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Scheda Evento

 
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07/08/2013
  Soprintendenza BB.CC.AA. di Palermo  Stampa   
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Città
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Caltavuturo
Provincia
tr Palermo  
   
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Luogo
tr Museo civico Giuseppe Guarnieri
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Indirizzo
tr c/o Convento S. Francesco
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Telefono
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0917071408/425 tr
Fax
tr 0917071213 tr
e-mail
tr urpsopripa@regione.sicilia.it
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Titolo
tr Inaugurazione della Sezione archeologica
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Tipologia
tr Inaugurazione
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Descrizione
tr Esposizione di reperti provenienti dall’esplorazione archeologica di superficie del territorio comunale.
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Data
tr 12/08/2013
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Orari
tr ore 18,00
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Informazioni
tr 0917071408/425 - urpsopripa@regione.sicilia.it
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Agevolazioni
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Finanziamento
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Altro
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Note
tr Il 12 agosto 2013 alle ore 18.00 sarà inaugurata la sezione archeologica del Museo Civico Giuseppe Guarnieri di Caltavuturo. L’esposizione, fortemente voluta dal Comune di Caltavuturo e dal sindaco Calogero Lanza, è stata realizzata in virtù di una convenzione con la Soprintendenza per i BB.CC. di Palermo, diretta dalla dott.ssa Maria Elena Volpes, con il Parco archeologico di Himera, di cui è direttrice la dott.ssa Francesca Spatafora, e con la cattedra di Topografia dell’Italia antica dell’Università di Palermo, di cui è titolare il prof. Oscar Belvedere, che hanno curato l’allestimento ed il percorso scientifico. L’esposizione archeologica, situata in alcune stanze del piano terra, che si affacciano sul chiostro dell’Ex convento di S. Francesco d’Assisi, inizia dalla sala I, dedicata ai rinvenimenti provenienti dall’esplorazione archeologica di superficie del territorio comunale. Nella sala II sono esposti materiali pertinenti alla fase medievale di Caltavuturo, rinvenuti a Terravecchia e Casale. La sala III accoglie i rinvenimenti dagli scavi sul Monte Riparato. I reperti sono pertinenti alla necropoli ellenistica (III-II sec. a.C.) di S. Venera ed all’abitato arcaico ed ellenistico. I corredi tombali esposti comprendono vasi di varia foggia , tra cui prevalgono gli unguentari, oggetti in bronzo e terrecotte figurate; tra i reperti dall’abitato spiccano un grande astragalo di bronzo, probabilmente di età arcaica, la soglia pavimentale a mosaico dall’edificio termale e l’epigrafe in greco, che cita un architetto di Termini, autore verosimilmente del progetto per un’importante opera pubblica della città. Nell’ultima sala, la IV, è esposto, per la prima volta, il tesoretto di oltre 500 monete denari romani d’argento, databili tra fine III e fine II sec. a.C., rinvenuti nella fattoria romana situata in c.da Pagliuzza. Oltre a quest’insieme sorprendente di monete è esposto il piccolo vaso in ceramica, oggi frammentario, che conteneva il tesoretto, forse occultato dal proprietario all’epoca della seconda guerra servile (104-99 a.C.).
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