La manifestazione rientra nell'ambito dell'attività di ricerca, tutela, e valorizzazione del patrimonio storico-archeologico portato avanti, ormai da diversi anni, dal Servizio Beni Archeologici della Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali di Palermo. "Da Panormos a Balarm" è articolata in due mostre, itinerari, visite guidate destinate alle scuole, presentazioni editoriali e incontri scientifici che si snodano attraverso la città, in un percorso ideale che va dalle origini puniche di Palermo all'età medievale. Momenti fondamentali sono le due esposizioni.
 
  "La città medievale" (approfondimento), inaugurata il 30 giugno al Convento della Magione dall'Assessore regionale ai Beni culturali Alessandro Pagano, dal Soprintendente ai Beni Culturali e Ambientali di Palermo, Adele Mormino e da Francesca Spatafora, responsabile del servizio per i beni archeologici. La mostra si chiuderà il 30 novembre.
   

Corredo arcaico, proveniente dalla necropoli punica della caserma Tukory.

"La città punico-romana" partirà a ottobre, sarà ospitata nel grande salone al piano nobile di palazzo Sclafani, e andrà avanti fino al 30 dicembre, intrecciandosi idealmente con i percorsi e le testimonianze offerte dalla prima esposizione. «Le due mostre - spiega Francesca Spatafora, ideatrice e coordinatrice scientifica della manifestazione - si propongono di divulgare i risultati delle più recenti ricerche archeologiche, condotte dal servizio per i beni archeologici dal 1999 al 2005, e di inserire i nuovi dati all'interno dei contesti storico-archeologici già noti, per restituire ai cittadini l'attività degli studiosi impegnati da anni nella ricostruzione dell'intera sequenza insediativa della città di Palermo».
   

Mura punicbe sotto le Sale Duca di Montalto.

"Da Panormos a Balarm" è anche l'occasione per tornare a visitare alcuni siti archeologici, normalmente fruibili dal pubblico, che negli ultimi anni sono stati oggetto di nuove campagne di scavo da parte della Soprintendenza. Si tratta della necropoli punica della caserna Tukory, il complesso di piazza della Vittoria, all'interno di villa Bonanno, la casa romana nel cortile di Palazzo Sclafani, in piazza della Vittoria, le fortificazioni ritrovate sotto le Sale Duca di Montalto a Palazzo dei Normanni, lo scavo nel cortile del Palazzo Arcivescovile in via Matteo Bonello, all'interno del Museo Diocesano. mappa ...>
   

Lo zoccolo bugnato del baluardo di San Giorgio, al Castello a Mare (parte inferiore della struttura difensiva, sul fronte sud occidentale del Castello, rivolto verso la città).

A ottobre sarà fruibile il nuovo percorso didattico e di visita della necropoli punica nella caserma Tukory di corso Calatafimi, con un video che illustrerà la storia della città antica e le diverse fasi della ricerca.
A novembre sarà anche riaperto il sito archeologico del Castello a Mare di via Filippo Patti, dove è ancora in corso il cantiere dei lavori finanziati con fondi Por 2000-2006, e saranno presentate le recenti ricerche archeologiche che hanno portato alla luce il fronte occidentale di una delle più antiche fortezze del sistema difensivo di Paleremo.
L'ideazione e il coordinamento scientifico sono di Francesca Spatafora, la progettazione e l'allestimento delle due mostre è curato da Simonetta Scordato e Valeria Brunazzi. Sponsor della manifestazione, le cantine Calatrasi di San Cipirello.


Ufficio stampa: Laura Nobile cell. 347.7668248 nobilaura@yahoo.it

 
La città medievale


Palermo
Convento della Magione
30 giugno-30 novembre

Apertura:
9 - 19 da martedì a sabato, 9 - 13 domenica e i festivi
Lunedì chiuso

Ingresso libero


Un particolare della cornice del “mosaico della caccia” in piazza della Vittoria, databile al II secolo a.C.


Vaso “invetriato” di età nonnaima, proveniente dallo scavo di piazza della Vittoria.


Catini “invetriati” di età normanna, ritrovati nello scavo al palazzo Arcivescovile.


Lucerne a becco “canale” (allungato) provenienti da palazzo Lungarini e risalenti alla fine del XI secolo.


Elemento architettonico ornamentale, proveniente dallo scavo dello Steri.


La mostra "La città medievale", intenzionalmente ospitata al Convento della Magione, in quel quartiere della Kalsa dove, fin dal periodo islamico, si espanse e crebbe la città, fa il punto sulle nuove ricerche relative all'età medievale, dalla conquista musulmana alla prima età aragonese (dal IX secolo alla metà del XIV sec.).

Lo specifico progetto di archeologia urbana realizzato in anni recenti dalla Soprintendenza di Palermo ha interessato i cantieri di restauro di alcuni edifici monumentali del centro storico o aree temporaneamente libere, proponendosi di colmare le più evidenti carenze documentarie circa gli irrisolti problemi storico- urbanistici della città antica. Tuttavia, il più delle volte, le indagini sono state effettuate con carattere d'emergenza in occasione del posizionamento dei nuovi servizi a rete o di alcuni indispensabili impianti.
Consistenti livelli e strutture di età medievale sono stati riportati alla luce nel corso delle indagini condotte nella Galka (antica paleapoli nella parte alta del Cassaro) e nel Cassaro: nell'area di Piazza della Vittoria, nell'atrio del Palazzo Arcivescovile, in Via D'Alessi (la traversa di via Maqueda alle spalle della Facoltà di Giurisprudenza) è stata raccolta una documentazione particolarmente interessante relativa ai secoli X –XIV.
Ancora più pregnanti si sono rivelate le ricerche condotte nell'attuale quartiere della Kalsa: nella Chiesa di S.Maria della Vittoria, a Piazza Kalsa, nel cortile meridionale di Palazzo Abatellis, nella Chiesa della Gancia, nel Palazzo Sambuca in via Alloro, nel Palazzo Lungarini nell'omonima via parallela a via Alloro, e allo Steri. I saggi hanno documentato una differenziata utilizzazione e destinazione degli spazi attestando la presenza di una vasta area cimiteriale di età islamica, laddove la tradizione storiografica identifica l'area dell'antica cittadella fatimide.

I materiali esposti nelle sale del Convento della Magione, per lo più ceramiche dei secoli X-XIV, provengono dall'area della città medievale e da complessi monumentali di aree extraurbane (Castello di Maredolce) e costituiscono una significativa selezione di tutti i numerosi reperti rinvenuti nel corso delle più recenti indagini.

 
itinerari archeologici


Gli itinerari archeologici prevedono la visita di una serie di testimonianze che si snodano attraverso i vari periodi di vita della città: i siti indicati sono regolarmente aperti al pubblico e corredati di supporti didattici-illustrativi.

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NECROPOLI PUNICA DELLA CASERMA TUKORY
(corso Calatafimi 90) E' aperta ogni giorno dalle ore 9.00 alle 19.00 rivolgendosi al personale della Cuba, in corso Calatafimi, 100)

Il complesso della Caserma Tukory coincide con l'area di massima addensamento della necropoli che si estendeva sul lato occidentale della città punica. Qui è visibile l'unico lembo della necropoli, compresa tra piazza Indipendenza, corso Pisani, via Cuba e via Pindemonte, relativa all'insediamento punico di Panormus. Nel sito, indagato a partire dall' 89, sono rappresentati i vari rituali funebri e le diverse tipologie tombali: a camera ipogeica, le deposizioni in fosse per le inumazioni in sarcofago litico (di pietra) e le incinerazioni in cinerario (vaso utilizzato per contenere e seppellire le ceneri). Il rituale maggiormente attestato è quello dell'inumazione: in fossa semplice, entro grandi anfore nel caso di sepolture infantili, entro sarcofagi ed entro tombe a camera scavate nella roccia con corridoio d'accesso a gradini. Abbastanza diffuso, soprattutto in età arcaica, appare il rito della cremazione entro semplici fosse e più tardi quello dell'incinerazione entro contenitori deposti sul piano d'uso della necropoli o all'interno delle camere sepolcrali. La necropoli venne utilizzata dalle origini della città fino al momento della conquista romana nel 254 a.C., come dimostrano i ricchi corredi che comprendono soprattutto vasellame punico o greco d'importazione e di produzione coloniale, terracotte figurate, gioielli e amuleti.
I recenti scavi hanno portato a 150 le tombe scoperte: a ottobre sarà aperto il nuovo percorso didattico e di visita alla necropoli punica. Le nuove passerelle al di sopra della necropoli consentiranno anche la visita a due tombe a camera ipogeica. Un video interattivo multilingue illustrerà la storia di Palermo, le metodologie e le diverse fasi di scavo.


COMPLESSO DI PIAZZA DELLA VITTORIA
(all'interno di villa Bonanno, è aperto ogni giorno dalle ore 9 alle 19)

Una parte di Villa Bonanno a Piazza della Vittoria è occupata dal complesso costituito da due edifici romani denominati A e B.
L'edificio A scoperto nel 1868 da Francesco Saverio Cavallari, databile tra la fine del II e i primi decenni del III sec. d.C., si articola in due nuclei distinti: "abitativo" a Nord con peristilio, di carattere termale a Sud. Dagli ambienti del nucleo settentrionale provengono i mosaici esposti oggi al Museo Archeologico "Antonio Salinas" tra cui i famosi Mosaici delle Stagioni e di Orfeo. L'edificio B scoperto nel 1904 dal Salinas, databile al II sec.a.C. è una lussuosa dimora con peristilio su cui si aprivano le stanze di rappresentanza; nell'esedra è il pregevole pavimento a mosaico con la "caccia di Alessandro Magno".


CASA ROMANA NEL CORTILE DI PALAZZO SCLAFANI

(PIAZZA DELLA VITTORIA)

(per la visita occorre rivolgersi al Comando Militare Autonomo della Sicilia di Palazzo Sclafani)

Nel seicentesco cortile del Palazzo Sclafani si è scoperto l'angolo di un peristilio pertinente ad una domus di età romana che si sviluppava su due livelli. Si conservano parte delle colonne e gli ambienti affacciati sul portico.


FORTIFICAZIONI PUNICHE SOTTO LA SALA DEL DUCA DI MONTALTO A PALAZZO DEI NORMANNI

(La visita è inserita nel circuito del Palazzo)

Considerevoli resti delle antiche fortificazioni palermitane sono stati rinvenuti nelle Sale del Duca di Montalto nel 1984 durante un intervento di restauro. Si distinguono tre differenti fasi edilizie. La fase più antica, d'età classica, consiste in un lungo tratto della cinta muraria, caratterizzato dalla presenza di una porta urbica, fiancheggiata da due torri e di una postierla (porta urbica di piccole dimensioni) rafforzata da un torrino. La seconda fase, inquadrabile al IV sec.a.C., negli anni che precedettero la I guerra punica, presenta interventi di riadeguamento: fu obliterata la postierla e ristretta la larghezza della porta urbica.
Nel XII sec. la porta e l'asse stradale ad essa collegato furono soppressi e fu costruita una cinta muraria realizzata con piccoli blocchi squadrati di calcarenite cementati tra loro con malta.


LO SCAVO NEL CORTILE DEL PALAZZO ARCIVESCOVILE

(via Matteo Bonello,2. Visitabile negli orari di apertura del Museo Diocesano: la domenica e da martedì a venerdì, dalle 9,30 alle 13,30, il sabato dalle 10 alle 18, chiuso il lunedì)

Gli scavi effettuati nel cortile del Palazzo Arcivescovile hanno interessato un'area di estremo interesse sotto il profilo urbanistico, permettendo di rintracciare un asse stradale in terra battuta orientato in senso NO/SE e delimitato dai fronti di alcuni edifici, pertinente alla sistemazione urbanistica del IV a.C..
Anche per l'età medievale sono stati rintracciati livelli d'uso e numerosi pozzi al cui interno sono stati recuperati abbondanti materiali ceramici di produzione locale e d'importazione. Una selezione di reperti è esposta nelle sale seminterrate del Museo Diocesano.


CASTELLO A MARE
(VIA FILIPPO PATTI)
(attualmente ci sono ricerche archeologiche in corso; l'apertura è fissata per novembre nell'ambito delle manifestazioni inserite nella mostra "Da Panormos a Balarm". La Palermo punica")

Gli scavi in corso hanno riportato interamente alla luce lo zoccolo bugnato (la zona inferiore della struttura fortificata) del cinquecentesco Baluardo di San Giorgio, sul fronte sud occidentale rivolto vero la città; l'imponente struttura del rivellino (avancorpo difensivo) e parte del Baluardo di san Pasquale. Attorno alla Torre Mastra si è invece scoperta una vasta necropoli di rito musulmano.

 
Incontri, visite guidate e presentazioni editoriali


Da ottobre partiranno, nella sala conferenze del Convento della Magione, in via Teatro Garibaldi 27 una serie di incontri, presentazioni editoriali e conferenze che completano il percorso delle due mostre "Da Panormo a Balarm". I temi riguardano la storia della città, dall'antichità al Medioevo, nel suo più ampio contesto mediterraneo.


INCONTRI E RELATORI
"I Fenici e il Mediterraneo" Antonella Spanò

Palermo, Convento della Magione, via Teatro Garibaldi 27
23 novembre ore 17
"Palermo tra Greci, Fenici e Romani" Pietrina Anello

6 dicembre
"Palermo, un caso di archeologia urbana" Francesca Spatafora

16 dicembre
Palermo, Convento della Magione, via Teatro Garibaldi 27
"L'urbanistica delle città puniche di Sicilia" Oscar Belvedere

"Palermo e i commerci tirrenici Michel Gras

"La ceramica medievale Franco D'Angelo

"L'espansione della città tra il 950 e il 1350" Henri Bresc

"L'alimentazione nel mondo punico-romano" Antonella Spanò

"La "tavola" nel Medioevo" Franco D'Angelo


VISITE GUIDATE

Dal 15 ottobre saranno organizzati percorsi didattici bisettimanali per i ragazzi, ogni mercoledì e venerdì dalle 9 alle 13. E' necessario prenotare telefonando allo 091.7071200.
Le due mostre presentano specifici percorsi didattici studiati per i ragazzi, e settimanalmente ci sarà la possibilità di usufruire di un servizio di guida sia delle esposizioni che del percorso delle mura antiche.

PRESENTAZIONI EDITORIALI
A ottobre, una giornata rivolta soprattutto alle scuole sarà dedicata alla presentazione degli specifici supporti didattici su Palermoa antica, editi dalla Soprintendenza: la guida breve "Palermo, la città punico-romana"; la guida didattica "A spasso per Panormo", "Palermo punico-romana" in dvd e il quaderno "Da Panormos a Balarm".