Regione Siciliana
Assessorato dei Beni culturali e ambientali e della Pubblica istruzione

Assessore: On.le Alessandro Pagano

a cura di Fabio Geraci
tel. 091 7071808

COMUNICATI STAMPA GIUGNO 2005


Catania, 29 giugno 2005
La tecnologia per la valorizzazione dei Beni Culturali
L’assessore Pagano: “La Sicilia deve mettersi al passo”
La Sicilia, per mettersi al passo con il resto del paese, deve diventare una sorta di “laboratorio aperto” nel quale innovazione tecnologica e sperimentazione di nuove frontiere della valorizzazione e fruizione del nostro patrimonio culturale si fondano in un’unica e armonizzata realtà. Il che vuol dire che dall’anno zero, in termini di applicazioni tecnologiche in cui siamo attualmente, ci proietteremo, nel breve volgere di qualche anno, molto più avanti di quanto potranno essere tanti altri posti nel mondo, che hanno cominciato questo percorso prima di noi.
La nostra fortuna, infatti, è avere una terra ricca di meraviglie archeologiche, artistiche, architettoniche che ci permette di offrire una valida e remunerativa pietra di scambio a chi intende investire in tecnologia. Ovviamente questo non significa “svendere” il nostro patrimonio ma piuttosto rivitalizzarlo e valorizzarlo così da assicurare decenni di tranquillità e benessere a tutto il settore. I possibili accordi con gli esperti che verranno in Sicilia, infatti, prevedono l’impegno, da parte loro, a trasferire il necessario know how correlato alla fruizione a forze già presenti sul territorio. Con importanti ricadute anche nel campo dell’occupazione.
I concetti-base da cui partire sono la gestione ai privati, Edutainment e Comunicazione. La gestione ai privati è la base più logica se si vuole avviare una nuova vita dei beni Culturali in Sicilia.
La storia, infatti, ha dimostrato che lo sfruttamento “a regime” dei tanti siti archeologici, monumenti, luoghi storici, quanti ne ha la nostra regione, è veramente possibile solo se affidata a soggetti professionalmente qualificati, estranei alla Pubblica Amministrazione, che garantiscano costantemente “immediatezza” e “dinamicità” nell’offerta, qualità che fino ad oggi sono un mancate.
Poi c’è la questione dell’Edutainment, parola inglese che è la crasi di Education and Entertainment, letteralmente, Educazione ed Intrattenimento.
Cioè, il turista deve imparare divertendosi. Deve godere delle bellezze storiche della Sicilia, non solo osservandole dal di fuori, acriticamente e supinamente, come spesso accade, ma “vivendole”, nel vero senso della parola, calandosi nel contesto di riferimento, storico, sociale, artistico.
E questo, con l’aiuto dell’alta tecnologia e della realtà virtuale, degli esperti di comunicazione e dei divulgatori, lo stiamo già facendo e continueremo a farlo sempre di più. La nostra volontà è quella di “accompagnare” il turista prima, durante e dopo la visita ad un luogo storico, permettendogli di fare una piacevole passeggiata indietro nel tempo. Ultimo, ma non per importanza, il punto relativo alla comunicazione. Valorizzazione “è” anche comunicazione. Se si opera per dar lustro ad un Bene e non si lavora per farlo sapere alla comunità rischia di essere tutta fatica sprecata.
Dunque implementeremo e rafforzeremo i canali della comunicazione, soprattutto quelli della stampa, specializzata e non. Contemporaneamente inizieremo una massiccia opera di sensibilizzazione delle comunità locali che, in futuro, avranno il delicato compito di accogliere nel migliore dei modi i turisti che verranno a visitare i nostri Beni.
Non è un caso, quindi, se abbiamo spinto fortemente affinché il Satiro di Mazara del Vallo diventasse il simbolo dell’Italia all’Esposizione Universale in Giappone. Nel Paese, per eccellenza, dell’alta tecnologia l’Italia ha deciso di presentarsi con il suo vero volto, quello della tradizione e dell’arte. Una scelta che premia la Sicilia attribuendole davanti alla comunità internazionale il ruolo incontestabile di cuore pulsante di una civiltà che attraverso la cultura si rinnova.
Tutto ciò riassunto nel nostro logo “Identità è Futuro” che è il denominatore comune delle nostre iniziative perché non ci può essere futuro senza una precisa identità, non si può costruire una identità senza pensare agli effetti che si desidera produrre in tempi futuri.
Alessandro Pagano
Assessore regionale ai Beni Culturali, Ambientali e Pubblica Istruzione

Palermo, 23 giugno 2005
Firmato il decreto che fissa il calendario dell’anno scolastico 2005-2006
L’assessore Pagano: “L’educazione alla legalità è un dovere della scuola”
PALERMO – “Il filo conduttore del prossimo anno scolastico sarà la cultura della legalità e per la prima volta studenti e docenti festeggeranno questo appuntamento ad Agrigento con una manifestazione dedicata interamente alla figura del giudice Rosario Livatino”.
Lo ha dichiarato l’assessore regionale alla Pubblica Istruzione Alessandro Pagano firmando il decreto che fissa il calendario dell’anno scolastico 2005-2006: le lezioni avranno inizio lunedì 19 settembre 2005 e termineranno sabato 10 giugno 2006.
“Il 21 settembre – ha continuato l’assessore Pagano - ricorre il quindicesimo anniversario della morte del giudice Livatino e per quella data vogliamo inaugurare l’anno scolastico predisponendo, oltre alla manifestazione di Agrigento, una serie di iniziative che coinvolgeranno tutte le scuole siciliane.
In piena sintonia con il Dipartimento regionale della Pubblica Istruzione e con l’Ufficio Scolastico regionale lavoreremo affinché il nostro leit-motiv diventi l’educazione alla legalità, che è poi uno dei doveri principali della scuola nei confronti degli studenti. Essa, infatti, deve offrire un percorso formativo globale che fissi punti di riferimento sostanziali, oggettivi, il più possibile sicuri e forti. I docenti svolgono un ruolo importante perché devono trasferire nei ragazzi valori etici e morali che fungano da contrasto con i cattivi esempi che giungono dall’esterno, ed inoltre inculcare il senso del dovere e del rispetto delle regole”.
L’attività scolastica verrà sospesa dal 24 dicembre 2005 al 7 gennaio 2006 per le vacanze natalizie, mentre per le festività pasquali le scuole rimarranno chiuse dal 13 al 18 aprile 2006.
“La collaborazione con tutti i soggetti istituzionali del mondo della scuola – ha sottolineato l’assessore Pagano – con i sindacati, con tutti gli enti e le associazioni, è stata ed è fondamentale, soprattutto quando il tema comune è la difesa della legalità. Mi auguro che questa collaborazione che si è instaurata, prosegua anche in occasione delle prossime iniziative che ci vedranno protagonisti e che dovranno riguardare tutte quelle azioni indirizzate a creare una scuola migliore e più adatte alle esigenze culturali e professionali dei nostri figli”.
Nell’ambito del calendario scolastico, i consigli di circolo e d’istituto, in relazione alle esigenze derivanti dal Piano dell’offerta formativa, determineranno, con criteri di flessibilità, gli adattamenti del calendario scolastico che potranno riguardare anche la data dell’inizio delle lezioni, con la possibilità di anticipare fino al 9 settembre 2005, nonché la sospensione, in corso d’anno scolastico, delle attività educative e delle lezioni prevedendo, ai fini della compensazione delle attività non effettuate, modalità e tempi di recupero in altri periodi dell’anno scolastico.


Palermo, 20 giugno 2005
Riaperte due sale appena restaurate al Museo Diocesano di Palermo
L’assessore Pagano: “Un modo per aumentare l’offerta turistico-culturale”
PALERMO – “Il completamento dei lavori di allestimento di due sale del Museo Diocesano di Palermo, chiuse ormai da più di quindici anni, aumenta le potenzialità espositive del Museo, che potrà così accogliere una parte delle opere restaurate negli ultimi anni che non avevano potuto trovare un’adeguata collocazione a causa della mancanza di spazi. In questa maniera, l’offerta artistica nei confronti dei visitatori che nei mesi estivi affollano la città di Palermo, diventa ancora più appetibile inserendosi in un circuito virtuoso che fa del capoluogo siciliano una delle mete preferite del turismo culturale nazionale ed internazionale”.
Lo ha dichiarato l’assessore regionale ai Beni Culturali, Ambientali e alla Pubblica Istruzione Alessandro Pagano, che alla presenza del Cardinale Salvatore De Giorgi, questo pomeriggio ha presentato al pubblico il nuovo allestimento della Sala della Trifora e della sala attigua, che sono state recentemente restaurate.

Palermo, 13 giugno 2005
Nasce il REI, il Registro delle Eredità Immateriali di Sicilia
Ecco i cinque libri ispirati dalla convenzione UNESCO

PALERMO – Il percorso identificato dall’Assessorato ai Beni Culturali, Ambientali e alla Pubblica Istruzione con la parola d’ordine Identità è Futuro, raggiunge un’altra importante tappa: l’istituzione del REI, il Registro delle Eredità Immateriali di Sicilia.
L’obiettivo del REI è quello di identificare, classificare, salvaguardare e promuovere le Eredità Immateriali della Sicilia, ossia la sua eredità culturale che si trasmette oralmente di generazione in generazione e che in quanto tale è particolarmente effimera e soggetta a un forte rischio di estinzione.
L’istituzione del REI applica in Sicilia gli orientamenti più innovativi delle politiche culturali internazionali. Infatti si tratta della prima implementazione in Europa della Convenzione UNESCO del 17 ottobre 2003, il cui messaggio epistemologico è che l’eredità culturale dell’umanità è costituita dall’insieme dei beni materiali ed immateriali, ponendoli finalmente sullo stesso piano di dignità culturale, scientifica, politica ed economica: un tempio greco, una tonnara plurisecolare, un canto popolare, un luogo dei miti o degli eventi, un sapere produttivo millenario (tecniche produttive, prodotti tipici, processo produttivo, persino sintetizzati da una ricetta).
Il REI si compone di cinque Libri, in cui sarà classificata l’eredità culturale immateriale della Sicilia.
- IL LIBRO DEI SAPERI, in cui saranno iscritte le tecniche di produzione, le materie prime impiegate e i processi produttivi che identificano un particolare prodotto legato alla storia e alle tradizioni antiche di un gruppo sociale o una località (es.: prodotti di artigianato artistico, ricette tradizionali, prodotti enogastronomici). L’attenzione quindi è rivolta ai saperi immateriali che si sostanziano nei prodotti. Nel presente dispositivo, l’area del Libro dei Saperi acquista una rilevanza centrale e strategica, in quanto l’ambizione sottesa all’intera operazione è quella di una possibile riclassificazione globale dei saperi produttivi tradizionali che saranno legittimati da fondamenti scientifici e trasformati da prodotti di consumo in prodotti della cultura, salvandoli quindi dal rischio di estinzione e collegandoli alle contemporanee politiche di sviluppo locale-globale, comprese quelle promosse su propulsione comunitaria.
- IL LIBRO DELLE CELEBRAZIONI, in cui si classificheranno i riti, le feste e le manifestazioni popolari religiose e pagane, legate ai cicli lavorativi, all’intrattenimento e ad altri momenti significativi della vita sociale di una comunità e che affondano le loro origini nel passato e che ancora oggi sono sentite come essenziali momenti di espressione della collettività. In questo ambito, si avverte l’opportunità di una rivisitazione delle celebrazioni di tradizione più marcatamente civile ed attinenti, in particolare, al MEDIOEVO. Nella proposta di mappa preliminare esemplificativa, la presenza di beni tipologici quali la Contea dei Ventimiglia (Libro dei Luoghi), il Palio dei Normanni di Piazza Armerina (Libro delle Celebrazioni), il Palio della Contea di Modica (Libro delle Celebrazioni) stanno a significare tale opportuno riequilibrio di attenzione alla complessa stratigrafia storica della Sicilia.
- IL LIBRO DELLE ESPRESSIONI raccoglierà le espressioni artistiche letterarie, musicali, teatrali, le minoranze linguistiche ed altre forme di comunicazione che rappresentano un modo di sentire e di essere di un determinato gruppo sociale o comunità. In questo ambito grande attenzione è posta alle parlate alloglotte (siculo-albanesi e gallo-italiche). La tradizione musicale/canora liturgica greco-albanese, soprattutto quella dell’Eparchia di Piana degli Albanesi, anche nelle pertinenti riclassificazioni in corso, risulta uno straordinario esempio di rapporto creativo tra tradizione ed innovazione. Di notevole importanza sono anche i tradizionali canti del lavoro (contadini, tonnarioti, carrettieri). L’evocazione alta della contemporaneità è tratteggiata mediante alcuni autori della scrittura universale (Verga, Pirandello, Sciascia, Quasimodo, Vittorini, Tomasi di Lampedusa, Piccolo ed altri), nei quali straordinario risulta il nesso tra universalità e territorialità/identità, tra scrittura e luoghi, e per i quali, non a caso, di recente, sono stati promossi percorsi di valorizzazione e viva fruizione cognitiva, anche nella forma peculiare dei Parchi letterari.
- IL LIBRO DEI LUOGHI: in cui si individueranno gli spazi culturali dove si praticano attività quotidiane o eccezionali che costituiscono un riferimento per la popolazione di quel luogo, compresi i luoghi del mito, della storia, della letteratura, della leggenda.
- Il LIBRO DEI TESORI UMANI VIVENTI: è l’area più innovativa e vitale del dispositivo ordinamentale del REI. Sono finalmente gli uomini, in carne ed ossa, ad essere riconosciuti beni culturali immateriali, quelli portatori dei saperi tradizionali vitali, dal rais al ceramista, al liutaio, alla ricamatrice, allo scalpellino, al cantore, all’enologo, al caseario e così via. Il criterio selettivo è quello della unicità, vale a dire si tratta di soggetti detentori unici dei saperi tradizionali pertinenti. Non un “Museo vivente” dei saperi tradizionali e millenari, ma un “Laboratorio vivente” dei saperi, costituito da una schiera straordinaria di maestri, insieme detentori ed innovatori.
MAPPA PRELIMINARE ED ESEMPLIFICATA DEL REI DI SICILIA.pdf (3.6 mb)

Palermo, 10 giugno 2005
Le indiscrezioni sugli errori anagrafici per l’Una Tantum 2003-2004
L’assessore Pagano: “Nessun dato veritiero fino al termine dell’erogazione”
PALERMO – “Le indiscrezioni sugli errori nei dati anagrafici per il pagamento dell’Una Tantum 2003-2004 sono assolutamente false e il loro unico risultato è quello di creare confusione negli utenti che si recano al Banco di Sicilia. Lo stesso Istituto di Credito ci conferma che nessun dato potrà essere veritiero prima del termine dell’erogazione. Quindi ogni illazione su eventuali errori è frutto di fantasia. Il Banco di Sicilia ci ha inoltre sottolineato che il pagamento procede con celerità per cui, prima del previsto, saranno liquidati i 316.547 cittadini che hanno diritto all’Una Tantum 2003-2004”.
L’assessore regionale alla Pubblica Istruzione, Alessandro Pagano, ha fornito i dati sull’andamento dell’erogazione dell’Una Tantum 2003-2004.
“Fino a questo momento sono stati effettuati 248.934 pagamenti su 316.547 – ha sottolineato l’assessore Pagano – il che significa che il 78,64% delle pratiche sono andate a buon fine. Era ipotizzabile una percentuale di errore specie quando la pratica passa attraverso diverse procedure, tuttavia trattandosi di percentuali irrisorie abbiamo sempre assicurato che interventi di correzione sarebbero stati effettuati in tempi più che celeri”.
“Quando si tratta di servizi forniti ai cittadini è scandaloso assistere a speculazioni di facciata che non producono altro effetto che creare ingiustificati allarmismi e appesantire l’impegno di chi si adopera giorno per giorno per garantire sostegno alle fasce più deboli. Per quanto poi riguarda il sospetto che la banca dati utilizzata dal Banco di Sicilia per il pagamento dell’Una Tantum 2003-2004 possa essere successivamente
usata dall’Assessorato per fini impropri, c’è una sola maniera per rispondere: passare tutto ai legali per valutare se sussistono gli estremi della diffamazione. E’ immorale supporre – e soprattutto far pensare agli utenti – che dati essenziali per provvedere all’erogazione del contributo possano trasformarsi in violazioni della privacy. Inviterei, infine, a non confondere il Buono Scuola con l’Una Tantum”.
Palermo, 9 giugno 2005
VENEZIA – La più grande vetrina italiana sull’arte contemporanea, la Biennale di Venezia, ha ospitato il debutto ufficiale del Museo d’Arte moderna e contemporanea di Palazzo Belmonte Riso.
L’assessore regionale ai Beni Culturali e Ambientali Alessandro Pagano ha infatti presentato questa mattina ala sala Tese delle Vergini dell’Arsenale di Venezia il progetto avviato lo scorso mese di settembre in collaborazione con il Dipartimento per le Politiche di Sviluppo e Coesione Territoriale. Il Museo d’arte Moderna e Contemporanea di Palazzo Belmonte Riso è stato istituito il 25 febbraio 2005 con delibera di Giunta regionale ed aprirà al pubblico entro il mese di dicembre del 2005, iniziando l’attività espositiva. La programmazione andrà di pari passo, con l’inizio dei lavori di adeguamento di alcune parti del palazzo secondo il progetto studiato dalla soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali di Palermo in occasione di “Sensi Contemporanei”, e finanziato con 1.100.000,00 euro divisi tra il Dipartimento per le Politiche di sviluppo del Ministero dell’Economia e delle Finanze, oggi divenuto Ministero, e la Regione Siciliana.
“L’impegno del Ministro Miccichè – ha affermato l’assessore Pagano - fu fondamentale per avviare il progetto ed è riuscito a garantire nel tempo la sinergia necessaria per creare questa struttura che nasce non solo per colmare una lacuna nell’offerta della Sicilia ma anche e soprattutto per rappresentare un elemento di coesione tra tutti i soggetti pubblici e privati che concorrono allo sviluppo socio-culturale della Regione e del Meridione d’Italia. Per la prima volta la Sicilia si occupa a livello strutturale di arte contemporanea attraverso un progetto che parte dal pieno recupero di un bene architettonico quale Palazzo Belmonte Riso. E si tratta di un passaggio da sottolineare perché la nostra politica culturale è caratterizzata dalla tutela, dalla fruizione e dalla promozione, espressioni di uno stesso concetto che intende valorizzare con eguale dignità il contenuto quanto il contenitore”. La collezione del Museo è da costruire secondo delle linee culturali ben definite, in modo da connotarne l’identità. Il primo nucleo di opere sarà dedicato al Novecento italiano, rappresentato da opere di particolare pregio di proprietà della Regione Siciliana, ma conservate nei diversi uffici dell’amministrazione: Balla, Birolli, Cascella, De Pisis, Dixit, Guttuso, Rizzo, Rosai, Sironi, Severini, Soffici, Trombadori. In questo primo momento le energie del Museo saranno rivolte soprattutto alla ricerca contemporanea, punto focale del pensiero museale connesso con l’apertura del nuovo spazio. E’ già iniziata l’acquisizione delle opere dei più rappresentativi artisti siciliani del dopoguerra. Lo scorso mese di dicembre sono state avviate le procedure per l’acquisto di opere di Carla Accardi e di Antonio Sanfilippo. Si è deciso di partire da Carla Accardi e Forma 1 considerati come il principale investimento che il Museo intende perseguire nei prosimi anni.
“Siamo fermamente convinti – ha commentato il Ministro per lo Sviluppo e la Coesione Territoriale, Gianfranco Miccichè - che per determinare sviluppo è necessario investire importanti risorse su beni immateriali come l’arte e la cultura, un modo efficace di costruire valori, esaltare le aspirazioni di crescita, emanciparsi dall’isolamento in cui il mercato culturale aveva collocato il Sud e la Sicilia. Una regione che per le sue vocazioni culturali e la sua collocazione geografica rappresenta il ponte ideale con i Paesi terzi del Mediterraneo e che quindi può a ragione giocare un ruolo determinante nel processo di coesione tra culture ed etnie diverse. Non esiste migliore strumento della cultura nella ricerca di uno sviluppo reale fondato sulla pacifica coesistenza e sul rispetto delle identità dei popoli in un’ottica che ormai, in maniera irreversibile, parla il linguaggio della globalizzazione”.
Nell’ambito della manifestazione di questa mattina, l’assessore Pagano ha inoltre presentato alla stampa e agli addetti ai lavori confluiti numerosi alle Tese delle Vergini il direttore del Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Palazzo Belmonte Riso, Giovanella Cassata.
“Il punto di forza della politica degli acquisti – ha commentato la Cassata – sarà la produzione di mostre con i protagonisti delle principali tendenze dal dopoguerra in poi. Il programma verterà sulla produzione e l’acquisizione delle opere realizzate dagli artisti invitati a risiedere in Sicilia ed a creare dei lavori ideati appositamente per Palazzo Belmonte Riso. Questo darà alla collezione del museo un’identità forte, strettamente legata al territorio”.

Palermo, 1 giugno 2005
Convegno internazionale sull’Identità e futuro dei movimenti religiosi
L’assessore Pagano aprirà i lavori venerdì alle 10 all’Hotel Saracen
PALERMO – Venerdì 3 giugno, alle ore 10, l’assessore regionale ai Beni Culturali, Ambientali e alla Pubblica Istruzione Alessandro Pagano, inaugurerà il convegno internazionale “Identità e futuro dei movimenti religiosi, prospettive trans-nazionali fra globalizzazione e conflitto”, organizzato dal Cesnur, Centro Studi sulle Nuove Religioni, in collaborazione con l’assessorato regionale ai Beni Culturali, Ambientali e alla Pubblica Istruzione, che si svolgerà fino a domenica 5 giugno all’hotel Saracen di Isola delle Femmine, nei pressi di Palermo. Una tre giorni di incontri, dibattiti e workshop che coinvolgeranno esperti provenienti da più di quaranta paesi, in rappresentanza di tutti i continenti, delle più svariate provenienze religiose, intorno al tema dell’identità e del futuro delle religioni e dei loro rapporti con la società e con lo Stato.