Che cos'è il Wild Goat Style?
“Wild Goat Style” o “Stile a stambecchi” è la formula più “innocua” per definire lo stile che compare intorno alla metà del VII secolo a.C. , e che domina la decorazione della ceramica greco-orientale per circa un secolo. La definizione è di R. M. Cook, ed è tratta dal suo ultimo libro Est Greek Pottery, London New York 1998, scritto con P.Dupont. Volutamente generica, la definizione tiene conto della molteplicità di officine operanti talora contemporaneamente nella Grecia dell’Est, nel contempo individuandone la caratteristica distintiva ed unificante. Si tratta di uno stile di fregi zoomorfi. La figura umana compare molto raramente. Pur non essendo l’unica scuola greca che a quel tempo praticasse tale stile, la scelta della fauna è distintiva come la disposizione su campi continui degli animali in file anziché in gruppi. Si differenzia altresì per i tipi di ornamenti floreali utilizzati e per la preferenza di quelli astratti. E’ avvertibile la presenza di modelli orientali di origine, però, non precisabile, entrati nella tradizione di botteghe esperte nel confezionare vasi appariscenti di dimensioni medie e medio - grandi. A questi vasi dal fondo solitamente color crema, sul quale scorrono con effetto tessile fregi continui di animali, soprattutto stambecchi o capre selvatiche pascenti, è dedicata per la prima volta una mostra. Si apre al Museo di Gela il 27 aprile con il titolo “La Ceramica greco –orientale del VII secolo a.C. Vasi del Wild Goat Style”. Proseguirà dal 30 maggio in Germania, a Bochum, nel Kunstmuseum dell’Università della Ruhr. E’ finanziata con i fondi dei POR Sicilia 2000-2006 della Comunità Europea nell’ambito del programma che si prefigge di sviluppare ed intensificare rapporti di collaborazione e ricerca tra istituti e musei europei. Offre l’occasione al Museo di Gela, che sempre contribuisce con vasi ed oggetti delle sue collezioni alle maggiori esposizioni internazionali, di promuovere e per la prima volta ospitare una mostra internazionale.