Fino
al 26 settembre 2004
un progetto www.italianfactory.org
Un importante
incontro tra l’opera di artisti contemporanei e il grande patrimonio
archeologico della nostra Regione, tradizione e innovazione, nell’anno
dedicato dall’Assessorato all’Archeologia, un’occasione
per rileggere il mito in chiave contemporanea secondo la dichiarazione
di Fabio Granata, Assessore ai Beni Culturali della Sicilia. Alessandro
Bazan, Sandro Chia, Win Delvoye, Aron Demetz, Paola Gandolfi,
Carlo Maria Mariani, Ryan Mendoza, Luigi Ontani, Luca Pignatelli, Antonio
Riello, Mimmo Rotella, Livio Scarpella, Paolo Schmidlin, Luigi Serafini
e Velasco.
Quindici artisti in dieci siti archelogici saranno i protagonisti di
Iconica, arte contemporanea e archeologia in Sicilia, esposizione voluta
dall’Assessorato ai Beni Culturali e Ambientali della Regione
Siciliana, da un'idea di Ferruccio Barbera, a cura di Alessandro Riva,
in collaborazione con Italian Factory.
Una mostra itinerante dislocata nei più importanti siti archeologici
siciliani dove saranno esposte opere di artisti contemporanei, che si
confronteranno sia come rilettura critica del passato o recupero delle
proprie radici linguistiche, sia in chiave più ironica e disincantata,
con quelle presenti negli stessi siti.
Grandi sculture, tele, istallazioni, fotografie costituiranno un percorso
colto e divertito all'interno di un ideale Grand Tour tra le città
e le rovine della Magna Grecia.
Dal Museo Archeologico Salinas di Palermo dove Luigi Ontani fa il verso
al famoso Efebo di Selinunte, mettendosi in posa nelle vesti del celebre
personaggio, a Mazara del Vallo dove verrà esposto Il Satiro,
nuovo décollage che Mimmo Rotella ha dedicato al meraviglioso
bronzo ritrovato in mare.
L’uccello Roc, figura dalle Mille e una notte, ha deposto le sue
grandi uova di ceramica in mezzo al tempio di Segesta, e lì Antonio
Riello ha costruito un nido; una figura mosaicata di Sandro Chia prosegue
la tradizione di Piazza Armerina in uno dei regni del mosaico, sempre
nella Villa del Casale il Corridoio della Caccia sarà animato
dalla GallGallina di Piazza Armerina, fantasiosa opera di Luigi Serafini.
Velasco rilegge l’incanto delle teste romane, ritrovate l’estate
scorsa a Pantelleria e al Castello Barbacane saranno esposte teste antiche
e moderne, oltre alle fotografie di Fabrizio Ferri. Un gigantesco angelo
ligneo, scolpito da Aron Demetz, introdurrà al tempio di Selinunte,
mentre le bombole di Wim Delvoye, finemente decorate come ceramiche
olandesi, troveranno posto nella sala delle anfore nel Museo Archeologico
di Lipari.
Il catalogo, corredato dalle foto delle opere installate nei diversi
siti, dalle immagini di alcuni dei reperti archeologici, oltre che da
interventi di archeologi e letterati, verrà pubblicato nel corso
dell'esposizione, un colto e ironico baedeker, un raffinato libro di
viaggio nella Sicilia di oggi, tra reminiscenze del passato e stretta
contemporaneità. Tra gli interventi, oltre alle presentazioni
di Fabio Granata e Giuseppe Grado, Mario Torelli, Vincenzo Tusa, Sebastiano
Tusa, Giuseppe Zanetto.