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News del 17/11/2009

Quando don Ciccio espatriò


Scoperta. Ritrovato il documento che prova l’imbarco del grande giocattolaio per New York

Ritrovata, dal figlio Giuseppe Lombardo, la pergamena che documenta l’imbarco di don Ciccio "pastasciutta". Contemporaneamente, ha inizio il restauro di alcuni manufatti del maestro giocattolaio: un famoso cavalluccio di don Ciccio è attualmente sotto le attente cure dei responsabili del museo intitolato ad Antonino Uccello, primo etnografo della Sicilia orientale. La scoperta era stata preannunciata in occasione della celebrazione dei venticinque lustri dalla nascita di don Ciccio. Ma della lista dei passeggeri, dei migranti verso l’America si ha certezza adesso. La nave era il cargo merci-passeggeri «Perugia», 1150 posti per i passeggeri di terza classe e 20 i posti riservati alla prima classe: per raggiungere un continente che allora si riteneva «lastricato d’oro ». La nave aveva una stazza di 4348 ton.; il suo primo viaggio fu importante: il 12 agosto 1901 coprì il percorso Genova-Napoli-New York. Nel 1916, durante la prima guerra mondiale, venne bombardata nel Golfo di Genova. La lista trovata riguarda i passeggeri di terza classe che vanno dal numero 808 all’829. Tutti provenienti da questo scorcio di Sicilia: Modica, Carlentini, Lentini. La maggior parte, su quella pagina, erano migranti di Palazzolo: Cannata, Finocchiaro, Tabacco, Puzzo, fra i nomi più ricorrenti. Poi la storia è nota: l’infortunio di don Ciccio con un esplosivo, il mesto ritorno in patria, ma la sua rinascita come giocattolaio della cartapesta. ROBERTO RUBINO