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News del 03/09/2010

“Sbagliato accorpare la casa museo Uccello al Bellomo”


I cambiamenti apportati dalla Regione Sicilia per la gestione dei beni culturali, insieme alla nomina dei nuovi vertici della Sovrintenza di Siracusa, ha lasciato qualche strascico polemico, scontentando soprattutto quelle realtà provinciali che si sarebbero visti penalizzati, a detta dei diretti interessati. E' il caso di Palazzolo Acreide, che lamenta una penalizzazione importante con l'accorpamento della casa museo "Antonino Uccello al museo Bellomo di Siracusa. "Siamo rammaricati per la disattenzione dimostrata a livello regionale al nostro comprensorio e ai nostri Beni culturali: secondo quanto prevede la riorganizzazione dei siti a livello regionale, la Casa Museo “Antonino Uccello” è stata accorpata al Museo Bellomo senza alcun filo logico e soprattutto privando di autonomia gestionale la Casa Museo che ogni anno raggiunge gli oltre 35 mila visitatori”. Il sindaco di Palazzolo Carlo Scibetta esprime rancore per ciò che è emerso in seguito alle direttive regionali di questi giorni sulla gestione dei Beni culturali. Scibetta auspica che con Mariella Muti, nuovo direttore del museo Bellomo “si riesca – sottolinea – come è avvenuto in passato quando era Sovrintendente a raggiungere un accordo sulla gestione del museo, ma rimane comunque il rammarico per ciò che è accaduto”. Il sindaco esprime perplessità anche perché sono stati riconosciuti Parchi archeologici i siti di Noto e di Lentini “escludendo di fatto – precisa – la zona archeologica di Akrai, mentre non si è neanche tenuto conto del Palazzo Cappellani, appena restaurato che doveva ospitare un antiquarium con la raccolta di tutti i resti della collezione Judica”. Il sindaco di Palazzolo Acreide Scibetta chiede allora all’assessore regionale Gaetano Armao che ci sia un “ravvedimento di queste decisioni, per fare in modo che anche a Palazzolo si istituisca il Parco archeologico e che sia assicurata la gestione unitaria della zona, della Casa Museo e del Palazzo Cappellani, che potrebbe diventare la sede amministrativa del Parco, e anche la necropoli di Pantalica altrimenti l’intero comprensorio rischia di finire nel dimenticatoio, quando invece va tutelato”. Una questione che si trascina.