Il frantoio![]() Per quanto ancora nel XVII secolo nell'Isola si ricorresse in parte alla spremitura coi piedi (Pitrè), impianti molitorî si diffusero nelle zone di coltivazione, in edifici rurali o anche all'interno degli abitati, al piano terreno delle abitazioni di proprietari terrieri o in magazzini costruiti allo scopo. |
Nei frantoi siciliani più vecchi i due elementi costitutivi (mola e torchio) occupano spazi destinati alle precipue funzioni. U macinanti è solitamente presso la zona di accumulo dei sacchi di olive, e al centro di un'area dove è possibile il movimento degli addetti e il percorso circolare della stanga, azionata da forza umana o animale, con perno verticale incastrato nel soffitto per garantire l'assialità del sistema rotante. |
![]() Il torchio è collocato lateralmente, spesso a ridosso del muro d'ambito, presso la vasca di decantazione, con spazi intorno idonei al ricambio dei fiscoli, alla raccolta e alla provvisoria custodia dell'olio. Ai più arcaici torchi fatti interamente in legno si sostituirono già fin dagli ultimi decenni dell'800 quelli in ferro (sui Nebrodi pervenuti nel periodo fra le due guerre), solitamente a tre colonne. |