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SOS Mediterranee

Mostre, video-installazioni, proiezioni, omaggi musicali, visite guidate: l’Arsenale della Marina Regia ha ospitato, dal 15 al 19 febbraio, un ricco programma di eventi frutto della collaborazione tra la Soprintendenza del Mare – Assessorato dei Beni Culturali e dell'Identità Siciliana e SOS MEDITERRANEE ITALIA, organizzazione della società civile per il salvataggio di persone in pericolo nel Mar Mediterraneo. SOS MEDITERRANEE è un network europeo presente in Germania, Francia ed Italia che opera attraverso la nave di ricerca e soccorso Aquarius. La consorella italiana, presieduta da Valeria Calandra, è stata fondata a Palermo nel febbraio del 2016. Gli appuntamenti, dedicati al primo anno di attività dell’organizzazione italiana, sono stati l’occasione per raccontare con parole e immagini la vita a bordo della nave Aquarius e sensibilizzare sul dramma di chi rischia la vita in mare per sfuggire a guerre, fame persecuzioni. Il programma della manifestazione ha rappresentato un primo punto d’incontro tra l’opera di valorizzazione della storia del Mediterraneo e del rapporto tra l’uomo e il mare - tra gli obiettivi principali della Soprintendenza del Mare - e il lavoro di soccorso, testimonianza e documentazione dell’organizzazione umanitaria. Un incontro virtuoso e non casuale, “occasione per valorizzare la ricchezza del mosaico etnico-culturale del Mediterraneo e agevolare comprensione, non respingimenti e muri”, come ha ricordato il Soprintendente Sebastiano Tusa intervenendo durante la conferenza stampa di presentazione del calendario delle iniziative. “Informare l’opinione pubblica, testimoniare, cambiare il modo in cui guardiamo profughi e migranti, grazie alla conoscenza delle loro storie e delle violenze cui spesso sono esposti durante il viaggio migratorio, è un altro punto irrinunciabile della nostra missione” ha aggiunto Valeria Calandra nella stessa occasione. Conoscenza e comprensione, dunque, come vie che conducono alla solidarietà, sono state i concetti-guida del percorso che ha accompagnato idealmente i partecipanti lungo il cammino effettuato da SOS MEDITERRANEE nell’ultimo anno: la nascita dell'Associazione italiana, la partenza della nave Aquarius da Palermo per la zona SAR (Search and Rescue), le oltre 13.000 persone salvate ed accolte a bordo con quasi 70 missioni di soccorso; le tragedie nel Mediterraneo, ma anche i momenti più felici, come la nascita a bordo di Destiné Alex, Newman Otas e Favour, i tre bambini venuti alla luce sulla nave a poche ore dai salvataggi delle loro madri La manifestazione ha preso il via all’Arsenale della Marina Regia il 15 febbraio con una conferenza stampa di presentazione alla quale hanno preso parte, oltre al Soprintendente Sebastiano Tusa, la Responsabile dell’Arsenale Alessandra De Caro e la Presidente di SOS MEDITERRANEE ITALIA Valeria Calandra. Presente inoltre anche il Presidente dell’Autorità Portuale.


L’occasione è stata l’inaugurazione della mostra “Aquarius”, a cura di Amelia Giordano e Stefano Ferri di SOS MEDITERRANEE ITALIA. “Aquarius” è un vero e proprio viaggio nel Mediterraneo attraverso gli occhi di Marco Panzetti e Andrea Kunkl (entrambi presenti alla inaugurazione), al momento gli unici due italiani ad aver operato sulla nave come fotografi di bordo. Le immagini e i video realizzati da Panzetti e Kunkl durante la navigazione e le operazioni di soccorso hanno portato i visitatori a bordo della Aquarius: parte integrante della esposizione anche le “mappe mentali”, realizzate con i disegni eseguiti da alcuni dei migranti salvati e le foto che integrano in un tutto disegno-persona. Una videoinstallazione ha ripercorso i momenti più toccanti vissuti a bordo, oltre a presentare momenti più intimi, i “Soliloqui”, le riflessioni interiori del personale dell’Aquarius. Nei giorni di apertura della mostra, i visitatori hanno avuto anche la possibilità di compiere un ulteriore viaggio di conoscenza. L’Arsenale della Marina Regia ha infatti offerto al pubblico un programma di visite guidate che ha compreso, oltre a un tour dei locali dell’Arsenale a cura della Soprintendenza del Mare, anche una visita al Museo storico della subacquea, a cura dell’Associazione “Amici della Soprintendenza” e la possibilità di approfondire la Storia dell'Arsenale, a cura dell'Associazione “Pro Arsenale”. Il 17 febbraio è toccato alla Soprintendenza del Mare ricambiare la visita ed essere ospite a bordo della Nave Aquarius, giunta a Palermo per celebrare una doppia ricorrenza: proprio dal porto di Palermo, in coincidenza con la fondazione di SOS MEDITERRANEE ITALIA nel febbraio del 2016, la nave Aquarius era salpata infatti per la prima volta per la sua missione di ricerca e soccorso. A bordo della nave Valeria Calandra, Klaus Vogel (presidente e fondatore di SOS MEDITERRANEE) Sophie Beau, co-fondatrice di SOS MEDITERRANEE, hanno presentato il bilancio delle attività di soccorso dell’organizzazione umanitaria italo-franco-tedesca. All’incontro, moderato da Amelia Giordano (responsabile della comunicazione di SOS MEDITERRANEE Italia) ha preso parte anche il Sindaco di Palermo Leoluca Orlando, che ha conferito la tessera preziosa, speciale riconoscimento della città di Palermo, ai tre presidenti di SOS MEDITERRANEE, ai membri del SAR (Search and Rescue) Team della nave Aquarius e ai componenti dei Team di terra di SOS MEDITERRANEE ITALIA.



Con il sindaco di Palermo Leoluca Orlando ospite a sorpresa a bordo della Aquarius Carlotta Sami, portavoce dell'UNHCR per il Sud Europa. Presenti anche Francesco Lo Cascio, vice presidente del Movimento Internazionale della Riconciliazione che a nome del MIR ha consegnato a SOS MEDITERRANEE una donazione per l’acquisto di giubbotti di salvataggio, Salvatore Orlando, presidente del Consiglio Comunale di Palermo, Adham Darawsha, componente della Consulta delle Culture, Francesco Sicurello - Presidente dell'Associazione Italiana di Telemedicina. Al termine della conferenza stampa, i componenti del SAR team di SOS MEDITERRANEE hanno accompagnato i giornalisti e il pubblico presente per una visita guidata della nave. A bordo della Aquarius, oltre a rappresentanti dell’Amministrazione Comunale e delle Autorità Portuali, anche un ospite d’eccezione: lo scrittore Daniel Pennac, testimonial di SOS MEDITERRANEE Francia. Lo scrittore francese ha partecipato anche all’evento conclusivo della manifestazione, sabato 18, quando SOS Mediterranee Italia e la Soprintendenza del Mare hanno incontrato insieme la città di Palermo, grazie all’apertura straordinaria pomeridiana dell’Arsenale della Marina Regia per la proiezione del film- documentario “I Migranti non sanno nuotare” del giornalista francese Jean Paul Mari. Il documentario è il racconto delle tre settimane trascorse a bordo della nave Aquarius dall’autore, corrispondente di guerra nato ad Algeri che ha ottenuto numerosi riconoscimenti internazionali. Introdotto da Valeria Calandra e Alessandra De Caro, Il film è stato presentato dal curatore della edizione italiana, Ferruccio Frigerio di SOS MEDITERRANEE ITALIA e ha regalato al pubblico momenti di intensa commozione. Alla proiezione ha assistito anche Klaus Vogel, ideatore di SOS MEDITERRANEE in Europa, che ha risposto alle domande del pubblico in sala e ha rievocato il forte shock provato di fronte alla tragedia che si svolgeva davanti ai suoi occhi nel mar Mediterraneo durante le prime missioni di soccorso documentate dal film. La serata si è conclusa con l’omaggio musicale degli “Alma Duo”: la voce di Glenda Scolaro e la Chitarra di Marco Grillo hanno accompagnato gli intervenuti sino al brindisi augurale per il nuovo anno di attività di SOS MEDITERRANEE Italia. Domenica 19 febbraio la nave Aquarius ha lasciato il Porto di Palermo per tornare in zona di salvataggio. A salutarne la partenza, sul molo Quattro Venti, c’erano molti dei compagni di viaggio di questi cinque, intensi giorni: il team di terra di SOS MEDITERRANEE Italia, Alessandra De Caro, una nutrita delegazione del MIR Palermo, i ragazzi di Maghweb, instancabili ed onnipresenti documentatori delle intere giornate. L’Arsenale della Marina Regia ha ospitato la mostra “Aquarius” ancora per una settimana: in attesa di rivederci l’anno prossimo, per continuare a testimoniare e provare a cambiare il modo in cui guardiamo al nostro mare e a chi tenta di attraversarlo su imbarcazioni di fortuna, contro ogni ragionevole speranza, per sfuggire alla violenza e alla mancanza di prospettive di vita.

Barbara Amodeo - Ufficio stampa SOS Mediterranee Italia

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