Regione
Siciliana
Assessorato dei Beni culturali e ambientali e della Pubblica istruzione
Assessore: On.le Alessandro Pagano
a cura di Fabio Geraci
tel. 091 7071808
COMUNICATI
STAMPA OTTOBRE 2005
Si è svolta oggi la messa in ricordo dei minatori della Trabia-Tallarita
L’assessore Pagano: “Crediamo nel recupero della civiltà mineraria”
03/10/2005
CALTANISSETTA – Oggi pomeriggio, presso l’ex Centrale Elettrica
del bacino minerario di Trabia-Tallarita, ricadente nei Comuni di Sommatino e
Riesi, si è svolta una messa solenne in ricordo dei tanti minatori, molti
dei quali “carusi”, cioè ragazzini dai 7 ai 15 anni, che persero
la vita nello svolgimento del loro duro lavoro.
La messa, fortemente voluta dall’Assessorato ai Beni Culturali della Regione
Siciliana, e organizzata dalla Soprintendenza di Caltanissetta, diretta dalla
dott.ssa Rosalba Panvini, è stata concelebrata dai Vescovi di Caltanissetta
e Piazza Armerina, alla presenza dell’Assessore Regionale ai Beni Culturali
ed Ambientali, on. Alessandro Pagano, e moltissime autorità religiose,
militari e civili.
Erano inoltre presenti i Sindaci di tutti quei Comuni che furono coinvolti dal
fenomeno dello zolfo. “Siamo felici – ha affermato l’assessore
Pagano - che la Soprintendenza di Caltanissetta abbia creduto nel progetto, perché
sono convinto che il nostro futuro passi anche attraverso la civiltà mineraria.
Non è un caso che la messa si svolga alla miniera Trabia-Tallarita, che
incarna perfettamente la realtà mineraria che condizionò il modo
di vivere di più della metà della popolazione siciliana, nell’arco
di almeno due secoli, nel bene e nel male.
Abbiamo fatto tutto il possibile per produrre il progetto di recupero della miniera
e oggi, dopo l’acquisizione del sito da parte del Demanio Regionale e grazie
ad un finanziamento a valere sul POR Sicilia 2000-2006, per circa 11 miliardi
di vecchie lire, sono in corso da parte del nostro braccio operativo, la Soprintendenza
di Caltanissetta, i lavori di recupero e valorizzazione di quella che, probabilmente,
fu la più ricca miniera della Sicilia e non solo. Il recupero della memoria
storica è uno degli assai portanti della filosofia dell’assessorato
ai Beni Culturali, per riscoprire al meglio la nostra identità proiettandola
nel futuro”.
I lavori sono diretti dagli architetti Alessandro Ferrara e Mariolina Giglio,
con la responsabilità del Procedimento affidata all’arch. Daniela
Vullo e la responsabilità della sicurezza all’arch. Enrico Marchese.
Gli assistenti di cantiere sono i funzionari direttivi Giancarlo La Rocca, Luigi
Sciandra e Michele Miccichè. Il consulente geologo il dott. Filippo Spagnolo.
Quello strutturale è l’ing. Giuseppe Gaeta. L’Impresa è
la Serena Costruzioni di Valverde.
Nel 1874, alla Zolfara Grande si ebbero 12 morti, in seguito all’esplosione
di una grossa mina, caricata con dinamite. La Trabia-Tallarita era tra le miniere
che dava più lavoro, in una Sicilia dove, nel 1880, lavoravano nell’estrazione
dello zolfo 6.170 fanciulli di età inferiore a 15 anni, su un totale di
21.550 operai. Nello stesso anno, nella “Solfara Grande” di Sommatino,
furono fatte brillare delle mine; dopo l’esplosione si sviluppò un
incendio dal quale esalò una notevole quantità di anidride solforosa
che investì i circa 40 operai che in quel momento erano in galleria. Ci
furono 39 morti.
Nel 1883, il 27 febbraio, un incendio, divampato all’interno della Solfara
Grande, causò la morte di decine di operai e la conseguente chiusura della
miniera.
L’11 febbraio 1886, venne approvata una legge che vietava i lavori sotterranei
ai minori di 10 anni e quelli esterni ai minori di 9. Nel 1899, a Sommatino, 1500
minatori scioperarono per 26 giorni consecutivi, per protestare contro l’intensificarsi
del cottimo, sistema di remunerazione che creava gravi livelli di sfruttamento.
Nel 1907, viene approvata, il 10 novembre, la legge 818, che stabilì l’età
minima di 14 anni per il lavoro dei ragazzi in miniera. E nel 1909 che, alla Trabia,
viene realizzata la Centrale Elettrica Palladio.
Dal 1921 la Trabia-Tallarita viene gestita dalla “Società Mineraria
Siciliana”, fondata dai Florio di Palermo, con capitali anglo-siculi.
Nel 1921, subentra la società “Imera”. Subito dopo la seconda
guerra mondiale, la gestione del bacino passò alla ditta “Valsalso”.
Nel 1957, alla Tallarita un crollo provocò un’esplosione di grisou
e la morte di 12 operai.
Nel 1962, nasce l’Ente Minerario Siciliano. La SO.CHI.MI.SI subentra alla
Valsalso e unifica il bacino con il nome di Trabia-Tallarita. Dopo inizia il lento
ed inesorabile abbandono, al quale adesso si sta cercando di porre finalmente
rimedio.
Palermo, 5 ottobre 2005
Buono Scuola 2002-2003, al via i pagamenti da parte del Banco di Sicilia
L’assessore Pagano: “Entro fine novembre saranno evase tutte le pratiche”
PALERMO – “Negli ultimi sei mesi, gli uffici hanno esaminato
oltre un milione di pratiche: le prime 310 mila sono state già evase liquidando
interamente l’Una Tantum 2003-2004. Stiamo adesso lavorando il più
velocemente possibile per annullare i ritardi accumulati negli anni passati. Da
oggi sono pronte per la liquidazione le prime 3500 domande del Buono Scuola 2002-2003.
Contiamo di completarne l’erogazione entro la fine di novembre”.
Lo ha dichiarato l’assessore regionale alla Pubblica Istruzione, Alessandro
Pagano.
“I cittadini – ha concluso l’assessore Pagano – dovranno
recarsi agli sportelli solo dopo aver ricevuto dal Banco di Sicilia la lettera
con la comunicazione ufficiale che dovrà essere presentata all’Istituto
di credito”.
Palermo, 6 ottobre 2005
Giornata mondiale degli insegnanti, l’assessore Pagano incontra il Diesse
“I docenti devono tornare ad avere la vocazione per guidare meglio i ragazzi”
PALERMO – “Chi insegna, insegna sempre, in qualche modo,
anche se stesso. Insegna cioè un modo di affrontare la realtà, d’interrogarla,
di esserne responsabile. E’ cioè un modello di esperto posto di fronte
agli studenti. L’insegnante educa per “quello che dice”, più
ancora per “quello che fa”, ma ancora di più “per quello
che è”. Molti di noi probabilmente ricordano quanto alcune scelte
di studio sono state guidate anche dal fascino che ha esercitato su di noi un
insegnante, un vero maestro, mostrando una concreta possibilità di realizzazione
personale in una particolare disciplina. Questo richiama alla mente sia l’importanza
della motivazione degli insegnanti sia la necessità di un loro continuo
aggiornamento. Solo chi è profondamente motivato dal desiderio di aiutare
altre persone a crescere, e continuamente formato e aggiornato, potrà far
crescere e dare un futuro alla nostra scuola”.
Lo ha dichiarato l’assessore regionale alla Pubblica Istruzione, Alessandro
Pagano, nel corso di un incontro con una rappresentanza di insegnanti dell’associazione
professionale DIESSE (didattica e innovazione scolastica) in occasione della giornata
mondiale degli insegnanti.
Istituita per la prima volta nel 1993 dall’UNESCO, la “Giornata mondiale
degli insegnanti” vuole richiamare l’attenzione pubblica sul ruolo
dei docenti nel mondo e sulla loro importanza nella società. Il tema di
quest’anno, “Formazione, la forza del corpo docente”, evoca
in maniera evidente il collegamento tra la formazione dell’insegnante e
l’incidenza che la professione da lui svolta ha sulla società. Nello
stesso tempo la giornata è l’occasione per riflettere, in senso più
vasto, sulla condizione dell’insegnante nel nostro Paese.
“Gli insegnanti di oggi – ha proseguito l’assessore Pagano -
devono riscoprire il senso della vocazione ed è estremamente importante
che sentano che questa professione è valorizzata dalla società.
Il coinvolgimento delle organizzazioni rappresentative degli insegnanti è
un fattore cruciale per il successo della programmazione, della realizzazione
e dell’applicazione di autentiche riforme. Queste riforme riusciranno soltanto
se gli insegnanti che debbono metterle in pratica, saranno coinvolti nell’assicurare
il loro successo”.
La creazione dell’Unità di radioterapia oncologica all’ospedale
di San Cataldo
L’assessore Pagano: “Continuiamo a fare il possibile per la sua realizzazione”
10/10/2005
PALERMO – “I malati meritano rispetto, soprattutto quelli
colpiti da sindromi devastanti come quelle tumorali. La nascita dell’Unità
di Radioterapia Oncologica presso l’ospedale “Maddalena Raimondi”
di San Cataldo è quindi un traguardo assai importante per i pazienti della
comunità nissena e delle province limitrofe. Significa avere una maggiore
speranza di guarigione potendo contare su competenze e mezzi all’avanguardia
anche a poca distanza dalla propria casa. In questo senso, appoggio la fiaccolata
organizzata per domani dall’associazione “Le Spighe” che mira
a creare il consenso per velocizzare la creazione dell’unità di radioterapia”.
Lo ha dichiarato l’assessore regionale ai Beni Culturali, Ambientali e alla
Pubblica Istruzione Alessandro Pagano.
“In questi ultimi anni – ha continuato l’assessore Pagano –
abbiamo fatto tantissimo per la creazione dell’Unità di Radioterapia
Oncologica di San Cataldo, in collaborazione con il Direttore Generale Ettore
Costa della Asl 2 di Caltanissetta e il Direttore Sanitario Enzo Sedita.
La Tac e la risonanza magnetica sono già state realizzate e saranno inaugurate
il 29 ottobre alla presenza del Presidente della Regione Salvatore Cuffaro, mentre
la Radioterapia sarà a regime già nei primi mesi del prossimo anno.
Inoltre, sono già disponibili circa cinque milioni e mezzo di euro per
migliorare la struttura ospedaliera e il rinnovo di tutte le tecnologie”.
Finanziato il restauro dell’organo della Chiesa Santa Maria di Loreto
di Vallelunga
L’assessore Pagano: “Recuperare la memoria storica della nostra eredità
culturale”
12/10/2005
CALTANISSETTA – Sessantasettemila euro per il restauro dell’organo
antico e di interesse storico della parrocchia Santa Maria di Loreto di Vallelunga
Pratameno, in provincia di Caltanissetta. Il provvedimento è inserito nella
programmazione regionale per l’esercizio finanziario del 2005, capitolo
relativo alle spese per l’accesso ai contributi ad enti morali ed ecclesiastici
per la riparazione ed il restauro di strumenti musicali antichi e di valore storico,
disposta dall’assessore ai Beni Culturali Alessandro Pagano che ha firmato
la nota di integrazione per avviare le procedure per il finanziamento.
“Gli organi da chiesa – ha affermato l’assessore Pagano - sono
delle opere d’arte singolari: essi uniscono alla bellezza estetica, la ricchezza
dei materiali, l’abilità tecnica del costruttore e la capacità
di produrre suoni. Spesso però questi strumenti, risparmiati dai furti,
sono lasciati all'incuria. E così, mortificati e privati dell'attenzione
di un pubblico, gradualmente si estinguono, e con essi la memoria storica: quella
del suono antico, che solo gli organi da chiesa possono testimoniare con incontestabile
esattezza.
Il recupero del bene artistico rappresenta un’occasione in più per
valorizzare il patrimonio religioso che rappresenta la parte più corposa
e significativa dei Beni Culturali siciliani.
La conservazione dell’ingente eredità culturale ed estetica dei beni
ecclesiastici è un passo importante per ampliare l’offerta e creare
nuovi poli culturali in grado di attirare i visitatori, anche in un centro come
Vallelunga lontano dagli abituali percorsi turistici, che vanta con le sue radici
una storia secolare che può certamente produrre un incremento nel numero
delle presenze a condizione che pezzi unici come l’organo della chiesa della
Maria di Loreto vengano valorizzati per essere meglio conosciuti ed apprezzati”.
A Wolfsburg la mostra “Sikania, tesori archeologici della Sicilia
centro-meridionale”
L’assessore Pagano: “Un’immagine della Sicilia antica di grande
fascino e bellezza”
14/10/2005
PALERMO – E’ stata inaugurata oggi a Wolfsburg, in Germania, la mostra
“Sikania, Tesori archeologici della Sicilia centro-meridionale” promossa
dall’Assessorato Regionale ai Beni Culturali e Ambientali e alla Pubblica
Istruzione e coordinata dal Servizio Archeologico della Soprintendenza per i Beni
Culturali e Ambientali di Caltanissetta, diretto da Carla Guzzone, in collaborazione
con la facoltà di Scienza della Formazione dell’Università
Degli Studi di Catania.
La mostra, che avrà come splendida cornice il castello di Wolfsburg (Bassa
Sassonia) dove resterà aperta dal 14 ottobre al 14 novembre, avrà
una seconda edizione all’Helms Museum di Amburgo, dal 12 gennaio al 15 febbraio
del 2006. Per la prima volta saranno presentati all’attenzione del pubblico
europeo, reperti di grande valore storico e qualità artistica provenienti
dalla “Sikania”, dal cuore cioè della Sicilia centro-meridionale,
attraversato da due antichi corsi d'acqua un tempo navigabili, l'Halykos e l'Himera
inferiore.
“La Sikania – ha affermato l’assessore Pagano – è
il centro geografico della più grande isola del Mediterraneo, anch’essa
con posizione baricentrica rispetto alle vicende storiche che caratterizzarono
il nostro mare nel mondo antico: approdo, frontiera e punto d’incontro di
flussi culturali e civiltà d’Oriente e d’Occidente. La mostra
racconta, dal punto di vista delle popolazioni indigene, la fase finale dell’età
del bronzo, quella del ferro ed il consolidarsi in tempi storici dell’inculturazione
greca.
E’ questo il particolare momento di sintesi che definisce l’identità
culturale delle comunità insediate sul territorio. Viene fuori una dimensione
storico-culturale poco nota ed un’immagine della Sicilia antica di grande
fascino e bellezza. I reperti esposti nella mostra itinerante del Castello di
Wolfsburg e dell’Helms Museum di Amburgo, di straordinario valore storico
e di grande qualità artistica, vengono per la prima volta presentati in
un contesto di sintesi complessiva all’attenzione del pubblico europeo”.
“La mostra si svolge in Germania – ha affermato la Soprintendente
ai Beni Culturali e Ambientali di Caltanissetta, Rosalba Panvini – perché
è stato trovato, in una deposizione all’interno di un sacello del
sito indigeno di Polizzello, un elmo cretese databile al VII-VI secolo A.C., che
è l’unico manufatto di tale genere proveniente da una ricerca archeologica,
ed è identico ad un altro elmo cretese, che non proviene da contesti di
scavo ma da una collezione privata di Arkades, a Creta, ed è stato acquistato
dal museo delle Arti e dell’Industria di Amburgo. I due elmi verranno quindi
esposti insieme e potranno essere ammirati nella seconda sessione della mostra,
quella appunto di Amburgo.
Il recente ritrovamento di questo elmo, che risale allo scorso anno, dà
ragione di credere che i cretesi si siano stanziati con nuclei di popolazioni
non solo nell’area centro-meridionale della Sicilia, ma anche a Polizzello,
e questo dato dà la certezza dei contatti intercorsi tra i sicani di questo
periodo e Creta, dal cui repertorio iconografico sono stati adottati i modelli
della produzione vascolare e bronzistica dei sicani”.
I reperti esposti (circa 150 tra esemplari ceramici, metalli e materiali vari,
quali osso, avorio e ambra) provengono dai musei archeologici presenti sul territorio
interessato, vale a dire il Museo Archeologico di Caltanissetta, il Museo Archeologico
di Marianopoli, il Museo Archeologico Regionale di Gela, l’Antiquarium di
Milena, e sono stati scelti tra quelli ritrovati a Sabbucina, a Vassallaggi, nella
necropoli di Dessueri, a Polizzello, a Marianapoli e a Butera, tutti databili
tra l’XI ed il VI secolo A.C.
La mostra si avvale dell'opera di mediazione svolta dagli Istituti Italiani di
Cultura di Wolfsburg e Amburgo diretti rispettivamente da Marcello Matera e da
Maria Mazza, che hanno anche allacciato rapporti con gli istituti scolastici tedeschi
per far sì che gruppi di studenti frequentino, nella prossima primavera
per un mese, le scuole di Mussomeli e Caltanissetta: successivamente gli studenti
siciliani ricambieranno la visita frequentando le scuole di Amburgo e Wolfsburg.
Diverse ditte del territorio nisseno, nelle sale appositamente allestite dei due
musei, esporranno i prodotti tipici dell’entroterra siciliano con la speranza
che possano essere allacciati rapporti commerciali con la Germania, tanto che
le stesse ditte parteciperanno alla Borsa del Turismo di Amburgo che si terrà
alla fine del mese di novembre e alla fiera di Wolfsburg che si terrà nel
periodo natalizio.
L’assessore Pagano ha incontrato i dirigenti delle scuole del nisseno
“La scuola deve sviluppare il compito formativo che è il fine dell’educazione”
04/10/2005
CALTANISSETTA – L’assessore regionale alla Pubblica Istruzione,
Alessandro Pagano, ha incontrato, presso la sede del CSA (ex provveditorato agli
studi) di Caltanissetta, i dirigenti scolastici di tutte le scuole di ogni ordine
e grado della provincia, per un confronto sui temi principali del prossimo anno
scolastico.
“L’incontro con i dirigenti scolastici – ha affermato l’assessore
Pagano – è stato, ritengo, proficuo ed è servito per fissare
dei paletti certi e per far sì che la scuola siciliana possa interpretare
al meglio il suo ruolo e sviluppare in modo sempre nuovo il compito formativo
che è il fine stesso dell’educazione. Occorre migliorare la relazione
tra la scuola e la famiglia, che rimane la cellula principale di ogni dimensione
dell’educazione.
Occorre ascoltare maggiormente le famiglie e aiutarle ad assumere con responsabilità
il proprio compito educativo. Inoltre, bisogna tenere sempre in considerazione
l’integralità degli studenti, promuovendo attività di formazione
umana e morale continua, sviluppando le attività che aiutino gli studenti
a non subire le fonti di informazione in modo inadeguato e acritico, ma a rafforzare
il legame tra sapere e responsabilità.
Un ruolo fondamentale deve essere svolto dai docenti, che sono chiamati a promuovere
la diffusione di modelli esistenziali forti e a stringere il legame con il patrimonio
culturale e le tradizioni locali. Inoltre, occorre promuovere le attività
intese a rispondere ai bisogni degli studenti, e a prevenire comportanti irresponsabili
o a rischio - bullismo, droga, alcol – fenomeni che sono figli di una “mancanza
di senso”.
E’ necessario rafforzare i legami tra scuola e volontariato, ed al tempo
stesso sviluppare le attività collegabili con l’educazione alla legalità,
argomento al quale abbiamo deciso di dedicare l’intero anno scolastico con
una serie di iniziative tese a sensibilizzare gli studenti e a farli riflettere
seguendo gli insegnamenti di persone come Rosario Livatino che hanno donato la
propria vita per il rispetto dei loro ideali.
Dopo la caduta delle ideologie, che tanto male ci hanno arrecato, dopo la caduta
dei muri che ci hanno costretti ad una ottusità paurosa e mortifera, è
giunto il tempo di guardare al reale, alle cose che contano e che sono Vere.
Oggi è il tempo di offrire ai giovani quei valori senza i quali un società
decade inesorabilmente. La verità sull’uomo, sulla sua origine e
il suo fine, la centralità della famiglia, l’amore per la terra dei
padri, ossia la patria, il rispetto della vita dal suo inizio alla sua morte naturale,
devono precedere e accompagnare ogni informazione tecnica e professionale.
I giovani - ha concluso l’assessore Pagano - ci chiedono orientamenti per
il loro futuro professionale e lavorativo, ma prima ancora, chiedono illuminazione
forte su come occorre essere, chiedono indicazioni esistenziali certe, dopo il
secolo dei dubbi, dei tentennamenti, delle incertezze.
Dopo il tempo delle bugie, chiedono in definitiva la Verità sull’uomo
e sulle cose”.
Palermo, 14 ottobre 2005
Tutto pronto a Mazara del Vallo per la “Notte Bianca del
Satiro Danzante”
L’assessore Pagano incontrerà i giornalisti sabato 15 ottobre alle
ore 19
PALERMO – E’ tutto pronto per la “Notte bianca del
Satiro Danzante” che si svolgerà sabato, 15 ottobre, a partire dalle
21,30 al lungomare Mazzini di Mazara del Vallo. L’iniziativa, promossa dall’Assessorato
regionale ai Beni Culturali con la collaborazione del Comune di Mazara del Vallo,
vedrà come ospiti d’onore il cantautore Claudio Baglioni, il critico
d’arte, Vittorio Sgarbi, e don Antonio Mazzi che sul palcoscenico daranno
vita ad un talk-show.
Alla serata, condotta dal presentatore siciliano Salvo La Rosa, parteciperanno
inoltre il comico Litterio, i gruppi musicali “Folkage” e “Beati
Paoli” e la cantautrice Aida Satta Flores. Andrà in scena anche il
balletto “Mediterraneo”, realizzato all’interno del progetto
“Satiro Danzante”, diretto da Mvula Sungani, che questa estate ha
riscosso grande successo nelle piazze di tutta la Sicilia e si esibirà
la compagnia di danza “Dance Works” con le coreografie di Carla Favata.
Lo spettacolo farà da traino alla riapertura del Museo del Satiro che,
eccezionalmente, aprirà gratuitamente le porte fino alle sei del mattino
per consentire al pubblico di ammirare la statua tornata a Mazara del Vallo dopo
avere incantato tre milioni e mezzo di giapponesi all’Expo Universale di
Aichi.
La scaletta della serata prevede in apertura un cortometraggio che racconterà
per immagini l’avventura del Satiro Danzante dal momento dell’imbracatura
per il viaggio aereo alla esposizione di Tokyo che ha preceduto di due settimane
il debutto all’Expo di Aichi. Il video è un estratto del documentario
realizzato da Laura Schimmenti e Andrea Zulini e che andrà in onda sul
territorio nazionale ed europeo dal prossimo dicembre.
A seguire la sezione dedicata alla danza con due performance direttamente ispirate
al Satiro, il talk show con Don Mazzi, Sgarbi e l’assessore Pagano ed infine
la parte dedicata alla musica con il gran finale che ha per protagonista Claudio
Baglioni. L’ingresso alla serata è gratuito.NB - Alla cortese attenzione
del redattore che riceve il comunicato.
Ai giornalisti sarà data la possibilità di visitare in anteprima
il Museo dell’ex Chiesa di Sant’Egidio a Mazara del Vallo. L’assessore
Pagano, infatti, incontrerà la stampa sabato 15 ottobre, alle ore 19, per
tracciare un bilancio dell’esperienza giapponese ed illustrare le prossime
iniziative legate al grande ritorno di immagine per la Sicilia rappresentato dal
Satiro.
Palermo, 19
ottobre 2005
Federalismo fiscale in Sicilia, l’intervento dell’assessore Pagano
“Berlusconi e Miccichè hanno dato risposte concrete alla Sicilia”
PALERMO – “Ancora una volta il ministro Miccichè ha veicolato
nel modo opportuno le esigenze della Sicilia. Ancora una volta il Presidente Berlusconi
ha saputo dare una risposta alle aspettative della nostra regione. Ancora una
volta Berlusconi e Miccichè hanno dimostrato tempestività e concretezza,
qualità da veri leader. Bisogna dare atto al Presidente Cuffaro di aver
posto la questione in maniera perentoria in difesa degli interessi di tutti i
siciliani”.
Lo ha dichiarato l’assessore regionale ai Beni Culturali, Alessandro Pagano.
AROMATARIA
Maioliche da Farmacia e d’uso privato.
Le collezioni di Palazzo AbatellisPALERMO, GALLERIA REGIONALE DELLA SICILIA
PALAZZO ABATELLIS
21 ottobre 2005 – 8 gennaio 2006
PALERMO – E’ tutto pronto per l’inaugurazione della mostra “AROMATARIA,
maioliche da farmacia e d’uso privato – Le collezioni di Palazzo Abatellis”,
che avverrà a Palazzo Abatellis, Galleria Regionale della Sicilia, venerdì
21 ottobre alle ore 18. La mostra si giova esclusivamente delle prestigiose collezioni
ceramiche di Palazzo Abatellis poco note al gran pubblico e soltanto in parte
indagate dagli studi.
Il progetto, sulla base di una ricca e interessante esibizione di preziosi reperti
custoditi nei depositi del Museo palermitano, propone al pubblico degli estimatori
una visione allargata della materia che si sofferma sul contesto della bottega
d’aromateria in cui le maioliche vennero utilizzate non soltanto come contenitori
di farmaci, ma come simbolo del prestigio di cui godeva l’arte antica e
misteriosa dello speziale, approdata in occidente attraverso i contatti intercorsi
tra la Sicilia e l’Oriente, in particolare con il mondo arabo.
“La mostra che si inaugura domani – ha affermato l’assessore
regionale ai Beni Culturali Alessandro Pagano - è un appuntamento prestigioso,
che testimonia della straordinaria vitalità del settore in Sicilia e del
forte rapporto affettivo che lega intensamente i siciliani alle memorie storiche
e alla loro identità culturale. L’esposizione, che illustra un tema
di grande rilevanza culturale, è una raccolta di stupende maioliche antiche,
esposte in un percorso didattico di grande valore scientifico e di immensa suggestione,
che consente di cogliere appieno il senso dell’intuizione che ci ha portato
a individuare in IDENTITA’ E’ FUTURO l’equazione sulla quale
costruire un sistema virtuoso di sviluppo e di rispetto per le nostre tradizioni
culturali”. La scelta espositiva si articola nella presentazione di un congruo
numero di reperti siciliani e d’importazione selezionati per luogo e periodo
di fabbricazione, organizzati in una prospettiva d’indagine che, partendo
dall’esegesi delle singole opere, approdi alla funzione da esse esplicata
nel loro insieme all’interno dell’apoteca, presidio sanitario e nel
contempo emblema culturale, unico luogo laico a disporre di immagini e segni evocativi
a beneficio di un pubblico, in gran parte analfabeta, aduso all’apprendimento
orale rafforzato dal linguaggio iconografico.
“Con la mostra di maioliche della sua ricchissima collezione – ha
affermato Vincenzo Abbate, Direttore della Galleria Regionale della Sicilia -
più volte sollecitata in questi ultimi anni e oggi finalmente realizzata
grazie alla sensibilità e alla disponibilità dell’Assessorato
e del Dipartimento Regionale dei Beni Culturali e dell’Educazione Permanente,
la Galleria Regionale della Sicilia conclude tutta una fase di lavoro concernente
in generale, nell’arco di più di un decennio, la conoscenza e la
catalogazione delle raccolte interne, finalizzandolo - attraverso lo studio scientifico
e la ricerca (anche d’archivio) - spesso alla ‘ri-considerazione’
di quei contesti che, poi, lungo il corso dei secoli nel rapporto inscindibile
tra committente ed esecutore, immettono tout-court l’opera e l’oggetto
d’arte in rapporto con la società; ma soprattutto alla ‘ri-configurazione’
dei nuclei storici di tali collezioni così indispensabili all’approfondimento
delle origini e del progresso di quella gloriosa istituzione che a partire dall’Ottocento
fu il Regio Museo Nazionale di Palermo e da cui trae origine l’intero sistema
museale cittadino”.
Oltre all’organizzazione fisica di una bottega di speziale, filologicamente
ricostruita sulla scorta delle testimonianze archivistiche e con l’impiego
di mobili originali reperiti nei depositi del Museo, la mostra prevede la ricognizione
di due aromaterie rinascimentali attraverso la pubblicazione di mappe e documenti
d’archivio relativi ad inventari inediti e, in particolare, alle carte di
due insigni operatori palermitani, Giovanni Alojsio Grillo attivo, alla fine del
‘500 nell’odierna via dei Coltellieri alla Vucciria, e Nicolò
Gervasi figura poco nota di sperimentatore, con bottega nella piazza di Ballarò,
scomparso nell’ultimo decennio del ‘600. La pubblicazione della sua
ricca biblioteca nel catalogo, corredato di numerose immagini a colore fornite
di schede illustrative, costituisce, per la sua recente acquisizione, un apporto
testimoniale di non trascurabile portata negli studi connessi alla scienza ermetica
e spagirica alla quale le realizzazioni ceramiche ipotecarie si legano per le
forme che le caratterizzano e, più profondamente, per le figurazioni che
espongono.
Palermo, 21 ottobre
2005
Augusta, via ai lavori per il restauro e la riqualificazione di Forte Vittoria
L’assessore Pagano: “Il recupero sarà abbinato ad una piena
fruizione”
PALERMO – “La riqualificazione dei beni culturali siciliani è
il nostro obiettivo principale ma non avrebbe senso se a questa non fosse accompagnata
la piena fruizione da parte della collettività.
In questa ottica, il progetto di restauro e di riqualificazione del Forte Vittoria
di Augusta, è un chiaro esempio di come, nel rispetto della valenza storico-artistica
del monumento, abbiano eguale importanza il recupero della struttura, atto a cancellare
il degrado del tempo, e una mirata opera di rilancio del monumento fiore all’occhiello
della cittadina siracusana, realizzando una struttura destinata ad ospitare un
centro di formazione e studi di ricerca nell’ambito dei beni culturali”.
Lo ha dichiarato l’assessore regionale ai Beni Culturali, Alessandro Pagano,
dando il via ai lavori per il restauro e la riqualificazione del Forte Vittoria
di Augusta, per il quale sono stati stanziati 5.164.000 di euro, di cui 3.930.000
per lavori a base d’asta.
Il progetto prevede la realizzazione di laboratori da attrezzare e utilizzare
per le attività di studio e ricerche nell’ambito dei Beni Culturali,
di aree da adibire a mostre sulla storia delle fortificazioni di Augusta oltre
ad una serie di servizi (sala mensa, bar, due sale per riunioni e conferenze)
destinate ad una completa fruizione del monumento.
Forte Vittoria, una fortificazione costruita tra il 1565 e il 1567, sarà
inserita nell’itinerario di architettura militare della città di
Augusta che comprende anche il Castello Svevo, il Castello di Brucoli, la Torre
Avolos, il Forte Garzia (collegato da un cordone di pietre al Vittoria, l’Hangar
dei dirigibili e il Museo della Piazzaforte.
“In coerenza con le linee programmatiche del POR Sicilia 2000-2006 –
ha proseguito l’assessore Pagano - sono stati individuati gli spazi disponibili
per una organizzazione funzionale del complesso architettonico, e al termine dei
lavori Augusta vedrà risplendere uno dei suoi simboli più positivi
che non mancherà di arricchire la già grandiosa eredità culturale
della provincia di Siracusa”.
Palermo, 22 ottobre
2005
Conferenza di servizi sugli interventi nell’area della “Torre Roccella”
Trovato un accordo tra Assessorato, Soprintendenza e Comune
PALERMO – Una riunione per discutere sugli interventi nell’area
della “Torre Roccella” di Campofelice di Roccella. Alla conferenza
di servizi, convocata dall’assessore regionale ai Beni Culturali, Alessandro
Pagano, hanno partecipato il presidente della Commissione Cultura all’ARS,
Antonello Antinoro; il Dirigente Generale dell’Assessorato ai Beni Culturali,
Antonino Lumia; il Soprintendente di Palermo, Adele Mormino; il sindaco di Campofelice
di Roccella, Antonio Felice Dolce, e i tecnici dell’Assessorato e del
Comune di Campofelice di Roccella.
L’incontro segue la manifestazione pubblica, svoltasi nella piazza centrale
di Campofelice di Roccella, che ha visto la partecipazione di oltre un migliaio
di persone ed a cui è intervenuto l’assessore Pagano, durante la
quale è stato trattato il problema relativo alla Torre Roccella, oggetto
di un piano di lottizzazione da parte del Comune.
Nel corso dell’assemblea erano emerse numerose e consistenti perplessità
sul piano di lottizzazioni che erano state espresse anche da esponenti della
società civile e da parlamentari di tutte le estrazioni politiche.
La conferenza di servizi e l’iniziativa intrapresa dall’assessore
Pagano ha confermato la validità delle azioni poste in essere dall’Assessorato
e dalla Soprintendenza ai Beni Culturali in merito alla salvaguardia dell’area
di Torre Roccella e alla sua valorizzazione.
L’intervento dell’assessore Pagano ha consentito un chiarimento
che è stato recepito anche dalla stessa amministrazione comunale di Campofelice
di Roccella che ha dato la propria disponibilità a riconsiderare la reale
natura dei nulla osta rilasciati dalla Soprintendenza di Palermo, pienamente
efficaci per quanto riguarda il restauro conservativo della Torre e subordinati,
invece, alla prevista campagna di verifiche archeologiche da effettuarsi sotto
la direzione del competente Servizio della Soprintendenza.
E’ stata confermata, inoltre, l’impossibilità – ai
sensi della legislazione vigente – di edificazione ex novo di ulteriori
corpi di fabbrica visto che l’area interessata è compresa nei metri
dalla linea della battigia.
Sull’annunciato avvio dei lavori, iniziati contestualmente allo svolgimento
della conferenza di servizi e sulla conseguente nota di diffida, si è
invocato un pronto intervento degli organi comunali a cui attiene l’obbligo
della vigilanza sul territorio.
L’assessore Pagano ha infine invitato la Soprintendenza ai Beni Culturali
di Palermo e il comune di Campofelice di Roccella a collaborare per trovare
eventuali soluzioni al problema.