La Fontana Pretoria: evoluzione di un restauro

La fontana commissionata da Luigi di Toledo, cognato dei Medici, per il suo giardino di Firenze, venne realizzata fra il 1552 e il 1555 dallo scultore fiorentino Francesco Camillani con l'aiuto di Michelangelo Naccherino e in seguito, venduto dallo stesso don Luigi al senato di Palermo nel 1573. Fra il 1574 e il 1584 Camillo, figlio di Francesco provvide alla collocazione della fontana nella Piazza Pretoria in Palermo con interventi integrativi e di rifinitura cui parteciparono scultori locali, come Vincenzo Guercio e Vincenzo Gagini, marmorai e maestri d'acqua. Nel 1737 la fontana fu recintata da un'inferriata, sostituita nel 1859 da un'altra in ghisa, disegnata da G.B. Filippo Basile. Il progetto di restauro della fontana deriva da uno studio sistematico e multidisciplinare sulle tipologie di degrado dei materiali lapidei e metallici esposti all'aperto. Un primo studio pilota è stato condotto nel settore nord-ovest, detto "Papireto" in cui sono state riscontrate tutte le categorie di alterazioni presenti nell'intero complesso. Propedeutici alla puntuale individuazione degli interventi, sono stati una serie di studi ed analisi mirati a diagnosticare le cause del degrado fisico biologico strutturale del complesso scultoreo, nonché approfondite ricerche storiche, fotografiche, archivistiche. E' inoltre stata effettuata l'anamnesi della macchina dell'acqua. L'intervento di restauro volto alla pulitura e conservazione dei materiali lapidei è stato redatto affrontando nel contempo i dissesti strutturali e le problematiche inerenti il ripristino della antica macchina dell'acqua, al fine di garantire il recupero e la fruizione del magnifico complesso scultoreo. Dopo aver affrontato nei due anni scorsi tutte le nuove situazioni trovate nel corso del restauro, assolutamente imprevedibili e non previste nel progetto iniziale (una galleria di servizio di forma anulare sottostante alla fontana e vecchi percorsi fatiscenti del dimesso impianto idraulico all'interno del basamento delle statue) e dopo aver condotto anche indagini e approfondimenti che permettessero di redigere il progetto di completamento comprendente tutte quelle operazioni volte a rendere funzionale l'impianto idrico all'interno dello stelo, non senza assicurarne la staticità e il trattamento protettivo da ulteriori attacchi biologici, con un finanziamento stanziato dall'Assessorato Regionale Beni Culturali ed Ambientali hanno avuto inizio i lavori di completamento il cui compimento è previsto per novembre 2003.

 

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