DECRETO 1 aprile 1998
G.U.R.S. 23 maggio 1998, n.
26
ASSESSORATO
DEI BENI CULTURALI ED
AMBIENTALI
E DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE
Dichiarazione di notevole
interesse pubblico di parti del territorio interessanti le manifestazioni
gassose della Salinella di Paternò e della Salinella del Fiume, ricadenti nel
territorio comunale di Paternò e della Salinella di S. Biagio ricadente nel
territorio comunale di Belpasso.
L'ASSESSORE
PER I BENI CULTURALI ED
AMBIENTALI
E PER LA PUBBLICA ISTRUZIONE
Visto lo Statuto della
Regione;
Visto il D.P.R. 30 agosto
1975, n. 637, recante norme di attuazione dello Statuto della Regione Siciliana
in materia di tutela del paesaggio, di antichità e belle arti;
Visto il testo unico delle
leggi sull'ordinamento del Governo e dell'Amministrazione della Regione
Siciliana, approvato con D.P.Reg. 28 febbraio 1979, n. 70;
Vista la legge regionale 1
agosto 1977, n. 80;
Vista la legge regionale 7
novembre 1980, n. 116;
Vista la legge 29 giugno
1939, n. 1497, sulla protezione delle bellezze naturali e panoramiche;
Visto il regolamento di
esecuzione della predetta legge n. 1497, approvato con R.D. 3 giugno 1940, n.
1357;
Vista la legge 8 agosto
1985, n. 431;
Esaminato il verbale n. 58
redatto nella seduta dell'1 marzo 1997, nel quale la commissione provinciale
per la tutela delle bellezze naturali di Catania ha proposto di sottoporre a
vincolo paesaggistico le parti di territorio interessate dalle manifestazioni
gassose della Salinella di Paternò e della Salinella del Fiume ricadenti nel
territorio comunale di Paternò e della Salinella di S. Biagio ricadente nel
territorio comunale di Belpasso, delimitate perimetralmente secondo la
descrizione che segue:
Comune di Paternò -
Salinella di Paternò
L'area proposta, situata a
nord-ovest dell'abitato di Paternò nei pressi del campo sportivo comunale,
ricade nel foglio di mappa n. 49 del comune di Paternò.
Partendo dal punto di
confine sulla strada comunale Vercoco tra la particella 111 e la particella 117
il limite del vincolo segue, in direzione sud, il ciglio occidentale della
strada che collega la strada comunale Vercoco con la regia trazzera
Centuripe-Paternò fino al limite inferiore della particella 116. Da questo
punto il limite segue in direzione ovest il ciglio settentrionale della regia
trazzera Centuripe-Paternò fino al limite tra il foglio 58 e la particella 128,
di cui ne segue il limite fino alla intersezione con la nuova strada di P.R.G.
di pertinenza del campo sportivo comunale, in prossimità dell'angolo sud-ovest
della particella 242. Quindi segue il ciglio occidentale di detta strada prima
verso nord-est, poi seguendo l'andamento dello stesso campo sportivo, sino ad
incontrare la strada comunale Vercoco. Da questo punto prosegue verso nord
lungo il ciglio meridionale fino al punto di partenza.
Comune di Paternò -
Salinella del Fiume
L'area ricade vicino al
fiume Simeto e per intero nel foglio di mappa n. 69 del comune di Paternò.
Partendo dal punto di
confine sulla strada vicinale Salinella fra la particella 179 e le particelle
23 e 22, il perimetro del vincolo segue detto confine verso nord e
attraversando la particella 178, prosegue lungo il confine tra le particelle
183 e 184. Quindi prosegue verso ovest seguendo il confine tra le particelle
183 e 176, 25 e 19, 21 e 19, 85 e 19 fino ad incontrare la strada vicinale. Da
qui scende lungo il confine della particella 85 e, in direzione ovest, lungo la
linea di confine tra le particelle 18 e 43, proseguendo quindi lungo la linea
di confine tra le particelle 18 e 200, 42 e 200, 44 e 45, 53 e 45, 53 e 54, 53
e 55, 55 e 61, fino al punto di incrocio tra la strada vicinale e la strada
vicinale Salinella. Da qui il perimetro del vincolo segue la strada vicinale
Salinella lungo il confine di questa con la particella 23 fino al punto di
partenza.
Comune di Belpasso -
Salinella di S. Biagio
L'area interessata dalla
Salinella di S. Biagio ricade tutta all'interno del foglio n. 71, nel
territorio comunale di Belpasso.
Il perimetro di vincolo
parte dal punto di intersezione della particella 99 con la strada comunale S.
Todaro e segue in direzione sud-ovest il confine tra le particelle 99 e 263,
103 e 265, 10 e 265, 10 e 193, 10 e 194, 194 e 195. Da qui in direzione sud
segue il confine della particella 94 con le particelle 195, 196, 291, 206, 290,
289 e 288, quindi fra le particelle 44 e 288, 88 e 89, poi, in direzione
sud-est, lungo il confine della particella 118 - piuttosto che "n.
110" come riportato, per mero errore materiale, nel citato verbale n. 58
dell'1 marzo 1997 - con le particelle 89, 209, 90, 91 e 197, ed infine lungo il
confine tra le particelle 197 e 92. Quindi segue il corso del vallone Salato al
confine con le particelle 97, 98 fino ad incontrare la particella 64, di cui ne
segue il confine tra le particelle 20 e 64 fino al punto di incontro con la
strada comunale S. Todaro. Da qui percorre il ciglio meridionale, in direzione
nord-ovest della strada comunale S. Todaro fino al punto di partenza.
Accertato che il verbale
dell'1 marzo 1997 è stato pubblicato all'albo pretorio del comune di Paternò
dal 21 maggio 1997 al 20 agosto 1997 e all'albo pretorio del comune di Belpasso
dal 19 maggio 1997 al 19 agosto 1997 e depositato nelle segreterie dei comuni
stessi, per il periodo prescritto dalla legge n. 1497/39;
Ritenuto che le motivazioni
riportate nel succitato verbale dell'1 marzo 1997 a supporto della proposta di
vincolo, sono sufficienti e congrue e testimoniano di un ambiente
singolarissimo che presenta tutti i requisiti per essere oggetto di una
studiata e corretta tutela che impedisca alle bellezze naturali e
paesaggistiche della zona in questione di subire alterazioni di degrado
irreversibili;
Considerato che non sono
state prodotte opposizioni al vincolo de quo, ai sensi dell'art. 3 della legge
29 giugno 1939, n. 1497;
Rilevato che la proposta
avanzata dalla commissione giunge a definire, come di rito, il vincolo
paesaggistico dell'area medesima, già dichiarato giusta decreto n. 6581 del 28
ottobre 1992 contestualmente al divieto di temporanea indifferibilità di quel
territorio, ex art. 5 della legge regionale 30 aprile 1991, n. 15, riproponendo
per intero la stessa perimetrazione;
Considerato, quindi, nel
confermare la proposta di vincolo in argomento di potere accogliere nella loro
globalità le motivazioni, espresse in maniera sufficiente e congrua dalla
commissione provinciale per la tutela delle bellezze naturali di Catania nel
verbale della seduta dell'1 marzo 1997 e correttamente approfondite nei disegni
e negli stralci planimetrici allegati al verbale stesso, documenti ai quali si
rimanda e che formano parte integrante del presente decreto;
Ritenuto, pertanto, che,
nella specie ricorrono evidenti motivi di pubblico interesse, per il cospicuo
carattere di bellezze naturali e di singolarità geologica, che suggeriscono
l'opportunità di sottoporre a vincolo paesaggistico le parti di territorio
interessate dalle manifestazioni gassose della Salinella di Paternò e della
Salinella del Fiume ricadenti nel territorio comunale di Paternò e della
Salinella di S. Biagio ricadente nel territorio comunale di Belpasso in
conformità alla proposta dell'1 marzo 1997 verbalizzata dalla commissione
provinciale per la tutela delle bellezze naturali e panoramiche di Catania;
Rilevato che l'apposizione
del vincolo comporta soltanto l'obbligo per i proprietari, possessori o
detentori, a qualsiasi titolo, degli immobili ricadenti nella zona vincolata,
di presentare alla competente Soprintendenza per i beni culturali ed
ambientali, per la preventiva autorizzazione, qualsiasi progetto di opere che
possa modificare l'aspetto esteriore della zona stessa;
Decreta:
Art. 1
Per le motivazioni espresse
in premessa, le aree descritte nel verbale dell'1 marzo 1997 della commissione
provinciale per la tutela delle bellezze naturali e panoramiche di Catania,
delimitate con pallinato nero evidenziato in rosso negli estratti di mappa
catastale allegati che insieme al verbale formano parte integrante del presente
decreto, sono dichiarate di notevole interesse pubblico, ai sensi e per gli
effetti dell'art. 1, numeri 1 e 4, della legge 29 giugno 1939, n. 1497 e
dell'art. 9 del relativo regolamento di esecuzione, approvato con R.D. 3 giugno
1940, n. 1357.
Art. 2
Il presente decreto sarà
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana, unitamente alla
copia in stralcio del verbale redatto nella seduta dell'1 marzo 1997 dalla
competente commissione provinciale per la tutela delle bellezze naturali e
panoramiche di Catania ed alle planimetrie di cui sopra è cenno, ai sensi degli
artt. 4 della legge n. 1497/39 e 12 del R.D. n. 1357/40.
Una copia della Gazzetta
Ufficiale della Regione Siciliana, contenente il presente decreto, sarà
trasmessa entro il termine di mesi uno dalla sua pubblicazione, per il tramite
della competente Soprintendenza, ai comuni di Paternò e Belpasso, perché venga
affissa per tre mesi naturali e consecutivi all'albo pretorio dei comuni
stessi.
Altra copia della predetta
Gazzetta, assieme alle planimetrie delle zone vincolate, sarà
contemporaneamente depositata presso gli uffici dei comuni di Paternò e Belpasso
ove gli interessati potranno prenderne visione.
La Soprintendenza competente
comunicherà a questo Assessorato la data dell'effettiva affissione del numero
della Gazzetta sopra citata all'albo dei comuni di Paternò e Belpasso.
Art. 3
Avverso il presente decreto
è ammesso ricorso ai sensi e per gli effetti del 3° comma dell'art. 4 della
legge 29 giugno 1939, n. 1497, entro sei mesi dalla data di affissione all'albo
dei comuni interessati della copia della Gazzetta Ufficiale della Regione
Siciliana contenente il citato decreto, nonché ricorso giurisdizionale innanzi
al T.A.R. entro 60 giorni dalla data di pubblicazione del presente decreto
nella Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana.
Palermo, 1 aprile 1998.
CROCE
Allegati
COMMISSIONE PROVINCIALE
PER LA TUTELA DELLE BELLEZZE
NATURALI
E PANORAMICHE DI CATANIA
Verbale n. 58 dell'1 marzo
1997
L'anno
millenovecentonovantasette, il giorno 1 del mese di marzo alle ore 9,30 nella
sede della Soprintendenza per i beni culturali ed ambientali di Catania in via
Luigi Sturzo n. 62, si è riunita a seguito di avvisi di convocazione dell'11
febbraio 1997, prot. n. 215 (raccomandata A.R.), la commissione provinciale per
la tutela delle bellezze naturali e panoramiche di Catania, costituita in
ordine all'art. 2 della legge 29 giugno 1939, n. 1497 e successive modifiche di
cui al D.P.R.S. n. 805 del 3 dicembre 1975, art. 31, con decreto n. 8610 del 24
dicembre 1994, per discutere il seguente
ORDINE DEL GIORNO
(Raccomandata dell'11
febbraio 1997, prot. n. 215)
1) Licodia Eubea
- Proposta di vincolo di
singolarità geologica della grotta Salinelle.
2) Paternò - Belpasso
- Proposta di vincolo di
singolarità geologica delle Salinelle.
3) Biancavilla
- Proposta di vincolo di
parte del territorio comunale ("Lahars" e colata piroclastica vallone
S. Filippo).
4) Varie ed eventuali.
Sono presenti:
1) dott.ssa Francesca
Migneco, soprintendente dei beni culturali ed ambientali di Catania -
presidente;
2) prof. Giuseppe Dato,
componente;
3) prof. Nunzio Famoso,
componente;
4) ing. Ignazio Sansone,
direttore del Corpo regionale delle miniere di Catania - componente;
5) dott. Mario Bonanno,
delegato dell'Ispettorato ripartimentale delle foreste di Catania (nomina prot.
n. 3115, pos. III-1-9 del 28 febbraio 1997).
Assiste in qualità di
segretario, ai sensi dell'art. 3 del R.D. n. 1357/40, il dott. Franco La Fico
Guzzo, funzionario della soprintendenza, nominato con nota prot. n. 351 dell'1
marzo 1997.
Partecipano alla riunione,
per chiarimenti sui vari aspetti relativi alle proposte dei vincoli in esame, i
signori:
- dott. S. Fazzina, geologo
della Soprintendenza di Catania;
- dott. G. Li Rosi, geologo
della Soprintendenza di Catania.
Alle ore 10,00 il
presidente, dott.ssa Francesca Migneco, constatato il numero legale dei componenti
la commissione, ai sensi dell'art. 5 del regolamento del 3 giugno 1940, n.
1357, dichiara aperta la seduta, porgendo un cordiale saluto di benvenuto ai
presenti.
(Omissis)
Passando alla trattazione
del 2° punto all'ordine del giorno, riguardante la proposta di vincolo di
singolarità geologica delle Salinelle ricadenti nei territori comunali di
Paternò e Belpasso, il presidente invita il dott. Li Rosi ad esporre le ragioni
della proposta di vincolo.
Il dott. Li Rosi interviene
esponendo le ragioni che hanno determinato la proposta di vincolo.
Le "Salinelle" si
manifestano con dei vulcanetti di fango chiamati scientificamente anche
"salse" e con voce araba "maccalube", presenti in tre
diversi punti, due ricadenti nel territorio di Paternò ed un altro in quello di
Belpasso, e precisamente i primi due si trovano alla periferia nord-ovest
dell'abitato di Paternò, nei pressi del campo sportivo (Salinella di Paternò)
ed in contrada Salinella, vicino al corso del fiume Simeto (Salinella del
Fiume). L'altro in località Pioppo-Fossa Creta, nei pressi del vallone di S.
Biagio o vallone Salato (Salinella di S. Biagio).
Si tratta di fenomeni
geologici, dovuti alla presenza di gas naturali in pressione nel sottosuolo,
che in terreni sedimentari, come nel presente caso, danno origine ad una
morfologia superficiale caratterizzata da vulcanetti di fango, attraverso i
quali fuoriescono i gas. La particolarità del fenomeno è dovuta alla presenza
nel sottosuolo di strati rocciosi permeabili (in generale per porosità) contenenti
i gas naturali, che tendono a sfuggire verso la superficie attraverso vie
preferenziali (giunti di stratificazioni, piani di faglia, fratture e
fessurazioni), trascinando con sé sedimenti argillosi e sabbiosi e liquidi
(come acque freatiche e/o idrocarburi).
Il materiale raggiunge la
superficie, dove si accumula in edifici di forma conica (piccoli vulcani) dalla
cui sommità fuoriescono continuamente gas, fango e liquidi. Molte volte
l'emissione di gas è accompagnata da colate di fango, molto fluido, formatosi
per il contatto fra strati argillosi ed acque salate, con conseguente
abbassamento della viscosità e flocculazione delle particelle argillose.
La morfologia delle aree
interessate dai fenomeni appena descritti presenta caratteristiche tipologiche
ben definite:
- litologia in genere a
componente principale argillo-marnosa;
- assenza di vegetazione di
qualsiasi natura;
- aspetto caotico dei
terreni;
- presenza di mud cracks,
cioè di fessurazioni poligonali delle argille dovute a rapido essiccamento.
L'attività delle
manifestazioni gassose è variabile nel tempo ed è legata anche alle variazioni
di stress tettonico nel sottosuolo. Ciò spiega l'interesse delle istituzioni
scientifiche competenti per lo studio di questi fenomeni, che si cerca di
correlare agli eventi sismici dell'area, ai fini della possibile previsione dei
terremoti.
Sotto l'aspetto geologico
l'area in cui insistono le Salinelle è costituita in parte (Salinella di
Paternò) da colate laviche basaltiche di varie epoche, intercalate a sedimenti
argillo-marnosi del Pliocene Inferiore (argille azzurre), mentre per il resto
(Salinella del Fiume e Salinella di S. Biagio) la litologia comprende in
superficie depositi alluvionali terrazzati di origine continentale e marina,
formati da sedimenti incoerenti argillosi e sabbiosi.
Generalmente la morfologia è
tipica dei litotipi argillosi ed argillo-sabbiosi, che presentano aree molto
degradate con intensi processi erosivi di dilavamento ed assenza pressoché
totale di vegetazione.
In tutte e tre le località
le manifestazioni gassose hanno dato origine a diversi vulcanetti di fango di
dimensioni variabili (alcuni superano in altezza il metro), sormontati da una
cavità craterica imbutiforme, al fondo della quale si localizza il condotto
della Maccaluba e presentano incrostazioni policrome di sali in superficie.
L'elevazione dei conetti è dovuta all'accumularsi del fango attorno alla bocca
della cavità craterica, che spesso si presenta piena di acqua gorgogliante per
la continua emissione di gas. Lo scarico dell'acqua avviene attraverso degli
squarci sull'orlo della sommità, dai quali si dipartono i canali di scolo che
tracciano singolari forme astratte, continuamente cangianti, anche per le
diverse e molteplici sfumature cromatiche. Attualmente si presentano molto
attive, con notevoli emissioni di fluidi fangosi che, depositandosi attorno ai
coni, creano delle aree paludose, dando luogo alla formazione di un paesaggio
molto suggestivo.
Tali manifestazioni gassose
sono note fin dall'antichità, ma soltanto nel secolo XIX sono state oggetto di
studi da parte di scienziati e naturalisti. Uno dei primi studiosi che
descrisse i fenomeni succitati fu G. C. Gemmellaro nel 1846 con il suo
"Saggio sulla costituzione fisica dell'Etna", nel quale scrisse di
vulcanetti idroargillosi che emettono grandi quantitativi di fango molto fluido
e collegò questa attività al vulcanismo etneo.
Successivamente, nel 1866,
O. Silvestri in un suo lavoro specifico sulle manifestazioni gassose di Paternò
collega questi fenomeni ad una forza vulcanica del sottosuolo ed avanza
l'ipotesi che tali fenomeni rappresentino l'anello di congiunzione fra
l'attività dell'Etna e gli ultimi segni di un'antica attività vulcanica locale
(fenomeni vulcanici di secondo ordine).
Da alcune analisi chimiche
effettuate, in quel periodo, il gas risultò costituito per il 95% da anidride
carbonica, che Silvestri ipotizzò di origine vulcanica.
Le Salinelle di Paternò
furono oggetto di ricerche anche da parte di Gumbel (1874) e di Eredia (1931).
Quest'ultimo descrisse i fenomeni in rapporto ai terreni affioranti ed alla
geologia dell'area circostante. Escludendo ogni relazione con l'attività
dell'Etna, egli collega le manifestazioni gassose di Paternò con una sorgente
vicina, localmente chiamata Acqua Grassa, ricca di anidride carbonica.
Completata la lettura della
relazione e l'esame della ricca documentazione fotografica prodotta, il dott.
Li Rosi presenta gli elaborati inerenti le previsioni urbanistiche nelle aree
delle Salinelle. Tali previsioni prevedono il rispetto di queste aree, infatti
esse sono destinate a zone agricole (Salinella del Fiume e Salinella di S.
Biagio) e a zona agricola di interesse ambientale (Salinella di Paternò). In
quest'ultima area è prevista nel P.R.G. la realizzazione di una strada comunale
che potrebbe interferire con le manifestazioni gassose.
Interviene il prof. Dato
chiedendo alla soprintendenza di intervenire, mediante i poteri attribuiti al
proprio ufficio, presso il comune di Paternò per far variare il tracciato di
questa piccola arteria di P.R.G. per evitare che la realizzazione della stessa
possa interferire negativamente con le manifestazioni effusive.
La soprintendente conferma
la propria intenzione ad interessare la sezione P.A.U. della soprintendenza
affinché in sede preventiva o in ultima analisi in sede C.R.U. si provveda a
far variare il tracciato della strada prevista.
Il dott. Bonanno prendendo
la parola, chiede che sulle aree direttamente interessate dalle Salinelle di S.
Biagio e del fiume venga prevista una tutela rigorosa per evitarne eventuali
modificazioni e venga inoltre prevista una zona intermedia a destinazione
agricola così da creare una zona di rispetto intorno a quelle interessate dai
fenomeni sub-vulcanici.
Il dott. Li Rosi chiarisce
che il vincolo di singolarità geologica prevede la tutela assoluta delle
manifestazioni in oggetto e pertanto in tali aree non potrà essere autorizzata
alcuna modifica dell'assetto del territorio; aggiunge inoltre che le zone con
termini sono destinate dagli strumenti urbanistici ad aree agricole con
bassissimo indice di edificabilità e che pertanto appaiono sufficientemente
tutelate.
Intervengono
alternativamente tutti i componenti la commissione esprimendo adesione alla
tesi esposte.
A questo punto il
presidente, ritenuta esaurita la fase di discussione, prega i componenti la
commissione, dopo aver invitato i funzionari esterni alla commissione ad
allontanarsi, e dopo che questi si sono allontanati, di esprimere singolarmente
il proprio voto sul seguente trattato:
- proposta di vincolo di
singolarità geologica delle Salinelle nei territori comunali di Paternò e
Belpasso e più precisamente delle aree della Salinella di Paternò, della
Salinella di Fiume e della Salinella di S. Biagio.
Sono presenti e votanti:
1) dott.ssa Francesca Migneco,
soprintendente dei beni culturali ed ambientali di Catania - presidente;
2) prof. Giuseppe Dato,
componente;
3) prof. Nunzio Famoso,
componente;
4) ing. Ignazio Sansone,
ingegnere capo del Corpo regionale delle miniere di Catania - componente;
5) dott. Mario Bonanno,
delegato dell'Ispettorato ripartimentale delle foreste di Catania.
Assiste
come segretario, il dirigente tecnico geologo dott. Franco La Fico Guzzo della
Soprintendenza ai beni culturali ed ambientali di Catania.
La commissione:
- considerato che le tre
aree denominate Salinelle risultano di grande pregio naturalistico e
scientifico;
- considerato che, al di là
dell'aspetto scientifico, da un punto di vista prettamente paesaggistico le
aree individuate sono caratterizzate da bellezza non comune per l'unicità delle
forme del paesaggio modellato dai processi naturali ivi presenti;
- condivisa ed apprezzata la
relazione introduttiva;
- esaminata la ricca ed
esauriente documentazione fotografica approntata dalla soprintendenza.
Delibera
All'unanimità con il voto
favorevole dei signori:
1) dott.ssa Francesca
Migneco, soprintendente dei beni culturali ed ambientali di Catania -
presidente;
2) prof. Giuseppe Dato,
componente;
3) prof. Nunzio Famoso,
componente;
4) ing. Ignazio Sansone,
ingegnere capo del Corpo regionale delle miniere di Catania - componente;
5) dott. Mario Bonanno,
delegato dell'Ispettorato ripartimentale delle foreste di Catania;
di proporre al competente
Assessorato, di sottoporre a vincolo ai sensi della legge 29 giugno 1939, n.
1497, art. 1, n. 1 e n. 4 e dell'art. 9 del regolamento 3 giugno 1940, n. 1357,
le parti di territorio interessate dalle manifestazioni gassose della Salinella
di Paternò e della Salinella del Fiume nel territorio comunale di Paternò e
della Salinella di S. Biagio nel territorio comunale di Belpasso, evidenziate
in giallo nelle corografie in scala 1:25.000 e riportate sugli estratti di
mappa catastale in scala 1:2.000 delimitate con pallinato nero evidenziato
rosso.
La delimitazione proposta
per le aree in oggetto è stata ampliata intorno a quelle strettamente
interessate dai fenomeni sopradescritti, al fine di preservare un contorno
naturale.
Essa ripropone gli stessi
identici limiti delle aree che sono allo stato attuale sottoposte al vincolo di
immodificabilità ai sensi della legge regionale n. 15/91, art. 5. Con tale
delimitazione si è voluto tutelare esclusivamente il fenomeno geologico nei
suoi aspetti manifesti individuando dei limiti certi sulla cartografia
attualmente esistente.
Pertanto viene approvata la
seguente delimitazione:
Comune di Paternò -
Salinella di Paternò
- l'area proposta, situata a
nord-ovest dell'abitato di Paternò nei pressi del campo sportivo comunale,
ricade nel foglio di mappa n. 49 del comune di Paternò.
Partendo dal punto di confine
sulla strada comunale Vercoco tra la particella 111 e la particella 117 il
limite del vincolo segue, in direzione sud, il ciglio occidentale della strada
che collega la strada comunale Vercoco con la regia trazzera Centuripe-Paternò
fino al limite inferiore della particella 116. Da questo punto il limite segue
in direzione ovest il ciglio settentrionale della regia trazzera Centuripe
-Paternò fino al limite tra il foglio 58 e la particella 128, di cui ne segue
il limite fino alla intersezione con la nuova strada di P.R.G. di pertinenza
del campo sportivo comunale, in prossimità dell'angolo sud-ovest della
particella 242. Quindi segue il ciglio occidentale di detta strada prima verso
nord-est, poi seguendo l'andamento dello stesso campo sportivo, sino ad
incontrare la strada comunale Vercoco. Da questo punto prosegue verso nord
lungo il ciglio meridionale fino al punto di partenza.
Comune di Paternò -
Salinella del Fiume
- l'area ricade vicino al
fiume Simeto e per intero nel foglio di mappa n. 69 del comune di Paternò.
Partendo dal punto di
confine sulla strada vicinale Salinella fra la particella 179 e le particelle
23 e 22, il perimetro del vincolo segue detto confine verso nord e
attraversando la particella 178, prosegue lungo il confine tra la particella
183 e 184. Quindi prosegue verso ovest seguendo il confine tra le particelle
183 e 176, 25 e 19, 21 e 19, 85 e 19 fino a incontrare la strada vicinale. Da
qui scende lungo il confine della particella 85 e, in direzione ovest, lungo la
linea di confine tra le particelle 18 e 43, proseguendo quindi lungo la linea
di confine tra le particelle 18 e 200, 42 e 200, 44 e 45, 53 e 45, 53 e 54, 53
e 55, 55 e 61, fino al punto di incrocio tra la strada vicinale e la strada
vicinale Salinella. Da qui il perimetro del vincolo segue la strada vicinale
Salinella lungo il confine di questa con la particella 23 fino al punto di
partenza.
Comune di Belpasso -
Salinella di S. Biagio
- l'area interessata dalla
Salinella di S. Biagio ricade tutta all'interno del foglio n. 71, nel
territorio comunale di Belpasso.
Il perimetro di vincolo
parte dal punto di intersezione della particella 99 con la strada comunale S.
Todaro e segue in direzione sud-ovest il confine tra le particelle 99 e 263,
103 e 265, 10 e 265, 10 e 193, 10 e 194, 194 e 195. Da qui in direzione sud,
segue il confine della particella 94 con le particelle 195, 196, 291, 206, 290,
289 e 288, quindi fra le particelle 44 e 288, 88 e 89, poi, in direzione
sud-est, lungo il confine della particella 110 con le particelle 89, 209, 90,
91 e 197, ed infine lungo il confine tra le particelle 197 e 92. Quindi segue
il corso del vallone Salato al confine con le particelle 97, 98, fino ad
incontrare la particella 64, di cui ne segue il confine fra le particelle 20 e
64 fino al punto di incontro con la strada comunale S. Todaro. Da qui percorre
il ciglio meridionale, in direzione nord-ovest della strada comunale S. Todaro
fino al punto di partenza.
(Omissis)
Allegati
- [non disponibili, vedasi G.U.R.S. 23 maggio 1998, n. 26].