol dire che non si possa fare una pubblicazione in inglese rivolta agli italiani di seconda e terza generazione: potrebbe funzionare ma sarebbe completamente un altro giornale".
Questo però vuol dire che il vostro bacino di utenza è destinato a restringersi sempre più
"Sì, è vero, anche se, dal 90 in poi, abbiamo assistito ad un fenomeno nuovo, costituito da una nuova ondata di emigrati verso gli States, di livello culturale più alto ma, strano a dirsi, illegali. Lufficio dellEmigrazione nella zona metropolitana di New York ha registrato la presenza di 36mila italiani illegali, arrivati magari per motivi di studio o turistici e poi rimasti con il visto scaduto. Sono statistiche risalenti a due anni fa, oggi saranno ancora di più. È solo una goccia nel mare, ma sono lettori potenziali dei quali stiamo esaminando le esigenze, anche perché sono lettori giovani.
Stiamo cercando di dare più spazio ai problemi del lavoro, ai problemi di chi cerca lavoro senza documenti. Anche qui non è un facile trovarlo. Più cultura e più spettacoli, un giornale che sia anche di servizio per i nostri lettori giovani".
Cosa chiedete allItalia?
"Come giornale sicuramente nulla, ma sappiamo bene che gli italiani dAmerica chiedono più informazione e maggiore considerazione. Perché è un dato di fatto che gli italiani emigrati sono considerati di "serie b" dagli italiani che invece sono rimasti. Gli italoamericani questo lo sentono ma non lo accettano, vogliono essere invece riconosciuti per quello che hanno fatto, per i successi, economici soprattutto, che hanno raggiunto. I successi culturali appartengono piuttosto ai loro figli e nipoti che hanno frequentato lUniversità e, inserendosi in un'altra società, hanno perduto del tutto il contatto con lItalia. È difficile che questi ultimi si sentano discriminati dallItalia perché non si sentono italiani. Diverso il caso di chi ha lasciato la sua patria, spesso contro la propria volontà, spinto dalla miseria e dalla mancanza di prospettive e vuole, in fondo, soltanto che gli sia riconosciuto il proprio merito. Ho letto articoli di giornali italiani che hanno per argomento il successo italiano negli USA specialmente, ma cè ancora molto da dire sui milioni di nostri emigrati sparsi in tutto il globo".
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