Regione Siciliana
Assessorato dei Beni culturali e ambientali e della Pubblica istruzione

Assessore: On.le Nicola Leanza
a cura di Antonella Filippi
tel. 091 7071644

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COMUNICATI STAMPA NOVEMBRE 2006



Palermo, 30 novembre 2006
Finanziato dall’Assessorato regionale ai Beni culturali il Centro di Documentazione e di Produzione di Arti Contemporanee di Messina


Sarà finanziato con 11 milioni di euro il Centro di Documentazione e di Produzione di Arti Contemporanee di Messina presso la Real Cittadella. Lo ha stabilito l’assessore regionale ai Beni culturali, ambientali e alla Pubblica Istruzione, Lino Leanza, al termine della conferenza di servizio che si è tenuta oggi, prendendo atto che nell’area stanno per concludersi i lavori di bonifica portati avanti dal Comune, mentre l’Autorità Portuale ha già provveduto allo sgombero dello stesso spazio. “Abbiamo sottoscritto il nostro impegno finanziario per la somma di 11 milioni di euro”, ha affermato Leanza. “La Sovrintendenza ai Beni culturali e ambientali di Messina produrrà immediatamente il cronoprogramma dell’intervento per attivare subito il procedimento di accesso alle risorse liberate della sottomisura 5.01c del POR Sicilia. Ritengo che l’espletamento dell’appalto integrato e la successiva consegna dei lavori possano concludersi entro la fine di febbraio 2007. La zona rappresenta il cuore storico e artistico di Messina e va sottratta al degrado in cui versa”.




Palermo, 22 novembre 2006
L’assessore Leanza: “Non lasceremo nulla di intentato per riportare in Sicilia la Venere di Morgantina”

“E’ inaudito – ha commentato l’assessore regionale ai Beni culturali, ambientali e alla Pubblica Istruzione, Lino Leanza, riferendosi alla rottura totale tra il Getty Museum di Los Angeles e le autorità italiane in merito alla lista di opere d’arte da restituire al nostro paese perché sottratte illecitamente - che uno straordinario reperto come la Venere di Morgantina non possa tornare nella sua sede originaria. L’ex ministro Buttiglione aveva avviato complesse trattative con gli americani, giungendo ad accordi di scambi per riportare in Italia i numerosi capolavori rubati e mai riconsegnati. Adesso ci rivolgeremo all’attuale ministro Rutelli per trovare una soluzione a questo spinoso caso: se per il bronzo di Lisippo sembra esserci una completa chiusura, si deve invece individuare il sistema che riconduca al più presto in Sicilia la Venere di marmo. Di certo non lasceremo nulla di intentato per riavere i nostri pezzi, attivandoci con le forze dell’ordine per la tutela del nostro patrimonio artistico: va spezzato questo commercio di opere trafugate e finite, mediante un sofisticato sistema di vendite successive, in prestigiosi musei esteri”.



Palermo, 21 novembre 2006

Rosalia Camerata Scovazzo nominata presidente del Parco Archeologico e Paesaggistico di Agrigento.

La Giunta di Governo riunitasi stamane ha nominato all’unanimità Rosalia Camerata Scovazzo presidente del Parco Archeologico e Paesaggistico di Agrigento. Soddisfatto l’assessore regionale ai Beni culturali, ambientali e alla Pubblica Istruzione, Lino Leanza, che ha proposto la candidatura: “Ero consapevole che il nome era quello giusto, gradito a tutti grazie a un curriculum di livello internazionale e a una competenza già dimostrata “sul campo” in passato, in particolar modo a Segesta e Selinunte. A breve comunicheremo i nomi dei nuovi membri del consiglio direttivo e allora saremo pronti per il rilancio di questo straordinario bene siciliano e per una sua attenta valorizzazione che sia in grado di creare economia per il territorio. Lavoreremo anche con l’assessorato regionale al Turismo e con il FAI per il giardino della Kolymbetra”.
E’ lungo il curriculum del neopresidente che ha lavorato a Roma, a Pompei, ad Atene, in Turchia, a Creta, e, in Sicilia, a Himera, nell’area urbana di Termini Imerese, contribuendo in maniera determinante a una maggiore conoscenza della Termini romana e delle sue fasi più antiche, a Caltavuturo, a Polizzi Generosa, a Palermo, dove ha rilanciato il museo archeologico “Salinas”, e soprattutto a Trapani, dove è stato a lungo soprintendente. E’ stata proprio la Scovazzo a impostare la ricerca archeologica a Segesta (di cui è cittadina onoraria) e Selinunte, con studi che hanno avuto un risalto internazionale e hanno portato in quei siti studiosi provenienti da tutto il mondo. E’ stata sempre lei ad “accogliere” sulla terraferma il Satiro Danzante, appena ripescato, e sempre lei ha riaperto il museo di Motia. Oggi inizia un’altra sfida. Ecco il suo commento: “Naturalmente sono contenta del prestigioso incarico e spero di ripagare la fiducia che mi è stata accordata. A prescindere dalla straordinarietà di Agrigento e della sua Valle, conosciuta in tutto il mondo e patrimonio dell’Unesco, mi fa piacere sperimentare l’esperienza di un “parco archeologico” perché sono fermamente convinta dell’utilità dei parchi in quanto, come previsto dalla normativa che li regola, oltre a essere luoghi da tutelare, devono diventare spazi di grande valore sociale capaci di produrre economia. Sarà compito degli esperti, invece, occuparsi delle problematiche scientifiche. Il Parco offre anche l’opportunità di una stretta collaborazione con altre istituzioni, un aspetto per me fondamentale per centrare gli obiettivi di tutela, fruizione e valorizzazione di un territorio vasto e complesso come quello della Valle”.
Oltre che dal presidente, il consiglio direttivo del Parco è composto dal presidente della Provincia di Agrigento, dal sindaco di Agrigento, dal presidente della Camera di Commercio, Industria e Artigianato e dal soprintendente di Agrigento mentre nei prossimi giorni l’assessore Leanza nominerà i restanti componenti, ovvero cinque docenti delle Università italiane (settori: archeologia, scienze agrarie, urbanistica, economia tdel turismo e geologia), tre rappresentanti di associazioni culturali, un rappresentante del Ministero del Beni e delle Attività Culturali e un esperto dell’Unesco.




Palermo, 21 novembre 2006
La Giunta approva il disegno di legge proposto dall’assessore Leanza per la convalida di venti concorsi

L’assessore regionale ai Beni culturali, ambientali e alla Pubblica Istruzione, Lino Leanza, ha sottoposto alla Giunta di Governo, che lo ha approvato, un disegno di legge che si propone di annullare gli effetti del vizio procedurale riscontrato dal Consiglio di Giustizia Amministrativo, a proposito dei concorsi banditi in attuazione dell’art. 4 Legge regionale 27 aprile 1999 n. 8 da parte dell’Assessorato Regionale Beni Culturali ed Ambientali e Pubblica Istruzione, salvaguardandone in tal modo gli effetti. Si tratta di venti concorsi (per dirigente tecnico antropologo, dirigente tecnico bibliotecario, posto di dirigente tecnico biblioteconomo, etnolinguista, assistente addetto di laboratorio, di geometra, dirigente tecnico archeologo, dirigente tecnico architetto, dirigente tecnico archivista, dirigente tecnico chimico, dirigente tecnico fisico, dirigente tecnico geologo, dirigente tecnico ingegnere, dirigente tecnico naturalista, dirigente tecnico paleografo, di dirigente tecnico storico dell’arte, assistente addetto di laboratorio, assistente tecnico aiutobibliotecario, assistente tecnico (archeologo, architetto), geometra) bloccati per l’assenza del richiesto preventivo controllo di legittimità da parte della Corte dei Conti.
“Il parere del Consiglio di Giustizia Amministrativo rischiava di compromettere l’esito di tutte le procedure concorsuali, con negative ricadute per i livelli occupazionali raggiunti, per i diritti acquisiti e le aspettative maturate. E’ una soddisfazione essere riusciti a mantenere i posti di lavoro”, ha commentato Leanza.
Questo il testo dell’Articolo Unico: Sono fatti salvi i concorsi per soli titoli banditi in attuazione dell’art. 4 Legge regionale 27 aprile 1999 n.8 nella parte in cui richiamano, ai fini della valutazione dei titoli dei concorrenti, i decreti assessoriali di cui all’art. 5 comma 3 della Legge regionale 30 aprile 1991, n.12 e art.8 della Legge regionale 10 ottobre 1994, n.38 benché non sottoposti a controllo preventivo della Corte dei Conti.




Enna , 17 novembre 2006
A Enna, Leanza ha incontrato il presidente della provincia, Salerno, tutti i sindaci e il mondo della scuola
“Investiremo le nostre risorse per rendere, entro tre anni, tutte le scuole a norma”.


Oggi, a Enna, l’assessore regionale ai Beni culturali, ambientali e alla Pubblica Istruzione, Nicola Leanza ha incontrato il presidente della Provincia, Cataldo Salerno, e tutti i sindaci della provincia per discutere di messa a norma degli edifici scolastici e di anagrafe scolastica.
Leanza, nel ritenere indispensabile la collaborazione tra Stato, Regione ed Enti Locali per una sinergia di qualità capace di risolvere in maniera capillare i problemi della scuola, si è soffermato su temi di estrema importanza: “Oltre il 60% delle scuole siciliane – ha spiegato l’assessore - non risponde ai requisiti richiesti in materia di sicurezza e, a questo proposito, la Regione ha preso un impegno chiaro ed economicamente impegnativo: basta finanziamenti a pioggia, investiremo le nostre risorse per rendere, entro tre anni, tutte le scuole a norma. Il diritto allo studio va garantito partendo proprio da questo fondamentale aspetto. Attendiamo, inoltre, che i Comuni ci facciano pervenire l’analisi del fabbisogno dell’edilizia scolastica nella loro area di competenza per potere avere accesso ai finanziamenti. Nella provincia di Enna, Pietraperzia, Centuripe e Sperlinga non ci hanno ancora fornito dati e devono farlo al più presto, i termini scadono il 31 dicembre. Da parte nostra vogliamo alzare il livello dell’offerta formativa e realizzare una forte interazione tra pubblica istruzione e beni culturali. Ecco che mi ricollego all’idea dei viaggi scolastici all’interno della Sicilia, una scelta, sempre nel rispetto dell’autonomia, di impatto dal punto di vista sia culturale che economico. Prima di conoscere il mondo è opportuno che i nostri ragazzi conoscano la loro terra: identità e cultura sono valori su cui puntare per la loro crescita”.
Patrizia Monterosso, dirigente generale del Dipartimento regionale Pubblica Istruzione ha, invece, sottolineato quanto sia decisiva “la creazione di una “scuola siciliana”, proprio come succede in altre regioni d’Italia. Una scuola senza frammentazioni ma con strategie e obiettivi comuni. Un’operazione che è possibile realizzare solo ascoltando il territorio e i suoi bisogni”. Da parte del presidente della Provincia, Salerno, sono stati espressi vivi ringraziamenti all’assessore Lenza per la sua iniziativa e la sua attenzione nei confronti del territorio ennese.


Palermo, 17 novembre 2006
Apertura pomeridiana festiva per i parchi archeologici di Segesta e Selinunte per tutto l’anno


Fino al 31 dicembre 2006 i parchi archeologici di Segesta e Selinunte resteranno aperti fino alle 17 (ultima biglietteria ore 16), esattamente come nei giorni feriali durante la stagione invernale già avviata.
Mantenere i siti aperti il più a lungo possibile è uno degli obiettivi portati avanti dall’assessore regionale ai Beni culturali, ambientali e alla Pubblica Istruzione, Lino Leanza, che già la scorsa estate aveva predisposto l’apertura notturna di alcuni luoghi di interesse turistico. Spiega Leanza: “Sono soddisfatto di questo risultato: mete di grande richiamo turistico come Segesta e Selinunte devono rimanere fruibili il più a lungo possibile, mantenendo così un fondamentale servizio pubblico”.



Palermo, 16 novembre 2006
Medins, un progetto per la salvaguardia della cultura immateriale e l’elaborazione delle Rotte della cultura invisibile dei territori Mediterranei
Leanza : “Uno strumento di tutela e di sviluppo sostenibile”


La tutela, la promozione e la valorizzazione del patrimonio culturale immateriale delle regioni euromediterranee sono gli obiettivi del Progetto Medins – Identità e futuro, finanziato nell'ambito del Programma di Iniziativa Comunitaria Interreg III B – MEDOCC, il cui kick off è previsto il 17 e 18 novembre, al Museo Regionale archeologico “Salinas” di Palermo (a partire dalla 9).
Domani e sabato mattina si lavorerà sul tema della salvaguardia delle identità culturali, del forte rischio di estinzione a cui sono soggette e della loro trasformazione in risorsa per lo sviluppo sociale, economico e culturale dei territori euromediterranei.
Al progetto, di cui è capofila l'Assessorato ai Beni Culturali della Regione Siciliana- Servizio Rapporti con le Istituzioni Comunitarie – UO XXVII e il Centro regionale per il Catalogo, partecipano altri 18 partner provenienti, oltre che dall'Italia (PIT Demetra, COPPEM Sicilia, UNIMED Sicilia, Comune di Bagheria), anche da Portogallo, Spagna, Grecia, Malta, Marocco, Algeria, Tunisia, Egitto e Libano.
“Medins – afferma l’assessore regionale ai Beni culturali, ambientali e alla Pubblica Istruzione, Lino Leanza - raccoglie in maniera innovativa le metodologie di implementazione dei maggiori orientamenti internazionali delle politiche culturali. Il progetto prevede l’elaborazione di un sistema di catalogazione nelle regioni partner, finalizzato alla identificazione e classificazione del rispettivo patrimonio culturale immateriale e alla elaborazione di un modello transnazionale flessibile per la valorizzazione, la promozione e la divulgazione di tale patrimonio. Un vero strumento di tutela e di sviluppo sostenibile”.
Le azioni pilota del progetto riguardano principalmente la definizione di un sistema di certificazione internazionale, di un logo e di un marchio di qualità, e la realizzazione del sito internet. I risultati ottenuti saranno oggetto di scambi di esperienze e, unitamente ai risultati delle analisi dei fabbisogni e dei punti di forza dei territori coinvolti, costituiranno la base della fase di elaborazione delle Rotte della Cultura Invisibile, lungo percorsi che valorizzino la cultura immateriale del territorio. Gli itinerari così delineati proporranno viaggi e suggestioni mediterranee attraverso i luoghi, i suoni, i sapori, le forme e i saperi che caratterizzano l’identità culturale del territorio.
Medins, infine, prevede anche l'attivazione di processi di spettacolarizzazione della cultura immateriale, tra cui la realizzazione di un evento artistico multidisciplinare previsto all’interno del mercato storico della Vucciria di Palermo: lo spazio fisico del mercato storico diverrà il palcoscenico della rappresentazione interdisciplinare, un vero set dell’identità culturale mediterranea, delle sue diversità e delle sue radici comuni.


Palermo, 16 novembre 2006
Si presenta domani l’Ortofotocarta digitale di Catania
Leanza: “Un prezioso supporto conoscitivo e un efficace strumento di tutela”


Verrà presentata domani a Catania, nell’ex Monastero dei Benedettini (piazza Dante, 32), alle ore 9.30, l’ortofotocarta digitale del centro storico di Catania.
Interverranno l’assessore regionale ai Beni culturali, ambientali e alla Pubblica Istruzione, Lino Leanza, il sindaco di Catania, Umberto Scapagnini, il sindaco della facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Catania, Enrico Iachello, il dirigente generale del Dipartimento regionale Pubblica Istruzione, Patrizia Monterosso, il soprintendente di Catania, Maria Grazia Branciforti, e Gioacchino Vaccaro, direttore del Centro regionale per l’inventario, la catalogazione e la documentazione dell’Assessorato regionale ai Beni culturali.
Attraverso il percorso espositivo della mostra, che presenta 55 tavole a colori in scala 1:500 dell’intero centro storico e le 4 tavole in scala 1:200 di alcuni ambiti di particolare interesse, il visitatore può cogliere una diversa percezione del centro storico.
Per lo studio e l’indagine sui beni culturali complessi, quali i centri storici, la foto aerea costituisce un indispensabile supporto per leggerne i segni antropici e naturali e interpretarne i processi di trasformazione. Essa offre una descrizione immediata ed esauriente della forma urbis ricca di particolari e ne consente al contempo una visione globale di insieme. “L’ortofotocarta digitale del centro storico di Catania, definita nel 2005, si inserisce nell’ambito dell’attività di produzione di documenti aero-cartografici avviata dal Centro regionale per il Catalogo e la Documentazione per una più puntuale conoscenza dei beni culturali del territorio regionale”, afferma l’assessore Leanza. “Realizzata con l’ausilio delle nuove tecniche informatiche, costituisce prezioso supporto conoscitivo e un efficace strumento di lavoro per gli studiosi e i tecnici preposti alla tutela, alla gestione e alla pianificazione urbanistica e territoriale”.
Tale speciale tipo di cartografia fotografica unisce alla precisione metrica delle carte tradizionali, la qualità delle immagini fotografiche. L’ortofotocarta digitale è a disposizione degli utenti interessati presso l’Aerofototeca del Centro, che si configura come archivio di raccolta, conservazione e gestione dei documenti aerofotografici e cartografici, sia storici che attuali, dell’intero territorio siciliano.
La mostra sarà aperta al pubblico dal 17 al 23 novembre.
Orari: dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 19, sabato dalle 9 alle 13. Ingresso libero.


Catania, 13 novembre 2006
E’ partito da Catania il progetto “Non barattare i diritti con i favori. I pizzini della legalità”
Oltre 4000 studenti presenti. Leanza: “Tutti insieme per raggiungere gli obiettivi prefissati”

Un piccolo grande esercito della legalità formato da oltre quattromila studenti appartenenti alle scuole di ogni ordine e grado di tutta la Sicilia, ha invaso stamattina il PalaCatania. Novantaquattro pullman e ottanta istituti coinvolti per lanciare il progetto “Non barattare i diritti con i favori. I pizzini della legalità”, portato avanti, nell’ambito del Percorso Integrato di Educazione alla Legalità ed alla Convivenza Civile, dalla Fondazione “Progetto Legalità in memoria di Paolo Borsellino e di tutte le altre vittime della mafia”, insieme con l’Assessorato regionale Beni culturali, ambientali e Pubblica Istruzione e l’Ufficio Scolastico Regionale..
Per l’intera mattina, momenti di spettacolo, affidati a Enrico Guarneri e Antonello Costa, e a una applauditissima Anna Tatangelo, si sono alternati a momenti di riflessione: una puntata speciale di “Insieme”, la trasmissione di Antenna Sicilia e del canale satellitare Sicilia Channel, presentata da Salvo La Rosa, manderà in onda la manifestazione prossimo 29 novembre. Presenti l’assessore regionale ai Beni culturali, ambientali e alla Pubblica Istruzione, Lino Leanza, SE monsignor Salvatore Gristina, arcivescovo di Catania, il direttore del Dipartimento regionale Pubblica Istruzione, Patrizia Monterosso, il prefetto di Catania, Anna Maria Cancellieri, il sostituto procuratore della DDA di Palermo e presidente della “Fondazione Progetto Legalità in memoria di Paolo Borsellino e di tutte le altre vittime dalla mafia”, Massimo Russo, il responsabile dell’area educativa del carcere Bicocca di Catania, Maurizio Battaglia, il presidente del Comitato Regionale CONI Sicilia, Massimo Costa, il presidente di Sezione del Tribunale di Palermo e componente della “Fondazione Progetto Legalità in memoria di Paolo Borsellino e di tutte le altre vittime della mafia”, Anna Maria Fazio, e la responsabile del progetto, Cleo Li Calzi. Ha spiegato Leanza: “Parte oggi un progetto lungo e articolato che coinvolgerà la popolazione scolastica della Sicilia, cioè un milione di persone, un numero che, strada facendo, si amplierà accogliendo gli studenti di tutta Italia. I ragazzi con gli insegnanti e le famiglie saranno sollecitati a esprimersi su argomenti fondamentali per affrontare il tema dell’educazione alla legalità. E’ straordinario l’entusiasmo registrato intorno al progetto sin da questa fase iniziale: prefettura, questura, istituzioni, mondo della scuola, imprese, tutti hanno espresso piena condivisione degli obiettivi progettuali, manifestando la volontà concreta di impegnarsi per la realizzazione. Auspichiamo un confronto tra i giovani per la costruzione di un’identità nazionale fortemente ancorata ai valori di legalità, cittadinanza ed appartenenza”.
Per Massimo Russo “l’obiettivo che guida l’attività della Fondazione è lo sviluppo di una cittadinanza attiva e consapevole e di un’etica della responsabilità ampiamente condivisa, in grado di garantire non solo il trasferimento dei valori di legalità ma la concreta assunzione nei comportamenti quotidiani delle nuove generazioni di valori ispirati al rispetto dello Stato e delle regole di convivenza civile. In questo spirito è stato avviato sin dal 2002 il percorso Progetto Legalità che oggi prende il nome “Non barattare i diritti con i favori”, nell’ambito del quale è inserito il Progetto “I Pizzini della legalità”, proposto per l’anno scolastico 2006-2007 alle scuole di tutta Italia. Il progetto nasce dalla consapevolezza di quanto sia necessario per noi magistrati uscire dai palazzi di giustizia –come auspicava Paolo Borsellino - e investire proprio nella scuola e nei giovani per contribuire alla formazione della cultura della legalità e per recuperare i fondamenti della convivenza civile che sono stati sin troppo indeboliti da un contesto sociale incapace di tramandare efficacemente e compiutamente cultura e valori, a partire dal valore del “diritto” troppo spesso barattato in cambio di un “favore”.
A partire da domani sarà attivo il sito www.progettolegalita.it



Palermo, 11 novembre 2006
Ritrovamento archeologico a Pantelleria.
L’assessore Leanza: “Continueremo gli scavi per riportare alla luce l’antico insediamento”

Sono stati presentati ufficialmente stamattina a Pantelleria i reperti archeologici rinvenuti qualche giorno fa a Pantelleria durante un intervento privato: si tratta di un’urna funeraria in marmo contenente le ceneri di una defunta pantesca, il corredo funerario costituito da alcuni vasi e da frammenti di uno specchio in bronzo, una moneta della zecca locale e da tre anfore puniche da trasporto di produzione africana. I materiali del corredo datano la tomba alla seconda metà del II secolo a.C- inizi I secolo. L’assessore regionale ai Beni culturali, ambientali e alla Pubblica Istruzione, Lino Leanza, lancia il suo impegno per Pantelleria: “Continueremo lo scavo per riportare alla luce parte dell’antico insediamento sorto intorno all’acropoli di San Marco, investendo delle risorse per raggiungere l’obiettivo. A quest’isola vanno riconosciute grandi potenzialità per la ricchezza dei dati che ha saputo fornire negli anni: queste ulteriori scoperte di grande pregio non fanno che confermare quanto Pantelleria abbia ancora da dare alla ricerca archeologica mondiale. Le teste imperiali sono solo i reperti più noti di un patrimonio unico, dovuto alla posizione geografica, punto nevralgico nelle rotte commerciali e negli eventi bellici delle antiche civiltà mediterranee. Tanti e quali sono stati i siti e i reperti portati alla luce da rendere opportuno un progetto che faccia di Pantelleria un vero e proprio parco archeologico, articolato in quattro settori principali: il villaggio preistorico di Mursia, l'acropoli di San Marco, il santuario punico-romano del lago di Venere, l'insediamento tardo-romano di Scauri. Un modo per coniugare la forte vocazione archeologica dell’isola con quella paesistica”.
Conferma il soprintendente di Trapani, Giuseppe Gini: “Con questi nuovo ritrovamenti Pantelleria rafforza la proposta fatta dalla mia soprintendenza per l’istituzione di un parco archeologico con una sua grande particolarità: quello di essere territoriale, cioè diffuso su tutta l’isola e perciò più complesso da realizzare”.



Catania, 10 novembre 2006
Presentato a Catania il progetto “Pizzini della legalità”
Leanza: “Esportiamo in tutta Italia messaggi educativi forti”
Appuntamento il 13 novembre con 4000 studenti

Nell’ambito del Percorso Integrato di Educazione alla Legalità ed alla Convivenza Civile “Non barattare i Diritti con i favori”, la Fondazione “Progetto Legalità in memoria di Paolo Borsellino e di tutte le altre vittime della mafia”, insieme con l’Assessorato regionale Beni culturali, ambientali e Pubblica Istruzione e l’Ufficio Scolastico Regionale, promuove per l’anno scolastico 2006/2007 il progetto “I Pizzini della Legalità”, rivolto a tutte le Scuole Italiane di ogni ordine e grado, ai Centri di Formazione permanente ed alle Scuole degli istituti penitenziari.
Il progetto è stato presentato oggi, a Catania, al Teatro Sangiorgi, con una conferenza stampa alla quale hanno partecipato l’assessore regionale ai Beni culturali, ambientali e alla Pubblica Istruzione, Lino Leanza, il direttore del Dipartimento regionale Pubblica Istruzione, Anna Maria Cancellieri, prefetto di Catania, Patrizia Monterosso, il dirigente dell’Ufficio Scolastico regionale, Guido Di Stefano, il sostituto procuratore della DDA di Palermo e presidente della Fondazione Progetto Legalità in memoria di Paolo Borsellino e di tutte le altre vittime dalla mafia, Massimo Russo, il responsabile dell’area educativa del carcere Bicocca di Catania, Maurizio Battaglia, la responsabile del Progetto, Cleo Li Calzi, il conduttore della manifestazione che darà il via ufficiale al Progetto, Salvo La Rosa.
La manifestazione, alla quale parteciperanno 4000 studenti provenienti da tutta la Sicilia, avrà luogo lunedì 13 novembre (ore 10) al Palasport di Catania. Tra gli ospiti, Anna Tatangelo, Enrico Guarneri Litterio e Antonello Costa.
Ha spiegato Leanza: “Il progetto “I Pizzini della Legalità” intende affrontare il tema dell’educazione alla legalità non con lo scopo non di trasferire nozioni, bensì di aiutare i giovani a costruire valori educativi, partendo dalla Scuola quale primario luogo di sviluppo di un sistema valoriale. Il progetto vuole essere così il tema guida per la costruzione dal basso di un percorso che interpretando i bisogni della scuola e della società determini quelle sinergie necessarie per contribuire alla formazione di una coscienza civica che faccia perno sulla cultura della legalità. Il punto di forza del progetto è infatti proprio nella sinergia istituzionale che lo alimenta e che riunisce in un unico sistema una pluralità di soggetti che insieme possono contribuire al perseguimento dei suoi obiettivi. E’ in tal senso straordinario l’entusiasmo che si è registrato intorno al progetto sin da questa fase iniziale: Prefettura, Questura, Istituzioni, Mondo della scuola, Imprese, tutti hanno espresso piena condivisione degli obiettivi progettuali manifestando volontà concreta di impegnarsi nella sua realizzazione. Il progetto prende il via in Sicilia ma si rivolge espressamente alle scuole di ogni ordine e grado comprese le scuole per adulti di tutto il territorio nazionale, proprio per promuovere il confronto tra i giovani nella costruzione di un’identità nazionale fortemente ancorata ai valori di legalità, cittadinanza ed appartenenza. In tal senso, ho già incontrato il Ministro Fioroni del Progetto e presto definiremo insieme anche alla Fondazione Progetto Legalità la strategia per diffondere su tutto il territorio nazionale questa grande energia che lunedì 13 prende il via dalla Sicilia”. Per Massimo Russo “l’obiettivo che guida l’attività della Fondazione è lo sviluppo di una Cittadinanza Attiva e Consapevole e di un’Etica della Responsabilità ampiamente condivisa, in grado di garantire non solo il trasferimento dei valori di legalità ma la concreta assunzione nei comportamenti quotidiani delle nuove generazioni di valori ispirati al rispetto dello Stato e delle regole di convivenza civile. In questo spirito è stato avviato sin dal 2002 il percorso Progetto Legalità che oggi prende il nome “Non barattare i diritti con i favori”, nell’ambito del quale è inserito il Progetto “I Pizzini della legalità” proposto per l’anno scolastico 2006-2007 alle scuole di tutta Italia. Il Progetto nasce proprio dalla consapevolezza che è necessario per noi magistrati uscire dai palazzi di giustizia –come auspicava Paolo Borsellino - ed investire proprio nella scuola e nei giovani per contribuire alla formazione della cultura della legalità e per recuperare i fondamenti della convivenza civile che sono stati sin troppo indeboliti dal contesto sociale sino a renderlo incapace di tramandare efficacemente e compiutamente cultura e valori, a partire dal valore del “diritto” troppo spesso barattato in cambio di un “favore”.



Palermo, 9 novembre 2006
La scuola al centro degli incontri dell’assessore Leanza:
a Siracusa sicurezza e anagrafe scolastica all’ordine del giorno

Venerdì 10 novembre, a partire dalle ore 15.30, nella Sala Costanzo Bruno del Palazzo della Provincia di Siracusa (via Malta, 106), l’assessore regionale ai Beni culturali, ambientali e Pubblica Istruzione, Nicola Leanza, incontrerà il presidente della Provincia, Bruno Marziano, tutti i sindaci della provincia, il dirigente scolastico regionale, Guido Di Stefano, e il direttore dell’Ufficio scolastico provinciale, Italia. Presente anche il dirigente generale del Dipartimento regionale Pubblica Istruzione, Patrizia Monterosso.
Si tratta della seconda tappa, dopo Catania, del ciclo di incontri voluti dall’assessore Leanza per programmare gli interventi che riguardano la messa a norma delle scuole e la definizione dell’anagrafica dell’edilizia scolastica.



Palermo, 9 novembre 2006
Si presenta domani a Catania il progetto “Pizzini della legalità”

Nell’ambito del Percorso Integrato di Educazione alla Legalità ed alla Convivenza Civile “Non barattare i Diritti con i favori”, la Fondazione “Progetto Legalità in memoria di Paolo Borsellino e di tutte le altre vittime della mafia”, insieme con l’Assessorato regionale Beni culturali, ambientali e Pubblica Istruzione e l’Ufficio Scolastico Regionale, promuove per l’anno scolastico 2006/2007 il progetto “I Pizzini della Legalità”, rivolto a tutte le Scuole Italiane di ogni ordine e grado, ai Centri di Formazione permanente ed alle Scuole degli istituti penitenziari.
Il progetto sarà presentato il 10 novembre, a Catania, al Teatro Sangiorgi (via San Giuliano), alle ore 10.
Parteciperanno alla conferenza stampa di domani l’assessore regionale ai Beni culturali, ambientali e alla Pubblica Istruzione, Lino Leanza, il direttore del Dipartimento regionale Pubblica Istruzione, Patrizia Monterosso, il dirigente dell’Ufficio Scolastico regionale, Guido Di Stefano, il sostituto procuratore della DDA di Palermo e presidente della Fondazione Progetto Legalità in memoria di Paolo Borsellino e di tutte le altre vittime dalla mafia, Massimo Russo, il responsabile dell’area educativa del carcere Bicocca di Catania, Maurizio Battaglia, la responsabile del Progetto, Cleo Li Calzi, il conduttore della manifestazione che darà il via ufficiale al Progetto, Salvo La Rosa.
La manifestazione, alla quale parteciperanno 4000 studenti provenienti da tutta la Sicilia, avrà luogo lunedì 13 novembre (ore 10), al Palasport di Catania. Tra gli ospiti, Anna Tatangelo, Enrico Guarneri Litterio e Antonello Costa.



Palermo 8 novembre 2006
Ritrovamento archeologico a Pantelleria.
L’assessore Leanza: “Pantelleria merita il suo parco archeologico”


Così l’assessore regionale ai Beni culturali, ambientali e alla Pubblica Istruzione, Lino Leanza, ha commentato gli ultimi ritrovamenti archeologici a Pantelleria: “A quest’isola vanno riconosciute grandi potenzialità per la ricchezza dei dati che ha saputo fornire negli anni: queste ulteriori scoperte non fanno che confermare quanto Pantelleria abbia ancora da dare alla ricerca archeologica mondiale. Le teste imperiali sono solo i reperti più noti di un patrimonio unico, dovuto alla posizione geografica, punto nevralgico nelle rotte commerciali e negli eventi bellici delle antiche civiltà mediterranee. Tanti e quali sono stati i siti e i reperti portati alla luce da rendere opportuno un progetto che faccia di Pantelleria un vero e proprio parco archeologico, articolato in quattro settori principali: il villaggio preistorico di Mursia, l'acropoli di San Marco, il santuario punico-romano del lago di Venere, l'insediamento tardo-romano di Scauri. Un modo per coniugare la forte vocazione archeologica dell’isola con quella paesistica”.
Conferma il soprintendente di Trapani, Giuseppe Gini: “Con questi nuovo ritrovamenti Pantelleria rafforza la proposta fatta dalla mia soprintendenza per l’istituzione di un parco archeologico con una sua grande particolarità: quello di essere territoriale, cioè diffuso su tutta l’isola”.



Palermo, 3 novembre 2006
Apertura pomeridiana festiva per i parchi archeologici di Segesta e Selinunte

Le prime due domeniche di novembre (5 e 12) i parchi archeologici di Segesta e Selinunte resteranno aperti fino alle 17 (ultima biglietteria ore 16), esattamente come i giorni feriali durante la stagione invernale già avviata.
Mantenere i siti aperti il più a lungo possibile è uno degli obiettivi portati avanti dall’assessore regionale ai Beni culturali, ambientali e alla Pubblica Istruzione, Lino Leanza, che già la scorsa estate aveva predisposto l’apertura notturna di alcuni luoghi di interesse turistico: “All’inizio della prossima settimana – spiega Leanza - incontrerò il soprintendente di Trapani, Giuseppe Gini, e insieme individueremo le risorse e i percorsi adeguati per risolvere il problema, affinché mete di grande richiamo turistico come Segesta e Selinunte possano rimanere fruibili il più a lungo possibile, mantenendo così un fondamentale servizio pubblico”.
Della stessa opinione il soprintendente Gini: “C’è da parte dell’assessore una volontà politica che condivido, a questo punto è importante trovare gli strumenti economici e le strategie opportune per raggiungere l’obiettivo.