La pratica
del taglio. Il trasporto Il periodo ideale per il taglio era quello autunnale (novembre), quando il legno 'è surdu', e cioè quasi in pausa vegetativa prima della ripresa primaverile. I boscaioli più avveduti partivano nelle notti di luna piena per essere sul posto nella mattinata, organizzare il lavoro e predisporre gli strumenti. ![]() Altro strumento assai diffuso era 'a ccetta, con la quale si dovevano assestare violenti colpi alla base del tronco, curando di conferire al taglio una leggera inclinazione; la preventiva intaccatura di una parte a forma di cuneo, serviva a determinare la caduta del fusto nella direzione desiderata, per azione dello stesso peso. A partire dagli anni '60 la motosega (motoserra) ha notevolmente trasformato i caratteri di tale attività, accelerando i tempi e consentendo di impiegare minore e non specializzata manodopera, insieme all'uso di mezzi di trasporto motorizzati. Un tempo era necessario il trasferimento soprattutto dei tronchi più alti e pesanti per mezzo della forza animale. In tal caso si usava conficcare all'estremità del tronco paletti di ferro a chiodo cui collegare una catena che veniva attaccata a uno o due muli aggiogati che così lo trascinavano a valle.
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