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Programma Operativo Regionale Sicilia 2000/2006

MISURA 2.02

ASSE 2 RISORSE CULTURALI
Misura 2.02
- Sistematizzazione e divulgazione delle conoscenze

Azione B - Carta del rischio

Per quanto riguarda gli interventi connessi alla realizzazione ed informatizzazione della Carta del Rischio del patrimonio Culturale ed ambientale della Regione Siciliana il progetto, articolato in fasi ed esteso all'intero territorio regionale, vuole promuovere l'idea di conservazione preventiva e di manutenzione programmata del patrimonio culturale.
La gestione dei dati sulla pericolosità (dati ambientali), vulnerabilità (dati intrinseci al bene) e rischio (valutazione della situazione) dei beni culturali regionali in un unico ambiente di lavoro informatico consentirà di conoscere la distribuzione del patrimonio culturale, l'entità e distribuzione dei fenomeni della pericolosità e vulnerabilità, la definizione dei parametri di rischio. Indirizzando e calibrando i futuri interventi che potranno anche essere indiretti sul bene, perché rivolti a rimuovere o ridurre i potenziali ostacoli alla sua evoluzione conservativa, risanando la situazione di pericolo ambientale, modificando le modalità di fruizione del bene o dell'intera area di riferimento.
Il SIT (Sistema Informativo Territoriale) proposto vuole aggiornare ed integrare la conoscenza della realtà dei beni culturali siciliani già proposta a larga scala e prima approssimazione nel progetto nazionale della Carta del Rischio del Patrimonio Culturale; concepita e realizzata nel 1992-6 per dare supporto tecnico scientifico all'attività di tutela del patrimonio monumentale dalla Direzione Generale B.A.A.A.S. su un progetto dell' I. C. R.
Il S.I.T. della Carta del Rischio regionale analizzerà il patrimonio monumentale siciliano raggruppato per aree tematiche e storiche omogenee; è uno strumento di conoscenza ed interrogazione flessibile ed efficiente che ha alla base un G.I.S. (Sistema Informativo Georeferenziato), dove un database complessivo immagazzina i dati alfanumerici e li interfaccia con una cartografia digitalizzata del territorio regionale che include i singoli elementi vettoriali geografici (confini amministrativi, censimenti, curve di livello, sistemi di comunicazione) e georeferenzia i beni monumentali nel contesto territoriale. Un progetto che assume un ruolo strategico prioritario nei programmi regionali di sviluppo con l'obiettivo di realizzare un Sistema Integrato di prevenzione del rischio, dove sia possibile reperire le informazioni e le conoscenze scientifiche dei fattori di degrado del patrimonio monumentale e individuare le aree con maggiore esposizione potenziale del pericolo.

Saranno realizzate cartografie e banche dati tematiche relative alla distribuzione del patrimonio (archeologico, paleo ambiente, architettonico, etno antropologico, archeologia industriale, beni contenuti), alla pericolosità statico - strutturale (sismica, frane, esondazioni, dinamica dei litorali, valanghe, fenomeni vulcanici), alla pericolosità ambientale - aria (erosione, annerimento da inquinanti atmosferici, stress fisico) alla pericolosità antropica (spopolamento, concentrazione antropica, pressione turistica per numero di beni e sui contenitori di beni, suscettibilità al furto).

Il SIT raccoglierà quindi i dati inerenti i principali fenomeni naturali che intervengono nel degrado dei monumenti (peculiarità del territorio), la formalizzazione di sistemi e algoritmi per l'elaborazione dei dati scientifici, la conseguente stima su base statistica e per aree omogenee del grado di pericolo e vulnerabilità dei beni; essendo in grado di interrogare i dati, realizzare carte tematiche, integrare future nuove aree di interesse, rendere possibile la valutazione della mappatura regionale del rischio nei suoi nessi causa-effetto.

Al SIT riferito al patrimonio monumentale sarà affiancato l'aggiornamento del SITAP (Sistema Informativo Territoriale Ambientale Paesaggistico), in analogia a quanto già predisposto su scala nazionale dall'Ufficio Centrale per i Beni Ambientali e Paesaggistici, raccogliendo in un database la banca dati i cui lineamenti geografici, registrati in formato vettoriale o rasterizzati, sono integrati con informazioni proposte in forma di tavole, testi ed immagini.

Questi dati saranno correlati a loro volta correlati organicamente sia con il Sistema informativo regionale ambiente, per quanto riguarda i dati sui principali fenomeni naturali, sia con l'attività di catalogazione regionale dei beni culturali coordinata, come già avviene per la Regione Lombardia, dal SIRBeC, ovvero il Sistema Informativo Regionale per i Beni Culturali.
Il progetto prevede altres“ la realizzazione di un Modello sperimentale di Carta del Rischio del Patrimonio Culturale a scala locale che costituisce il primo anello informativo del territorio perché approfondisce ad una scala territoriale pi concentrata gli studi di alcune aree scelte per la compresenza di rischi specifici, effettuando attraverso la redazione di schede di vulnerabilità (di primo e secondo livello di approfondimento) la lettura simultanea degli indicatori di pericolosità territoriale e di vulnerabilità del patrimonio culturale.

E' ipotizzata la definizione di tre livelli informativi (soprintendenza, comune, singolo bene) che gestiscano alle diverse scale le cartografie, le informazioni sul territorio di tipo alfanumerico, le informazioni grafiche e alfanumeriche sul patrimonio culturale, la visualizzazione e stampa delle informazioni e delle elaborazioni, l'aggiornamento dei dati.

Con l'ausilio dei dati diagnostici desunti dall'utilizzo dei due previsti Laboratori di Ingegneria Ambientale e di Analisi Strutturali Atmosferiche e Geodiagnostiche (che si integrano con i laboratori esistenti presso il C.R.P.R.: Chimica, Fisica, Biologia, Microbiologia, Bioarcheologia) saranno realizzati progetti pilota che interesseranno il Teatro greco-romano di Taormina, i ruderi di Poggioreale Vecchia, alcuni contenitori museali. Gli studi territoriali si raccorderanno cos“ alla diagnostica, al monitoraggio ambientale e del singolo bene e agli altri dati ambientali desunti automaticamente da postazioni di rilevazione fisse e unità mobili.

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