CIRCOLARE 13 dicembre 1995
prot n 83
SUPPLEMENTO ORDINARIO n. 1
G.U.R.S. 16 dicembre 1995, n. 64
PRESIDENZA
Programma operativo
plurifondo Sicilia 1994-99 (POP 2).
Agli Assessorati regionali:
- dell'agricoltura e delle
foreste
- dei beni culturali ed ambientali
e della pubblica istruzione
- della cooperazione, del
commercio,
dell'artigianato e della
pesca
- dell'industria
- del lavoro, della
previdenza sociale, della formazione
professionale ed
dell'emigrazione
- dei lavori pubblici
- del territorio e dell'ambiente
- del turismo, delle
comunicazioni e dei trasporti
Alla Direzione regionale
della programmazione
della Presidenza della
Regione
Alle Provincie regionali di:
- Agrigento
- Caltanissetta
- Catania
- Enna
- Messina
- Palermo
- Ragusa
- Siracusa
- Trapani
A tutti i Comuni siciliani
Ai Consorzi per le aree di
sviluppo industriale di:
- Agrigento
- Caltanissetta
- Catania
- Enna
- Messina
- Palermo
- Ragusa
- Siracusa
- Trapani
e, p.c.
Al Presidente della Regione
Agli Assessorati regionali:
- del bilancio e delle
finanze
- degli enti locali
- della sanità
Al Ministero del bilancio e
della programmazione
economica - Servizio
centrale per le politiche di coesione
Alla Commissione Europea -
DG XVI politiche
regionali e coesione
Alla Commissione permanente
per l'esame delle
questioni attinenti gli
interventi della Comunità
europea della Assemblea
regionale siciliana
Premessa
Con la presente circolare si
forniscono le prime indicazioni in ordine all'avvio dell'attuazione del
Programma operativo plurifondo Sicilia 1994-99 (POP 2), recentemente approvato
dalla Commissione europea. Dopo il perfezionamento degli ultimi passaggi
formali previsti, in sede regionale, per il recepimento della decisione
comunitaria, il programma operativo sarà integralmente pubblicato sulla
Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana.
Nelle more di tale
pubblicazione, in considerazione di alcuni fattori d'urgenza, esplicitati in un
successivo capitolo, si forniscono di seguito - secondo quanto deliberato dalla
Giunta regionale il 22 novembre 1995 - delle direttive per la presentazione di
istanze di finanziamento relativamente ad alcune delle tipologie di opere
pubbliche previste nelle misure del POP Sicilia 1994-99 cofinanziate dal FESR.
E' opportuno fare presente
che, su proposta dell'Amministrazione regionale, sono stati individuati
all'interno del programma operativo gli interventi necessari per una
sistematica azione di informazione e pubblicità sulle opportunità offerte dal
programma stesso e sulla sua attuazione; seguiranno, pertanto, prossimamente
ulteriori circolari, documenti ed avvisi sugli organi di stampa. Tutto ciò per
stimolare l'elaborazione e la presentazione di proposte effettivamente coerenti
con l'impostazione programmatica del documento e garantire, oltre alla necessaria
trasparenza, anche la disponibilità di un congruo parco di progetti od
iniziative ammissibili al finanziamento comunitario.
1. IL POP SICILIA 1994-99
Il programma operativo
plurifondo Sicilia 1994-99 è stato approvato dalla Commissione Europea con
decisione n. C(95)2194 del 28 settembre 1995. Coerentemente con le disposizioni
dei regolamenti CEE relativi ai fondi strutturali, il programma operativo è lo
strumento con cui sarà utilizzata la parte preponderante dei contributi
comunitari per la Sicilia indicati nel Quadro comunitario di sostegno 1994-99
per le Regioni italiane dell'obiettivo 1 (QCS), approvato dalla Commissione
europea il 29 luglio 1994.
Il POP 2 prevede l'utilizzo
coordinato dei tre fondi strutturali - Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR),
Fondo sociale europeo (FSE), Fondo europeo agricolo di orientamento e garanzia
sezione orientamento (FEAOG-O) - per una politica di sviluppo economico e
sociale della Regione nel medio periodo. Il piano finanziario complessivo del
programma è il seguente:
Fonte finanziaria Milioni di
ECU
Stima in miliardi di lire
FESR
558,000
1.116,000
FSE
427,400
854,800
FEAOG-O
351,800
703,600
Amministrazioni nazionali 923,471
1.846,942
Fondi privati
342,465
684,930
Totale
2603,136
5.206,272
A seguito dell'approvazione
del nuovo Programma Operativo, l'Amministrazione regionale potrà ora attivarsi
per la definizione - al di fuori del POP 2 - degli altri interventi previsti
dal QCS (Sicilia) 1994-99: sovvenzioni globali per servizi alle imprese,
sviluppo locale e rinnovo urbano, autostrada Messina Palermo.
1.1. Struttura del
Programma Operativo
Il POP Sicilia 1994-99 è
articolato in sottoprogrammi e questi, a loro volta, in misure.
Ogni misura (o sottomisura)
individua una specifica linea d'intervento e di finanziamento, affidata alla
responsabilità dell'Assessorato regionale competente per materia.
All'interno della scheda
tecnica della misura sono individuati gli obiettivi da perseguire, le tipologie
di azioni ammissibili al finanziamento, le modalità di attivazione della misura
stessa, i criteri di selezione, le fonti di finanziamento, ecc.
E' l'Assessorato
responsabile della misura che provvede all'individuazione ed alla selezione dei
progetti o degli interventi che saranno oggetto di finanziamento all'interno
del POP; lo stesso Assessorato emana i provvedimenti per il finanziamento degli
interventi, eroga i contributi pubblici (regionali, nazionali e comunitari),
provvede al controllo della spesa e dei risultati conseguiti dai progetti, è
responsabile del monitoraggio trimestrale sulla progressione delle spese e
delle realizzazioni fisiche.
La Presidenza della Regione
svolge, principalmente, un ruolo di coordinamento ed impulso e costituisce
l'interfaccia unica verso le Amministrazioni nazionali ed i servizi comunitari.
In particolare, la Presidenza della Regione svolge una funzione di
coordinamento operativo per le azioni cofinanziate dal FESR, acquisendo, tra
l'altro, dagli Assessorati competenti le proposte dei progetti da inserire
nelle misure, che provvede a sottoporre alla valutazione della Giunta
regionale.
I sottoprogrammi del FSE e
del FEAOG-O sono affidati, invece, rispettivamente all'Assessorato regionale
del lavoro ed all'Assessorato regionale dell'agricoltura, che provvedono alla
programmazione della spesa, all'attuazione ed al controllo.
Al fine di consentire di
prendere visione della struttura programmatica del nuovo programma operativo si
allega un documento di sintesi sulle linee d'intervento previste per ogni
misura.
1.2. Caratteristiche gestionali
essenziali del nuovo POP
Con la realizzazione del
precedente Programma operativo plurifondo Sicilia 1990-93 la Regione ha
conseguito risultati parziali, non completamente soddisfacenti. L'attuazione
del POP 1990-93 ha evidenziato una intollerabile lentezza della spesa,
l'inadeguatezza del parco progetti disponibile, lo scarso coinvolgimento dei
soggetti attuatori degli interventi, i quali a volte hanno dimostrato scarsa
sensibilità verso gli obblighi gestionali assunti dalla Regione nei confronti dell'Unione
europea. Tuttavia, tale esperienza, per quanto sofferta, è stata utile, tra
l'altro, per individuare le azioni necessarie per adeguare l'intervento
dell'Amministrazione regionale alle esigenze di gestione imposte dal modello
comunitario d'intervento pubblico per lo sviluppo.
Infatti, l'Amministrazione
regionale ha già indicato nel documento del POP 2 le direttrici essenziali per
una appropriata regolamentazione del nuovo intervento, conforme ai criteri
comunitari e finalizzata sia ad una superiore efficacia della spesa, sia ad una
maggiore efficienza e tempestività.
L'Amministrazione regionale
si è obbligata a rispettare le scadenze ed i termini indicati nella decisione
sopracitata e nel documento programmatico approvato, ha stabilito - col
concorso delle Amministrazioni statali e comunitarie - degli obiettivi di spesa
e fisici da realizzare nel periodo di validità del programma, si è impegnata a
procedere ad una costante sorveglianza degli interventi ed alla valutazione
degli impatti sociali-economici-ambientali del programma operativo.
Da tali impegni
dell'Amministrazione regionale devono derivare modalità di gestione adeguate ed
un nuovo tipo di rapporto con gli Enti responsabili dell'attuazione degli
interventi. Ad esempio - per superare alcuni gravi limiti riscontrati in
passato nella sorveglianza degli interventi - il rapporto con gli Enti
attuatori sarà di tipo contrattuale, riproponendo ad un livello inferiore le
clausole, le condizioni ed i termini che informano le relazioni tra la Regione,
da una parte, e la Commissione europea e lo Stato, dall'altra.
Saranno, pertanto, definite
le sanzioni "automatiche" - che potranno giungere sino alla revoca
del finanziamento - che verranno applicate verso le amministrazioni e gli enti
che non rispetteranno le condizioni stabilite al momento della concessione del
finanziamento. In particolare, gli enti responsabili dei progetti finanziati
nell'ambito del POP dovranno impegnarsi preliminarmente a: indicare chiaramente
lo stato di elaborazione dei progetti e la successione degli adempimenti con i
tempi previsti per il loro perfezionamento; fornire trimestralmente i dati
necessari per il monitoraggio; individuare un unico responsabile del
procedimento; tenere in modo adeguato la documentazione relativa al progetto;
ecc.
D'altro canto è opportuno
segnalare che l'Amministrazione regionale sta avviando la riorganizzazione, il
rafforzamento e la qualificazione delle proprie strutture, mirando anche a
semplificare le procedure, al fine di dare maggiore certezza e scioltezza nella
gestione dei progetti inseriti nel POP 2 Sicilia.
2. MODALITÀ OPERATIVE ED
AVVIO DELLE ATTIVITA'
In virtù dell'approvazione
da parte della Commissione europea, con decisione n. C(95) 101 del 20 marzo
1995, dei sottoprogrammi FSE del POP 2, relativi alla formazione professionale
ed alla valorizzazione delle risorse umane, l'Assessorato regionale del lavoro
ha già attivato le misure di propria competenza.
Tenuto conto che nelle
prossime settimane il CIPE procederà all'impiego dei contributi statali per il
cofinanziamento nazionale del POP, conseguenti a quanto già stabilito nella
deliberazione CIPE del 13 aprile 1994, a seguito della richiamata decisione del
28 settembre 1995 esistono le condizioni necessarie per avviare l'intero
programma.
In considerazione della
grave crisi economica e sociale in cui versa la Sicilia - tenuto conto,
inoltre, che i meccanismi di erogazione dei contributi comunitari penalizzano
fortemente le Regioni lente nell'attivazione della spesa - occorre ora avviare
con la massima sollecitudine gli interventi cofinanziati dal FESR e dal
FEAOG-O.
Infatti, per garantire che
la Regione possa effettivamente acquisire tutti i contributi comunitari e
statali, assegnati alla Sicilia dal QCS e dalla deliberazione del CIPE, è
indispensabile che l'Amministrazione dimostri, già nella prossima primavera,
l'assunzione di atti giuridicamente vincolanti per un importo significativo e
che, entro la fine del 1996, vengano certificati a Bruxelles livelli di spesa
adeguati rispetto a quanto previsto dai piani finanziari annuali delle misure.
2.1. Avvio dei
sottoprogrammi FESR del POP Sicilia 1994-99
Per tali motivi,
relativamente all'attuazione dei sottoprogrammi cofinanziati dal FESR, la
Giunta regionale nella seduta del 22 novembre 1995 ha deliberato, anche sulla
base di quanto emerso dal confronto con i Servizi statali e comunitari, di
distinguere una prima fase immediata, caratterizzata dall'urgenza di attivare
impegni e spesa, ed una seconda basata su una "impostazione ordinaria".
2.1.1. Prima fase:
finanziamento di progetti di opere pubbliche immediatamente cantierabili.
La prima immediata fase di
attivazione dei sottoprogrammi FESR, i cui termini vengono aperti con la
presente circolare, riguarda solo alcune misure che prevedono la realizzazione
da parte di Enti o Amministrazioni pubbliche di infrastrutture, per le quali
siano disponibili progetti esecutivi cantierabili all'inizio del 1996. La
disponibilità finanziaria per tali progetti "immediatamente
cantierabili" è pari al 30% delle risorse pubbliche complessivamente
assegnate ad ogni misura interessata.
Le misure interessate
vengono individuate dettagliatamente nel successivo capitolo 3 della presente
circolare, dove vengono specificate sia le tipologie di opere considerate, sia
i criteri e le priorità individuate nel POP 2 approvato, sia le disponibilità
finanziarie disponibili per la prima fase.
Le modalità di attivazione
di questa prima fase relativa al FESR sono le seguenti:
a) entro e non oltre 15
giorni dalla data di pubblicazione della presente nota nella Gazzetta Ufficiale
della Regione Siciliana, gli enti e le amministrazioni interessate al
finanziamento di opere, coerenti con quanto indicato al successivo capitolo 3,
devono far pervenire all'Assessorato regionale responsabile della misura presa
in considerazione un'istanza di finanziamento, corredata della documentazione
sotto prescritta, per progetti esecutivi immediatamente cantierabili, cioè già
muniti dei pareri, delle autorizzazioni e delle certificazioni previsti dalla
legge per potere avviare, nel primo trimestre 1996, le procedure di affidamento
dei lavori. Infatti, l'obiettivo dell'Amministrazione regionale è che gli Enti
e le Amministrazioni responsabili della realizzazione delle opere giungano
all'assunzione di atti giuridicamente vincolanti (affidamento lavori) nel primo
trimestre 1996.
Le istanze che perverranno
successivamente al termine sopra indicato non saranno ritenute ammissibili
nella fase di istruttoria.
Il progetto proposto deve
rispettare i criteri di legge per l'inserimento nei programmi regionali di
finanziamento nel 1996 ed, in particolare, deve essere inserito nel programma
triennale delle opere pubbliche dell'ente proponente e deve essere dotato di
una sua distinta funzionalità, prevedendo la realizzazione di opere
autonomamente fruibili da parte degli utenti.
All'istanza di finanziamento
dovranno essere allegati, in duplice copia, il progetto e la documentazione
tecnico-amministrativa relativa (pareri, approvazioni, ecc.). Inoltre dovrà
essere allegata all'istanza, pena l'inammissibilità al finanziamento, una
relazione tecnica pertinente contenente un'analisi, basata su dati quantitativi
(1), degli aspetti economici e gestionali (rapporto tra domanda ed offerta,
forme di gestione individuate con relativa stima degli oneri, occupazione
aggiuntiva di cantiere ed a regime, ecc.), integrata da indicazioni e
valutazioni sui possibili effetti sull'ambiente che saranno prodotti dalla
realizzazione del progetto. Inoltre, nella relazione tecnica, l'ente richiedente
dovrà illustrare chiaramente lo stato dell'opera (eventuali lotti funzionali
realizzati, lotti da realizzare per il completamento, fonti di finanziamento
già assegnate precedentemente al progetto, ecc.). Sui contenuti tecnici della
relazione gli Uffici regionali competenti potranno eventualmente richiedere
chiarimenti al responsabile del procedimento presso l'ente.
Nel caso in cui gli
investimenti realizzati in precedenza per il progetto proposto abbiano già
fatto oggetto di un contributo comunitario, dovrà essere allegata un'altra
relazione dettagliata sull'utilizzo del precedente finanziamento comunitario,
che sarà sottoposta al parere vincolante del comitato di sorveglianza.
Nell'istanza di
finanziamento l'Ente richiedente dovrà individuare il responsabile del
procedimento. Inoltre, dovrà essere indicato con chiarezza il riferimento alla
presente circolare e con precisione la misura del POP cui si chiede di
accedere; non saranno ritenute ammissibili le istanze che non riporteranno il
riferimento alla misura o che non individuano correttamente la misura o
l'Assessorato di competenza;
b) gli assessorati regionali
procederanno all'istruttoria delle richieste di finanziamento facendo pervenire
alla Presidenza della Regione, entro i 40 giorni successivi al termine per la
presentazione delle istanze di finanziamento specificato al precedente punto
a), una relazione sull'attività svolta, trasmettendo la proposta di graduatoria
dei progetti da inserire nelle misure di propria competenza.
Tale graduatoria di progetti
ritenuti ammissibili sarà compilata in ordine decrescente di priorità, secondo
i criteri contenuti nelle schede di misura (riportati anche nel successivo
capitolo) e la cantierabilità.
Con un ulteriore allegato
saranno elencate le richieste di finanziamento non ritenute ammissibili,
motivandone l'esclusione;
c) entro i 10 giorni
successivi al termine sub b), la Presidenza della Regione trasmetterà alla
Giunta regionale una relazione complessiva con la quale saranno sottoposti alla
valutazione collegiale del Governo le proposte formulate dagli assessorati
regionali;
d) la deliberazione della
Giunta relativa all'approvazione della graduatoria dei progetti ammessi al
finanziamento nell'ambito delle misure del POP 2 (FESR) sarà approvata con
decreto del Presidente della Regione, sottoposto a registrazione della Corte
dei conti, e sarà pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana;
e) sulla base di tale
graduatoria saranno operate con provvedimento dell'Assessore per il bilancio e
finanze, su richiesta del Presidente della Regione, le necessarie variazioni di
bilancio per l'iscrizione dei contributi regionali, statali e comunitari nelle
rubriche degli assessorati competenti;
f) dopo la registrazione
della Corte dei conti dei provvedimenti sub e), gli assessorati regionali
procederanno all'emissione dei decreti di finanziamento.
L'Amministrazione regionale
utilizzerà le graduatorie approvate a "scorrimento"; pertanto, nel
caso che gli Enti richiedenti non riescano a rispettare le scadenze indicate
nell'istanza per l'avvio delle procedure di affidamento dei lavori,
l'assessorato disporrà la revoca "automatica" del finanziamento a
favore dei progetti ammissibili collocati successivamente nella graduatoria.
2.1.2. Seconda fase
La seconda fase dell'intervento
riguarderà tutte le altre misure FESR del POP 2 e le risorse pubbliche residue
relative alle misure attivate nella prima fase; l'obiettivo
dell'Amministrazione regionale è di avviare, con circolari e bandi, entro il 29
febbraio 1996, le procedure per la mobilitazione complessiva delle risorse
regionali, statali e comunitarie delle misure FESR.
In questo caso, occorre
distinguere tra regimi di aiuto alle imprese ed infrastrutture:
a) per i regimi di aiuto
previsti dalle misure 1.1, 1.2, 2.1, 2.3, e 3.2 gli assessorati responsabili
dovranno presentare alla Presidenza della Regione gli schemi di bando entro il
15 gennaio 1996. Tali schemi saranno sottoposti, secondo le procedure vigenti,
alla valutazione della Giunta regionale (2) e del comitato di sorveglianza;
b) la formulazione degli
schemi di bando relativi alla misura "3.3 Ricerca scientifica ed
innovazione tecnologica per lo sviluppo regionale" è condizionata alla
conclusione di uno studio ricognitivo di settore finalizzato a delimitare gli
ambiti di lavoro sulla base di una precisa definizione del fabbisogno di studi
e ricerche da parte dell'Amministrazione regionale e degli operatori economici;
c) per le misure 1.3, 2.2,
2.4, 3.1, 3.4, 3.5, 4.1, 4.2, 4.3 e 4.4 - relative a pubbliche infrastrutture -
gli assessorati regionali competenti presenteranno alla Presidenza della
Regione, entro il 15 gennaio 1996, gli schemi delle circolari per
l'acquisizione di ulteriori richieste di finanziamento, tenendo conto, in
particolare, dell'indicazione formulata dalla Giunta regionale di fornire alle
amministrazioni richiedenti un lasso di tempo (di regola non inferiore a sei
mesi) adeguato alla predisposizione o all'aggiornamento dei progetti esecutivi.
Nella valutazione degli
schemi di circolare o bando sarà tenuta in particolare considerazione la
problematica ambientale, alla luce anche della politica comunitaria a favore
dell'ambiente e dello sviluppo sostenibile, sulla quale è stata avviata
recentemente una nuova collaborazione con la DG XI Ambiente della Commissione
europea.
2.2. Quadro delle risorse
per le diverse fasi (FESR)
Alla luce di quanto sopra
esposto è possibile formulare il seguente quadro sintetico circa
l'utilizzazione delle risorse pubbliche previste dalle misure del FESR:
Importi in mld di
Lit (stima con cambio: 1 ECU = 2000 Lit)
Spesa pubblica
MISURA
Programma
1ª Fase 2ª Fase
1.1 Sostegno e sviluppo nuova
imprenditorialità
40,000 - 40,000
1.2 Aiuti per
l'artigianato
80,000 - 80,000
1.3 Interventi per le aree
industriali ed artigianali
120,000 36,000
84,000
2.1 Aiuti per il turismo
90,000 - 90,000
2.2 Interventi per lo
sviluppo
turistico
200,000 60,000 140,000
2.3 Aiuti al turismo
rurale
30,000 - 30,000
2.4 Interventi per i beni
culturali 200,000
60,000 140,000
3.1 Interventi finalizzati
all'approvvigionamento idrico 240,000 72,000 168,000
3.2 Interventi nel settore
dell'energia
80,498 - 80,498
3.3 Ricerca scientifica
innovazione
tecnologica
143,332 - 143,332
3.4 Interventi strutture
scientifiche d'insegnamento
universitario
80,000 24,000
56,000
3.5 Trasporti urbani su
rotaia 285,712
- 285,712
4.1 Risanamento delle
acque
250,000 75,000 175,000
4.2 Smaltimento rifiuti
solidi
urbani e rifiuti ospedalieri 125,000 37,500
87,500
4.3 Erosione delle coste
25,000 - 25,000
4.4 Aree naturali
protette
100,000 - 100,000
5.1 Assistenza tecnica,
pubblicità
e monitoraggio
22,860 - 22,860
Somma
2.112,402
364,500
1.747,902
3. FESR: PRESENTAZIONE DELLE
RICHIESTE DI FINANZIAMENTO PER PROGETTI DI OPERE PUBBLICHE GIA' CANTIERABILI
(1ª FASE)
Al fine di garantire la
massima pubblicità ed informazione sul programma a favore di tutti i soggetti
potenzialmente interessati, l'Amministrazione farà regolarmente ricorso a
circolari o bandi per individuare i progetti da finanziare con le risorse
(regionali, statali e comunitarie) aggiuntive nell'ambito dei sottoprogrammi
FESR (3).
La Regione, inoltre, si
riserva la possibilità di inserire nel programma progetti ed interventi -
coerenti ed ammissibili rispetto ai criteri ed ai termini stabiliti -
finanziati con risorse regionali sui capitoli ordinari delle Amministrazioni
regionali. In tali casi, al fine di agevolare la gestione ed il monitoraggio,
l'Amministrazione ne darà prontamente comunicazione ai soggetti responsabili
dell'attuazione degli interventi.
Con le circolari o bandi
vengono individuati sia le modalità, le condizioni ed i termini per la
presentazione di proposte o istanze da parte dei soggetti interessati sia i
criteri che saranno utilizzati per la selezione degli interventi.
Alla luce di tutto ciò, si
comunica che non saranno prese in considerazione le istanze di finanziamento
riferibili alle misure FESR pervenute dall'Amministrazione regionale prima
dell'emanazione delle circolari o dei bandi relativi alle misure a cui si è
chiesto di accedere. Tali istanze saranno restituite dagli Uffici regionali
alle Amministrazioni od agli enti richiedenti.
Pertanto, i soggetti che hanno
presentato istanze o proposte progettuali per il finanziamento nell'ambito
delle misure FESR del POP Sicilia 1994/99 in data anteriore alla presente nota
dovranno ripresentarle seguendo le modalità, le condizioni ed i termini
indicati nella presente o nelle successive circolari emanate dai competenti
rami dell'Amministrazione regionale.
Si elencano di seguito le
tipologie di opere previste dalle misure FESR per le quali possono essere
presentate dagli Enti sottospecificati, nell'ambito della prima fase di
attivazione del programma operativo, istanze di finanziamento per progetti
esecutivi "immediatamente cantierabili" nei primi mesi del 1996.
Le istanze di finanziamento
dovranno essere trasmesse, secondo quanto specificato al capitolo 2, agli
Assessorati regionali responsabili della misura e non alla Presidenza della
Regione.
La disponibilità finanziaria
è pari al 30% delle risorse pubbliche complessivamente previste dalle schede di
misure.
3.1. Misura "1.3.a -
interventi per le aree artigianali"
3.1.1. Amministrazione
responsabile della misura
La responsabilità della
sottomisura è assegnata all'Assessorato regionale della cooperazione, del
commercio, dell'artigianato e della pesca cui, pertanto, dovranno essere
presentate le richieste di finanziamento.
3.1.2. Enti individuati per
l'attuazione degli interventi
Possono presentare richiesta
di finanziamento per la misura le amministrazioni comunali con aree PIP (Piano
insediamenti produttivi).
3.1.3. Risorse pubbliche
complessivamente disponibili nella misura
Complessivamente la
sottomisura prevede investimenti pubblici per le aree artigianali per 30
milioni di ECU, pari a circa 60 miliardi di lire.
Per la prima fase di
attivazione della misura, per il finanziamento di progetti esecutivi
immediatamente cantierabili, sono disponibili 18 miliardi di lire, pari al 30%
delle risorse pubbliche complessive.
3.1.4. Obiettivi generali e
specifici della misura
Gli obiettivi generali della
misura sono così definiti:
- ultimazione di alcune aree
attrezzate, con particolare riferimento a quelle già inserite nel POP Sicilia
1990/93;
- il potenziamento di quella
parte del territorio regionale più deficitario.
Gli obiettivi specifici
dell'intervento sono:
a) ampliamento sia delle
superfici che del numero dei capannoni a disposizione delle imprese artigiane;
b) il completamento o la
realizzazione di centri servizi in aree individuate da opportuna analisi;
c) realizzazione di
depuratori a servizio delle aree attrezzate;
d) localizzazione di nuovi
interventi effettuata sulla scorta di analisi territoriale.
3.1.5 Descrizione degli
interventi
Gli interventi che si
realizzeranno nell'ambito del POP Sicilia 1994/99 saranno principalmente il
completamento di opere già in stato di avanzata realizzazione ed, in parte,
interventi in aree che presentano deficit infrastrutturali.
Il completamento delle opere
in itinere va inteso quale ultimazione di lotti funzionali nonché quale
completamento definitivo dell'area artigianale.
Gli interventi in aree che
presentano deficit infrastrutturali saranno attivati, nella seconda fase, a
seguito di analisi territoriale con la quale saranno individuati appropriati
bacini di utenza.
Le tipologie d'intervento
previste all'interno delle aree artigianali sono:
a) opere di urbanizzazione,
primaria e secondaria, quali: realizzazione di strade di allacciamento ed
interne a servizio delle aree, spazi di sosta o parcheggio, pubblica
illuminazione, rete idrica e fognante, rete energetica;
b) capannoni;
c) lotti urbanizzati non
edificati;
d) impianti comuni per
trattamenti acque reflue derivanti da attività di imprese insediate nell'area
(depuratori), impianti comuni finalizzati al risparmio energetico e telematici
di messa in rete di PMI.
Le spese ammissibili sono le
seguenti:
- esecuzione dei lavori,
degli impianti e acquisizione di forniture;
- acquisizione dei suoli
necessari per la realizzazione delle opere nei limiti del 10% dell'investimento
complessivo;
- spese per indagini
geologiche e geotecniche;
- spese generali secondo la
normativa in vigore;
- IVA solo se non
recuperabile.
Le direttrici da seguire per
la selezione dei progetti saranno le seguenti:
- completamento di opere già
avviate;
- grado di soddisfazione
della domanda espressa dalle aziende insediate e/o necessità per richieste di
insediamento presentate da imprese;
- completezza di progetti
con individuazione della gestione delle opere;
- equa ripartizione
territoriale delle risorse finanziarie;
- aspetti ambientali
dell'intervento.
3.1.6. Attivazione prima
fase
Saranno ritenute ammissibili
e valutate le istanze di finanziamento, relative alle tipologie sopra elencate,
relativamente solo al completamento di opere già in avanzato stato di
realizzazione.
3.2. Misura "1.3.b -
Interventi per le aree industriali"
3.2.1. Amministrazione
responsabile della misura
La responsabilità della
sottomisura è assegnata all'Assessorato regionale dell'industria cui, pertanto,
dovranno essere presentate le richieste di finanziamento.
3.2.2. Enti individuati per
l'attuazione degli interventi
Possono presentare richiesta
di finanziamento per la misura i Consorzi per le aree di sviluppo industriale
di Palermo, Catania, Messina, Siracusa e Caltanissetta.
3.2.3. Risorse pubbliche
complessivamente disponibili nella misura
Complessivamente la
sottomisura prevede investimenti pubblici per le aree industriali per 30
milioni di ECU, pari a circa 60 miliardi di lire.
Per la prima fase di
attivazione della misura, per il finanziamento di progetti esecutivi
immediatamente cantierabili, sono disponibili 18 miliardi di lire, pari al 30%
delle risorse pubbliche complessive.
3.2.4. Obiettivi generali e
specifici della misura
Obiettivo della misura è
tendere alla completa realizzazione delle opere di urbanizzazione degli
agglomerati industriali dei consorzi di Palermo, Catania, Messina, Siracusa e
Caltanissetta, in quanto presentano una maggiore richiesta per assegnazioni di
lotti di terreno e/o rustici industriali.
Si intende perseguire tale
obiettivo completando le opere già iniziate nell'ambito del precedente POP o di
altri programmi di finanziamento.
Ove possibile, in ragione
dell'esistenza di progetti esecutivi, si potranno preferire quelli riguardanti
il reperimento idrico e la realizzazione di impianti di depurazione degli
scarichi industriali, nonché il riutilizzo delle acque depurate per uso
industriale.
3.2.5. Descrizione degli
interventi
La sottomisura 1.3.b prevede
interventi volti alla realizzazione di infrastrutture necessarie ad un più
completo funzionamento dei Consorzi delle aree di sviluppo industriale (ASI)
nelle provincie di Palermo, Catania, Messina, Siracusa e Caltanissetta.
I progetti che si prevede
potranno essere attivati costituiranno, prevalentemente, il completamento di
iniziative in parte già realizzate con altri programmi di finanziamento.
Pertanto, compatibilmente con le disponibilità finanziarie assegnate per la
sottomisura in argomento, in ragione delle specifiche esigenze, dettate dalle
istanze delle imprese insediate, sono da ritenere ammissibili le seguenti
tipologie di opere:
a) capannoni e rustici
industriali per accogliere nuove domande di insediamento;
b) opere di urbanizzazione,
quali opere per il reperimento di fonti idriche per gli impianti industriali,
per la viabilità, con particolare riferimento al collegamento delle ASI con
l'esterno, per scarichi fognari ed il trattamento delle acque reflue;
c) attrezzature per la
funzionalità degli sportelli alle imprese;
d) depuratori. In
particolare, l'esigenza della depurazione è maggiormente avvertita dagli
operatori consortili dal momento che alcuni insediamenti industriali hanno
dovuto rivedere i propri processi produttivi al fine di evitare sanzioni
penali. Tale priorità diventa improrogabile nelle aree industriali non dotate
di impianti di depurazione con maggiori insediamenti rispetto ad altre.
Le spese ammissibili sono le
seguenti:
- esecuzione dei lavori,
degli impianti ed acquisizione di forniture;
- acquisizione dei suoli
necessari per la realizzazione delle opere nei limiti del 10% dell'investimento
complessivo;
- spese per indagini
geologiche e geotecniche;
- spese generali secondo la
normativa in vigore;
- IVA solo se non
recuperabile.
In particolare le direttrici
da seguire per la selezione dei progetti saranno:
- completamento di opere già
avviate;
- completezza di progetti;
- grado di soddisfazione
della domanda espressa dalle aziende insediate e/o necessità per richieste di
insediamento presentate da imprese;
- aspetti ambientali
dell'intervento.
3.2.6. Attivazione prima
fase
Saranno ritenute ammissibili
e valutate le istanze di finanziamento relative alle tipologie sopra elencate,
tese alla completa realizzazione delle opere di urbanizzazione degli
agglomerati industriali dei consorzi ASI di Palermo, Catania, Messina, Siracusa
e Caltanissetta.
3.3. Misura "2.2 -
Interventi per lo sviluppo turistico"
3.3.1. Amministrazione
responsabile della misura
La responsabilità della
misura è assegnata all'Assessorato regionale del turismo, delle comunicazioni e
dei trasporti cui, pertanto, dovranno essere presentate le richieste di
finanziamento.
3.3.2. Enti individuati per
l'attuazione degli interventi
Possono usufruire dei
finanziamenti della misura sia l'Amministrazione regionale sia gli enti locali,
che pertanto potranno presentare istanza di finanziamento.
3.3.3. Risorse pubbliche
complessivamente disponibili nella misura
Complessivamente la misura
prevede investimenti pubblici per la valorizzazione delle risorse d'interesse
turistico per 100 milioni di ECU, pari a circa 200 miliardi di lire.
Per la prima fase di
attivazione della misura, per il finanziamento di progetti esecutivi
immediatamente cantierabili, sono disponibili 60 miliardi di lire, pari al 30%
delle risorse pubbliche complessive.
3.3.4. Obiettivi generali e
specifici della misura
L'azione che si intende
perseguire mira al conseguimento dei seguenti obiettivi:
a) la destagionalizzazione
dei flussi turistici ed, in particolare, il prolungamento della stagione
estiva;
b) una migliore dotazione di
infrastrutture turistiche, sportive e per il tempo libero da fornire al
turista, capace di attrarre e di orientare una domanda settoriale potenziale;
c) incremento delle attività
nel settore turistico in generale, derivante da una maggiore e più qualificata
disponibilità di infrastrutture.
d) una migliore fruizione
turistica di aree archeologiche, con priorità all'area archeologica della Valle
dei Templi di Agrigento.
Il risultato atteso è il
miglioramento dell'immagine della Sicilia, elevandola a regione di riferimento
del turismo culturale e sportivo, con particolare riguardo all'aspetto diportistico.
3.3.5. Descrizione degli
interventi:
Con questa misura si
finanzieranno progetti proposti da Amministrazioni pubbliche con riferimento
alle seguenti tipologie di intervento:
a) completamento delle
infrastrutture portuali di tipo turistico, in particolare nelle isole e nelle
località con particolare vocazione turistica;
b) attrezzature di servizio
(pontili, servizi igienici, reti idriche ed elettriche, ecc.) alla nautica da
diporto nei porti siciliani in esercizio;
c) valorizzazione turistica
delle aree archeologiche, con priorità per quella della Valle dei Templi di
Agrigento (parcheggi, recinzioni, aree di accoglienza, servizi, ecc.);
d) strutture sportive e per
il tempo libero (funivie e sciovie, piscine pubbliche, palazzetti dello sport,
ecc.), connesse a particolari segmenti della domanda turistica o da allocare
nei comuni capoluogo di provincia e in quelli sede di Azienda autonoma,
soggiorno e turismo; sarà data preferenza ai Comuni non oggetto di interventi
finalizzati allo svolgimento delle universiadi che si terranno in Sicilia nel
1997;
e) progetti per il
"museo-territorio", in aree e territori dotati di opere d'arte
contemporanea;
f) valorizzazione turistica
di aree delimitate, mediante "progetti pilota" unitari ed organici
all'interno dei comuni capoluogo di provincia ed in quelli sede di Azienda
autonoma soggiorno e turismo. Si tratta di interventi di valorizzazione di
spazi di interesse turistico (quartieri storici, lidi, ...) concernenti
l'arredo urbano e piccole infrastrutture.
Una particolare attenzione
sarà data all'area archeologica della Valle dei Templi di Agrigento. La valenza
culturale e turistica del patrimonio archeologico ha sollecitato le competenti
Amministrazioni regionali dei beni culturali e del turismo ad ipotizzare una
strategia "dipartimentale" di valorizzazione e fruizione dell'area
sotto il duplice profilo della tutela del bene culturale e del connesso
sviluppo delle finalità turistiche. Più specificatamente si pensa che, ferma
restando l'unitarietà dell'intervento - dettagliatamente descritto nella misura
2.4 del POP - l'azione dell'Assessorato regionale dei beni culturali debba
essere rivolta al recupero ed al restauro dell'aspetto archeologico mentre
l'azione dell'Assessorato regionale del turismo debba rivolgersi a tutti quegli
aspetti di valorizzazione atti a consentire una migliore fruizione dell'area.
L'Amministrazione regionale
valuterà l'ammissibilità dei progetti in relazione alla coerenza col programma
operativo approvato dagli organismi comunitari. I progetti saranno selezionati
sulla base dei seguenti criteri:
- progetti di completamento,
con particolare riguardo a quelli avviati col POP Sicilia 1990/93, e che
consentano l'immediato utilizzo dell'opera;
- ampiezza del bacino
d'utenza turistico servito dall'opera;
- capacità di avviare
processi di destagionalizzazione del flusso turistico.
3.3.6. Attivazione prima
fase
Per la prima fase
dell'attuazione della misura, saranno ritenute ammissibili e valutate solo le
istanze di finanziamento relative alle seguenti tipologie di opere, individuate
tra quelle previste dalla scheda tecnica di misura:
- completamento delle
infrastrutture portuali di tipo turistico, in particolare nelle isole e nelle
località con particolare vocazione turistica;
- attrezzature di servizio
(pontili, servizi igienici, reti idriche ed elettriche, ecc.) alla nautica da
diporto nei porti siciliani in esercizio;
- strutture sportive e per
il tempo libero (funivie e sciovie, piscine pubbliche, palazzetti dello sport,
ecc.), connesse a particolari segmenti della domanda turistica o da allocare
nei comuni capoluogo di provincia e in quelli sede di Azienda autonoma,
soggiorno e turismo; sarà data preferenza ai Comuni non oggetto di interventi
finalizzati allo svolgimento delle universiadi che si terranno in Sicilia nel
1997.
3.4. Misura "3.1 -
Interventi finalizzati all'approvvigionamento idrico"
3.4.1. Amministrazione
responsabile della misura
La responsabilità della
misura è assegnata all'Assessorato regionale dei lavori pubblici cui, pertanto,
dovranno essere presentate le richieste di finanziamento.
3.4.2. Enti individuati per
l'attuazione degli interventi
Possono presentare richiesta
di finanziamento per la misura gli enti locali territoriali, gli enti e le
aziende del settore dipendenti e/o comunque sottoposti a vigilanza da parte
degli enti locali o della Regione.
3.4.3. Risorse pubbliche
complessivamente disponibili nella misura
Complessivamente la misura
prevede investimenti pubblici per 120 milioni di ECU, pari a circa 240 miliardi
di lire.
Per la prima fase di
attivazione della misura, per il finanziamento di progetti esecutivi
immediatamente cantierabili, sono disponibili 72 miliardi di lire, pari al 30%
delle risorse pubbliche complessive.
3.4.4. Obiettivi generali e
specifici della misura
Obiettivo generale
dell'intervento programmatico comunitario per la Regione Siciliana è quello di
raggiungere uno standard lordo ottimale di 310 l/ab/g ed, in ogni caso, il
completo annullamento del divario rispetto allo standard medio nazionale.
Gli interventi compresi
nella misura sono tesi ad integrare l'azione, già in atto, dell'Amministrazione
regionale mirante a produrre un generale miglioramento nel campo della
distribuzione delle risorse idriche.
L'obiettivo è quello di
riportare la funzionalità delle reti di distribuzione idrica a livelli
adeguati, con azioni volte, principalmente, a ridurre drasticamente le
eccessive perdite di rete che si riscontrano nell'attuale sistema di
distribuzione, e di attuare un più adeguato e capillare rifornimento idrico
delle aree territoriali di intervento, riducendo i disagi provocati dal
permanere del deficit idrico che la maggior parte dell'isola è costretta a
fronteggiare a causa della mancanza o obsolescenza di reti interne di
distribuzione e condotte d'adduzione.
Obiettivi specifici saranno,
quindi:
a) il raggiungimento della
dotazione idrica giornaliera per abitante;
b) la riduzione del disagio
delle zone colpite da deficit idrico;
c) l'utilizzazione proficua
delle risorse in ragione della minore quota di perdite di rete.
Per quanto riguarda il POP
Sicilia gli interventi previsti devono riguardare sia l'ampliamento delle reti
d'adduzione idrica, sia la ristrutturazione delle reti idriche esistenti,
pertanto l'Amministrazione ritiene di privilegiare la realizzazione di
acquedotti esterni di dimensioni sovracomunali e le reti idriche interne
interessando per i primi gli enti o i consorzi di comuni mentre per i secondi
soltanto le Amministrazioni comunali.
Per quanto riguarda
l'applicazione dei sistemi di finanziamento degli investimenti dei capitali
privati si ritiene di dovere rinviare ogni proposta al 2° biennio in attesa di
recepimento della legge n. 36/94. L'apporto delle risorse private si prevede di
utilizzarlo sia per la realizzazione di interventi di completamento e di
potenziamento di opere già realizzate ed in avanzato corso di esecuzione
riguardanti gli schemi idrici e loro interconnessioni e sia per la gestione del
servizio idrico integrato previsto dalla legge n. 36/94.
I risultati attesi, in
sintonia con gli obiettivi prefissati, non possono che essere individuati in un
generale miglioramento del servizio che la pubblica amministrazione offre alla
popolazione oltre che nella progressiva riduzione del divario esistente tra le
Regioni più sviluppate dell'Italia e dell'Europa e la Sicilia. Tali azioni
intendono dotare il territorio di infrastrutture dirette ad ottimizzare la
fruibilità delle risorse idriche. Inoltre con tali interventi si prevede di
ridurre almeno del 5% la dispersione in atto esistente.
3.4.5. Descrizione degli
interventi
Gli interventi riguarderanno
le diverse tipologie:
a) ampliamento della
quantità di risorse disponibili, laddove questo si renda necessario a causa di
livelli di dotazione unitaria insufficienti a sostenere gli incrementi di
domanda determinati dai trend demografici e dallo sviluppo economico-sociale,
attuale e potenziale, delle aree territoriali;
b) adeguamento e
razionalizzazione delle reti di adduzione e distribuzione delle risorse
idriche;
c) riduzione della dispersione
in fase di adduzione e distribuzione delle acque dovuta all'obsolescenza delle
infrastrutture, elemento anch'esso determinante della scarsità di risorse in
importanti aree territoriali.
Acquedotti esterni: le opere da emettere a
finanziamento riguarderanno la ristrutturazione ed il potenziamento di opere di
captazione, di adduzione e di serbatoi di distribuzione, compreso
l'ammodernamento con impianti automatizzati del sistema.
Reti idriche interne: le opere da ammettere a
finanziamento riguarderanno la ristrutturazione ed il potenziamento delle reti
idriche di distribuzione interna e dei serbatoi d'accumulo, compreso
l'ammodernamento con impianti automatizzati del sistema.
3.4.6. Attivazione prima
fase
Nella prima fase saranno
ritenuti ammissibili gli interventi che riguarderanno sia l'ammodernamento
delle reti di adduzione idrica, sia la ristrutturazione delle reti idriche
esistenti, secondo le tipologie sopra elencate. Gli interventi di
ristrutturazione assumono carattere prioritario in quanto la vetustà e la
cattiva gestione degli impianti provocano gravissime perdite nelle reti di
distribuzione.
Considerato che nel bilancio
regionale l'Assessorato dei lavori pubblici dispone di un capitolo di spesa per
la concessione di finanziamenti di acquedotti esterni, saranno privilegiati la
realizzazione di acquedotti esterni sovracomunali e la ristrutturazione di reti
idriche interne.
Pertanto, saranno ritenuti
ammissibili i progetti proposti dalle Amministrazioni comunali relativamente
solo alle reti idriche interne, mentre saranno considerati i progetti per
acquedotti sovracomunali proposti da enti o consorzi di comuni.
Per la presentazione dei
progetti relativi alla misura in parola si dovrà fare riferimento alla scheda
tecnica di cui all'allegato II.
3.5. Misura "4.1 -
Risanamento delle acque"
3.5.1. Amministrazione
responsabile della misura
La responsabilità della
misura è assegnata all'Assessorato regionale del territorio e dell'ambiente
cui, pertanto, dovranno essere presentate le richieste di finanziamento.
3.5.2. Enti individuati per
l'attuazione degli interventi
Possono presentare richiesta
di finanziamento per la misura gli Enti pubblici territoriali.
3.5.3. Risorse pubbliche
complessivamente disponibili nella misura
Complessivamente la misura
prevede investimenti pubblici per 125 milioni di ECU, pari a circa 250 miliardi
di lire.
Per la prima fase di
attivazione della misura, per il finanziamento di progetti esecutivi
immediatamente cantierabili, sono disponibili 75 miliardi di lire, pari al 30%
delle risorse pubbliche complessive.
3.5.4. Obiettivi generali e
specifici della misura
Uno degli obiettivi
prioritari individuati nella misura "4.1 - Risanamento delle acque",
è il recupero e la protezione della qualità delle acque costiere, di balneazione
e più in generale dei corpi idrici superficiali e sotterranei in relazione agli
usi programmati, con particolare riguardo ai corpi idrici destinati all'uso
potabile e l'ottimizzazione dell'uso nazionale della risorsa idrica, con
particolare riguardo all'irrigazione agricola.
Al fine di estendere il
complesso degli interventi, si valuterà la possibilità di finanziare le opere,
in tutto o in parte, anche mediante l'apporto aggiuntivo di risorse private.
Risultati attesi:
miglioramento della qualità dei corpi idrici superficiali; maggiore fruibilità
delle acque di balneazione; maggiore efficacia nella gestione degli impianti di
depurazione; razionalizzazione ed ottimizzazione dell'uso delle risorse
idriche; incremento dei livelli occupazionali.
3.5.5. Descrizione degli
interventi
In ordine agli obiettivi da
raggiungere, le tipologie di intervento sono:
1) completamento e
miglioramento delle caratteristiche tecnologiche e della funzionalità delle
strutture di depurazione esistenti, onde conseguire requisiti di qualità
dell'effluente depurato compatibili con le destinazioni d'uso e con le
caratteristiche ecologiche del corpo idrico ricettore;
2) realizzazione di nuovi
impianti di depurazione di cui siano dimostrate la necessità e l'urgenza,
privilegiando quelli che, a parità di costi, servono un maggiore numero di
utenze;
3) completamento e
realizzazione di reti di fognatura, privilegiando la realizzazione di
collettori allaccianti o emissari che convoglino i reflui in impianti
esistenti, o in corso di realizzazione, di accertata capacità ricettiva;
4) miglioramento dei sistemi
di gestione delle opere di collettamento e depurazione dei reflui urbani,
prevedendo idonei sistemi di strumentazione e controllo, ove del caso, di tipo
automatizzato;
5) riutilizzo delle acque
reflue, con particolare riguardo all'irrigazione agricola.
3.5.6. Attivazione prima
fase
Saranno ritenute ammissibili
e valutate le istanze di finanziamento, relative alle tipologie sopra elencate.
Nella valutazione delle
richieste di finanziamento si terrà conto, oltre che della "immediata
cantierabilità", degli obiettivi e delle priorità individuati nel Piano
triennale ambiente (PPTA 94/96) e nel piano regionale di risanamento delle
acque, quali: costo per abitante servito; ampiezza del bacino di utenza servito
dalle opere; completamento e utilizzazione immediata delle opere.
4. ATTIVAZIONE IMMEDIATA Dl
ALCUNE MISURE DA PARTE DEGLI ASSESSORATI REGIONALI
Alcune misure FESR del
programma operativo, riferite alla realizzazione di pubbliche infrastrutture,
presentano delle condizioni particolari che portano a distinguerle da quelle
riportate nel precedente capitolo. Per queste misure saranno gli Assessorati
regionali a specificare le modalità di attivazione anche per la prima fase.
4.1. Misura "2.4 - Interventi
per i beni culturali"
La responsabilità della
misura è assegnata all'Assessorato regionale dei beni culturali ed ambientali e
della pubblica istruzione. Complessivamente la misura prevede investimenti
pubblici a favore dei beni culturali siciliani per 100 milioni di ECU, pari a
circa 200 miliardi di lire.
La scheda tecnica di misura
individua i seguenti enti come soggetti attuatori: Assessorato dei beni
culturali ed ambientali e della pubblica Istruzione, in proprio ed attraverso i
suoi uffici periferici (Sovrintendenze ai beni culturali), enti locali, enti
morali ed ecclesiastici.
Per questa misura
l'Assessorato regionale competente ha già attivato, fin dal 1993, delle
procedure di evidenza pubblica per l'individuazione del parco di progetti da valutare.
E' da rilevare, inoltre, che l'Amministrazione regionale svolgerà direttamente,
mediante le Sovrintendenze ai beni culturali, un ruolo rilevante
nell'attivazione degli interventi.
Pertanto, in base alle
precedenti considerazioni, l'avvio della misura sarà curato direttamente
dall'Assessorato regionale dei beni culturali ed ambientali e della pubblica
istruzione che provvederà a far pervenire alla Presidenza della Regione, entro
55 giorni dalla data di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Regione
Siciliana della presente circolare, la proposta dei progetti cantierabili da
finanziare nell'immediato con le risorse assegnate alla misura.
4.2. Misura "3.4 -
Interventi per le strutture scientifiche d'insegnamento universitario"
La responsabilità della
misura è assegnata all'Assessorato regionale dei beni culturali ed ambientali e
della pubblica istruzione. Complessivamente la misura prevede investimenti
pubblici per la realizzazione di interventi di completamento e/o nuova
realizzazione di strutture edili per attività didattiche e di ricerca per 40
milioni di ECU, pari a circa 80 miliardi di lire.
La scheda tecnica di misura
individua come soggetti attuatori le università siciliane, attribuendo una
riserva pari a 20 milioni di ECU alle università di Catania e Messina, in
quanto non oggetto di finanziamenti da parte del Ministero dell'università
nell'ambito del programma operativo multiregionale 1994-99.
Anche in questo caso, data
la particolarità degli interventi, l'Assessorato regionale dei beni culturali
ed ambientali e della pubblica istruzione provvederà a far pervenire alla
Presidenza della Regione, entro 55 giorni dalla data di pubblicazione nella
Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana della presente circolare, la
proposta dei progetti cantierabili da finanziare nell'immediato con le risorse
assegnate alla misura.
4.3. Misura "4.2 -
Smaltimento rifiuti solidi urbani ed ospedalieri"
La responsabilità della
misura è assegnata all'Assessorato regionale del territorio e dell'ambiente.
Complessivamente la misura prevede investimenti pubblici per 62,500 milioni di
ECU, pari a circa 125 miliardi di lire.
Nella scheda tecnica di
misura sono stati individuati quali soggetti attuatori gli enti pubblici
territoriali.
La misura mira alla parziale
realizzazione della prevista dotazione regionale con la realizzazione di
impianti di trattamento dei R.S.U. ed ospedalieri nei comprensori di Palermo,
Catania e Messina. Per i R.S.U. si dovrebbe arrivare a servire circa il 44%
dell'intera popolazione regionale, mentre per i rifiuti ospedalieri il 100%
dell'intera produzione regionale.
Saranno realizzati gli
impianti previsti dal Piano regionale di smaltimento dei rifiuti solidi urbani
integrato dalle tecnologie necessarie per lo smaltimento dei rifiuti
ospedalieri.
In virtù delle indicazioni
specifiche di aderenza al piano regionale di settore, l'avvio della misura sarà
curato direttamente dall'Assessorato regionale del territorio e dell'ambiente,
che provvederà a far pervenire alla Presidenza della Regione, entro 55 giorni
dalla data di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana
della presente circolare, la proposta dei progetti cantierabili da finanziare
nell'immediato con le risorse assegnate alla misura.
L'Assessore: FIRRARELLO
Allegato I
Allegato II/A
Allegato II/B
NOTE:
(1) Per i dati
quantitativi occorre citare la fonte; le stime vanno esplicitate, motivate e
spiegate. Si tratta di informazioni e dati elementari, normalmente disponibili
presso gli Uffici tecnici; ad esempio, occorre indicare - per progetti di reti
idriche - estensione della rete esistente, lunghezza della rete oggetto
dell'intervento, fabbisogno idrico con dati sulla turnazione, sull'acqua
erogata normalmente (valori assoluti e rapporto con abitanti ad una data specificata),
dotazione aggiuntiva attesa, o risparmio delle perdite atteso, ecc.
(2) La Giunta regionale
si esprimerà dopo avere acquisito il parere delle competenti commissioni
dell'Assemblea regionale siciliana.
(3) Ovviamente non si
ricorrerà a circolari o bandi pubblici per le misure o sottomisure affidate
direttamente all'Amministrazione regionale od alle sue strutture periferiche.
________
vedi anche:
Circ. prot. 7758/95 ASS. PRESIDENZA - POP2 Sicilia 1994-1999 - Proroga
termini
Circ. 35/1996 ASS. BB.CC. -
Applicazione della presente
Circ. 7/97 BB.CC. - POP2
Sicilia 1994/99 - Misura 2.4
Circ. 30/97 ASS. BB.CC. -
POP2 Sicilia 1994/99 - Misura 3.4 - Interventi per le strutture scientifiche di
insegnamento universitario