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News del 06/06/2010

Musei etnografici in rete da Palermo a Palazzolo


Si rafforza il collegamento fra gl’Iblei e Palermo con le iniziative in contemporanea alla riscoperta delle radici popolari, per non lasciarle cadere nel dimenticatoio ma utilizzando nuovi metodi: dibattiti e fruizione territoriale: una integrazione che garantirebbe la sopravvivenza dell’etnografia. Ieri sera al Museo d´arte contemporanea di Palermo è stata rievocata la spedizione dei Mille, per iniziativa dell’associazione «Curva minore» di Palermo, con il sostegno dell’assessorato regionale dei Beni culturali e dell’identità siciliana: uno spettacolo-performance per i centocinquant’anni dalla spedizione; e ancora ieri, nell´ex chiesa di San Giacomo a Buscemi, un evento di collegamento, un incontro- dibattito sul «Parco nazionale degli Iblei, opportunità e problematiche, l’esperienza dei parchi nazionali», per iniziativa della Rete museale etnografica iblea. L’azione del direttore del museo etnografico intitolato a «Antonino Uccello», Gaetano Pennino, è volta ad allargare sempre più le maglie della conoscenza delle origini, dagli Iblei alle Madonie, passando per i Nebrodi. Non indifferente l’impegno qualitativo di Rosario Acquaviva, coordinatore della realtà museale buscemese, sempre in grado di fare rivivere delle realtà mai sopite, rimaste impresse sulla tela di artisti indimenticati come Nunzio Bruno, che ha collezionato, fino ai suoi ultimi giorni, la saggezza popolare, «i reperti del saper vivere». R. R.