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News del 25/11/2009

La storia di Antonino Uccello patrimonio del nostro passato


Nel trentennale della sua scomparsa la casa museo di Palazzolo e l’associazione «Amici della Voce» di Canicattini hanno organizzato un incontro culturale
Nel trentennale della scomparsa, ancora grande la figura di Antonino Uccello. Perché «la Casa museo di Antonino Uccello a Palazzolo è una irripetibile opera di poesia e Canicattini è il vero luogo dell’anima dell’etnologo scomparso trent’anni fa». Questo il percorso temporale, umano e letterario che il relatore Vincenzo Ficara ha illustrato al pubblico nell’aula consiliare del municipio di Canicattini per ricordare il «genius loci» che ha lasciato una traccia indelebile nella cultura non solo italiana. Gli interventi del vice sindaco Salvatore La Rosa, della presidente del consiglio comunale Loretta Barbagallo e di Salvatore Amenta presidente dell’Associazione «Amici della Voce di Canicattini», hanno stimolato soprattutto i giovani ad una più approfondita conoscenza del territorio e degli uomini di talento che lo hanno saputo leggere come, appunto, Uccello. Nella sua analisi Ficara ha rimarcato l’amore che lo studioso ha avuto per Canicattini e per la ricerca scrivendo «pagine limpide sull’arte e le tradizioni popolari che hanno salvato il notevole patrimonio del nostro passato ». Il nipote di Uccello, Paolo Morale, ha ripercorso le vicende della chiusura per 20 anni della Casa Museo, citando un titolo del quotidiano La Sicilia di qualche lustro fa: «Chiusa per ignoranza». L’attuale direttore della Casa Museo, Gaetano Pennino, ha aggiunto: «Mi rammarico di non aver conosciuto Uccello, ma mi sto prodigando per valorizzare la preziosa e vasta eredità che ha lasciato». Poi, Elisa Golino, Paolo Sipala e Salvatore Amenta, hanno interpretato alcune delle più belle poesie di Uccello. Presenti, fra gli altri, la signora Anna Uccello, il soprintendente Giuseppe Voza, che all’epoca si batté per la riapertura della Casa Museo e Rosario Acquaviva di Buscemi. Alla fine, Vincenzo Bondì e Giovanni Agnello hanno proposto una maggiore attenzione alla figura di Uccello.
GIUSEPPE ALOISIO