Tosatura

Tra i momenti lavorativi che scandiscono il tempo delle attività pastorali, quello della tosatura , in Sicilia detta tunnitura, ha luogo da fine maggio a inizio luglio.

Esso si presenta dunque come l'ultimo evento significativo dell'anno pastorale, che dopo la tosatura offre solo attività ordinarie; il suo espletarsi inoltre mobilita sempre una serie di dinamiche di ordine sociale e comunitario di grande interesse.

Le prestazioni di lavoro che in essa entrano in gioco sono infatti ispirate al principio di reciprocità; poiché gli ovini da tosare spesso raggiungono per numero alcune centinaia di capi e sarebbe dunque impossibile per coloro che compongono l'azienda tosare in breve tempo tanti animali, è consuetudine che i pastori di una determinata area geografica si rendano reciprocamente disponibili a fornire a turno, secondo un calendario concordato, prestazioni lavorative gratuite.

 
Negli allevamenti di pecora tra maggio e giugno era d'uso tosare (tùnniri) gli animali per ricavarne la lana.
A tale operazione partecipavano tre o quattro addetti; il compito del primo era quello di prelevare dallo 'zzacchinu le pecore, trascinarle in piano, impastoiarle e disporle in terra in cerchio per permettere la tunnitura in successione.
'U tunnituri le tosava con le fuorfici di metallo, usando estrema cura nel tagliare i peli alla base senza ferire l'animale, e gettando la lana di lato.
Un terzo uomo slegava le pecore già tosate e riportate nel recinto, mentre altri raccoglievano i velli attorcigliandoli in matasse.
Il momento rappresentava un'occasione di festa per la presenza di donne e bambini, che alla fine sedevano alla tavolata di ristoro dov'era consumata solitamente la carne di una pecora arrostita.

 
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