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The Golden Door |
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Catania - 10 novembre 2005
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Ancora Sicilia nel nuovo film di Emanuele Crialese, che
già col suo pluripremiato Respiro, ambientato nell’isola
di Lampedusa, si era imposto all’attenzione della
critica internazionale. Questa volta è protagonista una
famiglia contadina siciliana che parte da Agrigento
all’inizio del secolo scorso alla volta dell’America;
insieme a tanta altra povera gente affronta le traversie
e gli stenti del viaggio per mare col miraggio di una
vita nuova oltre le porte di Ellis Island: The golden
door è il titolo del film che ha trovato ispirazione e
forza da un viaggio fatto da Crialese proprio a Ellis
Island, oggi trasformata in museo dell’emigrazione e
della memoria. Al centro del film la crudeltà con cui i
migranti venivano selezionati per l’ammissione o
l’esclusione dal paese che prometteva a tutti
un’opportunità.
La Sicilia è una delle regioni italiane che ha pagato
uno dei contributi più alti all’ emigrazione.
Probabilmente è questa la leva che ha mosso
l’Assessorato al Lavoro e all’Emigrazione della Regione
Siciliana a dare appoggio al film. Un’opera che rende
omaggio a quell’umanità in viaggio che ha affrontato il
confronto con un mondo “diverso” per diventare padrona
del suo destino.
Francesco Scoma, Assessore regionale al Lavoro e
all’Emigrazione ha visitato il set che, dopo due mesi di
riprese oltreoceano, è approdato in Sicilia, tra Catania
e San Vito Lo Capo.
Ovviamente siciliani sono molti degli interpreti del
film, da Vincenzo Amato a Paride Benassai a Rory
Quattrocchi che affiancano la giovane Charlotte
Gainsbourg. (G.B.)
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