Circolare n. 6 del 16.02.2004

 

Oggetto: modalità concessione contributi Enti individuati per legge, L. r. 27.04.1999 n. 10 e successive modifiche ed integrazioni, esercizio finanziario 2004.

 

Allegati n. 1, Scheda richiesta notizie.

 

Ai seguenti Enti:


Associazione Centro Attrezzature Residenziali Educative Siciliane, ARCES Via Lombardia, 6, Palermo

Associazione Istituto Internazionale del Papiro
Viale Teocrito, 66, Siracusa

Associazione Oikos, Istituto Europeo Di Etnologia
Via Leopardi, 54, Barcellona Pozzo di Gotto (Messina)

Associazione Conservazione delle Tradizioni Popolari
Via Butera, 1, Palermo

Centro Studi Iniziative di Politica Economica in Sicilia
Via Principe di Scordia, 87, Palermo

Centro Culturale Editoriale Pierpaolo Pasolini
Via Atenea, 123 Agrigento

Scuola di Fisica Ettore Majorana
Via Guarnotta, 26, Erice Vetta (Trapani)

Centro Nazionale Studi Pirandelliani
Via Santa Lucia, 27, Agrigento

Comitato per la Ricerca Economica e Scientifica, CRES
Via Michele Rapisardi, 32, Catania

Centro di Studi Filologici e Linguistici Siciliani
Via Pignatelli Aragona, 86, Palermo

Centro Europeo di Studi Economici e Sociali
Via Mazzini, 106, Marsala (Trapani)

Centro Internazionale Ricerche e Studi Sociologici Penali e Penitenziari
Via Ghibellina, 59, Messina

Centro Siciliano di Studi Filosofici Vito Fazio Allmayer
Via Villafranca, 33, Palermo

Centro Siciliano Sturzo
Via Tunisi, 2, Palermo

Centro Studi Azione Politica e Sociale
Viale Regina Margherita, 8/A, Catania

Centro di Economia Applicata all’ingegneria, CSEI
Via Cifali, 27, Catania

Centro Studi Feliciano Rossitto
Piazza Antonio Gramsci, 13, Ragusa

Centro Studi Giulio Pastore,
Piazza Vittorio Emanuele, 24, Agrigento

Centro Studi Il Confronto,
Via Ciccaglione, Catania

Società Scientifica “Circolo Matematico”
Via Archirafi, Palermo

Galleria d’arte moderna Renato Guttuso,
Villa Cattolica, Bagheria (Palermo)

Istituto di Formazione e Ricerca sui Problemi Sociali e dello Sviluppo, ISVI
Via Androne, 55, Catania

Istituto di Scienze Amministrative e Sociali, Isas
Via Della Ferrovia, 54, Palermo

Istituto Socialista di Studi Storici Gaetano Salvemini
Via Lepanto, 7, Messina

Istituto Siciliano di Studi Bizantini e Neoellenici
Via Noto, 34, Palermo

Istituto Gramsci Siciliano
Cantieri Culturali alla Zisa
Via Paolo Gili, Palermo

Fondazione Famiglia Piccolo di Calanovella
Contrada Vina, Capo d’Orlando

Fondazione Leonardo Sciascia
Via della Vittoria, 3, Racalmuto (Ag)

Fondazione Mandralisca
Via Mandralisca, Cefalù (Pa)

Fondazione Whitaker
Via Dante, 167, Palermo

Istituto Siciliano di Storia Antica
Piazza Don Bosco, 6, Palermo

Istituto Siciliano di Studi Politici ed Economici, Isspe
Piazza Castelnuovo, 4, Palermo

Istituto Superiore Internazionale di Scienze Criminali
Via Agati, 12, Siracusa

Istituto Superiore Imprenditori e Dirigenti d’Azienda, ISIDA,
Via Ugo La Malfa, 169, Palermo

Istituto Teologico San Paolo
Viale Odorico da Pordenone, 24, Catania

Istituto Teologico San Tommaso
Via del Pozzo, 3, Messina

Museo San Nicolò,
Militello Val di Catania

Pontificia Facoltà Teologica di Sicilia
Corso Vittorio Emanuele, 463, Palermo

Società Siciliana per la Storia Patria
Piazza San Domenico, 1,
Palermo

Società Italiana Organizzazione Internazionale
Via XX Settembre, Palermo


 

 

Come già noto, l’emanazione della L.r. 23/2002 ha comportato alcune variazioni in merito alle modalità di erogazione dei contributi e degli altri trasferimenti di cui alla lett. h) comma 2 dell’art. 3 della L.r. 10/1999 e successive modifiche ed integrazioni. L’art. 23 della legge citata stabilisce infatti che i soggetti destinatari dei contributi, ferme restando le norme che regolano la concessione degli stessi, ove non diversamente previsto, siano tenuti a:

a)     presentare, ai fini dell’erogazione di una prima quota pari al 60% delle somme, un piano dettagliato del programma da realizzare;

b)     presentare, entro 60 giorni dall’ultimazione del programma, il rendiconto delle spese effettuate ai fini dell’erogazione del saldo.

La mancata presentazione del rendiconto nei termini di cui alla lett. b) comporterà la revoca del provvedimento di concessione, con la conseguente restituzione delle somme già erogate, nonché l’esclusione del finanziamento per l’anno successivo.

Preliminarmente è opportuno ancora una volta evidenziare quanto più volte affermato da quest’Amministrazione, che le leggi di concessione dei contributi si pongano in termini di autorizzazione alla concessione delle sovvenzioni e non in termini di attribuzione, sic et simpliciter, di benefici economici alle organizzazioni ed enti interessati. Ne consegue che non esiste un “diritto” al contributo, quanto piuttosto un interesse, affinché l’Amministrazione operi nel rispetto della legge ed eserciti il proprio potere discrezionale alla luce di criteri che tengano conto della necessità di disciplinare la concessione e l’erogazione degli interventi economici e di vigilare, nello stesso tempo, affinché le sovvenzioni siano impiegate per lo scopo per cui sono state previste, sotto il duplice profilo dell’effettivo svolgimento delle attività incentivate e della reale spesa delle somme erogate per lo svolgimento delle attività programmate.

Poste tali premesse, del resto frutto di collaudata giurisprudenza, si ribadisce che, in linea di massima, le norme dispongono che i contributi vengano concessi quale concorso all’attività ordinaria o per le finalità istituzionali. Ne consegue che, se non vengono perseguiti tali scopi, il solo funzionamento dell’ente non basta a giustificare la concessione del contributo. Pertanto gli Enti in indirizzo, ciascuno per i propri scopi statutari, dovranno cercare, in un’ottica di promozione culturale ed educazione permanente che tenga conto delle esigenze dei tempi, di rappresentare al meglio anche la molteplicità culturale siciliana. Ciò significa, in un momento, peraltro, di progressiva riduzione dei fondi pubblici, cercare di attivare rapporti fra enti ed organismi pubblici e privati, tali da considerare il sostegno economico regionale nel suo reale intento: un incentivo, e non la principale fonte di sostentamento.

Al fine dell’impegno e dell’erogazione delle somme è così necessario che entro il 31 Marzo di ogni anno codesti enti trasmettano la seguente documentazione (in duplice copia):

q     Istanza in carta legale, ove prevista, sottoscritta dal legale rappresentante, nella quale devono essere elencati:

§         la denominazione dell’Istituto richiedente;

§         la sede legale;

§         codice fiscale e/o partita IVA;

§         numero di conto corrente postale o bancario, con relative coordinate, sul quale accreditare il contributo.

Nell’istanza dovrà essere dichiarato, ai sensi delle vigenti norme in materia di autocertificazione, l’assolvimento degli obblighi di legge in materia assistenziale, di collocamento e fiscale. All’istanza devono essere allegati:

q     il programma dell’attività prevista per l’anno corrente che descriva analiticamente:

§         i convegni, le mostre e le altre manifestazioni di valore scientifico e culturale, in relazione all’attività di ricerca dell’ente, con analitico preventivo di spesa e l’indicazione dei tempi, luoghi e relatori delle iniziative;

§         le attività di ricerca e di elaborazione culturale documentate e fruibili, volte all’ampliamento delle conoscenze e realizzate anche attraverso seminari permanenti, gruppi di studio, corsi, concorsi, attribuzione di borse di studio ed iniziative programmate di diffusione culturale, pure mediante collegamenti con altre Istituzioni di ricerca;

q     i servizi da fornire al pubblico relativamente alla fruizione dell’eventuale patrimonio posseduto, con particolare riguardo a quello bibliografico, documentario e storico artistico;

q     le attività editoriali o di promozione di pubblicazioni rispondenti ai fini istituzionali;

q     le attività di catalogazione tramite l’utilizzo di tecniche tradizionali o informatizzate del patrimonio posseduto;

q     le spese da sostenere per il funzionamento dell’ente;

q     la scheda richiesta notizie, allegata alla presente circolare con gli eventuali aggiornamenti;

q     copie ai sensi delle vigenti norme in materia di autocertificazione:

§         dello statuto vigente, comprese eventuali variazioni statutarie;

§         del bilancio di previsione approvato dagli organi statutari;

§         del verbale di approvazione del bilancio preventivo;

§         del bilancio consuntivo dell’anno precedente approvato dagli organi statutari;

§         dei verbali di approvazione del bilancio consuntivo.

Per quanto riguarda i bilanci, si sottolinea la necessità di evidenziare con chiarezza, sia nel preventivo che nel consuntivo, la finalizzazione del contributo regionale. Tenuto conto che le modalità di erogazione del contributo sono disciplinate dal succitato art. 23 della l.r. 23/2002 si fa presente che, in ogni caso, occorre tenere conto delle disponibilità di cassa nel bilancio regionale. Ai fini del saldo è necessario che entro il 28 febbraio dell’anno seguente a quello cui si riferisce il contributo, intendendo per “programma” l’attività svolta da codesti Enti durante tale periodo, sia inviata la seguente documentazione in duplice copia:

q     Istanza in carta legale, ove prevista, sottoscritta dal legale rappresentante;

q     dettagliata relazione dell’attività svolta dalla quale dovrà evidenziarsi la conclusione di tutte le attività intraprese ed inserite nel programma di previsione;

q     documenti di spesa (fatture, ricevute, etc. in copia conforme all’originale) e materiale a stampa realizzato (inviti, manifesti, etc.), ai quali dovranno essere allegate le seguenti dichiarazioni, ai sensi delle vigenti norme in materia di autocertificazione:

§         che la documentazione originale giustificativa della spesa non utilizzata a carico del contributo è conservata presso la sede dell’Ente;

§         che per le spese giustificative del contributo e per la parte da questo coperta, non è stata richiesta o ottenuta altra sovvenzione o contribuzione da altri soggetti pubblici o privati;

Tale documentazione dovrà essere trasmessa alla stessa data anche dagli Enti destinatari del contributo in unica soluzione.

Saranno ammesse a contributo le spese connesse alla realizzazione dell’attività oggetto dello stesso, ma non quelle di investimento. Le spese generali e di funzionamento verranno poste in relazione alle iniziative effettuate nel senso che in caso di ridotta attività dell’ente, l’Assessorato si riserverà di valutare se le stesse siano del tutto giustificate.

In particolare le spese di funzionamento che si riterranno utili sono:

q     mantenimento sedi: locazione (allegare i contratti di fitto con gli estremi di registrazione), luce, acqua, telefono (con esclusione di optionals), spese postali, condominio, pulizia, personale, specificando i titoli dello stesso e, infine, nel caso di musei, le spese in rapporto alla conservazione, tutela, valorizzazione e fruizione;

q     materiale di facile consumo utile allo svolgimento dell’ordinaria attività (cancelleria, economato, manutenzione attrezzature);

q     rimborso spese per l’espletamento di compiti istituzionali da parte del Presidente dell’Ente e dei soli componenti il Consiglio di Amministrazione. Per le eventuali trasferte occorre che il motivo delle stesse sia dettagliatamente specificato e che venga allegata ogni documentazione utile a comprovare le spese sostenute. Per quanto possibile dovranno essere utilizzati mezzi pubblici e, nel caso contrario, dovrà essere dichiarato per quale motivo non siano stati adoperati. L’eventuale quota benzina verrà calcolata secondo tabelle analogamente ai pubblici dipendenti. Sono da considerarsi a carico dell’Ente diarie giornaliere, rimborsi pasto e pernottamento.

Per quanto invece attiene alle spese relative alle attività si chiarisce che:

q     per le spese relative a forniture di beni e servizi (rinfreschi, affissione manifesti, servizi fotografici, spese di rappresentanza, …) il contributo concorrerà per una somma non superiore al 30% della spesa sostenuta;

q     per i relatori non residenti dei convegni occorrerà documentare dettagliatamente il rimborso delle spese di viaggio.

q     eventuali compensi ai relatori di convegni e seminari verranno considerati a carico dell’Ente;

q     sono escluse dal contributo spese per compensi a qualsiasi titolo nei confronti di componenti che rivestano cariche all’interno degli organi di gestione o di controllo dell’ente.

Qualora si accerti che il finanziamento non è stato utilizzato per gli scopi preventivati, o che il programma a suo tempo previsto non è stato realizzato, si procederà alla revoca parziale o totale, secondo i casi, del contributo, con recupero di quanto già erogato. Le somme erogate ed eventualmente non utilizzate dovranno essere restituite in conto entrata al Bilancio Regionale comprensive degli interessi legali maturati e la quietanza relativa al versamento andrà trasmessa a quest’Assessorato.

Per le pubblicazioni realizzate con spese a carico del contributo, si avverte che:

q     pubblicazioni a stampa e audiovisive dovranno riportare la chiara indicazione della realizzazione “con il contributo dell’Assessorato Regionale Beni Culturali, Ambientali, e Pubblica Istruzione”.

q     per le monografie, l’ente dovrà raccordarsi, prima della stampa, con la Biblioteca Centrale della Regione Siciliana (Corso Vittorio Emanuele 429, Palermo, tel. 0916967642) per l’elaborazione della scheda CIP (Cataloguing in publication; per maggiori informazioni, ivi comprese le modalità di adesione obbligatoria al Servizio CIP, si veda il sito della Biblioteca Centrale, www.regione.sicilia.it/…), che deve essere stampata nel verso del frontespizio. La scheda ha finalità di controllo bibliografico e fornisce le chiavi di accesso catalografico alla pubblicazione, consentendo la conoscenza e la diffusione della pubblicazione attraverso l’inserimento della scheda, da parte della BCRS, nel Servizio Bibliotecario Nazionale (SBN, www.sbn.it).

q     il 20% della tiratura prodotta con spesa a carico del contributo dovrà essere inviato a questa Unità Operativa, che ne curerà la distribuzione alle biblioteche regionali, ai propri Uffici periferici (Soprintendenze, Musei, Gallerie, Centri regionali) e a eventuali altri richiedenti. Deve essere altresì allegato, il piano di distribuzione ed utilizzazione delle stesse pubblicazioni e di quanto altro edito.

Si ricorda, infine, l’obbligo di apporre il logo della Regione e la dicitura: “realizzato con il contributo dell’Assessorato Regionale Beni Culturali, Ambientali e Pubblica Istruzione” in manifesti e inviti realizzati con spese a carico del contributo, e di far conoscere per tempo le date di svolgimento delle manifestazioni, onde consentire sia l’eventuale partecipazione di questo Assessorato, sia la diffusione delle notizie anche tramite il sito internet dell’Amministrazione (www.regione.sicilia.it/…).

 

L’Assessore

(On. Avv. Fabio Granata)