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Columbus Day: il COES festeggia l’orgoglio italiano a New York.

Il Centro Orientamento per Emigrati Siciliani (COES) vanta trent’anni di attività al servizio dei cittadini siciliani che, per ragioni di lavoro, si sono trasferiti all’estero.

Al fine di agevolarne l’inserimento nei contesti socioeconomici di adozione l’attenzione del COES è stata sempre concentrata sull’attuazione della legislazione sia nazionale che regionale in materia di aiuti agli emigrati.

In occasione della partecipazione del COES al Columbus Day, la parata che si svolge ogni anno a New York il 12 ottobre, giorno dell’approdo di Cristoforo Colombo nel nuovo continente, il Centro ha organizzato una settimana di attività culturale culminata nel convegno "Sicilia Usa, le provvidenze regionali e l’emigrazione siciliana alle soglie del Duemila".

columbusdayposter.jpg (2076 byte) Il convegno, svoltosi il 15 ottobre in un’unica sessione di lavori presso lo Sportclub Brooklyn Italia, è stato preceduto da una serie di incontri con autorità locali e rappresentanti delle associazioni siciliane di New York. La delegazione del COES composta da Emanuela La Rocca, presidente del COES, Salvatore Morana, rappresentante, Ugo Scherino, funzionario del Ministero del Tesoro, Damiana Pepe, assistente sociale e Maria Tuzzo, giornalista, subito prima della parata, ha incontrato il Sindaco di New York Rudolph Giuliani, a margine della conferenza stampa dedicata all’evento, presso la Gracie Mansion, la residenza del primo cittadino.

Giuliani ha colto l’occasione per sottolineare il suo sentirsi italiano e il particolare piacere di inaugurare la parata dell’italianità negli USA. "Il mito dell’Italia, ha detto, è già entrato nella ritualità americana e molti ormai sono gli americani di origine italiana che hanno raggiunto posizioni di rilievo in ambito politico, economico e culturale".

La delegazione del COES al Columbus Day si è unita alle molte provenienti da tutte le regioni d’Italia, consapevole di rappresentare in quel momento l’orgoglio di un’Altra Italia (quattro milioni di oriundi solo a New York, venticinque milioni in tutti gli States la maggior parte dei quali vanta origini meridionali e siciliane soprattutto) nella festosa parata di gusto tipicamente yankee, che ha visto sfilare per un giorno lungo la Quinta Strada decine di gruppi folcloristici, bande,majorettes, saltimbanchi, pupazzi immensi sospesi a mezz’aria e carri carnevaleschi, tra due ali di folla appartenente ad una varietà di razze che solo a New York è possibile incontrare.

Il giorno dopo i delegati hanno incontrato il console d’Italia a New York, Franco Mistretta. Nel corso della visita ufficiale è emerga l’attualità dei programmi operativi del COES che, anticipando le più recenti istanze delle comunità residenti all’estero , a partire dagli anni 60 ha organizzato colonie e campeggi per la gioventù con l’obiettivo di favorire la conoscenza della nazione e regione d’origine da parte dei figli degli emigrati, attuando così l’attività i turismo sociale prevista dalla normativa. L’esperienza maturata e i più recenti studi sul campo hanno dimostrato infatti che solo rivolgendosi ai giovani si può sperare di salvare il rapporto dell’Altra Sicilia con la regione d’origine. Il COES propone di organizzare corsi di lingua italiana per i siciliani nati all’estero, ormai di seconda o terza generazione, da svolgere durante soggiorni vacanza nell’Isola.

Un’altra possibilità di incontro è costituita dai gemellaggi fra città siciliane e statunitensi, che il COES ha già programmato per il prossimo anno.

Nel pomeriggio la delegazione si è trasferita nel New Jersey, a Westwood, dove si trova la redazione dell’unico quotidiano totalmente in lingua italiana degli Stati Uniti, "America Oggi", che in dieci anni di attività ha raggiunto le sessantamila copie vendute. Obiettivo dell’incontro con il direttore della testata Andrea Mantineo e i suoi collaboratori l’acquisizione di dati aggiornati sulla diffusione della lingua italiana negli States e sulle esigenze delle comunità locali, elaborati sulla base dei continui e aggiornati monitoraggi effettuati dall’ufficio marketing del giornale.

Mantineo ha sottolineato la crescente domanda di informazione dall’Italia e la preferenza verso la lingua italiana dei lettori affezionati nonché la crescente difficoltà di acquisirne di nuovi tra i giovani perché le nuove generazioni, orgogliose delle proprie radici forse più dei genitori, tuttavia difficilmente imparano l’italiano.

La delegazione si è impegnata a sottoporre all’attenzione della Regione Siciliana il delicato problema della conservazione del patrimonio culturale e linguistico italiano negli Stati Uniti e di promuovere attraverso l’amministrazione iniziative mirate alla diffusione di informazione e cultura incentrate però sull’attualità, utilizzando la rete delle associazioni che già possiedono competenze e strutture idonee ad un’efficace azione divulgativa.

Giovedì 15 si è svolto il convegno del COES sul sistema previdenziale. Oltre alla delgazione, hanno partecipato il cavaliere Angelo Siciliano, presidente delle ASU, Associazioni Siciliane Unite, Joseph Di Benedetto, delegato del COES per la città di New York, Anthony Ciappina, caporedattore di America Oggi, il Presidente della Commissione Cultura della Provincia di Palermo, Vincenzo D’Agostino, Girolamo Cusimano, consulente per l’Emigrazione del Presidente della Provincia Regionale di Palermo.

Oltre ad approfondire tutti i problemi relativi alla provvidenze regionali in materia di provvidenze regionale per l’emigrazione siciliana, il dibattito ha focalizzato le linee programmatiche dell’attività del COES negli Stati Uniti, così articolata:

attuazione di provvedimenti atti a riavvicinare la distanze fra siciliani residenti e siciliani all’estero;
incremento delle iniziative a favore dei giovani siciliani di seconda, terza e quarta generazione partendo dall’organizzazione del lavoro di raccolta delle istanze provenienti dal mondo giovanile;
individuazione di un nuovo metodo di lavoro basato sulla strategia del "to do more with less", ottimizzando l’organizzazione del COES per fare di più razionalizzando le risorse umane e finanziarie a disposizione e infine avviare una iniziativa editoriale bilingue rivolta a giovani e giovanissimi di cultura americana sensibili al richiamo della cultura europea.
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