La cura
del frassino Così come scriveva il sacerdote Gaetano Salamone nel suo 'Manuale teorico pratico d'agricoltura' (Mistretta 1870), il frassino 'si propaga per seme, per piantoline nate spontaneamente e per propagine'. Per impiantarlo si comincia in estate, dissodando e fertilizzando con cenere l'area prescelta; in autunno si raccoglie e seleziona la semente, che si sparge alla fine dell'inverno dopo aver nuovamente dissodato e arricchito di concime il terreno. In aprile le piante cominciano a nascere e si lasciano crescere per quasi un anno, irrigando frequentemente nei mesi asciutti. Nel successivo mese di gennaio le pianticelle si estirpano con cautela per essere ripiantate in serti e a distanza regolare le une dalle altre; il frassineto sarà regolarmente curato fino all'età di 6-8 anni, quando l'albero è pronto per la secrezione. Il rinnovamento avviene attraverso il taglio dei polloni che ne formano la ceppaia (taglio a'rasu) o l'innesto, effettuato a marzo (a scuorpu o a scudo). Dopo 15-25 anni l'albero è ormai vecchio, per cui si ha cura di far crescere a tempo uno dei giovani polloni (figliulini), la cui maturità si fa coincidere con il taglio del vecchio. Negli anni in cui l'albero è maturo (cunchiutu) si esegue la scalzatura (squasatura) della terra attorno alla ceppaia, per un intorno di circa 50-80 centimetri, tale da potervi poi posizionare i cladoli di ficodindia o di agave per la raccolta; dal colore e dalla increspatura delle foglie il frassinicultore determina il tempo in cui si potrà incidere l'albero. |