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News del 15/12/2007

Tutto su Garibaldi alla Biblioteca regionale.


In occasione del bicentenario della nascita di Giuseppe Garibaldi, anche la Biblioteca centrale della Regione siciliana ha organizzato una mostra sul ruolo che l’Eroe dei due Mondi ha avuto nella storia della Sicilia. La mostra comprende fotografie, pitture, sculture e alcune stampe del tempo. Pur nella consapevolezza che una attenta rilettura delle sue imprese mette in luce aspetti spesso contrastanti e drammatici, innegabile è l’interesse che Garibaldi suscita ancora oggi. La figura di Garibaldi ha fortemente colpito l’immaginario collettivo nazionale, e questa attenzione si riflette sulla stampa dell’epoca e sulla diffusione della sua iconografia. “Partendo da questa premessa è nata l’idea di sondare i cataloghi della Biblioteca – dice Gaetano Gullo, direttore della biblioteca - circoscrivendo l’ambito d’indagine prevalentemente al periodo della presenza di Garibaldi in Sicilia e quindi all’impresa dei Mille”. L’ampia produzione bibliografica sull’argomento comprende monografie del 1860 e alcuni periodici storici: Il Garibaldi, L’Unità italiana, Il galantuomo, La Luce, Il Mondo nuovo, Vittorio Emanuele, espressione di un fermento di idee che si proiettavano in un nuovo scenario storico. Tra i testi monografici si segnalano il raro esemplare della pubblicazione Il 19 luglio 1860 festa popolare in Palermo pel natalizio del generale Giuseppe Garibaldi eroe di Como Varese e Calatafimi stampato a Palermo nel 1860 per i tipi di Domenico Maccarone; numerosi esempi di letteratura memorialistica per opera di alcuni tra i protagonisti dell’impresa dei Mille poi divenuti famosi come Giuseppe Cesare Abba e Giuseppe Capuzzi. Non mancano inoltre nel percorso espositivo alcuni documenti singolari e rari, come i proclami e gli autografi, dei quali si evidenzia quello indirizzato a Luigi Mercantini, patriota risorgimentale, ringraziato “per la cara bellissima e patriottica poesia”, probabile riferimento all’Inno di Garibaldi, musicato da Alessio Olivieri. La mostra si snoda tra immagini e documenti, presenta ritratti, vignette d’epoca, scene di battaglie ma anche cimeli, grazie alla collaborazione del Museo dei Cimeli del Risorgimento di Salemi, della Casa Museo A. Uccello di Palazzolo Acreide, del Museo garibaldino di Bagheria. All’interno del percorso trova risalto la sezione filatelica curata dal presidente dell’Unione filatelica siciliana, Nino Aquila espone alcune delle migliori collezioni italiane sulla storia postale dell’epoca. Interessante è la sezione riservata alle Pittographiae, brevettate da Melinda Zacco e Toti Librizzi, che riproducono immagini e cimeli di Garibaldi con fotografie di Giovanni Pepi, Nino Giaramidaro e Melo Minnella. Gli appassionati di storia garibaldina possono trovare un plastico che rappresenta la Battaglia di Calatafimi, realizzato nel 1982 in occasione del primo centenario della morte di Garibaldi.