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News del 23/07/2014

Biglietto unico per i siti Unesco


PALAZZOLO. I turisti possono accedere alla rete museale della zona montana
Finalmente, dopo anni di attesa, cittadini e turisti potranno acquistare il biglietto unico per visitare la zona archeologica ed il museo antropologico intitolato ad Antonino Uccello. Per il momento, ovviamente, si tratta di un unico biglietto per queste due realtà culturali del centro ibleo, ma è nei programmi dell’Unione dei Comuni “Valle degli Iblei” estendere il costo del biglietto a tutta la rete museale della zona montana e alle zone archeologiche di Pantalica e di Casmene. «Questo – afferma il sindaco Carlo Scibetta - è solo il primo passo per arrivare ad uno biglietto unico, in sostituzione della card di cui si è perso il finanziamento, in modo da offrire, ad un prezzo accessibile a tutti, l’ingresso alle strutture museali, e archeologiche degli Iblei con la finalità di promuovere luoghi meno frequentati da parte dei turisti. Inoltre, con questa iniziativa i turisti si faranno arrivare nei centri storici, con grande beneficio degli esercizi commerciali di tutta l’area montana». Le novità per organizzare l’offerta culturale e promuovere il territorio ibleo a beneficio del comparto turistico non finiscono qui. Infatti, l’Unione degli Iblei ha in programma la divulgazione degli eventi e delle manifestazioni. Infatti, sarà fondamentale far conoscere a cittadini e turisti l’intero ventaglio in ambito culturale che il territorio ibleo è in grado di offrire, dando le informazioni essenziali. «Tutto il territorio ibleo – aggiunge il sindaco Scibetta - conserva monumenti il cui inestimabile valore universale è stato riconosciuto dall’Unesco come patrimonio dell’Umanità, luoghi di culto e luoghi d’arte, motivazione di viaggio e di visita per migliaia di persone ogni anno. Quello del biglietto unico è un progetto semplice che aiuta la visita dei tanti turisti che scelgono il territorio ibleo come loro meta ». Secondo il sindaco, il progetto può andare oltre le sole valenze commerciali evidenti ed importanti e rendere allo stesso tempo possibile un irripetibile percorso prima d’ora mai realizzato nella zona iblea siracusana. P. M.