Scheda evento
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    Soprintendenza BB.CC.AA. di Palermo Google maps collegamento esterno  Stampa   
 
   
Città
tr
Palermo
Provincia
tr Palermo  
Luogo
tr Convento della Magione
Indirizzo
tr Piazza Magione
Telefono
tr
091 6164258 / 0917071317
Fax
tr 0917071213
Email
tr urpsopripa@regione.sicilia.it
Titolo
tr Forme della scrittura
Tipologia
tr Mostra
Descrizione
tr Nell’era del digitale, dove i caratteri sono quasi sempre quelli dei computer, questa mostra curata dalla Soprintendenza per i beni culturali ed ambientali di Palermo, intende recuperare la memoria dell’evoluzione della scrittura.
Data
tr 21/04/2010  -  25/04/2010
Orari
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Informazioni
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Agevolazioni
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Finanziamento
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Altro
tr Nel corso dell’inaugurazione, sarà presentato il libro edito dalla Soprintendenza BB.CC.AA. di Palermo “Introduzione alla storia della scrittura”. Altre copie potranno essere prenotate inviando una richiesta alla Soprintendenza BB.CC.AA. di Palermo
Note
tr Nell’era del digitale, dove i caratteri sono quasi sempre quelli dei computer, questa mostra curata dalla Soprintendenza per i beni culturali ed ambientali di Palermo, intende recuperare la memoria dell’evoluzione della scrittura, sempre più confinata ad una ristretta cerchia di specialisti. Perché immaginare e poi concepire una mostra dall’ambizioso e per certi versi datato titolo “Forme della scrittura”? Da cosa nasce la pulsione a raccontare, attraverso scritti ed oggetti, qual è e quale fu l’estrinsecarsi del bisogno dell’uomo di raccontarsi per fissare, per se e per quelli che verranno, nell’eterna persuasione del divenire immortale, dati e sensazioni e per intrecciare durevoli e talvolta esemplari meccanismi di relazione? Nella sezione curata dal Servizio per i Beni Archeologici, partendo dalle prime forme alfabetiche attestate in Sicilia del fenicio-punico, sono mostrate alcune epigrafi su pietra o ceramica, seguite da quelle in greco ed infine da un gruppo di iscrizioni in latino, quale ad esempio l’iscrizione onoraria di Fulvia Plautilla, rinvenuta a Solunto e datata 202-205 d.C.. Nella seconda sezione, a cura dal Servizio per i Beni Bibliografico, attraverso l’esposizione di alcuni manoscritti posseduti da biblioteche siciliane, è illustrato come la scrittura latina si sia evoluta nel corso degli ultimi mille anni. Si parte da un raro documento recentemente ritrovato del X-XI secolo, in scrittura latina di tipo beneventano, per passare a quelli dei secoli seguenti, fino ad allo Statuto della Regione siciliana del 1947, scritto a mano per dare maggiore solennità all’atto. Nella terza sezione sono, infine, esposti alcuni manoscritti in caratteri non-latini tra cui un manoscritto greco del XII secolo, uno ebraico del XV, un documento in siriaco, un rarissimo documento in persiano con bellissime miniature del XVI secolo, un libro di preghiere in arabo ed infine un manoscritto etiopico. “L’opinione che la vista dei documenti culturali quasi da sola o quanto meno, sia in grado di generare, ipso facto, degli interessi culturali” è tentazione che, tutt’ora, circola tra gli addetti ai lavori, oggi, forse, più frettolosamente pervasi da frenetico efficientismo, dei settori legati alla divulgazione culturale. Nel corso dell’inaugurazione, sarà presentato il libro edito dalla Soprintendenza per i beni culturali ed ambientali di Palermo “Introduzione alla storia della scrittura”. In quest’opera sono descritte, seppur brevemente, circa 160 scritture antiche e moderne. Partendo dalla scrittura ideografica sumera e da quella geroglifica egiziana e seguendo un percorso cronologico, si rappresenta la nascita dell’alfabeto fenicio e la sua trasformazione in forme grafiche molto differenti in Oriente e in Occidente, luoghi in cui, da un adattamento della originaria scrittura fenicia, sono nate quella greca ed etrusca, da cui deriva quella latina. L’opera è illustrata con oltre 70 tavole. Abbiamo scelto quale simbolo della mostra un manoscritto in scrittura monastica del XV sec., quale momento di passaggio tra la scrittura medievale, la scrittura moderna e la stampa tipografica. Abbiamo riportato sul catalogo l’immagine della lapide quadrilingue della Zisa perché meglio di ogni altro documento esprime la multiformità che la scrittura può assumere tra i diversi popoli.
Allegato 1
tr anteprima.pdf
Allegato 2
tr forme della scrittura.pdf