Palermo, 13 giugno 2005
Nasce il REI, il Registro delle Eredità Immateriali di Sicilia
Ecco i cinque libri ispirati dalla convenzione UNESCO

PALERMO – Il percorso identificato dall’Assessorato ai Beni Culturali, Ambientali e alla Pubblica Istruzione con la parola d’ordine Identità è Futuro, raggiunge un’altra importante tappa: l’istituzione del REI, il Registro delle Eredità Immateriali di Sicilia.
L’obiettivo del REI è quello di identificare, classificare, salvaguardare e promuovere le Eredità Immateriali della Sicilia, ossia la sua eredità culturale che si trasmette oralmente di generazione in generazione e che in quanto tale è particolarmente effimera e soggetta a un forte rischio di estinzione.
L’istituzione del REI applica in Sicilia gli orientamenti più innovativi delle politiche culturali internazionali. Infatti si tratta della prima implementazione in Europa della Convenzione UNESCO del 17 ottobre 2003, il cui messaggio epistemologico è che l’eredità culturale dell’umanità è costituita dall’insieme dei beni materiali ed immateriali, ponendoli finalmente sullo stesso piano di dignità culturale, scientifica, politica ed economica: un tempio greco, una tonnara plurisecolare, un canto popolare, un luogo dei miti o degli eventi, un sapere produttivo millenario (tecniche produttive, prodotti tipici, processo produttivo, persino sintetizzati da una ricetta).
Il REI si compone di cinque Libri, in cui sarà classificata l’eredità culturale immateriale della Sicilia.
- IL LIBRO DEI SAPERI, in cui saranno iscritte le tecniche di produzione, le materie prime impiegate e i processi produttivi che identificano un particolare prodotto legato alla storia e alle tradizioni antiche di un gruppo sociale o una località (es.: prodotti di artigianato artistico, ricette tradizionali, prodotti enogastronomici). L’attenzione quindi è rivolta ai saperi immateriali che si sostanziano nei prodotti. Nel presente dispositivo, l’area del Libro dei Saperi acquista una rilevanza centrale e strategica, in quanto l’ambizione sottesa all’intera operazione è quella di una possibile riclassificazione globale dei saperi produttivi tradizionali che saranno legittimati da fondamenti scientifici e trasformati da prodotti di consumo in prodotti della cultura, salvandoli quindi dal rischio di estinzione e collegandoli alle contemporanee politiche di sviluppo locale-globale, comprese quelle promosse su propulsione comunitaria.
- IL LIBRO DELLE CELEBRAZIONI, in cui si classificheranno i riti, le feste e le manifestazioni popolari religiose e pagane, legate ai cicli lavorativi, all’intrattenimento e ad altri momenti significativi della vita sociale di una comunità e che affondano le loro origini nel passato e che ancora oggi sono sentite come essenziali momenti di espressione della collettività. In questo ambito, si avverte l’opportunità di una rivisitazione delle celebrazioni di tradizione più marcatamente civile ed attinenti, in particolare, al MEDIOEVO. Nella proposta di mappa preliminare esemplificativa, la presenza di beni tipologici quali la Contea dei Ventimiglia (Libro dei Luoghi), il Palio dei Normanni di Piazza Armerina (Libro delle Celebrazioni), il Palio della Contea di Modica (Libro delle Celebrazioni) stanno a significare tale opportuno riequilibrio di attenzione alla complessa stratigrafia storica della Sicilia.
- IL LIBRO DELLE ESPRESSIONI raccoglierà le espressioni artistiche letterarie, musicali, teatrali, le minoranze linguistiche ed altre forme di comunicazione che rappresentano un modo di sentire e di essere di un determinato gruppo sociale o comunità. In questo ambito grande attenzione è posta alle parlate alloglotte (siculo-albanesi e gallo-italiche). La tradizione musicale/canora liturgica greco-albanese, soprattutto quella dell’Eparchia di Piana degli Albanesi, anche nelle pertinenti riclassificazioni in corso, risulta uno straordinario esempio di rapporto creativo tra tradizione ed innovazione. Di notevole importanza sono anche i tradizionali canti del lavoro (contadini, tonnarioti, carrettieri). L’evocazione alta della contemporaneità è tratteggiata mediante alcuni autori della scrittura universale (Verga, Pirandello, Sciascia, Quasimodo, Vittorini, Tomasi di Lampedusa, Piccolo ed altri), nei quali straordinario risulta il nesso tra universalità e territorialità/identità, tra scrittura e luoghi, e per i quali, non a caso, di recente, sono stati promossi percorsi di valorizzazione e viva fruizione cognitiva, anche nella forma peculiare dei Parchi letterari.
- IL LIBRO DEI LUOGHI: in cui si individueranno gli spazi culturali dove si praticano attività quotidiane o eccezionali che costituiscono un riferimento per la popolazione di quel luogo, compresi i luoghi del mito, della storia, della letteratura, della leggenda.
- Il LIBRO DEI TESORI UMANI VIVENTI: è l’area più innovativa e vitale del dispositivo ordinamentale del REI. Sono finalmente gli uomini, in carne ed ossa, ad essere riconosciuti beni culturali immateriali, quelli portatori dei saperi tradizionali vitali, dal rais al ceramista, al liutaio, alla ricamatrice, allo scalpellino, al cantore, all’enologo, al caseario e così via. Il criterio selettivo è quello della unicità, vale a dire si tratta di soggetti detentori unici dei saperi tradizionali pertinenti. Non un “Museo vivente” dei saperi tradizionali e millenari, ma un “Laboratorio vivente” dei saperi, costituito da una schiera straordinaria di maestri, insieme detentori ed innovatori.
MAPPA PRELIMINARE ED ESEMPLIFICATA DEL REI DI SICILIA.pdf (3.6 mb)