ASSE 6 - RETI E NODI
DI SERVIZIO
Misura 6.06 - Internazionalizzazione dell'economia
siciliana
Sottomisura
6.06c - Internazionalizzazione della Cultura
ripartizione
indicativa delle risorse:
- Investimenti in capitale umano (informazioni, piani aziendali, consulenze,
marketing, gestione, progettazione, internazionalizzazione, esportazioni,
gestione ambientale, acquisto di tecnologie) (30%).
- Servizi comuni per le imprese (parchi di attività, vivai di imprese,
animazione, servizi promozionali, creazione di reti di imprese, conferenze,
fiere commerciali) 32%
- Infrastrutture di RSTI 21%
- Infrastrutture di base (SI) (7%)
- Tecnologie dell'informazione e delle comunicazioni (comprese misure per
la sicurezza delle trasmissioni) (10%).
Descrizione della misura
La misura
si propone lo sviluppo dell'internazionalizzazione della Sicilia, nel campo
economico (in particolare crescita delle esportazioni e degli investimenti
esteri) ed anche in quello culturale.
Si articola in tre sottomisure [vai alla sottomisura 6.06C]
Sottomisura 6.06.A
La rete regionale territoriale, che rientra tra le linee d'intervento della
misura 6.05, rappresenta uno degli elementi fondanti il costituendo "Sportello
unico regionale per l'internazionalizzazione delle attività produttive"
previsto dal D.L. 143/98.
Quando sarà attivato il portale MAE-MINCOMES, la rete regionale vi
sarà collegata divenendone parte funzionale.
La struttura operativa/unità di progetto della rete regionale territoriale
- insediata presso l'Assessorato regionale Cooperazione - creata sulla base
della progettualità già avviata dallo Snodo di concertazione
interistituzionale, affiancata dallo stesso coordinamento nazionale dello
SCI e da altri soggetti istituzionali, privati e pubblici locali - promuoverà
iniziative tendenti a fornire informazione sull'offerta produttiva, sui
servizi locali, sulle opportunità per l'insediamento di investimenti
esteri, favorire il collegamento tra offerta convogliata dai soggetti istituzionali
e la domanda dei mercati internazionali raccolta e veicolata da MAE-MINCOMES-SCI,
dalle Camere di Commercio italiane e dall'Associazione delle Camere di Commercio
italiane all'Estero. Predisporrà progetti di promozione, seminari
di sensibilizzazione e progetti di animazione territoriale. La Sicilia occupa
la 13^ posizione tra le regioni, con appena l'1,6% dell'export nazionale
(dato 1999). Saranno promosse specifiche iniziative volte a garantire il
miglioramento della posizione competitiva della produzione siciliana sui
mercati internazionali.
L'unità di progetto della rete regionale territoriale potrà
avvalersi dell'assistenza tecnica fornita dal MAE e dal MINCOMES e dall'Associazione
delle Camere di Commercio italiane all'Estero, sulla base di un apposito
protocollo di intesa con la Regione Siciliana. Si darà così
luogo ad un "Tavolo di consulenza per l'internazionalizzazione"
costituito da:
Componenti dell'unità di progetto della rete regionale territoriale;
Rappresentanti ed esperti designati dai ministeri delegati (a valere sulle
loro risorse di A.T.)
Rappresentati ed esperti della Regione, con caratterizzazione interdipartimentale.
Tale organismo, presieduto dall'Assessore regionale alla Cooperazione o
da un suo delegato, avrà funzione consultivo-propulsiva e fornirà
gli indirizzi generali sulle politiche di internazionalizzazione.
Il progetto di "una Rete di Animatori territoriali orientati all'Internazionalizzazione
dell'Economia siciliana" sarà realizzato attraverso l'affidamento
mediante bando ad un soggetto specializzato in grado di rispondere a requisiti
di esperienza nel campo della globalizzazione e dei servizi all'internazionalizzazione.
Con ciò perseguendo, tra gli altri, l'obiettivo di promuovere presso
l'imprenditoria siciliana, con il coinvolgimento delle strutture esistenti
nel territorio, il tema dei servizi telematici nel campo del marketing internazionale.
Nel dettaglio si prevedono:
1) Azioni di Orientamento ed Assistenza Tecnica per la Politica di Internazionalizzazione
Utilizzando anche l'archivio informatico installato presso l'Assessorato
regionale alla Cooperazione contenente dati relativi a circa 403.000 PMI
siciliane, acquisito mediante convenzione quinquennale già stipulata
con Infocamere il Tavolo di consulenza per l'internazionalizzazione può
assistere la Regione nell'espletamento di attività come di seguito
indicate:
- individuazione di progetti-missione di Internazionalizzazione confacenti
alle potenzialità dell'economia regionale ed agli scenari del mercato
internazionale;
- eventuale individuazione degli studi di fattibilità e di altre
prestazioni professionali da finanziarsi attraverso l'Assistenza Tecnica
MAE-Mincomes;
- valutazione dei risultati delle azioni di ricognizione per l'individuazione
dei progetti-missione;
- coordinamento con le rappresentanze all'Estero del MAE, del Mincomes e
con l'Associazione delle Camere di Commercio italiane all'Estero e con le
missioni di internazionalizzazione intraprese dal Governo nazionale;
- valutazione dei risultati conseguiti da ciascuna linea di intervento;
- promozione dell'attività di animazione territoriale e progettuale.
2) Missioni di internazionalizzazione dell'economia regionale.
Sono previsti:
- "progetti-missione di penetrazione regioni-mercato" volti ad
assicurare, a breve-medio termine, l'ingresso od il rafforzamento della
presenza di imprese regionali nelle regioni economiche individuate dal Tavolo
di consulenza per l'internazionalizzazione. Le regioni-obiettivo sono selezionate
in ragione della crescita attesa dei loro mercati, dei vantaggi comparati
dell'economia regionale nei loro confronti, delle caratteristiche istituzionali
dei mercati (concentrando gli sforzi sulle aree che richiedono forte concertazione
tra iniziative istituzionali ed iniziative delle imprese);
- "progetti-missione di internazionalizzazione di settori, filiere
e distretto": sono volti ad assicurare, a breve medio-termine, il rafforzamento
nell'ambito dei mercati mondiali e l'integrazione interindustriale (specialmente
nell'ambito del bacino del Mediterraneo) dei settori economici più
significativi dell'economia regionale.
Ciascun "progetto-missione di internazionalizzazione" viene affidato
con procedura di evidenza pubblica. Esso prevederà collegamenti funzionali
con la rete delle Rappresentante diplomatiche italiane, con gli Uffici ICE
all'estero, nonché, mediante l'Associazione, con le Camere di Commercio
italiane all'Estero.
E' fondamentale che, oltre agli operatori, i "progetti-missione"
coinvolgano le istituzioni pubbliche locali (comuni e province in particolare)
al fine di massimizzare le ricadute sul territorio degli accordi di cooperazione.
Ciascun "progetto-missione" potrà comprendere, tenuto conto
della diversità dei settori e dei mercati obiettivo, la fase di progettazione
come anche quella di esecuzione.
I progetti-missione dovranno contenere i seguenti elementi:
a) ricognizione propedeutica (per tutti i progetti-missione):
- incrocio dei dati sulla domanda proveniente dai mercati internazionali
e la conoscenza del tessuto delle PMI sul territorio, anche con il ricorso
all'archivio informatico installato presso l'Assessorato alla Cooperazione;
- individuazione dei punti di forza e di debolezza e delle vocazioni
produttive;
- identificazione di prodotti omogenei o complementari;
- individuazione dei mercati di sbocco, la loro organizzazione interna
ed i soggetti istituzionali coinvolti, le caratteristiche della domanda
locale;
- strategie finanziarie, in particolare agevolazioni e incentivi
per le PMI;
- nuove opportunità nel mercato del lavoro.
b) per i progetti-missione per l'accesso ai nuovi mercati:
- animazione territoriale, selezione e coinvolgimento operativo delle
imprese nell'ambito del progetto-missione;
- individuazione delle reti di commercializzazione e collegamento operativo
e dei canali distributivi sui mercati esteri selezionati;
- realizzazione delle azioni di promozione e marketing più adeguate
in considerazione del prodotto/i e del mercato/i di riferimento (fiere,
mostre autonome, seminari, workshop, missioni di operatori,
);
- valutazione dei risultati.
c) per i progetti-missione per l'integrazione interindustriale su base
internazionale:
- individuazione degli strumenti di finanziamento esistenti a livello
internazionale, comunitario e regionale nonché degli eventuali programmi
specifici per settori e/o paesi;
- accompagnamento nella definizione delle joint venture, in particolare
iniziative informative sulla contrattualistica internazionale;
- individuazione dei potenziali partner all'estero, con la successiva
realizzazione delle fasi di matchmaking;
- valutazione dei risultati.
d) per i progetti-missione per l'attrazione di investimenti internazionali:
- animazione del territorio;
- attività informative;
- instaurazione di collaborazioni commerciali e produttive con partners
stranieri volte a favorire la proiezione dei sistemi locali all'estero nell'ottica
dell'attrazione di investimenti esteri;
- rispetto, prioritariamente ai seguenti ambiti di intervento:
- marketing dei distretti produttivi industriali;
- marketing dei distretti agro-industriali;
- marketing dei centri storici e dei comprensori di grande valore paesistico-monumentale,
anche in vista della promozione del turismo internazionale (vedasi oltre).
Ogni progetto-missione potrà prevedere:
- individuazione di "business ideas" o idee progettuali;
- sviluppo del partenariato a livello locale per il coinvolgimento
di tutti gli interlocutori;
- realizzazione di materiale ed azioni promozionali;
- azioni di individuazione, sensibilizzazione degli investitori esteri
e loro accompagnamento nella valutazione delle opportunitàofferte
dai sistemi locali regionali;
- missioni di investitori stranieri sul territorio;
- missioni di sistemi locali (sistemi produttivi, amministrazioni locali,
ecc.) all'estero;
- valutazione dei risultati
3) Attivazione della rete telematica MAE-Mincomes e costituzione di un network
regionale di animatori territoriali per l'internazionalizzazione, nei campi
dell'economia e della cultura.
Interventi necessari al collegamento con la rete telematica MAE-Mincomes;
creazione di un sito regionale in link con il sistema informativo Mae-Mincomes,
al fine di agevolare i processi di internazionalizzazione;
attività di équipes di animatori territoriali (su base provinciale
e sub-provinciale) esperti:
nell'utilizzo del sistema informativo e nell'affiancamento e assistenza
alle imprese;
disseminazione territoriale delle ricadute delle Missioni e degli Altri
Programmi di Internazionalizzazione, come sopra descritti;
individuazione dei servizi a domanda ricorrente da parte delle imprese,
per la confluenza in servizio di "assistenza on line" da gestire
attraverso la Rete MAE-Mincomes;
programmazione di workshop sulle opportunità di business ed internazionalizzazione
del sistema regionale contenute nella rete telematica.
Alla sottomisura 6.06a è destinato il 53% della spesa pubblica della
misura.
Sottomisura 6.06b
Istituzione previo studio della fattibilità, già avviato,
del Politecnico di Mediterraneo come polo d'eccellenza finalizzato all'incontro
e all'elaborazione della cultura tecnica e scientifica mediterranea.
Realizzazione di un'infrastruttura concepita per erogare servizi di formazione
universitaria e di ricerca scientifica-tecnologica, integrate dalle discipline
che lo studio stesso indicherà avvalendosi dell'analisi di domanda
e della ricognizione dei più recenti indirizzi di offerta didattico-scientifica.
L'infrastruttura dovrà essere attrezzata per soddisfare, ai più
elevati standard della didattica e della ricerca, l'utenza nazionale ed
internazionale sulle materie di interesse comune per i sistemi sociali ed
economici direttamente od indirettamente afferenti alla macro-regione euro-mediterranea.
Salvo diverse indicazioni che emergeranno dallo studio, si ritiene di adottare
come obiettivo referenziale il numero di 5.000 studenti complessivamente
serviti a regime, di cui almeno il 50% di provenienza internazionale.
Nello studio di fattibilità saranno verificati nel dettaglio i legami
con lo sviluppo economico e produttivo del territorio. Si considera l'effetto
di traino sull'economia siciliana e, più in generale, del Mezzogiorno
del Politecnico come struttura di elaborazione scientifica e tecnica ancorata
all'innovazione ed allo sviluppo del territorio, in stretta connessione
e funzionale alle imprese, destinatarie del nuovo know how elaborato dal
Politecnico.
Alla sottomisura 6.06.B è destinato circa il 18,04%della spesa pubblica
della misura.
Sottomisura 6.06c
Alla sottomisura
fanno capo i programmi di internazionalizzazione della cultura e della società
regionale (relazioni con altri sistemi culturali e civili, oltre che economici,
in particolare ma non esclusivamente del bacino del Mediterraneo)
La Regione individua i progetti anche mediante l'Assistenza Tecnica MAE-MINCOMES.
L' azione è la seguente:
Programmazione e svolgimento di attività di cooperazione decentrata
nei settori della cultura, specie nei confronti dei Paesi fatti oggetto
delle missioni di internazionalizzazione da parte della Regione.
Si prevedono:
- coproduzioni artistiche e/o circuitazione di eventi artistici anche collegati
all'attività di promozione dei circuiti ed itinerari culturali previsti
dall'Asse II Risorse culturali, Misura 2.01, quali ad esempio quelli legati
alle manifestazioni nei luoghi antichi di spettacolo, ovvero collegati agli
interventi previsti dall'Asse V Città misura 5.01;
- progetti di cooperazione interculturale in vari campi di espressione artistico-culturali;
nel campo degli studi musicali si prevede la realizzazione di un centro
per la cultura musicale del bacino del Mediterraneo;
- svolgimento di attività di partenariato volte a collegare le istituzioni
culturali regionali con nuovi partners internazionali (musei, parchi archeologici,
biblioteche regionali, fondazioni culturali).
- marketing dei centri storici e dei comprensori di grande valore paesistico-monumentale,
anche in vista della promozione del turismo internazionale.
In particolare si prevedono:
- partenariati internazionali per il recupero, la valorizzazione e la promozione
dei centri storici, borghi e nuclei storici rurali finalizzati alla riorganizzazione
del tessuto commerciale, artigianale e turistico;
- creazione di reti tra centri urbani di piccole dimensioni finalizzate
a rafforzare il loro ruolo per lo sviluppo delle aree rurali, e a garantire
un equilibrio stabile tra comunità insediate e territorio a partire
dal recupero e dalla valorizzazione delle comuni risorse culturali e produttive;
- portali multimediali o telematici mirati alla internazionalizzazione,
attraverso progetti di rilevanza culturale nei settori dell'informazione,
della cultura/arte, dell'intrattenimento, dedicati a tematiche di interesse
per il partenariato internazionale (specie in ambito mediterraneo) anche
attraverso l'edizione e la gestione di "magazine" multimediali.
Alla sottomisura 6.06c è
destinato circa il 28,96% della
spesa pubblica della misura.
Copertura geografica
Intero territorio
Regionale. (6.06c)
Soggetti destinatari
(6c) Popolazione
delle aree della regione interessate dagli interventi.
Amministrazione responsabile
Responsabile
di misura è il Dirigente generale del Dipartimento Cooperazione,
Commercio, Artigianato dell'Assessorato regionale alla Cooperazione, Commercio,
Artigianato, Pesca in quanto a competenza prevalente.
Amministrazioni competenti:
Sottomisura 6.06.a: Regione
Siciliana. Assessorato alla Cooperazione, Artigianato, Commercio, Pesca. Dipartimento
Cooperazione Commercio Artigianato.
Sottomisura 6.06.b: Regione Siciliana. Assessorato regionale ai Beni
Culturali, Ambientali ed alla Pubblica Istruzione. Dipartimento Regionale per
l'Istruzione.
Sottomisura 6.06.c: Regione Siciliana Assessorato regionale Beni
Culturali, Ambientali e P.I. Dipartimento Beni Culturali ed Ambientali ed
E.P.
Beneficiario finale
Interventi
a titolarità regionale: Dipartimento Beni Culturali ed Ambientali
ed E.P
Interventi a regia regionale: Amministrazioni comunali,
Amministrazioni provinciali, Partenariati locali responsabili della gestione
dei progetti integrati, soggetti selezionati attraverso bando pubblico.
Procedura per l'attuazione e cronogramma
(Sottomisura
6.06c)
Le linee d'intervento a), b), c) ed e) saranno attuate a titolarità regionale. Gli interventi della linea d) si attueranno
a regia regionale.
Cronogramma
Operazioni a titolarità
regionale |
|
I fase. Predisposizione programmi Assessorato |
120 gg. dalla registrazione alla Corte dei Conti
del provvedimento di approvazione del Complemento |
II fase. Predisposizione studi di fattibilità
per i programmi annuali |
180 gg. a decorrere dall'1 ottobre 2001 |
III fase. Approvazione amministrativa - Espletamento
procedure d'appalto del servizio |
+ 120 gg. (luglio 2002) |
IV fase. Aggiudicazione - Contratti - Consegna |
+ 60 gg. (settembre 2002) |
Operazioni a regia regionale |
|
I fase. Predisposizione studio di fattibilità |
180 gg. a decorrere dall' 1 giugno 2001 |
II fase. Approvazione amministrativa - Espletamento
procedure d' appalto del servizio |
120 gg. a decorrere dall'1 gennaio 2002 |
III fase. Aggiudicazione - Contratti - Consegna |
+ 60 gg. (giugno 2002) |
La misura concorre al finanziamento di progetti integrati
limitatamente alle sottomisure 6.06.a e 6.06.c. Della sottomisura 6.06.a si prevede di "territorializzare"
il 60%. La sottomisura 6.06c è "territorializzata"
per il 39,32%. Nel complesso per il finanziamento di progetti integrati
è assicurata una riserva pari al 43,18% delle risorse pubbliche.
La misura concorre al finanziamento dei PIT.
Ai Progetti integrati territoriali inseriti nella graduatoria approvata
con Decreto del Presidente della Regione n.94/DRP del 18 giugno 2002, a
seguito della selezione effettuata con le modalità e le procedure
del Bando pubblico del 23 aprile 2001, pubblicato sulla GURS n¡ 23 del 15/05/01,
è riservata una quota finanziaria complessiva, pari all'ammontare
delle risorse finanziarie pubbliche indicate nella tabella A allegata alla
sezione "Progetti Integrati Territoriali" del CdP; in particolare,
per ogni territorio provinciale e per ogni PIT sono riservate le quote finanziarie
individuate nella tabella B allegata alla stessa sezione
La misura, a seguito della verifica di ammissibilità e di coerenza
degli interventi individuati dai PIT, effettuata dal Responsabile di misura,
nonché della valutazione effettuata dal Dipartimento della Programmazione,
prevede il finanziamento degli interventi elencati nelle schede di ciascun
PIT allegate alla sezione "Progetti Integrati Territoriali" del
CdP.
l finanziamento è subordinato al rispetto delle prescrizioni del
Responsabile di misura, e alla presentazione nei termini prescritti della
ulteriore documentazione che sarà richiesta, nonché al rispetto
dei vincoli previsti nell'Accordo che sarà sottoscritto tra l'Amministrazione
regionale e i soggetti coordinatori dei PIT.
Criteri di selezione Sottomisura
6.06 c
Criteri di
valutazione:
- economicità e congruità dei costi
- prospettive di integrazione del progetto all'interno delle strategie del
POR, in particolare dello sviluppo dell'impresa economica nel settore culturale.
- chiarezza di presentazione, qualità tecnica della proposta progettuale,
qualità del businnes plan
- sviluppo di forme di partenariato
- capacità di relazione con il territorio
- impatto occupazionale
- impatto sullo sviluppo locale
- contenuto innovativo dei servizi offerti e sviluppo della Società
dell'InformazioneÊ nella proposta
progettuale.
Criteri di priorità
- progetti che favoriscono l'occupazione di giovani disoccupati, donne e
soggetti appartenenti alle fasce deboli.
- progetti che prevedono azioni specifiche in tema di qualità ambientale.
- impatto in termini di creazione di imprenditoria e nuove PMI.
- impatto in termini di emersione dell'attività sommersa.
Criteri stabiliti per la premialità
Si terrà inoltre conto di eventuali priorità che, quanto a
criteri di selezione, emergeranno dal Tavolo di consulenza sulla internazionalizzazione.
In relazione all'attivazione di specifici progetti
integrati e allo scopo di favorire un impiego delle risorse della misura
pienamente funzionale alle esigenze di tali progetti, le modalità
e i criteri di selezione delle operazioni qui identificati potranno essere
adattati in sede di aggiornamento del Complemento.
Spese ammissibili (e intensità
di aiuto)
Le spese per
la realizzazione degli interventi della misura devono essere conformi a
quanto prescritto dal Regolamento (CE) n.1685/2000 e successive modifiche
ed integrazioni recante disposizioni di applicazione del Regolamento (CE)
n.1260/1999 del Consiglio per quanto riguarda l'ammissibilità delle
spese concernenti le operazioni cofinanziate dai Fondi strutturali
Le spese ammissibili sono riconducibili alle seguenti tipologie: studi di
fattibilità; studi propedeutici eventuali; spese di progettazione;Ê competenze tecniche; acquisizione di servizi
e/o collaborazioni professionali; consulenze tecnico-scientifiche e tecnico-finanziarie;
acquisto di terreni e beni immobili; IVA ed altre imposte; opere murarie;
acquisizione di macchinari, impianti ed attrezzature anche mobili, arredi,
hardware, programmi informatici; locazioni immobiliari; spese di assistenza
tecnica e manutenzione di reti, attrezzature e software; leasing; spese
direzione lavori e collaudo; servizi promozionali e divulgativi; borse di
studio e stages.
Connessioni ed integrazioni con altre
misure
Al fine di
valorizzare la "trasversalità" della politica di internazionalizzazione,
l'integrazione tra le diverse misure sarà assicurata dalla previsione
di specifici criteri di selezione e valutazione all'interno di bandi multiasse
e multimisura
La misura concorre al finanziamento di progetti integrati
limitatamente alle sottomisure 6.06a e 6.06c.
Sottomisura 6.06.a: è collegata con le misure 6.05, 6.07. e 4.04.b.
La prima prevede interventi propedeutici in tema di realizzazione di reti;
la seconda è interconnessa alla 6.06. essendo strutturata come misura
di servizio FSE alla stessa; la terza, sottomisura con un regime di aiuto,
sostiene le PMI che avviano programmi di internazionalizzazione e presenta
ovvie connessioni.
Sottomisura 6.06.b: è collegata con le misure: 6.07., 3.07., 3.14.
Fatta salva in premessa l'attivazione del Politecnico, la 6.07. agisce come
misura FSE di servizio ai processi di formazione; la 3.07. presenta diretta
pertinenza in quanto promuove la formazione superiore ed universitaria;
la 3.14. sostiene il sistema regionale della ricerca e dell'innovazione
di cui il politecnico diverrebbe componente determinante.
Sottomisura 6.06c: è collegata con le misure
2.01., 2.02., 2.03., 5.01., 6.07. La sottomisura 6.06.c rappresenta la proiezione
per i collegamenti internazionali dell'Asse 2 e di fatto comporta il completamento
delle tre misure relative alla valorizzazione delle risorse culturali;
alla 5.01. fornisce la possibilità di partenariati internazionali
ai fini della dotazione delle tre città metropolitane di infrastrutture
pubbliche strategiche nel campo delle istituzioni culturali ed artistiche;
la 6.07. ancora una volta svolge una specifica funzione di servizio per
le competenze FSE necessarie allo sviluppo della 6.06c
Quadro finanziario della misura.
Fondo strutturale: |
FESR |
Costo Totale(Euro): |
61.345.646 |
Totale Risorse Pubbliche: |
49.882.222 |
Risorse comunitarie (FESR): |
22.447.000o |
Contributi privati: |
11.463.424 |
Tasso di Partecipazione Fondo Strutturale: |
45% della spesa pubblica |
Previsione indicativa della spesa pubblica per anno
(Euro)
2000 |
2001 |
2002 |
2003 |
2004 |
2005 |
2006 |
2007 |
2008 |
0 |
2.338.408 |
4.776.426 |
6.246.096 |
7.348.348 |
7.274.865 |
7.936.216 |
8.083.183 |
5.878.679 |