Banda Musicale
 
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La Banda Musicale del Corpo Forestale della Regione Siciliana

 

CITTADUCALE 10 MARZO 2008

Terzo Stage

Banda del Corpo Forestale dello Stato
e
Banda del Corpo Forestale della Regione Siciliana

 


Se qualcuno dovesse chiedere ad uno dei convenuti al terzo raduno delle Bande del Corpo Forestale dello Stato e del Corpo Forestale della Regione Siciliana cosa sia veramente accaduto il 10 marzo a Cittaducale dentro l’Aula Magna della Scuola madre dei Forestali d’Italia, non sarebbe in grado di spiegarlo con distacco, forse perché autenticamente stupito, forse perché emotivamente coinvolto. Fatto è che sessanta elementi, fra uomini e donne, Forestali dello Stato e della Regione Siciliana (coadiuvati da due impiegati civili), in fondo sessanta “monadi” chiuse nella propria quotidiana realtà lavorativa, lontani gli uni dagli altri ma soprattutto lontani dalle note e dalle partiture, hanno saputo dare vita, grazie ad uno sforzo organizzativo e ad un’ottima guida musicale, ad una manifestazione, a detta di tutti, significativa per toni e contenuti. Se questi sessanta uomini, non tutti musicisti professionisti, sono riusciti a diventare in pochi giorni un’ensamble compatto lo si deve principalmente all’azione sinergica messa in atto dal Capo del Corpo Forestale dello Stato Ing. Patrone e dal Comandante del Corpo Forestale della Regione Siciliana Dott. Lonzi nonchè ai direttori di Banda rispettivamente Ispettore Superiore Mario TOCCA ed Assitente Capo Giovanni LAURIOLA per il C.F.S. e Commissario Superiore Gerlando CUFFARO per il C.F.R.S. . Questi ultimi li hanno guidati lungo un percorso di fattiva collaborazione che ha dato vita ad uno spettacolo musicalmente godibile. Non sono stati quindi solo sessanta provetti strumentisti, sono diventati degli uomini che con le loro note e le loro parole hanno dilettato, rallegrato ed a tratti commosso l’intera platea. Già negli anni precedenti i raduni sono stati caratterizzati dalla volontà di diffondere e condividere musica e ritmi, ma questa volta, grazie ad una “fusione concertata” messa in atto dalle due Bande -formalmente appartenenti a due Amministrazioni differenti, ma entrambe finalizzate a medesimi obiettivi- si è ottenuto un concerto incentrato sul buongusto interpretativo, la professionalità dei musicisti e non ultima la partecipazione emotiva del pubblico.
Si comincia: i forestali, divenuti per l’occasione orchestrali, sono uno spaccato variopinto di agenti, ispettori e commissari, provenienti da ogni parte d’Italia, portano con sé un diverso bagaglio esperienziale e lavorativo ma sono uniti dalla volontà di realizzare qualcosa di speciale attraverso la musica.
Le due Bande iniziano con il classico “Inno” di Mameli diretto dall’Ass. C. Lauriola e proseguono per buona parte della manifestazione riproponendo inizialmente delle classiche marce briose e militari, dirette dall’Ispettore Superiore Tocca, come “Radiosa” del maestro Villi ed altri brani del maestro Lufrano e di Di Benedetto.
Subito dopo il Comm. Sup. Cuffaro introduce sapientemente i pezzi restanti, da lui riadattati ed orchestrati per formazione bandistica, rendendo partecipe il pubblico delle scelte musicali compiute, volendo quasi far condividere didatticamente agli uditori un percorso musicale capace di rendere conto dell’evoluzione della musica per banda. Vengono così eseguite: “Aria sulla quarta corda” di Johan Sebastian Bach, il walzer “Le onde sul Danubio” di Ivanovic, il brano jazz “Moon light serenade” di Gleen Miller, “What a wonderfool world” reso famoso da Louis Armstroong, che riscuotono molto successo ed il brano di musica leggera “Libertango” di Astor Piazzolla che suscita fragorosi applausi.
Il tempo passa e la comunicazione con il pubblico è completamente stabilita. La manifestazione sembra volgere alla fine quando inizia forse il momento più emozionante, autentica sorpresa per tutti gli spettatori e tutti i musicisti stessi, il commento che precede l’esecuzione del brano “La vita è bella” scritto dal maestro Piovani, colonna sonora dell’omonimo film di Roberto Benigni.
Durante questi attimi non si può che ripensare alla tragedia dell’olocausto ma si accenna anche al dramma di Ciccio e Tore, i due bambini pugliesi scomparsi e tragicamente ritrovati con la lettura di una dedica composta dal maestro Cuffaro in loro ricordo.
Alla fine, ovviamente, dinanzi a tanta umanità e tanta professionalità messa in atto dai direttori e dai musicisti, non potevano che nascere spontanei scroscianti applausi e complimenti autentici per un’unione feconda di risultati di gusto, di energia e di cuore.

Ass.F.le Giuseppe DI LORENZO

La Banda
Il Pubblico
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