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News del 12/10/2010

No alla decentralizzazione del museo


Incondivisa la scelta del governo regionale sul museo intitolato ad Antonino Uccello che rischia di finire in mezzo alle polemiche

«Incondivisa» la decisione del governo regionale di decentralizzare il museo etnoantropologico intitolato ad Antonino Uccello. E’ la prima reazione all’intervento dell’architetto Mariella Muti sulla necessità di «mettere in rete» delle realtà distanti, che la Regione ha voluto vicine: lo afferma il presidente della seconda commissione della unione, Luca Russo, interpretando, a suo avviso, il comune sentire. «Non avremmo voluto - afferma Russo - dipendere da Palazzo Bellomo, che ha un’altra vocazione. In tal senso non c’è polemica con la dottoressa Muti. Tutt’altro. Adesso serve mettere in campo le proposte che neppure l’Unione ha formulato». Insomma, la situazione è voluta «dall’alto ». E bisogna stare insieme per migliorare la fruizione, partendo dalle cose più semplici, confrontandosi. «Tutto ciò - riferisce Russo - accade dopo anni in cui la prospettiva di azione e di gestione è stata sempre montana. Peraltro l’apporto tecnico del direttore Gaetano Pennino era stato eccellente: le presenze, lo dicono i registri, sono state in costante crescita». Tuttavia i fatti economici condizionano, inevitabilmente il futuro del comprensorio: le presenze ci sono ma le casse delle biglietterie languono: «Ne prendiamo atto, prosegue Russo, che manifesta stima nei confronti del neodirettore. Ora non resta che comprendere come integrarci, quale chiave di lettura ci attende per il futuro. Senza dimenticare che s’è concretizzato il Protocollo di Pantalica». Bisognerà non far smarrire i viaggiatori: da qui le cose più semplici, collegandosi con la rete provinciale ed oltre. Queste le direttive palermitane. «La rete dovrà avere una identità che ancora non è stata pianificata, aggiunge. Da parte nostra la disponibilità a collaborare c’è. Però il territorio è costretto ad agganciarsi al sistema siracusano». L’intenzione è di aprire un dibattito costruttivo: «La direzione - continua - è di semplificare per favorire questa fruizione. La scelta regionale arriva in una fase delicata: la Casa museo è stata la meta più visitata degli ultimi anni. Ripartiamo da questo dato, cercando di non smarrire la nostra identità. favorendone invece lo sviluppo e puntando ad una maggiore presenza in termini di frequenze e rilancio». Polemiche a parte, serve maggiore coesione, nell’interesse della collettività e delle nostre risorse. R. R.