Repubblica
Italiana |
Prot.
n. 336 del 16.02.2004 |
Indirizzo: Via delle
Croci, 8 Palermo Centralino 0916961823 – 4 |
Oggetto:
modalità di concessione contributi agli enti individuati ai sensi degli artt.
42 della L.r. n. 4 del 2003 e 52 della L.r. 20 del 2003, capitolo 377751 esercizio
finanziario 2004.
Allegati n. 1, Scheda richiesta
notizie
Ai
seguenti Enti
Centro Paolo Borsellino
Palermo
Centro Studi Pio La Torre
Palermo
Fondazione Giovanni e Francesca
Falcone
Palermo
Fondazione Gaetano Costa
Palermo
Centro Studi Cesare Terranova
Palermo
Con gli artt. 42 della
Legge regionale n. 4 del 2003 e 52 “Associazioni, fondazioni e centri studi
impegnati nella lotta alla mafia” della L. r. 20 del 2003 (Gazzetta
Ufficiale della Regione Siciliana n. 53 del 5 dicembre 2003), l’Assessore
regionale per i beni culturali ed ambientali e per la pubblica istruzione “è
autorizzato, previa presentazione del programma di attività e del piano
finanziario per l'anno di riferimento, a corrispondere agli enti in indirizzo
un contributo annuo per il perseguimento delle finalità proprie in difesa dei
diritti umani e civili e la lotta ad ogni violenza e criminalità”.
Con tali determinazioni,
il legislatore ha inteso affermare il ruolo dell’Amministrazione regionale, ed
in particolare dell’Assessorato per i beni culturali ed ambientali e pubblica
istruzione, nella promozione delle attività che concorrono allo sviluppo sociale
e culturale dei cittadini “mediante la promozione ed il sostegno di iniziative
finalizzate allo sviluppo sociale e culturale”, ivi compresa la lotta alle
diverse espressioni del fenomeno mafioso, realizzate in proprio o tramite
associazioni, centri studi, fondazioni, ecc. L’attribuzione dell’iter
amministrativo del capitolo di spesa al Dipartimento dei beni culturali ed
ambientali ed Educazione Permanente conferma l’inscindibile legame fra la
salvaguardia dei diritti umani, la promozione umana e culturale e l’educazione
permanente, con la duplice esigenza di bisogno individuale di accesso
permanente all’informazione ed al sapere, e di risposta positiva ai rischi di
esclusione, disagio ed emarginazione.
Ne consegue che, pur nel
rispetto delle singole finalità istituzionali e programmi, codesti enti, nello
svolgimento delle attività vorranno operare per la ricerca delle sinergie
operative tra associazioni ed enti, raccordarsi con le organizzazioni del
volontariato, connettersi con le istituzioni pubbliche preposte alla didattica,
alla promozione, alla difesa della legalità per realizzare al meglio la volontà
partecipativa dell’amministrazione regionale. Ciò consentirà sicuramente di
poter concorrere, nei limiti delle diverse attribuzioni finanziarie, alla
realizzazione di progetti diversamente non attuabili.
Modalità
di erogazione del contributo regionale
Premesso quanto sopra, si
evidenzia come sia ormai giurisprudenza corrente che le leggi di concessione
dei contributi si pongono in termini di autorizzazione alla concessione
delle sovvenzioni e non in termini di attribuzione, sic et simpliciter, di
benefici economici alle organizzazioni ed enti interessati. Sussiste
quindi, più che un “diritto” al contributo, un interesse da parte
dell’Amministrazione ad operare nel rispetto della legge ed esercitare il
proprio potere discrezionale alla luce di criteri che tengano conto della
necessità di disciplinare la concessione e l’erogazione degli interventi
economici, vigilando affinché le sovvenzioni siano impiegate per lo scopo per
cui sono previste, sotto il duplice profilo dell’effettivo svolgimento delle
attività incentivate e della reale spesa delle somme a tal fine erogate. Ne
discende, ancora, che i contributi sono concessi quale concorso alle
attività istituzionali, e, quindi, che il solo funzionamento dell’Ente non
è sufficiente a giustificare la concessione del contributo; ma occorre operare,
come già in premessa esposto, anche in sinergia con terzi.
Le modalità di
utilizzazione del contributo sono stabilite dall’art. 42 della L.r. 4/2002; si
rende tuttavia necessario evidenziare che la legislazione in materia, ove non
espressamente previsto dalle norme di concessione dei contributi, e ultima fra
tutte la L.r. 23 del 2002, dispone che le sovvenzioni vengano erogate in due
fasi: una prima quota in acconto pari al 60%, ed una restante quota a
saldo sino al restante 40%, a seguito della presentazione della
documentazione consuntiva, entro 60 giorni dell’ultimazione del programma,
e quindi il entro il 1 marzo dell’anno seguente quello in cui è concesso il
contributo. La mancata presentazione del rendiconto nei termini di cui alla
lett. b) comporterà la revoca del provvedimento di concessione, con la
conseguente restituzione delle somme erogate, nonché l’esclusione dal
finanziamento per l’anno successivo.
A tal proposito, si
ritiene opportuno che codesti Enti, pur nel rispetto delle norme che stanno
alla base della concessione del contributo, si adeguino a decorrere dal
corrente esercizio finanziario alle disposizioni comuni fornite agli altri enti
destinatari di sovvenzioni, onde consentire agli uffici una gestione omogenea
della materia, e a codesti Enti, regolarizzate le situazioni pregresse, di
svolgere le proprie attività utilizzando i fondi di competenza annuale
dell’esercizio finanziario, rendicontando di conseguenza nei termini
generalmente previsti, limitando così la formazione dei residui e delle
reiscrizioni in bilancio.
Per l’impegno e
l’erogazione delle somme è necessario che entro il 31 Marzo 2004 codesti
enti trasmettano a questo Assessorato la seguente documentazione, in duplice
copia:
q Istanza in carta legale, sottoscritta dal legale
rappresentante, nella quale devono essere elencati:
§
denominazione giuridica dell’Istituto
richiedente;
§
sede legale;
§
codice fiscale e/o partita IVA;
§
numero di conto corrente, postale o bancario, con relative
coordinate, sul quale accreditare il contributo.
Nell’istanza deve essere
dichiarato, ai sensi delle norme in materia di autocertificazione,
l’assolvimento degli obblighi di legge in materia assistenziale, di
collocamento e fiscale. All’istanza devono essere allegati:
q Il
programma delle attività previste per l’anno corrente, che descriva
analiticamente:
§
convegni, mostre e altre
manifestazioni di valore scientifico e culturale, con analitico preventivo di
spesa e indicazione di tempi, luoghi e relatori;
§
attività di ricerca ed elaborazione
culturale, volte all’ampliamento delle conoscenze e realizzate anche attraverso
seminari permanenti, gruppi di studio, corsi, concorsi, attribuzione di borse
di studio ed iniziative programmate di diffusione culturale, pure mediante
collegamenti con altre istituzioni, come già esposto in premessa;
§
attività sociali e culturali e di
promozione della persona nell’intero arco della vita, e quindi non limitate
all’età scolare;
§
servizi al pubblico, anche per la
fruizione dell’eventuale patrimonio posseduto, con particolare riguardo a
quello bibliografico e documentario;
§
attività editoriali o di promozione
di pubblicazioni rispondenti ai fini istituzionali;
§
attività di catalogazione del
patrimonio posseduto;
q le spese da sostenere per il funzionamento dell’ente;
q la scheda
richiesta notizie (allegata alla presente circolare);
q copie, ai sensi delle vigenti norme in materia di
autocertificazione, di:
§
statuto vigente, comprese eventuali
variazioni statutarie:
§
bilancio di previsione approvato
dagli organi statutari;
§
verbale di approvazione del Bilancio
preventivo;
§
bilancio consuntivo dell’anno precedente approvato dagli
organi statutari;
§
verbali di approvazione del Bilancio
consuntivo.
Per i bilanci si
sottolinea la necessità di evidenziare con chiarezza, sia nel preventivo che
nel consuntivo, le voci di spesa imputate al contributo regionale.
Tenuto conto che le
modalità di erogazione del contributo sono disciplinate dal succitato art. 23
della L.r. 23/2002, si fa presente che in ogni caso occorrerà tener conto delle
disponibilità di cassa nel bilancio regionale.
Al fine dell’erogazione
del saldo, sino al restante 40% dell’importo del contributo, è necessario
che entro il 1 marzo dell’anno successivo a quello cui si riferisce il
contributo, intendendo per “programma” l’attività svolta dall’ente in tale
periodo, sia inviata la seguente documentazione, in duplice copia:
q dettagliata
relazione delle attività svolte, nella quale sia evidenziata l’avvenuta
conclusione di tutte le iniziative intraprese ed inserite nel programma di
previsione;
q documenti
di spesa (fatture, ricevute, etc. in copia conforme) e materiale a stampa
realizzato (inviti, manifesti, etc.), ai quali dovranno essere allegate le
dichiarazioni, rese ai sensi delle norme in materia di autocertificazione, che:
§
la documentazione originale della spesa non utilizzata a
giustificazione del contributo è conservata presso la sede dell’ente;
§
per le spese giustificative del contributo regionale e per
la parte da questo coperta, non è stata richiesta o ottenuta altra sovvenzione
o contribuzione da altri soggetti pubblici o privati.
Saranno ammesse a contributo le
spese connesse alla realizzazione delle attività e non quelle di investimento;
le spese generali e di funzionamento verranno poste in relazione alle
iniziative effettuate, nel senso che, in caso di ridotta attività dell’ente,
l’Assessorato si riserverà di valutare se le stesse siano del tutto giustificate.
In particolare le spese di funzionamento che si riterranno utili sono:
q mantenimento
sedi: locazione (allegare i contratti di fitto con estremi di
registrazione), luce, acqua, telefono (con esclusione di optionals), spese
postali, condominio, pulizia, eventuale personale, specificando i titoli dello
stesso;
q materiale
di facile consumo utile allo svolgimento dell’ordinaria attività
(cancelleria, economato, manutenzione attrezzature, …);
q rimborso
spese per l’espletamento di compiti istituzionali da parte
del Presidente dell’ente e dei soli componenti il Consiglio di Amministrazione.
Per le trasferte occorrerà
specificarne il motivo e allegare ogni documentazione utile a comprovare le
spese sostenute. Per quanto possibile dovranno essere utilizzati mezzi pubblici,
dichiarando nel caso contrario il motivo per cui non siano stati adoperati;
l’eventuale spesa per carburanti verrà calcolata secondo le tabelle in vigore
per gli enti pubblici. Sono da considerarsi a carico dell’Ente diarie
giornaliere, rimborsi pasto e pernottamento.
Per quanto attiene alle spese
relative alle attività, si chiarisce che:
q per le spese relative a forniture di beni e servizi
(rinfreschi, affissioni, servizi fotografici, rappresentanza, …), il contributo
concorrerà per una quota non superiore al 30% della spesa sostenuta;
q per i relatori dei convegni non residenti,
occorrerà dettagliatamente documentare il rimborso delle spese di viaggio;
q eventuali compensi ai relatori di convegni
verranno considerati a carico dell’ente;
q sono escluse dal contributo spese per compensi a
qualsiasi titolo per i componenti che rivestano cariche all’interno degli
organi di gestione o di controllo dell’ente.
Qualora si accerti che il
finanziamento non sia stato utilizzato per gli scopi preventivati, o che il programma
previsto non sia stato realizzato, l’Amministrazione procederà alla revoca
parziale o totale, secondo i casi, del contributo, con recupero di quanto già
erogato; le somme non utilizzate dovranno essere restituite in conto entrata al
Bilancio Regionale, comprensive degli interessi legali maturati, trasmettendo a
quest’Assessorato la quietanza relativa al versamento.
Per le pubblicazioni
realizzate con spese a carico del contributo, si avverte che:
q pubblicazioni a stampa e audiovisive dovranno riportare
la chiara indicazione della realizzazione “con il contributo
dell’Assessorato Regionale Beni Culturali, Ambientali, e Pubblica Istruzione”.
q per le monografie, l’ente dovrà raccordarsi, prima della
stampa, con la Biblioteca Centrale della Regione Siciliana (Corso Vittorio
Emanuele 429, Palermo, tel. 0916967642) per l’elaborazione della scheda CIP
(Cataloguing in publication; per maggiori informazioni, ivi comprese le
modalità di adesione obbligatoria al Servizio CIP, si veda il sito della
Biblioteca Centrale, www.regione.sicilia.it/…), che deve essere stampata nel
verso del frontespizio. La scheda ha finalità di controllo bibliografico e
fornisce le chiavi di accesso catalografico alla pubblicazione, consentendo la
conoscenza e la diffusione della pubblicazione attraverso l’inserimento della
scheda, da parte della BCRS, nel Servizio Bibliotecario Nazionale (SBN, www.sbn.it).
q il 20% della tiratura prodotta con spesa a carico del
contributo dovrà essere inviato a questa Unità Operativa, che ne curerà la distribuzione alle biblioteche
regionali, ai propri Uffici periferici (Soprintendenze, Musei, Gallerie, Centri
regionali) e a eventuali altri richiedenti. Deve essere altresì allegato, il
piano di distribuzione ed utilizzazione delle stesse pubblicazioni e di quanto
altro edito.
Si ricorda,
infine, l’obbligo di apporre il logo della Regione e la dicitura: “realizzato
con il contributo dell’Assessorato Regionale Beni Culturali, Ambientali e
Pubblica Istruzione” in manifesti e inviti realizzati con spese a carico
del contributo, e di far conoscere per tempo le date di svolgimento delle
manifestazioni, onde consentire sia l’eventuale partecipazione di questo
Assessorato, sia la diffusione delle notizie anche tramite il sito internet
dell’Amministrazione (www.regione.sicilia.it/…).
L’Assessore
(On. Avv. Fabio Granata)