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Scheda evento
tr
    Soprintendenza BB.CC.AA. di Catania Google maps collegamento esterno  Stampa   
 
   
Città
tr
Catania
Provincia
tr Catania  
Luogo
tr Castello Ursino
Indirizzo
tr P.zza Federico II di Svevia
Telefono
tr
095/7472304
Fax
tr 095/539788
Email
tr urpsoprict@regione.sicilia.it
Titolo
tr La collezione Finocchiaro del Museo Civico del Castello Ursino
Tipologia
tr Visita guidata
Descrizione
tr Esposizione dei dipinti del Cinque, Sei, Sette e primo Ottocento della collezione di Giovan Battista Finocchiaro donata al Comune nel 1826.
Data
tr 16/04/2010  -  24/04/2010
Orari
tr visite guidate su prenotazione dalle ore 9,00 alle 13,00 lunedì venerdi sabato, martedì mercoledì, giovedì dalle 9,00 alle 13,00 e dalle 15,00 alle 18,00.
Informazioni
tr Mattia Venuti 095/7472304
Agevolazioni
tr ingresso gratuito
Finanziamento
tr Regione Siciliana
Altro
tr Curatrice della mostra Luisa Paladino . Le visite saranno a cura di Maria Busacca, Roberta Carchiolo e Stefania Maugeri
Note
tr Per una migliore conoscenza e valorizzazione dell’ingente patrimonio d’arte conservato nel Museo Civico di Castello Ursino, le cui collezioni storico artistiche non sono fruibili dal 1969 tranne che per alcune mostre temporanee, la Soprintendenza per i Beni culturali e ambientali di Catania, ha organizzato la mostra della collezione fondante del Museo Civico di Catania, pervenuta al Comune nel 1826 per legato testamentario di Giovan Battista Finocchiaro, Primo Presidente della Gran Corte di Giustizia del Regno di Sicilia, che la costituì a Palermo destinandola in morte alla città natale, con l’intento di dotarla di una pubblica pinacoteca. Allocata nel Palazzo Municipale, la pregevole raccolta di 123 dipinti “tra grandi e piccoli”, confluì nel 1874 nel Museo Comunale, istituito, a seguito della spoliazione dell’asse chiesastico del 1866-‘67, nel già Museo Benedettino del Monastero di S. Nicola l’Arena, e dal 1934 nell’attuale sede di Castello Ursino. Esemplificativa dell’orientamento di gusto del proprietario e delle predilezioni pittoriche del collezionismo palermitano tra lo scorcio del Sette e l’inizio dell’Ottocento, incline verso le correnti del classicismo e del naturalismo seicenteschi con esempi della tarda maniera, senza disdegnare la “scuola moderna palermitana” di gusto neoclassico, la quadreria Finocchiaro, mai esposta ed identificata nella sua interezza, seppur oggi dimezzata da una lunga storia di dispersioni e oblio, annovera alcuni dei gioielli delle collezioni civiche, per lo più di soggetto religioso, con incursioni nei generi mitologico, allegorico, d’historia antica, del paesaggio, del ritratto, della battaglia, della natura morta, opera di Polidoro da Caravaggio, Simone de Wobreck, Matthias Stomer, Pietro Novelli, Giacomo Lo Verde, Mattia Preti, Gaspare Serenario, Giuseppe Patania. Tentare di riunire ed esporre questa preziosa raccolta è un’operazione impegnativa e importante: può essere un’occasione essenziale per svelare alla città lo spessore culturale della sua storia passata e, auspichiamo, anche di quella futura.