| Descrizione |
Antonino Di Vita (Chiaramonte Gulfi, 19 ottobre 1926 – Roma 22 ottobre 2011), archeologo "padre di Kamarina", ove dal 1958 ha avviato le campagne di scavo, dopo quella d'inizio secolo scorso di Paolo Orsi, che hanno portato al disvelamento della città, docente presso le Università degli Studi di Palermo, Perugia e Macerata di cui è stato Preside della Facoltà di Lettere e poi Rettore dal 1974 al 1977, consigliere del governo libico per le antichità della Tripolitania tra il 1962 e il 1965, cofondatore e direttore della rivista Libya Antiqua, direttore di numerose missioni archeologiche italiane in Algeria, Libia e Tunisia, studioso dei terremoti dell'antichità, direttore della Scuola Archeologica Italiana di Atene e dei relativi Annuario e Monografie dal 1977 al 2000, dal 1977 Grande Ufficiale dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana, nel 1987 Medaglia d'Oro al merito per i Beni Culturali, dal 1994 Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana, dal 1998 cittadino onorario di Haghioi Deka nell'isola di Creta, dal 2001 Correspondant étranger de la Societé des Antiquaires de France, dal 2002 Accademico dei Lincei, nel 2011 insignito dell'Ordine di S. Paolo e S. Tito dalla Chiesa ortodossa di Creta del patriarcato di Costantinopoli, in vita ha avuto intitolati una via di Haghioi Deka nel 2001 e il Museo civico archeologico di Licodia Eubea (CT) nel 2002. |
