Oggetto:
modalità concessione contributi Enti individuati per legge, L. r. 27.04.1999 n.
10 e successive modifiche ed integrazioni, esercizio finanziario 2004.
Allegati n. 1, Scheda richiesta
notizie.
Ai
seguenti Enti:
Associazione Centro Attrezzature
Residenziali Educative Siciliane, ARCES Via Lombardia, 6, Palermo
Associazione Istituto
Internazionale del Papiro
Viale Teocrito, 66, Siracusa
Associazione Oikos,
Istituto Europeo Di Etnologia
Via Leopardi, 54, Barcellona Pozzo di Gotto (Messina)
Associazione Conservazione delle
Tradizioni Popolari
Via Butera, 1, Palermo
Centro Studi Iniziative di
Politica Economica in Sicilia
Via Principe di Scordia, 87, Palermo
Centro Culturale Editoriale
Pierpaolo Pasolini
Via Atenea, 123 Agrigento
Scuola di Fisica Ettore Majorana
Via Guarnotta, 26, Erice Vetta (Trapani)
Centro Nazionale Studi
Pirandelliani
Via Santa Lucia, 27, Agrigento
Comitato per la Ricerca Economica
e Scientifica, CRES
Via Michele Rapisardi, 32, Catania
Centro di Studi Filologici e
Linguistici Siciliani
Via Pignatelli Aragona, 86, Palermo
Centro Europeo di Studi Economici
e Sociali
Via Mazzini, 106, Marsala (Trapani)
Centro Internazionale Ricerche e
Studi Sociologici Penali e Penitenziari
Via Ghibellina, 59, Messina
Centro Siciliano di Studi
Filosofici Vito Fazio Allmayer
Via Villafranca, 33, Palermo
Centro Siciliano Sturzo
Via Tunisi, 2, Palermo
Centro Studi Azione Politica e
Sociale
Viale Regina Margherita, 8/A, Catania
Centro di Economia Applicata
all’ingegneria, CSEI
Via Cifali, 27, Catania
Centro Studi Feliciano Rossitto
Piazza Antonio Gramsci, 13, Ragusa
Centro Studi Giulio Pastore,
Piazza Vittorio Emanuele, 24, Agrigento
Centro Studi Il Confronto,
Via Ciccaglione, Catania
Società Scientifica “Circolo
Matematico”
Via Archirafi, Palermo
Galleria d’arte moderna Renato
Guttuso,
Villa Cattolica, Bagheria (Palermo)
Istituto di Formazione e Ricerca
sui Problemi Sociali e dello Sviluppo, ISVI
Via Androne, 55, Catania
Istituto di Scienze
Amministrative e Sociali, Isas
Via Della Ferrovia, 54, Palermo
Istituto Socialista di Studi
Storici Gaetano Salvemini
Via Lepanto, 7, Messina
Istituto Siciliano di Studi
Bizantini e Neoellenici
Via Noto, 34, Palermo
Istituto Gramsci Siciliano
Cantieri Culturali alla Zisa
Via Paolo Gili, Palermo
Fondazione Famiglia Piccolo di
Calanovella
Contrada Vina, Capo d’Orlando
Fondazione Leonardo Sciascia
Via della Vittoria, 3, Racalmuto (Ag)
Fondazione Mandralisca
Via Mandralisca, Cefalù (Pa)
Fondazione Whitaker
Via Dante, 167, Palermo
Istituto Siciliano di Storia
Antica
Piazza Don Bosco, 6, Palermo
Istituto Siciliano di Studi
Politici ed Economici, Isspe
Piazza Castelnuovo, 4, Palermo
Istituto Superiore Internazionale
di Scienze Criminali
Via Agati, 12, Siracusa
Istituto Superiore Imprenditori e
Dirigenti d’Azienda, ISIDA,
Via Ugo La Malfa, 169, Palermo
Istituto Teologico San Paolo
Viale Odorico da Pordenone, 24, Catania
Istituto Teologico San Tommaso
Via del Pozzo, 3, Messina
Museo San Nicolò,
Militello Val di Catania
Pontificia Facoltà Teologica di
Sicilia
Corso Vittorio Emanuele, 463, Palermo
Società Siciliana per la Storia
Patria
Piazza San Domenico, 1,
Palermo
Società Italiana Organizzazione
Internazionale
Via XX Settembre, Palermo
Come già noto, l’emanazione della
L.r. 23/2002 ha comportato alcune variazioni in merito alle modalità di
erogazione dei contributi e degli altri trasferimenti di cui alla lett. h)
comma 2 dell’art. 3 della L.r. 10/1999 e successive modifiche ed integrazioni.
L’art. 23 della legge citata stabilisce infatti che i soggetti destinatari dei
contributi, ferme restando le norme che regolano la concessione degli stessi,
ove non diversamente previsto, siano tenuti a:
a) presentare,
ai fini dell’erogazione di una prima quota pari al 60% delle somme, un
piano dettagliato del programma da realizzare;
b) presentare,
entro 60 giorni dall’ultimazione del programma, il rendiconto delle
spese effettuate ai fini dell’erogazione del saldo.
La mancata presentazione del
rendiconto nei termini di cui alla lett. b) comporterà la revoca del
provvedimento di concessione, con la conseguente restituzione delle somme già
erogate, nonché l’esclusione del finanziamento per l’anno successivo.
Preliminarmente è opportuno
ancora una volta evidenziare quanto più volte affermato da
quest’Amministrazione, che le leggi di concessione dei contributi si pongano in
termini di autorizzazione alla concessione delle sovvenzioni e non in termini
di attribuzione, sic et simpliciter, di benefici economici alle organizzazioni
ed enti interessati. Ne consegue che non esiste un “diritto” al contributo,
quanto piuttosto un interesse, affinché l’Amministrazione operi nel rispetto
della legge ed eserciti il proprio potere discrezionale alla luce di criteri
che tengano conto della necessità di disciplinare la concessione e l’erogazione
degli interventi economici e di vigilare, nello stesso tempo, affinché le
sovvenzioni siano impiegate per lo scopo per cui sono state previste, sotto il
duplice profilo dell’effettivo svolgimento delle attività incentivate e della
reale spesa delle somme erogate per lo svolgimento delle attività programmate.
Poste tali premesse, del resto
frutto di collaudata giurisprudenza, si ribadisce che, in linea di massima, le
norme dispongono che i contributi vengano concessi quale concorso all’attività
ordinaria o per le finalità istituzionali. Ne consegue che, se non vengono
perseguiti tali scopi, il solo funzionamento dell’ente non basta a giustificare
la concessione del contributo. Pertanto gli Enti in indirizzo, ciascuno per i
propri scopi statutari, dovranno cercare, in un’ottica di promozione culturale
ed educazione permanente che tenga conto delle esigenze dei tempi, di
rappresentare al meglio anche la molteplicità culturale siciliana. Ciò
significa, in un momento, peraltro, di progressiva riduzione dei fondi pubblici,
cercare di attivare rapporti fra enti ed organismi pubblici e privati, tali da
considerare il sostegno economico regionale nel suo reale intento: un
incentivo, e non la principale fonte di sostentamento.
Al fine dell’impegno e
dell’erogazione delle somme è così necessario che entro il 31 Marzo di
ogni anno codesti enti trasmettano la seguente documentazione (in duplice
copia):
q Istanza in carta legale, ove prevista, sottoscritta dal
legale rappresentante, nella quale devono essere elencati:
§
la denominazione dell’Istituto
richiedente;
§
la sede legale;
§
codice fiscale e/o partita IVA;
§
numero di conto corrente postale o bancario, con relative
coordinate, sul quale accreditare il contributo.
Nell’istanza dovrà essere
dichiarato, ai sensi delle vigenti norme in materia di autocertificazione,
l’assolvimento degli obblighi di legge in materia assistenziale, di
collocamento e fiscale. All’istanza devono essere allegati:
q
il programma dell’attività prevista per l’anno
corrente che descriva analiticamente:
§
i convegni, le mostre e le altre
manifestazioni di valore scientifico e culturale, in relazione all’attività di
ricerca dell’ente, con analitico preventivo di spesa e l’indicazione dei tempi,
luoghi e relatori delle iniziative;
§
le attività di ricerca e di elaborazione
culturale documentate e fruibili, volte all’ampliamento delle conoscenze e
realizzate anche attraverso seminari permanenti, gruppi di studio, corsi,
concorsi, attribuzione di borse di studio ed iniziative programmate di
diffusione culturale, pure mediante collegamenti con altre Istituzioni di
ricerca;
q
i servizi da fornire al pubblico
relativamente alla fruizione dell’eventuale patrimonio posseduto, con
particolare riguardo a quello bibliografico, documentario e storico artistico;
q
le attività editoriali o di
promozione di pubblicazioni rispondenti ai fini istituzionali;
q le attività di catalogazione tramite l’utilizzo
di tecniche tradizionali o informatizzate del patrimonio posseduto;
q le spese da sostenere per il funzionamento
dell’ente;
q la scheda
richiesta notizie, allegata alla presente circolare con gli eventuali
aggiornamenti;
q copie ai sensi delle vigenti norme in materia di
autocertificazione:
§
dello statuto vigente, comprese
eventuali variazioni statutarie;
§
del bilancio di previsione approvato
dagli organi statutari;
§
del verbale di approvazione del
bilancio preventivo;
§
del bilancio consuntivo dell’anno precedente approvato
dagli organi statutari;
§
dei verbali di approvazione del
bilancio consuntivo.
Per quanto riguarda i bilanci, si
sottolinea la necessità di evidenziare con chiarezza, sia nel preventivo che
nel consuntivo, la finalizzazione del contributo regionale. Tenuto conto che le
modalità di erogazione del contributo sono disciplinate dal succitato art. 23
della l.r. 23/2002 si fa presente che, in ogni caso, occorre tenere conto delle
disponibilità di cassa nel bilancio regionale. Ai fini del saldo è necessario
che entro il 28 febbraio dell’anno seguente a quello cui si riferisce il
contributo, intendendo per “programma” l’attività svolta da codesti Enti
durante tale periodo, sia inviata la seguente documentazione in duplice copia:
q Istanza in carta legale, ove prevista, sottoscritta dal
legale rappresentante;
q dettagliata
relazione dell’attività svolta dalla quale dovrà evidenziarsi la conclusione di
tutte le attività intraprese ed inserite nel programma di previsione;
q documenti
di spesa (fatture, ricevute, etc. in copia conforme all’originale) e materiale
a stampa realizzato (inviti, manifesti, etc.), ai quali dovranno essere
allegate le seguenti dichiarazioni, ai sensi delle vigenti norme in materia di
autocertificazione:
§
che la documentazione originale giustificativa della spesa
non utilizzata a carico del contributo è conservata presso la sede dell’Ente;
§
che per le spese giustificative del contributo e per la
parte da questo coperta, non è stata richiesta o ottenuta altra sovvenzione o
contribuzione da altri soggetti pubblici o privati;
Tale documentazione dovrà essere
trasmessa alla stessa data anche dagli Enti destinatari del contributo in
unica soluzione.
Saranno ammesse a contributo le
spese connesse alla realizzazione dell’attività oggetto dello stesso, ma non
quelle di investimento. Le spese generali e di funzionamento verranno poste in
relazione alle iniziative effettuate nel senso che in caso di ridotta attività
dell’ente, l’Assessorato si riserverà di valutare se le stesse siano del tutto
giustificate.
In particolare le spese di
funzionamento che si riterranno utili sono:
q mantenimento
sedi: locazione (allegare i contratti di fitto con gli estremi
di registrazione), luce, acqua, telefono (con esclusione di optionals), spese
postali, condominio, pulizia, personale, specificando i titoli dello stesso e,
infine, nel caso di musei, le spese in rapporto alla conservazione, tutela,
valorizzazione e fruizione;
q materiale
di facile consumo utile allo svolgimento dell’ordinaria attività
(cancelleria, economato, manutenzione attrezzature);
q rimborso
spese per l’espletamento di compiti istituzionali da parte
del Presidente dell’Ente e dei soli componenti il Consiglio di Amministrazione.
Per le eventuali trasferte occorre che il motivo delle stesse sia
dettagliatamente specificato e che venga allegata ogni documentazione utile a
comprovare le spese sostenute. Per quanto possibile dovranno essere utilizzati
mezzi pubblici e, nel caso contrario, dovrà essere dichiarato per quale motivo
non siano stati adoperati. L’eventuale quota benzina verrà calcolata secondo
tabelle analogamente ai pubblici dipendenti. Sono da considerarsi a carico
dell’Ente diarie giornaliere, rimborsi pasto e pernottamento.
Per quanto invece attiene alle spese relative alle attività
si chiarisce che:
q per le spese relative a forniture di beni e servizi
(rinfreschi, affissione manifesti, servizi fotografici, spese di
rappresentanza, …) il contributo concorrerà per una somma non superiore al 30%
della spesa sostenuta;
q per i relatori non residenti dei convegni
occorrerà documentare dettagliatamente il rimborso delle spese di viaggio.
q eventuali compensi ai relatori di convegni e seminari
verranno considerati a carico dell’Ente;
q sono escluse dal contributo spese per compensi a
qualsiasi titolo nei confronti di componenti che rivestano cariche all’interno
degli organi di gestione o di controllo dell’ente.
Qualora si accerti che il
finanziamento non è stato utilizzato per gli scopi preventivati, o che il
programma a suo tempo previsto non è stato realizzato, si procederà alla revoca
parziale o totale, secondo i casi, del contributo, con recupero di quanto già
erogato. Le somme erogate ed eventualmente non utilizzate dovranno essere
restituite in conto entrata al Bilancio Regionale comprensive degli interessi
legali maturati e la quietanza relativa al versamento andrà trasmessa a
quest’Assessorato.
Per le pubblicazioni
realizzate con spese a carico del contributo, si avverte che:
q pubblicazioni a stampa e audiovisive dovranno riportare
la chiara indicazione della realizzazione “con il contributo
dell’Assessorato Regionale Beni Culturali, Ambientali, e Pubblica Istruzione”.
q per le monografie, l’ente dovrà raccordarsi, prima della
stampa, con la Biblioteca Centrale della Regione Siciliana (Corso Vittorio
Emanuele 429, Palermo, tel. 0916967642) per l’elaborazione della scheda CIP
(Cataloguing in publication; per maggiori informazioni, ivi comprese le
modalità di adesione obbligatoria al Servizio CIP, si veda il sito della
Biblioteca Centrale, www.regione.sicilia.it/…), che deve essere stampata nel
verso del frontespizio. La scheda ha finalità di controllo bibliografico e
fornisce le chiavi di accesso catalografico alla pubblicazione, consentendo la
conoscenza e la diffusione della pubblicazione attraverso l’inserimento della
scheda, da parte della BCRS, nel Servizio Bibliotecario Nazionale (SBN, www.sbn.it).
q il 20% della tiratura prodotta con spesa a carico del
contributo dovrà essere inviato a questa Unità Operativa, che ne curerà la distribuzione alle biblioteche
regionali, ai propri Uffici periferici (Soprintendenze, Musei, Gallerie, Centri
regionali) e a eventuali altri richiedenti. Deve essere altresì allegato, il
piano di distribuzione ed utilizzazione delle stesse pubblicazioni e di quanto
altro edito.
Si ricorda,
infine, l’obbligo di apporre il logo della Regione e la dicitura: “realizzato
con il contributo dell’Assessorato Regionale Beni Culturali, Ambientali e
Pubblica Istruzione” in manifesti e inviti realizzati con spese a carico
del contributo, e di far conoscere per tempo le date di svolgimento delle
manifestazioni, onde consentire sia l’eventuale partecipazione di questo
Assessorato, sia la diffusione delle notizie anche tramite il sito internet
dell’Amministrazione (www.regione.sicilia.it/…).
L’Assessore
(On. Avv. Fabio Granata)